Impact Planet #163

Impact Planet

Soltanto il martedì antecedente al Pay Per View abbiamo avuto, dal sito della TNA, l'ufficialità di cinque match per Victory Road, e altri due o tre verranno probabilmente annunciati nella puntata di Impact in onda stanotte: troppo poco.


Troppo poco per un evento a pagamento, troppo poco per uno show che arriva in un momento nel quale la TNA sta tentando di confermare e lentamente aumentare i numeri che sta ottenendo. E la tardività nella comunicazione della card Pay Per View mensile ha una causa ed un effetto di sicuro entrambi non positivi.

La causa è la dannata mal programmazione (o non programmazione) delle storyline a breve e lungo periodo in TNA: dagli errori con il mancato ritorno della Main Event Mafia in poi non ci si è più ripresi, e ad oggi se ne pagano ancora le conseguenze. Poca continuità, cambi di direzione improvvisi e decisamente contorti portano a dover costruire in fretta e furia la card di un evento a pagamento che, in quanto tale, non dovrebbe mai essere di transizione. Anche se quello di domenica è sicuramente da vivere come una tappa verso il più promettente e spettacolare Lockdown del 17 aprile.

La conseguenza di tutto ciò sta nella poca appetibilità dell'evento: in un periodo in cui i buyrates in generale non vivono di certo la loro età dell'oro, pubblicizzare in così poco tempo lo spettacolo non può avere conseguenze positive. E vi ricordo che ad ora non ci è dato sapere in modo ufficiale quale sarà il main event, il piatto forte di Victory Road. Certo, possiamo intuire che ci sarà il nuovo campione Sting (del quale parleremo poi), possiamo guardare gli spoiler e venire a conoscenza del tutto, ma di certo la TNA non può farne una pubblicità così importante da spingere più gente all'acquisto dello show.

Poi, se vogliamo, c'è anche una seconda conseguenza: poco tempo per costruire i match significa poco hype attorno ai match stessi, e spesso anche scarsa riuscita dell'evento. Sappiamo bene che la TNA è in grado di metter su, a livello lottato, degli show di tutto rispetto, ma sappiamo altrettanto bene che gli show non si vendono solo per il wrestling lottato, ma anche, e spesso soprattutto, per il contorno, per il sapore della sfida, per la tensione che ne deriva e per ciò che i personaggi in questione riescono a mettere in gioco. E questo, con così poco tempo a disposizione, è un risultato difficile anche per i nomi più altisonanti del business. Non basta quindi semplicemente annunciare la presenza di Kurt Angle, Ric Flair, Sting ed Hulk Hogan per vendere uno show, altrimenti Impact farebbe ogni settimana dei ratings ben più importanti dei già ottimi risultati che sta ottenendo.

Ma se torniamo ad analizzare la puntata del 3 marzo, molto pubblicizzata ed altrettanto attesa, possiamo dire che le nostre aspettative sono state rispettate?

Sono sorprendentemente stupito dall'apporto positivo dato dalla location. Lo hanno detto i miei illustri colleghi nel Wrestling Cafè, lo ribadisco io in questo spazio: uscire dalla Impact Zone può fare solo bene alla TNA. Finalmente Impact, trasmettendo dal Crown Coliseum di Fayetteville in North Carolina, ha dato una sensazione diversa dal solito: la Impact Zone, per quanto possa essere bella la sua atmosfera di culla della federazione, diventa stretta agli show settimanali. Un pubblico di migliaia di persone fa un effetto sicuramente diverso rispetto ad un pubblico di centinaia di persone. E per effetto intendo sia effetto visivo e scenico, che effetto di partecipazione: impossibile non notare la differenza che c'è tra la reazione classica della Impact Zone e quella del pubblico di un'arena qualsiasi. Gli ingressi, le battute dei personaggi ed i match acquistano maggiore credibilità in questo contesto. Con condizioni e logistica intelligenti, ad Orlando dovrebbero pensare seriamente di ripetere l'esperimento a cadenza periodica, e la cosa potrà portare ad effetti sicuramente positivi sia in termini di qualità del prodotto che di promozione dello stesso.

