Impact Planet #230

Dopo la sbronza che ci siamo presi a Slammiversary X torniamo ad occuparci di Impact Wrestling, con la consapevolezza che la TNA ha una grande opportunità per cavalcare l'onda di un successo, forse inaspettato ma meritato, ottenuto dal pay per view del decennale.
E la puntata di giovedì non poteva aprirsi in modo migliore: un Ultimate-X match per il titolo X-Division come non se ne vedevano da tempo, ovvero veloce bello e spettacolare, nonostante i partecipanti fossero solo tre. E questa cosa deve far correre ai ripari la TNA, che ha davvero un'emergenza numerica in questa categoria nella quale, se togliamo Austin Aries che si è caricato alla grande il peso in spalla per quasi un anno, rimane ben poco. E forse il Gut Check può diventare un aiuto in questo senso, per cercare di rimpolpare la categoria con giovani talenti provenienti dalle indies ed adatti allo stile X-Division. Io avrei, ad esempio, inserito anche Alex Silva nel match oltre a Sabin e Ion, giusto per non lasciarlo nel dimenticatoio troppo a lungo e dargli una prima opportunità , ma qui il fatto che il match andasse in diretta potrebbe aver influito sulla scelta. E la necessità di immettere nuovi talenti nella divisione è ancor maggiore perché nel caso in cui Austin Aries accetti la proposta di Hogan ed affronti Bobby Roode nel main event di Destination X, proprio in quel pay per view dovremmo avere l'incoronazione di un nuovo campione X-Divixion. E le probabilità che le cose vadano in questo modo sono davvero elevate: Roode ha bisogno di un avversario credibile (e soprattutto che non abbia già affrontato e battuto di recente) per superare l'estate e puntare poi dritto a Bound For Glory. E quale miglior scelta se non un Austin Aries che è stato il vero mattatore di molti pay per view nell'ultima annata? AA è osannato dalla Impact Zone (e non solo) ed i due sono in grado di mettere su una rivalità che potrebbe essere la vera rivelazione dell'anno.
E, come annunciato in settimana, è tornato anche il torneo che determinerà lo sfidante del campione al pay per view più importante per la TNA, Bound For Glory: con esso torna anche lo spazio che dedichiamo settimanalmente ai vari incontri ovvero il…
Bound for Glory Series Corner
È iniziato con il botto il torneo che l'anno scorso diede la chance titolata a Bobby Roode: un Gauntlet Match dove tutti i partecipanti alla contesa si sono giocati i venti punti in palio per l'ultimo che sarebbe rimasto sul ring. Ed il match ci ha detto molte cose, molto di più che un semplice (ma grande) vantaggio per James Storm, che si trova già in testa e super favorito per la vittoria finale. Infatti lo scenario di una vittoria per il Cowboy ed una sfida a Bobby Roode a BFG, palcoscenico più che appropriato per ospitare il termine di questa faida lunga e con alti e bassi, è il più probabile e pronosticabile. È ovvio che tutto porta ad una vittoria di Storm, che dopo una lunga e tortuosa rincorsa potrebbe coronare di nuovo il suo sogno e riappropriarsi della cintura, ma sappiamo che la TNA ci ha abituato a stupire (a volte in modo positivo, altre volte meno), quindi dobbiamo aspettarci proprio di tutto in questi mesi. Abbiamo anche visto che gli scenari da considerare dopo questa prima sfida sono numerosi ed interessanti. Ci sono, a mio avviso, una serie di wrestler che sono stati inseriti come riempitivo numerico, e mi riferisco in particolare a Robbie E, Magnus, The Pope, Christopher Daniels e Bully Ray. Questi cinque non hanno grandi possibilità di vittoria, chi perché impegnato su altri fronti che perché poco credibile nel ruolo di sfidante al titolo mondiale. Poi c'è un'altra schiera di wrestler che si piazza nel mezzo, ovvero che potrebbe essere considerata come sfidante al titolo mondiale, ma che probabilmente non vincerà il torneo pur non sfigurando; mi riferisco a Mr Anderson, Rob Van Dam ed AJ Styles. Gli ultimi quattro rimasti saranno i più impegnati ad aggiudicarsi la vittoria delle Series e quindi lo status di #1 contender a Bound For Glory, ognuno per un motivo diverso. Di James Storm abbiamo già parlato e rimane il favorito numero uno almeno se i piani restano quelli originali. Per Jeff Hardy è difficile pensare ad una sua permanenza troppo lunga lontano dal main event, visto lo spessore del personaggio ed il riscontro positivo che ha verso i fan. Stesso discorso vale per Kurt Angle, il quale probabilmente non vincerà ma sarà sempre protagonista della classifica oltre che, speriamo, della lotta per i tag team titles. L'ultimo nome è quello di Samoa Joe, che nel 2011 fu suo malgrado protagonista di una losing streak sfociata poi nel nulla, ma che quest'anno è tornato alla ribalta della federazione e che speriamo possa essere sempre in luce e serio pretendente alla vittoria finale.
In chiusura rimaniamo in attesa di capire chi ci sia dietro all'attacco a tre che ha subito il buon Sting proprio nel suo ritorno alla Impact Zone da primo indotto nella TNA Hall of Fame. La logica ci dice che, dietro alle maschere degli aggressori, ci sia qualcuno al quale non va giù che lo Stinger sia stato insignito di questo onore, ed il candidato principale a recitare questa parte potrebbe essere proprio chi la TNA ha contribuito a fondarla. E se davvero fosse quella persona, stiamo per assistere di sicuro ad una rivalità che ci porterà dritti a Bound for Glory riservandoci grandi soddisfazioni..
..buona TNA a tutti!