Impact Planet #232

A soli quattro giorni da Destination X cerchiamo di fare chiarezza sulla situazione che ci porta ad un pay per view che è così ricco di storia ma forse non altrettanto atteso in questo 2012.
L'anno scorso Destination X fu accolto con grande gioia dai fans della TNA (quelli storici) perché venne a riportare un po' di luce in un periodo davvero grigio per la federazione di Orlando. Il ritorno “one night only” del ring a sei lati, l'intera card dedicata alla X-Division o a match ad essa ispirati, il ritorno del titolo X-Divison alla vita di un wrestler più degno di farne parte (Kendrick e non Abyss) ed il super classico nel main event (quell'AJ Styles vs Daniels che guarda caso rivedremo anche quest'anno): tutte componenti che aiutarono a comporre un PPV che risultò poi essere davvero ottimo, accentuato poi dal fatto di venire in un periodo meno buono per la TNA stessa.
Parlando invece di attualità , notiamo che quest'anno si è deciso di non proseguire sul “format” vintage introdotto l'anno scorso, e di tornare a considerare Destination X un ppv come gli altri, da costruire cioè in modo autonomo e non su un concept dedicato alla X-Division. Da un lato lo ritengo un peccato: rivedere una volta all'anno il ring a sei lati ed uno show intero vissuto con uno stile X-Division non mi sarebbe affatto spiaciuto, anzi. E la cosa avrebbe portato, a mio parere, interesse intorno al'evento a prescindere dalle storyline che sarebbero poi state costruite per avvicinarsi ad esso. Il rischio di stancare e di diventare troppo autoreferenziali sarebbe però uno degli effetti boomerang di una decisione di questo genere. Ed allora apprezzo la TNA che ha scelto di non cadere in tentazione ma di mantenere comunque uno spiraglio aperto alla buona idea avuta l'anno scorso, ovvero quella di dedicare più visibilità ad una divisione che è un fondamento della federazione stessa. L'opzione C di Austin Aries non è, a mio modo divedere, una scelta sbagliata. Dare ogni anno la possibilità al campione X_Division di attaccare la cintura principale facendo il salto di livello può essere un buon modo di caratterizzare e tenere sempre alto il livello dei wrestler appartenenti a questa categoria, che dovranno necessariamente aumentare sia di numero che di abilità in ring ed al microfono. È ovvio che non potremo mai avere ogni anno uno come Austin Aries campione X-Division ed un campione dei pesi massimi come Bobby Roode, che così bene si sposa con lo stile della X_Division. Ma di sicuro, se non si vorrà rendere il main event di Destination X un farsa totale, bisognerà cercare di rendere credibile la sfida il più possibile. E questo si otterrà solo lavorando sulla qualità dei wrestler.
A questo proposito ho apprezzato e non poco i due match di qualificazione per l'Ultimate X che si sono svolti ad Impact. Sonjay Dutt, vecchia conoscenza TNA e già personaggio nella Ring Ka King, non è di sicuro una sorpresa per qualità nel quadrato, come del resto non lo è Rubix aka Jigsaw per chi ha avuto modo di vederlo combattere nelle idies. Forse meno noti sono Rashad Cameron e Mason Andrews che hanno comunque lasciato un'ottima impressione, in particolare il primo dei due (che vedrei addirittura bene nel ruolo di campione heel). Tutti e quattro hanno comunque le qualità necessarie per far parte della X-Division e per non sfigurare in TNA. Sono stati forse tolti dei papabili e validi nomi per il Gut Check, ma niente e nessuno vieta di riproporre i wrestler che sono stati eliminati in futuro per ottenere uno spot in TNA.
E parlando di Gut Check, devo ricredermi alla grande sulla buona natura dell'idea e su come la TNA ne sta sfruttando le varie sfaccettature. Questa settimana abbiamo assistito alla conferma di Taeler Hendrix che entra così a far parte delle Knockouts, ma soprattutto alla prosecuzione della storyline che vede impegnato Joey Ryan a polemizzare sulla sua esclusione un mese fa. Il personaggio del baffuto wrestler è davvero una delle cose meglio riuscite dell'ultimo periodo e di sicuro il risvolto più interessante che ha avuto finora il Gut Check. Prevedo per lui una continuazione di “polemica” soprattutto con Taz, e magari una nuova chance per riscattarsi ed entrare nel roster TNA.
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Bound For Glory Series Corner
Questa settimana abbiamo assistito a due match validi per la classifica finale: andiamo a valutarli:
Samoa Joe def. Bully Ray: voto 6,5
Match pesantemente inficiato dal fatto che Ray è impegnato sul fronte del feud con Joseph Park/Abyss, feud che lo terrà di fatto lontano da qualsiasi altra situazione da qui ad (almeno) Hardcore Justice, quando presumibilmente vedremo il capitolo finale della saga tra I due. Questo impedirà all'ex Bubba di combattere realmente per la vittoria delle Series, cosa che è accaduta l'anno scorso proprio a Samoa Joe, che invece quest'anno sembra lanciato perlomeno verso la finale a quattro.
RVD def. Mr Anderson: voto 7
Bel match, veloce e pieno di scambi interessanti, adatto a lanciare la puntata nel migliore dei modi ed a dare una buona vetrina ad entrambi i loottatori. Continuo a sostenere che i due siano un grande “acquisto” da parte della TNA, anche se credo che il loro momento di gloria sia momentaneamente rimandato per forze di causa maggiore (come il push di wrestler made in TNA che si sta verificando in questo momento). Per questo non credo che li vedremo nella finale del torneo.
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Per chiudere vorrei consegnare una menzione d'onore alla tanto controversa quanto contorta storyline che vede coinvolti AJ Styles, Dixie Carter, l'ex tossicodipendente, Daniels e Kazarian. Questa settimana, oltre ad avere assistito ad un buon match con la riconquista a sorpresa del titolo di coppia da parte degli heel, abbiamo anche aggiunto un tassello al tutto: Claire è incinta ed il bambino potrebbe rivelarsi essere figlio proprio del Phenomenal One. Per la serie “Beautiful ci fa una pippa”… ma devo ammettere che, nonostante tutto, mi sto appassionando alla situazione!
..buona TNA a tutti!