Meno bene è andata la serata dal punto di vista delle storyline. Il ritorno di Hogan ed il rientrante Sting hanno di sicuro portato il loro risultato numerico (1.37 in termini di ratings) ma non hanno, per ora, riallineato la contorta situazione, anzi. Gli Immortal, appena riconquistato il titolo maggiore con Jeff Hardy, perdono subito la corona a vantaggio del rientrante Sting. Il problema è che, con la formazione attuale, Hogan e soci non sembrano affatto la stable della quale portano il nome. Poco credibile la cerchia che dovrebbe difendere Jeff Hardy e permettergli di mantenere il titolo a fronte di avversari che hanno dimostrato da soli, Mr. Anderson prima e Sting poi, di poter sconfiggere il Charismatic Enigma. Ecco che viene sempre più a galla la mancanza di costruzione dello show, causata inizialmente dall'erroraccio del mancato ritorno dei MEM ed in seguito da un inanellarsi di scelte mal ponderate. Con la stable riunita ora Sting sarebbe magari campione ugualmente, ma avrebbe alle sue spalle una team a sostenerlo e proteggerlo dagli Immortal. E lo stesso varrebbe per Jeff Hardy, che con i Fortune accanto potrebbe dormire sonni più tranquilli. Ora invece si trovano entrambi in una situazione causata da errori di gestione, la stessa situazione che ha portato i Fortune ed AJ Styles ad essere quasi di troppo nella lotta titolata.

Ed allora una domanda sorge spontanea: c'è davvero bisogno di tutte queste stable per mandare avanti la situazione? Non sarebbe meglio, a questo punto, avere Sting, Jeff Hardy ed AJ Styles, con magari Anderson e Morgan (mai così over con il pubblico come giovedì notte) che si danno battaglia per la cintura in maniera più tradizionale?

Forse però questa scelta scombussolerebbe la situazione ancora di più, anche se in realtà più incasinata di così è davvero difficile immaginarla. Magari avremo qualche risposta proprio nella notte di Victory Road, evento che si spera possa aprire (come da nome) la strada verso Lockdown in maniera nettamente più logica. Vediamo quindi i match finora annunciati accompagnati da un piccolissimo pronostico, partendo da:

FIRST BLOOD MATCH -Hernandez vs. Matt Morgan
A giudicare da quanto è over Morgan sia nella Impact Zone che in giro, lo farei vincere e lo rilancerei nei giri alti. Credo però che vincerà Hernandez e che la rivalità continuerà fino alla gabbia.

ULTIMATE X MATCH FOR THE X TITLE – Jeremy Buck vs. Max Buck vs. (c) Kazarian vs. Robbie E
La stipulazione ci promette, come quasi sempre, spettacolo ed interesse. Non avrebbe senso togliere il titolo a Kazarian per darlo ad uno di questi contendenti, ma mai dire mai in TNA. Io vado con la conferma di Kaz, in attesa di nuovi rivali.

TAG TEAM CHAMPIONSHIP – Ink Inc vs. (c) Beer Money
Presto archiviata la rivalità con Gunner & Murphy (si vede che ad Orlando pensano che i due possano rendere meglio da belle statuine) ecco pronta per i Beer Money una fresca fresca faida con gli Ink Inc. Senza avere altri elementi da una costruzione così affrettata, direi che Storm e Roode non dovrebbero avere problemi a mantenere le cinture.

CHALLENGE MATCH – Bully Ray vs. Tommy Dreamer
Solo una tappa, francamente evitabile, verso la gabbia nella quale Ray e Devon avranno la sfida finale. Vince Bubba, Devon si farà vedere per aumentare l'hype, Dreamer fornirà la solita generosissima prova in ring.

KNOCKOUTS TAG TEAM CHAMPIONSHIP – Sarita & Rosita vs. (c) Angelina Love & Winter
Titolo da eliminare per come è stato gestito ora e in passato. Il match ha senso solo per vedere se finalmente il triangolo Angelina, Velvet e Winter arriva alla resa dei conti. Il pronostico pende dalla parte delle due messicane, la cui vittoria sarà la goccia che fa traboccare il vaso delle Beautiful People.

E con questo è tutto anche per, oggi: appuntamento a domenica notte per Victory Road e nel frattempo..

..buona TNA a tutti!

Scritto da Luca Soligo
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