Impact Planet #217

Dopo aver visto Victory Road, si può dire che la Road to Lockdown sia ufficialmente iniziata? Con molto piacere rispondiamo di sì, ma la gioia è dovuta più al fatto che il pay per view di domenica sia finalmente alle spalle che per un effettiva convinzione nella buona costruzione dell'evento clou della prima metà dell'anno ad Orlando. Domenica notte dopo Victory Road ci siamo messi alle spalle un PPV senza infamia e senza lode, uno show che purtroppo non lascia il segno nell'olimpo della TNA e non verrà ricordato negli annali del wrestling, cosa che lo accomuna a molti degli ultimi show a pagamento made in Orlando.
Ma partiamo dalle, poche e fievoli, note positive che Victroy Road ci ha lasciato. La sufficienza per lo spettacolo è comunque assicurata dal solito buon livello lottato degli incontri: su tutti, a mio parere, spunta Austin Aries, diventato ormai più che una sicurezza per la TNA ed essenziale per una X-Division che, diciamolo, senza di lui sarebbe poco più che un riempitivo negli show. Il suo carisma e la sua bravura lo fanno risaltare su tutti e riescono a dare lustro a ciò che fa sia sul ring che al microfono.
Una nota mediamente positiva arriva anche dal TV Title che, se gli dei del wrestling vogliono, si libera almeno momentaneamente dal groppone il tunnel comedy nel quale era entrato con Eric Young prima e Robbie E poi. Se il futuro sia roseo o meno non ci è dato saperlo: per ora speriamo che, con la cintura alla vita di Devon, si possa almeno assistere a storyline meno assurde e ad incontri più decenti.
Anche la contesa per i tag team title ci lascia con una nota positiva, dovuta dal fatto che Samoa Joe e Magnus sembrano davvero iniziare a funzionare come coppia. Tolta dalle scatole la pratica re-match, vedremo chi si opporrà ai campioni per il futuro dei titoli di coppia, anche se nell'attuale roster, tolti i Mexican America ed i sopracitati Crimson e Morgan (che stanno scoppiando definitivamente), non ci sono molte alternative. Parlando degli ex campioni, sembra ormai certo il loro match nella gabbia di LockDown, come altrettanto probabile sarà la vittoria del rosso big men, forse poi destinato a lidi più prestigiosi. Per Morgan, invece, si ipotizza uno stallo nella situazione attuale, vale a dire in mezzo alla card e nulla di più.
La sfida di tag team che ha visto vincitori AJ Styles ed il rientrante Mr Anderson ci lascia invece con un sapore agrodolce: la gioia per aver rivisto il wrestler di Green Bay in azione in una contesa tra l'altro anche abbastanza godibile è contrapposta al sentimento molto meno positivo per la posizione dei quattro wrestler nella card attuale della TNA: troppo bassa. L'apporto che questi quattro potrebbero dare in termini sia di storyline che di incontri è assolutamente maggiore rispetto a quello attuale: come non vedere uno spreco in tutto ciò? E proprio parlando della costruzione di Lockdown non si può che pensare al fatto che, per i quattro in questione, non c'è ancora una chiara idea di utilizzo, così come non ci sono idee chiare per Angle ed Hardy. I due sono stati protagonisti di un buon match ma sono coinvolti in un feud che da davvero poco in termini di storyline. Un gentile modo per parcheggiare anche loro in attesa di momenti migliori.
Ma il tralasciare alcune storyline dovrebbe di fatto significare che l'intenzione è di concentrarsi su altre più importanti tipo, su tutte, la lotta al titolo maggiore. Ma anche da questo punto di vista a Victory Road abbiamo visto davvero poco. Come prima cosa lo sfidante ufficiale al titolo, James Storm, ha battuto in apertura di show Bully Ray in quello che è stato di fatto poco di più che uno squash. Bene per Storm, che in realtà non aveva bisogno di tale spinta, male, malissimo per Ray, che si vede stoppato nel migliore momento della sua carriera da una decisione che, francamente, trovo quantomeno singolare. Che senso ha, intendo, affossare il personaggio di Ray in una farsa di due minuti quando il suo rivale è già da tempo il più over dei face della federazione? Si poteva tranquillamente proporre un match normale, nel quale il cowboy vincesse ma non sotterrasse il rivale che, per inciso, possiamo considerare insieme a Roode la vera rivelazione dell'ultima annata TNA.
Come se non bastasse abbiamo assistito ad un main event che io definirei fuori luogo, sia per la stipulazione che per la collocazione nel PPV stesso. Ho già avuto modo di esprimermi sul disappunto che deriva dal fatto che, in PPV, non ci sia un match dove il titolo principale della federazione viene difeso. La stipulazione No Holds Barred favorisce sì lo sviluppo della storyline tra i due, ma non si addice all'attuale stato di forma di Sting, il quale nelle ultime uscite aveva faticato anche a reggere un normale incontro per più di qualche minuto. Lo Stinger, ad onor del vero, ha tirato fuori una delle migliori prestazioni degli ultimi tempi, ma il match è stato ben lontano dallo sfruttamento pieno della stipulazione. Il finale, per l'ennesima volta, è stato rovinato dal post match e dall'inutile siparietto che ha visto coinvolta anche Dixie Carter. Come al solito la rivalità e la storyline avranno fine ad Impact Wrestling, cosa che rende sempre meno giustificabile l'acquisto degli show a pagamento della TNA.
In tutto ciò la cosa più preoccupante è che non ci sia stato alcun passo avanti nella costruzione del main event di LockDown, ovvero quella che sarà l'epocale sfida tra i due ex Beer Money.
L'anno scorso il Lethal Lockdown che chiuse il pay per view e che vide Immortal e Fortune scontrarsi fu uno dei match più belli dell'intera annata TNA, sia per l'andamento dell'incontro che per l'hype che aveva quella che era la sfida che di fatto avrebbe dovuto chiudere un lungo feud. Quest'anno, a meno di un mese di distanza dallo show, non sappiamo nemmeno se ci sarà un Lethal Lockdown. Parlando di grandi rivalità, l'anno scorso Angle e Jarrett scrissero una pagina indimenticabile di TNA nella loro sfida all'interno della gabbia, mentre quest'anno il feud tra Storm e Roode è stato parcheggiato per lungo tempo, probabilmente in assenza di ulteriori idee per svilupparlo. E penso che il dire che questo match si costruisce da solo non renda onore alla grandezza dei due ex Beer Money: non è difficile capire che, con le idee giuste e le situazioni corrette, i due avrebbero rubato lo show ogni settimana e saremmo arrivati a LockDown con il doppio dell'acquolina in bocca.
..buona TNA a tutti!