Impact Planet #218

Impact Planet

Il main event di Lockdown è uno di quei match che viene, per diversi motivi, considerato già costruito: Bobby Roode e James Storm hanno una lunga storia insieme da partner, che li ha portati ad essere considerati uno dei migliori Tag Team di sempre in TNA. Dopo lo split della coppia, e quindi nel post Bound for Glory, il feud tra i due con in palio il titolo mondiale è stato sviluppato solo in parte, in vista proprio di tenersi il piatto forte per un evento come LockDown. Ma ora che manca così poco, il tempo per aggiungere qualcosa alla lotta tra i due è davvero molto ridotto. Da un lato il lavoro fatto per costruire gli ex Beer Money da singoli è stato esemplare: Roode è il miglior heel da tempo a questa parte, mentre Storm è incredibilmente over, forse in gran parte proprio grazie al lavoro dell'ex partner. Ma ora che lo scontro nella gabbia si avvicina si sente che qualcosa manca alla faida, e questa settimana l'attesa si è prolungata. Storm, ancora convalescente per l'operazione subita, ha testato la sua forma in un Handicap Match che poco ha aggiunto ai fini del feud, mentre Roode ha spedito il suo consulente legale a parlare non apparendo nemmeno on-screen. C'è da auspicarsi che nelle prossime settimane la TNA decida di avvicinare gli ex amici mettendo in scena qualche scontro verbale, cosa nella quale tra l'altro se la cavano mica male. Anche perché tutti quanti conosciamo il loro passato in TNA, il loro status di original, la loro storia dall'inizio della federazione ad oggi, ma non dobbiamo dare per scontato che ogni persona che assiste ad Impact ne conosca per filo e per segno le gesta. Ed in questo ho davvero apprezzato uno dei video che sono andati in onda giovedì, nel quale si sono viste immagini storiche della TNA di anni fa, che hanno riportato alla memoria dei fans i primordi di Roode e Storm nel mondo del wrestling. In mancanza però di un conflitto verbale pre-LockDown, il match arriverebbe un po' più scarno al PPV, cosa che magari non influirebbe più di tanto sull'andamento della contesa, ma darebbe al feud uno slancio minore. Aspettiamoci quindi qualcosa che aumenti ancora l'hype per lo scontro che, tra le altre cose, si terrà a Nashville.


Mentre dobbiamo assolutamente soffermarci su quanto avviene a livello “dirigenziale” ad Impact Wrestling. Sting ha deciso di rimettersi definitivamente gli scarponcini e tornare wrestler a tempo pieno, spinto dall'ingiustizia ed umiliazione subita a Victory Road da parte di Bobby Roode. Sting rappresenta l'Icona della federazione, ed è sicuramente uno dei wrestler più rappresentativi di sempre, uno che ha attraversato indenne diverse generazioni di lottatori rinnovandosi e rimanendo sempre sulla cresta dell'onda. Il suo ritorno a wrestler a tempo pieno fa sicuramente felice il fan che è in me, e che rivede nelle Stinger un volto che si vorrebbe avere per sempre sul ring. L'unica preoccupazione che pongo davanti a questa considerazione è su quanto Sting possa ancora dare al mondo del wrestling come wrestler puro. La sua ultima trasformazione, quella per intenderci che lo vedeva interpretare l'Insane Icon, era apprezzabile proprio perché dava qualcosa di nuovo e fresco al suo personaggio, staccandosi di poco dalla storia ma rimanendo sempre coerente a se stesso. Ora lo rivedremo presumibilmente negli stessi panni, e la cosa potrebbe alla lunga risultare un po' noiosa. Credo che, dopo LockDown, Sting abbia da chiudere il conto con Roode, che presumibilmente si troverà senza titolo alla vita… Ma poi? Fatico a pensare ad uno Sting che combatte di nuovo per il titolo maggiore ma fatico anche a pensare ad uno Sting che si ritrovi a combattere nel mid carding. Ed, a meno di un suo passaggio alla WWE (scherzo ovviamente) non vedo per ora feud innovativi che lo possano tenere impegnato come wrestler. In conclusione: io avrei molto di più apprezzato un suo ruolo “misto”, che lo impegnasse come GM, mansione che a mio parere gli calzava a pennello, ed anche come wrestler ma in modo più occasionale. Ed il mio pensiero è rafforzato dal fatto che il suo posto a capo dello show verrà preso da Hulk Hogan, non precisamente una novità nel mondo del wrestling. Certo, Hogan è un personaggio troppo pesante nel business per essere lasciato in panchina a marcire, e la TNA non si può permettere di tenere lontano dalle scene un pezzo così grosso, una delle sue esche più grandi per catturare nuovi fans all'esterno dello “zoccolo duro”. Ma sappiamo anche che Hulk ha già ricoperto il ruolo di responsabile in TNA, sia da face che da heel, con risultati sicuramente minori delle enormi aspettative che si avevano su di lui. Quale futuro quindi potrebbe avere Impact guidato da Hogan? Un feud con Bischoff? Già visto troppe volte. Lanciare “giovani talenti” come AJ Styles e Samoa Joe? Oppure un nuovo “match” che lo rimetta sul ring nonostante tutti i problemi fisici che sono evidenti anche solo quando cammina? Se Hogan deve tornare a capo di Impact, spero che lo faccia innanzitutto in un modo nuovo, magari lavorando sugli errori fatti in passato, errori che (pur non essendo totalmente imputabili a lui) hanno quasi sotterrato la federazione, e non togliendo spazio a situazioni e personaggi interessanti per ritagliarselo a favore di se stesso. Speriamo che faccia il GM in modo da poter rialzare definitivamente Impact e consolidare lo status che lo show ha riacquisito dal dopo Bound for Glory ad oggi. Speriamo..

..buona TNA a tutti!

Scritto da Luca Soligo
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