Impact Planet #150

Final Resolution è agli archivi, e salta all'occhio l'assenza totale nel Pay Per View dei “pezzi grossi” di Orlando: Hulk Hogan, Ric Flair e Dixie Carter non si sono nemmeno visti, mentre Eric Bischoff si è limitato ad una sola (seppur decisiva) interferenza nel main event. Questa scelta ha giovato alla qualità dello show?


La TNA sta completando un 2010 che la ha letteralmente rivoluzionata, su questo non ci sono dubbi. Ma rimandando un'analisi dell'annata alle ultime edizioni di questo mese del Planet, vorrei ora soffermarmi su quanto la scelta di non far presenziare al PPV nomi del calibro di Hogan e Flair abbia giovato alla qualità generale dello show. Non è di sicuro la prima volta che la TNA prende questa decisione, ma in un periodo dove la fazione heel, guidata appunto dai due grandi vecchi del business, sta dominando la scena, è altissima la possibilità che questi intervengano nei match importanti e, volenti o nolenti, si prendano buona parte delle luci della ribalta. Ma se una situazione di questo genere farebbe bene a livello di nomi presenti nel PPV, meno ne gioverebbero i wrestler, giovani o meno, che stanno emergendo dalle storyline in corso. Ed in questo caso la scelta della TNA è ottima e lungimirante. Due sono gli esempi più chiari:

1- Il match per il titolo TV: in pochi avrebbero pronosticato alla vigilia una sconfitta di AJ Styles, soprattutto tenendo conto del fatto che The Phenomenal fa parte di una stable così forte da poter interferire in qualsiasi momento a suo favore. Ed invece in un match a stipulazione normale, Douglas Williams ha battuto il detentore della cintura in modo pulito, schienandolo dopo avergli rubato la finisher. Il risultato è stato inatteso ed ha reso ancor più spettacolare un match che fino a quel momento era già sopra la media.

2- Il main event: era chiaro che, in qualche modo, la vittoria sarebbe arrivata ad Hardy. Usare Anderson in modo controverso ci sta, soprattutto nell'ottica di reinserirlo nel main event. E ci sta anche la scelta di rendere decisivo l'intervento di Bischoff. Ma quest'ultimo, sebbene abbia di fatto deciso l'esito del match, non ha di certo tolto spazio ai tre in questione: di Anderson abbiamo già detto, Morgan ha ben figurato, consolidando il miglioramento che lo ha visto evolversi così bene in queste settimane, e pure le (per usare un termine dal mondo del calcio) “Cassanate” di Jeff Hardy pre-match sono rientrate in maniera dignitosa.

E le scelte che caratterizzano fortemente il prodotto TNA e lo diversificano da quello di altri lidi sono lampanti nella categoria tag team: due match in un Pay Per View dalle parti di Stanford si vedono raramente, e mai di sicuro sono di questo livello. Non è mio compito ne intento occuparmi di WWE, ma sottolineare quanto per la TNA quella delle coppie sia un valore aggiunto non da poco. L'opener è stato sicuramente un match sopra la sufficienza e nonostante il risultato sia stato ampiamente prevedibile e previsto, il match ha riservato un'azione godibile ed una prova altrettanto buona. Match della serata a mani basse è stato quello per i titoli: non è una novità per i Motor City Machine Guns che ci hanno ormai abituati a queste prestazioni, ma per i Generation Me è una conferma a livelli mai toccati prima che fa ben sperare per il futuro. Beer Money, Ink Inc, Generation Me e Motor City Machine Guns: con queste quattro coppie la TNA ha davvero l'imbarazzo della scelta. Moltissime le possibilità di giocarsi al meglio gli otto talenti in questione, che sono adattabili a match e storyline di qualsiasi natura. Ad esempio: ora i Guns dovranno difendrsi dall'attacco dei Beer Money diventati #1 contenders, ma potrebbero inserirsi in questo gioco anche i fratelli Bucks, che di conti in sospeso ne hanno eccome.

Ma come alte sono le possibilità, altissima è anche la possibilità di sbagliare: in questo momento i punti critici sono la gestione di AJ Styles, patrimonio immenso e non sprecabile, e la continuazione della presa di potere degli Immortal. Su The Phenomenal non ci sono dubbi: il suo posto è e deve essere il main event. Come farlo arrivare, o meglio ritornare lassù è la cosa più delicata. Tra Immortal e Fortune prima o poi bisognerà fare chiarezza: chi avrà cosa e in che tempistiche sono le variabili più pericolose, ed il rischio di overbooking è alle porte. La TNA in passato ci ha già abituato ad avere dei potenziali infiniti e perdersi in un bicchier d'acqua.. ma errare è umano, perseverare diabolico.

Cambiando discorso, uno sguardo alle Knockouts non fa mai male: se il match del PPV è stato bello, il finale non lo ha reso il match ottimo che poteva essere. Intendiamoci, a livello di storyline e di sviluppi futuri l'interferenza di Madison Rayne ci sta tutta. Ora la lotta sarà a tre, con la James impegnata a scrollarsi di dosso Tara prima di poter arrivare al titolo. Non escludo anche un possibile turn della stessa Tara, che prima o poi si accorgerà di poter valere la cintura che è ora alla vita di Madison. Ma sinceramente avrei dato qualche minuto in più alla contesa, magari sfruttando maggiormente l'interno dell'arena piuttosto che il backstage, e facendo sì che l'interferenza avvenisse in modo un po' più spettacolare.

Male invece, anzi malissimo, il risultato che è scaturito dal match per l'X-Division Title. Non solo Robbie E mantiene la cintura, in un incontro a mio parere brutto e mal gestito, ma la mantiene nonostante ci sia Cookie in una gabbia sopra il ring e nonostante Shark Boy (si ok che la gabbia era per squali.. ma Shark Boy??) sia interferito a favore di Lethal. Qui le cose sono due: o Lethal deve essere punito per qualche suo errore, oppure ad Orlando sono talmente innamorati di Robbie E che presto lo vedremo sfidare Kurt Angle in un Ankle Lock Match e vincerlo. Battute a parte, credo che sia giunto il momento che la TNA ridia al titolo X-Division ciò che lo ha reso così famoso e invidiato: lo spettacolo.

In ultimo abbiamo i match tra Pope vs Abyss, Jarrett vs Joe e RVD vs Rhino: ciò che accomuna questi incontri e queste faide è soprattutto il fatto che sono, per i wrestler in questione, frutto di un periodo di transizione. Jarrett si concederà presto alla sua personale battaglia con Kurt Angle portando avanti il tema delle sottomissioni, RVD si troverà davanti presumibilmente Dreamer per concludere la storyline dell'estremo ed Abyss continuerà a prendersi cura degli avversari degli Immortal sotto gli ordini di Hogan. Ma se per Rhino credo che si stiano scrivendo gli ultimi capitoli della sua storia in TNA e per Joe si sta valutando se e come rinnovare il contratto, non capisco cosa intendono fare con Dinero. Non tutti possono essere contemporaneamente dei main eventer, questo si sa, ma la TNA con lui ha già gettato la spugna? Il suo personaggio sembrerebbe nato per essere qualcosa di più che un mid carder di lusso, ma stando a quanto succede ora questo è il destino scritto per l'ex WWE.

Ed anche per questa settimana è tutto, l'appuntamento è per giovedì prossimo non prima di avervi augurato un buon weekend ma soprattutto..
.. una buona TNA a tutti!

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