Impact Planet #192

Impact Planet

Se è vero che questo è il periodo più caldo dell'anno per la TNA, è anche vero che in questo periodo le scelte che si prendono devono essere la giusta dose tra il ponderato e l'azzardato. È giusto, ad esempio, decidere di andare sul sicuro mettendo nella card di Bound For Glory un match come Sting vs Hogan (sicuro perchè attira visioni ed attenzioni) come è giusto puntare su personaggi freschi che a lungo termine possano dare respiro e nuova spinta alla federazione, tipo Bobby Roode.


Ma c'è di sicuro una cosa che non è giusta, e che rappresenta la decisione da non prendere ne ora ne mai. Non è giusto snaturare la TNA, non è giusto rivoltare quelli che sono da sempre stati i tratti distintivi della federazione di Orlando per andare alla ricerca di non si sa bene che cosa.

Sono stato tra i più grandi critici del periodo “nero” della X-Division, quello in cui la storica categoria della TNA galleggiava tra bassi e bassissimi livelli, senza mai riuscire ad offrire lo spettacolo ed i personaggi che un tempo fecero sognare tutti noi appassionati. Sono stato altresì favorevole al ritorno in auge della divisione, a partire da Destination X: il passaggio di titolo a Kendrick, l'arrivo di Aries e di altre – nuove e vecchie – leve, ha rinvigorito di sicuro la categoria. Certo, per tornare ai vecchi fasti ce ne vuole ancora di strada, ma la valutazione delle quotazioni della X-Division, sia per nomi presenti nel roster sia per livello tecnico dei match, è davvero in aumento.

Stesso discorso vale per le Knockouts: molto spesso, pubblicando su queste pagine il giochino dei più e dei meno, la categoria femminile finiva per non avere la sufficienza dei voti. Anche qui i fasti vissuti in un passato nemmeno poi così remoto (leggasi soprattutto il periodo di Awesome Kong e Gail Kim) erano stati sotterrati da una gestione scellerata di un roster che faceva invidia a qualsiasi altra divisione. Sfruttare male i talenti di Tara, Angelina Love e Mickie James (per dirne alcune) era stato comunque il minore dei mali, pensando allo spazio ed il tempo tolti negli show e nei ppv agli incontri femminili e non ben ridistribuito nelle altre categorie. Qui la rinascita è tuttora lenta ma visibile: tolta la discutibile presenza dei titoli di coppia, mal gestiti e mal difesi da sempre, le Knockouts sono in netta risalita da qualche settimana a questa parte. Sarà strano ma l'idea, tanto banale quanto positiva, di dare un ruolo ufficiale a Karen Jarrett può rappresentare la vera svolta. L'ex moglie di Kurt Angle è una heel nata, e nei panni della “matrona” ci sta alla grande. E come se non bastasse a Bound For Glory avremo un match che si preannuncia decisamente spettacolare.. speriamo in una ricrescita netta e continua.

Purtroppo non possiamo essere altrettanto ottimisti per ciò che riguarda il titolo TV, ma alla fine.. who cares? Se il già Legend-Global Title nacque con il preciso scopo (mai realmente riuscito) di dare respiro al mid-carding, il titolo Television visse momenti di gloria in particolar modo durante la faida che vide coinvolti AJ Styles e Doug Williams, per poi finire lentamente nel dimenticatoio. E come stupirsi di ciò: in una federazione che fatica a fare programmi a lungo termine per il titolo mondiale, sarebbe alquanto strano che un titolo minore venisse trattato anche meglio. Ora il titolo TV è una cintura comedy ma, e qui mi ripeto, non fa ridere probabilmente nessuno, anzi. Eric Young come personaggio è anche credibile, ma i suoi segmenti alla lunga stancano ed il fatto che porti alla vita anche l'ex titolo mondiale TNA irrita e non poco il fan TNA. Un modo come un altro per rinnegare in parte il passato della federazione, quel passato che però ami come adesso sarebbe importante ristudiare.

E concludiamo con la vera nota dolente: la divisione Tag Team. Chiamatemi nostalgico, vintage o antico, ma per uno come me (e credo come molti dei lettori di questo sito) che è cresciuto con il wrestling degli anni 80-90, gli incontri di coppia hanno un valore particolare. Venendo da un passato nel quale i tag team erano trattati alla stregua dei wrestler singoli (e così anche i titoli che portavano alla vita), mi inorridisce vedere come nel wrestling delle major moderne non ci sia la benché minima intenzione di puntare su questa categoria. La TNA ci aveva sempre dato la speranza di quella bella iniezione di old-school che faceva sì che le coppie avessero tempo, spazio e palcoscenici adatti per essere protagonisti. Team 3D, Motor City Machine Guns e Beer Money su tutti rappresentano tre dei migliori tag team dell'ultimo decennio a livello assoluto. E tutti e tre in questo preciso momento storico sono sciolti. Se nel caso dei MCMG c'è di mezzo un infortunio (ma sull'utilizzo di Shelley evito di esprimermi), abbiamo già trattato ampiamente, e valutato in modo positivo, gli split dei Dudley e dei Guns. Ora ciò che manca è quello che si chiama in gergo il ricambio generazionale. La divisione Tag Team non può e non deve sorreggersi sulle spalle dei Mexican America, la peggior stable latina che si ricordi. Non possiamo pretendere che i British Invasion rappresentino una novità nel mondo del wrestling, essendo stato sfruttato lo stereotipo dell'inglese ormai in tutte le salse, sia da face che da heel. Non è nemmeno giusto che gli Ink Inc abbiano solo ora e solo perché non ci sono alternative la loro (tra l'altro stra-meritata) chance di portarsi al vertice della categoria. Mancano qui due ingredienti fondamentali per risollevare le sorti di questa divisione: volti nuovi ed idee nuove. Da una parte qualche innesto non può fare che bene, come testimonia la X-Division, e dall'altra anche qualche nuova idea di booking o qualche wrestler da accoppiare in modo intelligente (e per favore non come Dinero e Devon..) non guasterebbe. Per questo Bound for Glory arriva a pennello: potrebbe essere l'occasione di ripartire da zero e ricostruire piano piano una delle colonne portanti della federazione di Orlando.

..buona TNA a tutti!

Scritto da Luca Soligo
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