Impact Planet #212

Impact Planet

Against All Odds è stato il PPV dei “peccato che”.. E premetto che mi sento già in colpa per il semplice fatto che vedo qualcosa di negativo in questo buono, anzi buonissimo momento della TNA e dopo un altrettanto buono pay per view. Ma la gioia per aver assistito all'ennesimo passo avanti in termini di costruzione e credibilità delle storyline viene in parte sedata da una sensazione di amaro in bocca per tante situazioni che, se gestite in modo diverso, avrebbero potuto dare un risultato ancora migliore ed elevare il giudizio complessivo.


Il primo “peccato che” lo devo citare per il finale del match introduttivo che ha visto Zema Ion vincere sui Jesse Sorensen, e non è da attribuire ad una mala gestione della TNA. Da tempo non vedevamo ben due match della X-Division in un solo PPV, e nonostante non ne sia un fan sfegatato, l'infortunio accorso a Jesse lascia l'amaro in bocca per quello che sarebbe potuto essere il match senza lo sfortunato episodio che toglie dai giochi il giovane wrestler almeno per un pò. Magari avrebbe vinto lo stesso Ion, ma di sicuro nella corsa al titolo Sorensen avrebbe potuto recitare una parte da protagonista, ed i suoi miglioramenti sul ring avrebbero aggiunto qualità ai match.

Proseguendo nella card, non posso che dirmi rammaricato per il fatto che i gloriosi titoli di coppia siano nella situazione in cui sono oggi. Il match ad Against All Odds è stato tutto sommato onesto, ma tenendo conto degli attori che lo interpretavano si poteva avere certamente di più. Si può di sicuro avere di più dalla categoria, che ora si ritrova in questa situazione spiacevole: A) Abbiamo dei nuovi campioni messi insieme un po' per caso un po' per mancanza di alternative, esattamente con lo stesso criterio con cui furono messi insieme Morgan e Crimson a loro tempo. B) C'è da scommettere che gli ex campioni non dureranno molto in coppia, anzi mi gioco un possibile inizio di feud con un match già a Victory Road e poi nella gabbia di Lockdown; feud che, per la cronaca, verrà vinto da Crimson. C) All'orizzonte non si intravede una coppia che sia una già pronta per diventare nuova #1 contender, se si esclude quella formata da Eric Young ed ODB (ed io la mano sul fuoco che non diano un match anche a loro non ce la metto). Dire che il quadro non è positivo è un vero eufemismo.

Il main event è finito con la prevedibile e giusta riconferma di Roode come campione del mondo, e molte delle cose previste alla vigilia si sono rivelate veritiere. Bully Ray non ha vinto, ma avrebbe meritato più di tutti la cintura per quanto sta facendo vedere sul ring ed al microfono. Jeff Hardy sarà anche il più acclamato ed over della Impact Zone ma al microfono è anni luce dietro a gente come James Storm e Bobby Roode, non parliamo dell'ex Team 3D. E proprio i due ex Beer Money si sono ritrovati durante il match ad agire seguendo le loro movenze classiche, in uno scorcio di quello che potrebbe essere la prosecuzione del loro feud in un futuro, neanche così lontano. L'amaro in bocca qui resta solo per l'occasione persa che si è verificata nell'ennesimo finale sbagliato proposto in pay per view. C'era la possibilità, in un match che prevede di natura interferenze e scorrettezze, di far vincere Roode in modo semi pulito, maga schierando Ray oppure Hardy, senza necessariamente doversi inventare chissà che. Invece si è optato per un coinvolgimento di un quinto uomo (quattro non bastavano?), ovvero quello Sting che dubito possa resistere ancora molto senza scontrarsi fisicamente con il campione in carica. Diciamo che il match con lo stesso esito ma con un finale diverso mi avrebbe ricordato meno la TNA del 2011.

Non ci sono invece parole per quanto visto nel pre-main event, ovvero nel match che ha opposto Garett a Gunner. Lo potrei definire un non match, ma il compito ed il “piacere” di valutarlo lo lascio all'amico Lino nel suo Orlando Report. Lo scempio che invece io vorrei sottolineare riguarda la posizione del match nella card, immeritatamente alta, che ha necessariamente tolto luce a due incontri che da soli valevano l'intero PPV, ovvero Aries vs Shelley e AJ Styles vs Kazarian. Livello tecnico e storytelling dei match citati non sono nemmeno paragonabili a quello tra Gunner e Garett, mentre se vogliamo dire che lo star power era maggiore perché c'erano Bischoff ed Hogan, sinceramente se ne poteva proprio fare a meno. Anzi, nei numerosi ppv e puntate di Impact dove i due sono stati assenti lo spettacolo è stato anche migliore. Il fatto è che la TNA non si arrende all'evidente e vuole mettere in scena un ennesimo ritorno al ring di Hogan, magari a Lockdown e magari con il coinvolgimento di Bischoff. Se nel caso di Bound for Glory mi sono espresso a favore del “match” contro lo Stinger, qui mi vedo totalmente contrario: la ricostruzione della TNA sta proseguendo in modo convinto e costante, e non c'è bisogno di intralci che possano in qualche modo stoppare questo momento. Perché di questo si tratta: un intralcio per mettere in scena cose che tolgono spazio ad altre ben più meritevoli, e verso le quali il pubblico della TNA ha dimostrato di avere molto più interesse.

E per concludere, come non citare l'ormai ufficiale allontanamento di Vince Russo dalla TNA. Premetto che per natura non amo i pregiudizi ed i partiti presi, e credo che una persona vada giudicata per il suo lavoro e soprattutto contestualizzata nell'epoca e nell'ambiente in cui lavora: solo un giudizio completo di questo genere potrebbe rendere giustizia all'operato di chiunque. Tutto ciò per dire che Russo può piacere o meno, ma non è di sicuro il male assoluto, ne la sua dipartita dal creative team di Impact sarà la panacea di tutti i mali di Orlando. Le decisioni che contano e che hanno portato la TNA nella situazione in cui stagnava fino a Bound for Glory devono essere imputate ad un intervento massiccio della coppia Hogan-Bischoff, della loro volontà di cambiare la federazione, in certi sensi di snaturarne l'identità acquisita in anni di lavoro. Ora la situazione, Russo sì o Russo no, sta migliorando lentamente, anche se le pecche di cui ho già parlato rimangono e sono purtroppo ancora abbastanza evidenti. Non ci resta che sperare che la strada sia di nuovo quella giusta ed avere un po' di pazienza.

..buona TNA a tutti!

Scritto da Luca Soligo
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