Impact Planet #210

Impact Planet

Di settimana in settimana Impact si sta mantenendo sulla retta via: senza fare chissà che e soprattutto senza strafare, la TNA sta consolidando il prodotto, e questa settimana abbiamo anche avuto dimostrazione che ad Orlando sanno mettere in piedi show sani e godibili.


A partire da Sting che fa il maestrino e mette a tacere i quattro discoli sancendo il match main event della giornata: ennesima dimostrazione del buon lavoro da parte dello Stinger nella parte di GM face (cosa che, ricordiamo, non riesce bene poi così a tanti nella storia del wrestling). Ed in una settimana transitoria dove prevedere il “solito” tag team match tra heel e face sarebbe stato alquanto facile, Impact ci ha offerto qualcosa di molto, molto più divertente. Ad esempio c'è stata la rissa di inizio puntata cominciata nel backstage, continuata nel parcheggio e poi sul ring, per sfociare in un match nel main event, che invece di essere un tag team classico e prevedibile, è stato un Tables Match, e che match. Un incontro che si potrebbe definire perfino sprecato per uno show in televisione, se non fosse ormai assodato che la TNA ci tiene molto di più a farci vedere queste cose ad Impact su Spike TV che non nei pay per view. Ad ogni modo, stiamo parlando di una contesa bella, intensa, sviluppata da uno dei maestri del genere, Bully Ray, e da un Jeff Hardy che nei match estremi si trova sempre molto a suo agio. I due sono stati i mattatori della contesa, con la ciliegina sulla torta della Super Powerbomb finale di Ray a Jeff che ha finito per sfondare il tavolo. Molto bene anche i due ex Beer Money, che sono stati parte integrante e non intralcio del match, facendo risultare la contesa davvero godibile. Se si cercava un modo per rendere meno prevedibile la puntata, più spettacolare e più appetibile, la TNA c'è sicuramente riuscita con questo bel main event.

Buono anche il three way match tra le Knockouts, nonostante in molti casi la contesa è sembrata lenta e con qualche errore di troppo da parte delle ragazze. La James mi sembra leggermente appesantita nelle sue ultime uscite e Velvet non ha sicuramente brillato per tecnica. La scelta di dare a Tara lo status di #1 contender al titolo femminile potrebbe risultare un pò singolare, così di primo acchito. Ma a vedere il match si può dire che è di sicuro la più in forma delle tre, nonostante sia anche la meno giovane. Lo spinning side suplex con cui ha chiuso l'incontro è dimostrazione di un'atleta che ancora può dire qualcosa (a mio parere molto) a livello sia lottato che di entertainment. E il suo scontro con la Kim, che probabilmente vedrà Tara jobbare alla campionessa, potrà sicuramente darci più emozioni che l'insipido tag team che la ex Victoria sta portando avanti attualmente con la Tessmacher.

Passando alla X-Division, Alex Shelley è sembrato non avere perso lo smalto dei bei giorni: è molto over con il pubblico della Impact Zone, che rivede in lui i fasti dei MCMG, ma per ora non lo vedo comunque nulla di più che un buon modo per dare qualcuno con cui combattere ad Aries. Se dovessi scegliere, infatti, deciderei di allungare ulteriormente il regno di AA andando oltre il feud con il buon Alex, in attesa di un vero erede per quella cintura. Non che Shelley non la meriti, anzi in passato ha già dimostrato di che pasta è fatto, e credo che non faticherà a dimostrarlo di nuovo. Ma semplicemente non credo che avrebbe il potere di attirare intorno alla categoria lo stesso interesse che Aries sta attirando da quando è campione. Ma all'orizzonte attuale, non si vedono seri candidati alla successione del titolo, quindi nonostante sia campione da settembre, io darei ad Aries ancora qualche mese di titolo.

Una nota negativa ad Impact però c'è, e si chiama Samoa Joe. Sinceramente non so che cosa abbia fatto di male il samoano, ma a giudicare dal trattamento che riceve da svariato tempo a questa parte credo che sia qualcosa di quantomeno fastidioso nei confronti della TNA. Non bastavano, ad esempio, le ripetute sconfitte subite nelle Bound for Glory Series, o le storyline senza alcun interesse (tipo quella con Dinero) o l'essere messo nel dimenticatoio per mesi in attesa di chissaché. Adesso il venire schienato pulito da Matt Morgan dopo che il Blueprint ha eseguito una Discus Clothesline (e non la sua manovra finale) non mi sembra esattamente un premio alla carriera. Ok, nel post match lui e Magnus hanno infierito sugli attuali campioni di coppia lasciando il ring da sostanziali trionfatori, ma la sconfitta pulita ai danni di Joe rimane, e a mio modo di vedere non è un grande risultato per il samoano. Significa cioè che Joe non è in grado di sostenere un confronto alla pari con Matt Morgan, che ha bisogno di scorrettezze e aiuti esterni per vincere un match ed avere la meglio dell'avversario. Ma dov'è finita la Samoan Submission Machine? Dov'è finito il rullo compressore che impressionò con la sua winning streak (altro che quella di Crimson)? Dov'è l'atleta che illuminava i pay per view con i suoi match da cinque stelle? Se l'obiettivo della TNA era sminuire e distruggere un personaggio, beh il lavoro è stato eseguito egregiamente, e non ci si può di certo lamentare se ora Joe sembra svogliato, tanto da far invidia ad RVD. E questo feud, che probabilmente porterà ad una conferma dei campioni di coppia destinati prima o poi a splittare, è solo l'ultima delle operazioni sbagliate fatte con il personaggio di Samoa Joe, il più grande rimpianto che la TNA abbia sul groppone.

..buona TNA a tutti!

Scritto da Luca Soligo
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