Impact Planet #166

Per una puntata di transizione di Impact, che arriva in una settimana dove le attenzioni del mondo del Pro Wrestling sono decisamente (e giustamente, aggiungerei) rivolte altrove, possiamo dire che la TNA si sta dirigendo nella direzione giusta?
L'idea di rubare la definizione “Road to” alla più illustre Wrestlemania per trasferirla al periodo di avvicinamento a Lockdown non è poi così male. Innanzitutto Lockdown rappresenta, dopo Bound for Glory, una pietra miliare della TNA, uno show a suo modo storico, costruito intorno alla stipulazione speciale nella gabbia (ed alle sue varie sfumature, come il Lethal Lockdown) che porta sempre, nonostante i naturali alti e bassi, la garanzia di un ottimo risultato. E giusta è anche la decisione di proporre questo show due settimane dopo la suddetta Wrestlemania, tentando così di sfruttare l'onda lunga degli appassionati di settore, sempre più caldi e numerosi in questo periodo dell'anno.
Altrettanto giusto quindi, dopo questi ragionamenti, tentare di ricostruire il ricostruibile dopo gli ultimi mesi di distruzione totale delle storyline e dei feud, in vista di una buona occasione come quella che Lockdown offrirà . E per la seconda settimana di fila, giusta la decisione di non tornare a citare troppo l'affaire Hardy durante i tapings di Impact. Jeff non è e non deve essere archiviato come capro espiatorio degli errori della TNA, ma finché non sarà in grado di sostenere e portare avanti la fiducia che gli affidano, meglio che si concentri su cose ben più importanti per lui e per la sua salute. Ed è purtroppo lampante come di lui non si senta affatto la mancanza, merito questo delle sue ultime non brillanti apparizioni ma anche del buon momento di chi, al suo posto, occupa il main event della TNA.
E mi riferisco in particolare ad un personaggio: Mr Anderson. Come già detto una settimana fa, il wrestler di Green Bay si sta rivelando l'arma in più della TNA in questo momento: le sue spettacolari prestazioni al microfono sono ormai una regola ad Impact. Anche il video introduttivo alla puntata, mix esilarante delle sue ultime sfuriate, è una spanna sopra a mille altri svariati promo che si sentono nei ring attualmente. E se si conta che spesso queste prestazioni sono accompagnate da buone prove sul ring, il conto è presto fatto. Ed il main event tra lui ed un – in questo caso – buono RVD, ne è dimostrazione: il match che ha visto il wrestler di Green Bay uscire sconfitto via DQ, è stato migliore nelle parti lottate di quello offerto a Victory Road, impreziosito di sicuro anche dalla presenza del campione del mondo Sting nel ruolo di Special Enforcer. Bella anche la scena finale con Mr Anderson e lo Stinger che si promettono fuoco e fiamme, con RVD che invece vende anche fin troppo bene la Mic Check ricevuta a bordo ring. Andando verso Lockdown si profila una sfida a tre che potrà di sicuro diventare il miglior match dell'anno, fino ad ora, tra quelli con in palio il TNA World Title.
Tutt'intorno al main event, invece, continuiamo a trovare il regno della confusione con il quale abbiamo imparato a convivere ultimamente. Per rimanere aggrappati al filo narrativo si dovrebbe scrivere almeno un editoriale parallelo a settimana. In questo caso, alla TNA servirebbe davvero iniziare a pensare se la soluzione più semplice non possa essere un sonoro e razionale sfoltimento del roster, che possa dare una decisa e più semplice direzione alle storyline future. Prendiamo ad esempio alcune situazioni attuali, che sono cambiate repentinamente in soli 7 giorni:
– Settimana scorsa ad Impact, Gunner vince il titolo Television lasciato vacante dall'infortunato Abyss. Questa settimana Abyss si ripresenta sul ring intervenendo a favore degli Immortal contro i Fortune. Del campione TV, naturalmente, nemmeno l'ombra.
– Gli Ink Inc, lanciati a Victory Road come #1 contenders ai titoli di coppia, perdono con la neo-coppia formata da Crimson e Scott Steiner. Nessuna ombra di Rob Terry, con il quale Big Poppa Pump ha appena avuto un semi feud mai effettivamente terminato, mentre appare tuttora non pervenuto, il vero ruolo di Crimson nel mondo, non solo in TNA.
– La stable latina, composta da Hernandez, Sarita & Rosita e Anarchia, affronta Matt Morgan e Devon. Il feud di quest'ultimo con Bully Ray è abbandonato senza un apparente vincitore. Non si hanno notizie nemmeno del buon Tommy Dreamer dal dopo Victory Road.
– Mickie James batte in maniera pulita ed abbastanza semplice Tara, con la quale aveva avuto scontri durissimi e spesso anche risultati perdenti. Questo non fa che aumentare le possibilità che la James esca vincitrice dalla gabbia contro Madison Rayne, ma con un'avversaria (Tara) in meno, della quale però ci sarebbe realmente bisogno.
In questo momento abbiamo solo una certezza: nella prossima puntata di Impact le cose cambieranno di nuovo, e poi di nuovo ancora, e così via. Questo fino a quando, si spera, la situazione non si stabilizzerà su delle corde ben precise, che possano permettere agli appassionati di seguire la TNA settimanalmente anche senza prendere appunti. Perché a volte, purtroppo, non basta garantire match eccelsi con spot da urlo in ogni PPV: servirebbe come l'oro arrivarci ai quei match in modo altrettanto eccelso.
..buona TNA a tutti!