Impact Planet #170

Si è tanto parlato e, stando a quello che può ancora succedere, tanto si parlerà, di quel feud che sta tenendo banco nella TNA da molte settimane a questa parte. Sto parlando ovviamente di Kurt Angle vs Jeff Jarrett, e qui di seguito vorrei addentrarmi in un'analisi delle motivazioni per le quali credo che sia possibile parlare di feud dell'anno, e non solo.

Partiamo dal presupposto che da queste colonne, sia durante la mia gestione che nelle illustri precedenti, mai sono partite critiche o apprezzamenti da parte di ciechi amanti della TNA o da blind hater della WWE. Il TNA Planet ha sempre analizzato la federazione in maniera super partes, esponendo punti di vista sì personali, ma motivati da una serie di argomentazioni che ne sorreggano la posizione. E quello che sto per dire segue questo filone di tradizione, ma rimane sempre e comunque la mia opinione.


Detto questo, credo che parlando di Jarrett vs Angle si stia parlando del feud più riuscito dell'anno, sia in TNA che in WWE, per almeno tre buoni motivi:

1. La rivalità, in fondo in fondo, non è solo storyline. Per quanto i due possano tentare di camuffare il loro rapporto dicendo che lavorano in sintonia da veri professionisti (cosa che peraltro è anche vera, e si vede) non si può negare che le tensioni personali tra di loro ci siano, eccome. E la cosa aumenta in modo positivo la loro alchimia sia sul ring che negli spezzoni extra ring. Il paragone con la situazione già vista in passato tra Edge, Lita e Matt Hardy regge ma fino ad un certo punto: i due veterani stanno facendo un lavoro nettamente migliore.

2. Tutto ciò che abbiamo visto finora ha perfettamente senso, e non esula dai binari della storyline. Spesso siamo andati a parlare di come in TNA sappiano rovinare anche le cose meglio confezionate, ma qui siamo di fronte ad un successo a 360 gradi. Anche gli angle comedy, che spesso in TNA scadono e non di poco nel trash, nel caso di Angle e Jarrett sono parte integrante della storyline. Prendiamo ad esempio l'ultimissima puntata di Impact: nel momento clou dell'incoronazione di Queen Karen, una scarica di sterco ha ricoperto i coniugi Jarrett imbarazzandoli davanti al pubblico. Un momento tutt'altro che memorabile direi, ma l'espressione di Angle nel momento in cui ha avuto l'idea (prima) e la ha messa in pratica (poi) ripaga tutta l'intera puntata dello show. E lo stesso vale anche per gli altri angle comedy che si sono susseguiti durante le settimane.

3. I due hanno sintonia sul ring, una sintonia innata. Ci sono coppie di wrestler che si prendono, che semplicemente sanno cosa fare insieme sul quadrato. E quando quest'alchimia scatta, ne vengono fuori sempre match memorabili, anche se i due non sono leggende vere e proprie. Non sto parlando di Shawn Michaels, che saprebbe far fare un bel match anche ad un palo della luce, ma di quelle coppie come Edge e Cena ad esempio, che sono praticamente perfette sul ring. Ora, Angle è un vero fenomeno, lo sappiamo, ma anche nella sua grandezza di lottatore qualche periodo meno splendente lo ha passato. Con Jarrett, un altro ottimo lottatore ma protagonista anche di momenti non proprio brillantissimi, ha trovato quella giusta intesa che permette ad entrambi di tirar fuori il meglio dal ring. Questo anche interpretando alla perfezione il face, Angle, e l'heel, Jarrett, ruoli che sembrano tagliati su misura per i due in questa situazione.

E tutto questo ha portato alla situazione che viviamo ora: la TNA ha deciso di prolungare ancora il loro feud dopo quello che avrebbe dovuto essere invece lo scontro finale a Lockdown. Ecco per l'appunto, il match dell'ultimo Pay Per View targato TNA: per me è stato il miglior match dell'anno.

La doppia stipulazione, ovvero la chiusura nella gabbia e il 2 out of 3 falls, hanno fatto vedere tutto ciò che ad un match di wrestling si può chiedere. Tecnica: sottomissioni, prese e manovre finali a ripetizione. Spettacolo: fasi veloci, voli quasi insani (Angle che si prende un rischio fuori da ogni possibile concezione). Violenza: la gabbia è sì un aiuto ma non una certezza. Psicologia: l'apporto di Karen in questo è stato fondamentale, soprattutto nel finale. Insomma, le cinque stelle ci stanno tutte.

E quindi, come ho già detto nell'Orlando Report, il match è stato quasi perfetto. La perfezione, ovvero il voto 10, avrebbe potuto raggiungerla se contestualizzato in una cornice che non ha paragoni, ovvero il main event di Wrestlemania. Quell'evento che permette a Triple H ed Undertaker di costruire un match ed un feud dello stesso livello di quello tra Angle e Jarrett ma basando tutto su uno sguardo. Lo stesso evento che permette a Triple H ed Undertaker di esibirsi in una contesa memorabile senza prepararla così a lungo come i due di Orlando. Lo stesso evento che sarebbe il perfetto scenario per vedere un vero e proprio Wrestlemania moment da lasciare ai posteri, un vero dream match.

Ma Angle e Jarrett si devono accontentare di tenere a galla egregiamente la TNA per mesi e mesi, caricandosi sulle spalle il peso di una federazione che solo ora, dopo Lockdown, rivede la luce.

..buona TNA a tutti!

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