Impact Planet #215

Impact Planet

Il rientro di Kurt Angle non è un semplice ritorno in TNA, ma è davvero una manna dal cielo per la compagnia di Orlando. Dal suo approdo direttamente dalla WWE, Kurt è il vero valore aggiunto in questa federazione, e si può tranquillamente dire che gli show con lui sono di un livello nettamente superiore. Quando si parla di Angle, si parla di un wrestler completo come ce ne sono pochi: praticamente perfetto dal punto di vista lottato, e questa non è una novità, Kurt questa settimana ha dato un'ulteriore dimostrazione di quanto il suo personaggio sia ancora un fattore nel mondo del pro-wrestling e di come possa spostare gli equilibri di una puntata e trasformarla in ottimo episodio. Il suo promo ad inizio Impact è stato semplicemente perfetto: credibile, solido ed esilarante, soprattutto nella parte in cui ha parlato di suo figlio e di come Jeff Hardy lo abbia scalzato dall'essere il mito del suo bambino. È chiaro che il feud dal punto di vista prettamente microfonico, lo porterà avanti Angle praticamente da solo: Hardy infatti ha di nuovo dimostrato i suoi limiti nel parlato (stavolta non ha praticamente detto nulla), tappate benissimo da Angle che si è letteralmente caricato il peso di questa rivalità sulle spalle. L'attesa per il loro scontro a Victory Road è alta, e per Hardy potrebbe trattarsi di un viatico importante, quasi un'ultima chance per dimostrare che vale la pena tornare a puntare su di lui come face di punta della federazione.


Ruolo, quello di face di punta in TNA, che è ricoperto attualmente “ad interim” (passatemi il termine) da Sting. Il GM che ha annunciato il suo ritorno al ring per un match a Victory Road credo che non rimarrà molto con le mani in mano, anche se continuo a pensare che il suo ruolo dovrà essere sempre più dietro ad un microfono o ad una “scrivania” che tra le corde. Sting sta attualmente coprendo un buco che verrà presto occupato da James Storm: la costruzione del Tennesse Cowboy è quasi giunta al termine, ed i risultati sono davvero buoni. Se è vero che è molto più difficile essere un top face che un heel, c'è da dire che con i Beer Money è stato fatto un lavoro davvero egregio, sia nell'uno che nell'altro caso. E parlando di Storm, il giudizio non può che essere positivo. Io credo che l'ex pluri-campione di coppia si meriti una chance titolata di un certo livello, un po' più duratura di quella avuta nel post Bound For Glory, dove si possano misurare davvero quelle qualità da singolo che stiamo imparando ad apprezzare da qualche mese a questa parte. E credo che a Lockdown, che peraltro si svolgerà a Nashville, potrà avere luogo la sua definitiva incoronazione in uno scontro che si annuncia davvero epico.

Ma restando sull'argomento “microfono” altri tre fenomeni del mestiere si sono ritrovati dalla stessa parte questo giovedì: parlo ovviamente di Bully Ray, Austin Aries e Bobby Roode. Tre che in un modo o nell'altro, credo siano degni di ulteriori grandi cose in TNA. Per Bobby Roode il regno da campione è una vera consacrazione: ad Orlando si sono ritrovati, grazie alla paziente costruzione, un heel con i fiocchi. Presto sarà tempo per Roode di lasciare il titolo, presumibilmente al suo ex compagno James Storm, ma c'è da scommettere che il canadese non starà a lungo lontano dalla cintura. Non sarebbe male vedere Roode a capo di una stable vera e propria di heel: è vero che nello scorso anno proprio le stable hanno sancito un abbassamento della qualità degli show, ma è anche vero che il carisma di Roode aggiunto ad altre personalità potrebbe davvero essere una buona idea per il dopo Lockdown. Austin Aries potrebbe essere uno dei papabili ad affiancarsi a Roode, per diversi motivi. Sia che mantenga che perda il titolo X-Division, il buon AA avrà bisogno di un piccolo restiling del suo personaggio. Anche se funziona egregiamente, la mancanza di avversari validi potrebbe alla lunga risultare penalizzante per il campione, che si troverebbe in una situazione nella quale essere ripetitivo potrebbe anche essere fatale. E allora l'unione in una piccola stable porterebbe un minimo di novità che potrebbe anche allungare la vita del suo regno e nel frattempo testare nuovi avversari. Bully Ray invece non è certo nuovo alle stable, ed è stato forse stato l'unico a salvarsi dalla distruzione degli Immortal. Il suo character, che per mesi è stato il più interessante di Impact, ha in questa fase una doppia interpretazione. Ray da un lato è perfetto come spalla, come enforcer, come “braccio destro” del top heel, che potrebbe essere Roode. La sua abilità al microfono, le sue venature comedy ed il suo essere perfetto per le situazioni hardcore lo rendono una presenza di peso per aiutare il campione. Ma dall'altro lato, per quanto ha dimostrato negli anni di gloriosa carriera in tag team ma anche nei mesi da singolo, forse Ray meriterebbe una chance di livello anche da singolo. Nella TNA degli ultimi tempi abbiamo visto molto di peggio e quindi mi chiedo: why not?

..buona TNA a tutti!

Scritto da Luca Soligo
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