Impact Planet #157

Amici ed amiche di Tuttowrestling.com, bentornati su queste pagine per il consueto appuntamento con l'editoriale che fa il punto della situazione sulla federazione di Orlando! Molta carne al fuoco e molto su cui riflettere, in vista di un periodo che settimana dopo settimana diventa sempre più caldo. Ma andiamo con ordine, partendo da quella che è stata l'ultima puntata di Impact..


..che non a caso titolava “Dirty Laundry”. Ed i panni sporchi, come si sa,di solito si lavano in casa ma, quando questo non è possibile, va bene anche la Impact Zone. E, a quanto pare, Kurt, Karen e Jeff non hanno posti migliori per discutere del loro triangolo pericoloso. La puntata è stata caratterizzata in buona parte da questa vicenda, sicuramente una delle più interessanti e seguite storyline che alla data attuale la TNA può offrirci. La scena iniziale è stata davvero notevole: quanto siano vere le lacrime di Angle nel suo promo non lo sappiamo, probabilmente non lo sono per niente. Ma io mi chiedo sempre come queste persone, in questi casi limite, riescano a scindere completamente tra il livello personale e quello pubblico senza farsi toccare dalle emozioni. E la risposta credo che sia che alla fine non ci riescono. Qualcosa di personale ci deve essere per forza, ed è proprio questo che rende la storia che noi vediamo rappresentata negli show più intrigante, ricolma di espressioni e spunti che sono riconducibili alla vita quotidiana. Certo, in questo caso si parla di pro-wrestling e quindi, in un modo o nell'altro, finirà a in un incontro. Ma questo incontro sarà pregno di piccoli riferimenti reali e soprattutto di intensità derivata dalla vicenda personale che lega i due protagonisti. E i due personaggi si calano a pennello nella parte: Jarrett è odiato ed odiabile a tutti i livelli, perfetto in un ruolo che sembra studiato per lui. Angle invece è in una delle sue più convincenti interpretazioni da face della sua carriera: è sua la parte del bestione ferito, dell'animale che viene piegato dal tradimento di una donna e distrutto nell'orgoglio fino a tirare fuori tutto quello che ha dentro e scatenarlo in un'ira furibonda. C'è da scommettere che anche il duello finale sarà convincente almeno quanto questi segmenti.

Da una buona idea ad un'altra, non possiamo che giudicare positivamente la crescita di uno dei migliori personaggi della TNA in questo periodo: Matt Morgan. A quanto pare Flair ha deciso di puntare davvero sul Blueprint, e di questo non possiamo che essere felici. Perché l'ultimo Big Man sul quale il Nature Boy ha riposto le speranze si chiama Batista, e tutti sappiamo come è andata a finire. Certo i panorami sono decisamente diversi e la TNA non è sicuramente la WWE, ma il dato di fatto è che entrare nelle grazie di Flair è spesso garanzia di successo. Ora il panorama porta Morgan ad affrontare altri due uomini di peso, Rob Terry ed Abyss, per probabilmente rimanere per un pò nel giro del titolo Television. Meglio che niente, certo, in attesa di un nuovo push nei piani più alti che, sicuramente, all'interno di questo 2011 arriverà.

Ora, per due idee sicuramente buone, non si può dire certo che il resto sia rose e fiori. E quando per “il resto” si intende la storyline principale della federazione, forse le avvisaglie non sono delle migliori Qualcuno dice che la TNA assomiglia alla vecchia WCW, che Eric Bischoff stia tentando di riproporre quanto ha portato così in alto la defunta federazione di Atlanta, tanto in alto da surclassare la rivalità di Stamford, fino a cadere in basso per fare la fine che tutti sappiamo. Per tutti quelli che conoscono la WCW è impossibile non ritrovarci elementi fondamentali e caratterizzanti. Alcuni di questi sono molto positivi e danno sicuramente forza e slancio rispetto alla concorrenza. Ma ciò che spicca su tutti a questo punto è uno degli elementi che non era positivo nella ex federazione dei Turner: la confusione. Un esempio su tutti: proprio ora che le cose sembravano essere riallineate, questa settimana abbiamo ritrovato Tommy Dreamer. Tommy Dreamer? Ah.. e io che pensavo che fosse scomparso insieme alla sua stable. Ma non solo: l'Innovator of Violence che parla con RVD nello spogliatoio? Ah eh io che pensavo che i due avessero ancora dei conti in sospeso proprio dopo lo scioglimento della EV 2.0. Ora tornano ad essere gli amici di sempre, anzi Tommy si scontra proprio con il più acerrimo nemico di RVD, ovvero Jeff Hardy in persona.

Proprio quel Jeff Hardy che in questi giorni ha ottenuto l'ennesimo rinvio della sua udienza per possesso e spaccio di stupefacenti. Quell'udienza dopo la quale la TNA potrà pensare di impostare per lui dei piani a lungo termine. Nel frattempo non si trova niente di meglio che affiancarlo al fratello per tentare di dare al maggiore degli Hardy un minimo di credibilità ad Orlando. Tutto questo mischiato nella storyline degli Immortal, che nel frattempo continuano ad avere piccoli screzi interni che ne destabilizzano la resistenza.

Confusione è la parola giusta, anche se uno spiraglio di luce sembra esserci. Il booking team TNA, capitanato dall'amante delle stable Vince Russo, una buona idea l'ha partorita: per mesi e mesi l'arrivo di They” ci ha tenuto sulle spine ci ha incuriosito fino alla finale rivelazione. I “They” che più ci hanno convinto sono quelli di Bound for Glory, ovvero gli Immortal nella loro versione originale, con Hulk Hogan in costante presenza ad Impact e Jeff Hardy campione a lungo termine. I già citati problemi di Jeff si sono sommati con la pesante, pesantissima assenza dell'Hulkster settimana dopo settimana. E questo ha dato meno solidità agli Immortal, meno credibilità e, per buona pace di Flair e Bischoff, meno presa con il pubblico. Con Hogan sempre presente avremmo di sicuro assistito a degli Immortal più dominanti e coesi, con una guida di peso assoluto insuperabile. Questi Immortal si ritrovano,a quasi cinque mesi dalla loro nascita, privi di molti fattori fondamentali. Non hanno un vero leader, perché la testa del gruppo è divisa tra Flair e Bischoff, ma soprattutto non danno quasi mai la sensazione di una squadra vera e propria. Non hanno una maglietta uguale per tutti: sarà banale, ma basti pensare ai Nexus ed all'impatto che quella N giallo-nera ha avuto negli ultimi sei mesi di WWE. Non hanno quasi mai un vero intento comune, ed anche quando si presentano insieme sul ring sembrano entità diverse messe insieme quasi per caso.

Ma tornando alla buona idea, in TNA avranno pensato che se è i “They” hanno funzionato, sarebbe stata un'ottima idea ripetere l'esperimento. Arriviamo quindi al dunque: il quattro febbraio tireremo le somme di quanto ci stanno proponendo, scoprendo chi si cela dietro agli annunci di un Crimson in giacca e cravatta viola che semina panico tra i corridoi del backstage. Sarà finalmente la nascita di una fazione coesa di face che possa confrontarsi a muso duro con gli Immortal? Noi lo speriamo, come speriamo che questa nuova fazione dia la forza agli Immortal di diventare un vero gruppo, perché non c'è miglior motivo di unione se non avere un nemico comune.

Con questa speranza vi lascio, dandovi appuntamento a settimana prossima con il consueto saluto..

..buona TNA a tutti!

15,941FansLike
2,666FollowersFollow

Ultime notizie

Ultimi Risultati

Articoli Correlati