Impact Planet #213

La cosiddetta “Road to Lockdown” sta per iniziare, e la TNA si appresta ad arrivare al pay per view più importante della prima metà dell'anno con un buono, anzi direi ottimo slancio. Positive sono sia le costruzioni delle storyline e dei personaggi, sia i match che continuano ad avere un ottimo livello, tanto in ppv quanto ad Impact. Ed allora diamo uno sguardo generale alla TNA rispolverando il giochino dei più e dei meno!


PIU': Alla X-Division. Una categoria troppo Aries-dipendente? Forse, ma se mi passate il paragone calcistico, dietro ad un grande giocatore si può anche costruire una grande squadra. Ed è quello che si sta cercando di fare in TNA: Aries è il fenomeno attorno al quale la categoria si sta nel tempo rinvigorendo. Se pensiamo che solo un anno fa il titolo era in balia di Robbie E e poi di Abyss, possiamo ritenerci più che soddisfatti dell'andamento attuale. Bisogna dare atto alla TNA che, da Destination-X in poi, la ricostruzione della credibilità della cintura storica della federazione ha dato i suoi frutti. L'unico peccato è aver perso Sorensen per quel brutto incidente accorso in quel di Against All Odds. Su Jesse e Zema Ion mi devo ricredere: non ne ero affatto entusiasta qualceh tempo fa, ma i due prospetti sono interessanti, ed ora il feud tra Aries e Ion può riservare delle buone sorprese. Un desiderio però ce l'avrei: da troppo tempo non vediamo un Ultimate X come si deve…

MENO: al titolo Television. La gestione della cintura nell'ultimo periodo non trova aggettivo. Se la TNA ha un'idea a riguardo, questa è davvero molto confusa ed imperscrutabile. Il titolo è passato da seconda cintura della TNA ad alloro di cartone, passando da storyline con i fiocchi ad angle comedy (che oltretutto non facevano nemmeno ridere). Il controsenso dell'ultimo periodo è che una cintura che porta il nome di Television non viene praticamente mai difesa negli show televisivi, ma trova posto per un match dell'ultimo minuto in pay per view. Match che, tra l'altro, è stato davvero senza senso, senza la minima costruzione ed anche di pessima riuscita. Robbie E non mi è mai piaciuto molto, nemmeno in questa versione che di sicuro è meno blasfema di quella che lo vedeva campione X-Division. A questo punto aspetto con ansia lo split dei due Robbie, sperando che Terry possa attirare rivali di altra caratura alla cintura.

PIU': alle Knockouts. La categoria si risolleva in continuazione, ma anche qui dietro ad un grosso nome: Gail Kim. Per assurdo all'interno delle Knockouts ci sono gli stessi nomi che, più o meno, c'erano un anno fa, ma sono solo gestiti in modo migliore. E la Kim da campionessa fa il suo sporco mestiere alla grande: ora farle girare intorno tutta la categoria sarà un piacere, ed anche Madison Rayne potrebbe tornare a farci vedere discrete cose sul ring così come in storyline. Se vogliamo trovare una pecca, forse la Kim non ha ancora tirato fuori dal cappello il match coi fiocchi, quella prestazione che lei ha sicuramente nel suo arsenale ma che finora, vuoi per le circostanze o magari anche per una sua scarsa vena in alcune occasioni, non ha ancora esibito.

MENO: ai Tag Team. Questa valutazione viene a prescindere dal fato che possa piacere o no la decisione di dare i titoli a Samoa Joe e Magnus. Per quanto io non la trovi una grande idea, la nuova coppia di campioni è forse il minore dei mali in questo momento. La paura più grande scaturisce da quanto questa categoria sia priva di alternative, valide o meno. Semplicemente le alternative non ci sono. E forse sarebbe il caso di indire un altro Wild Card Tournament, per inventarsi qualche nuovo abbinamento in vista anche dell'ormai imminente split di Morgan e Crimson. Attendiamo con ansia i Motor City Machine Guns, con i quali il discorso si fa decisamente più interessante.

MENO: ad Eric Bischoff ed Hulk Hogan. Mi sono già espresso su questo argomento, e ci ritorno con la convinzione di aver trovato, in qualche modo, uno dei mali (se non il male) che hanno afflitto la TNA per tutto il 2011. Se ci siamo ripresi dagli Immortal a colpi di Original, ottimi match e storyline semplici e lineari, ora richiamo di riammalarci per un nuovo colpo di coda del duo di vecchi amiconi ex WCW. Il feud che li vede in qualche modo opposti ha ingiustamente trovato spazio negli show settimanali ed in ppv, togliendolo a qualcosa di sicuramente meno noioso. E penso che Garett sia forse il meno responsabile di tutta la situazione: la costruzione del suo personaggio poteva avvenire in modi migliori, ma non essendo lui a decidere “di che morte morire”, come dargli le colpe di tutto ciò? La Road to Lockdown è purtroppo ancora lunga, lunghissima, e la mia speranza è che non si arrivi ad un Cage Match con Hogan da lottatore. Non ne sentiamo il bisogno e soprattutto non vogliamo trovarci a dover valutare l'accaduto raccogliendo i cocci il giorno dopo.

PIU': al main event. Se penso a soli pochi mesi fa, ad esempio prima di Bound For Glory, era davvero difficile immaginare che avremmo avuto un main eventing così vivace e ben gestito in così poco tempo. E la rosea situazione si protrae ormai da diversi mesi, avvalorando le tesi di chi voleva un rinfresco nella zona titolata dopo mesi di gestione scellerata. Ma il passato è passato, ed ora il presente ed i futuro ci sorridono. Abbiamo all'orizzonte un probabile scontro finale tra Storm e Roode, ai quali sembra sia stata data la precedenza rispetto al ritorno di Jeff Hardy come campione. pur rimanendo sempre pronti a quest'ipotesi, direi che si è decisamente allontanata in seguito anche alle non eccelse prove fornite dal Charismatic Enigma, sul ring ma soprattutto al microfono, ambito nel quale le sue lacune persistono e sono evidenti. Bully Ray merita di avere, prima o poi, una chance di contornare la sua vita con un titolo mondiale, e potrebbe arrivare il suo turno anche nei mesi successivi a Lockdown, quando cioè lo scontro fratricida tra Storm e Roode sarà terminato. Ma toccherà quindi agli ex Beer Money trasformare la gabbia di Lockdown in un posto dove si potrebbe svolgere un evento memorabile, sicuramente da annoverare nel libro della storia della TNA.

..buona TNA a tutti!

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