Impact Planet #147

Impact Planet

Ladies and Gentlemen, bentornati su Tuttowrestling.com per un nuovo numero del TNA Planet! Il nuovo assetto della compagnia di Orlando sta iniziando a prendere forma: la “New TNA Era” di cui parlano Bischoff ed Hogan è iniziata e per la prima settimana ad iMPACT si sono visti gli effetti. Ma andiamo per gradi, allacciamo le cinture e tuffiamoci nella Total Nonstop Action!


Nell'ultimo numero dell'editoriale, proprio in chiusura, auspicavo il ritorno di alcuni pezzi grossi della TNA. Il mio essere “no spoiler” dai tapings di iMPACT non mi aveva fatto notare che proprio nella puntata di giovedì, un certo Hulk Hogan è tornato a farsi vedere (e sentire) sulle scene della TNA. Proprio in apertura di puntata infatti, l'Hulkster si aggiunge alla celebrazione del campione del mondo Jeff Hardy, insieme al resto della stable Immortal/Fortune. Ed inizia subito ad agire, portando un bel regalino al suo campione: una cintura nuova di zecca. Facciamo subito fuori l'argomento più spinoso: la cintura è orrenda. La TNA vuole creare una “Gadget Belt” come fece la WWE ai tempi di Cena ed Edge, dando ad Hardy un giocattolino tutto suo? Ok, ma per brutta o contestabile fosse la suddetta spinning belt, non raggiungeva minimamente questa. Innanzitutto la nuova cintura non ha per niente l'aspetto di una cintura di campione del mondo, mentre la spinning belt della WWE (soprattutto nella versione attuale) perlomeno lo sembra. La cintura nuova deve servire a pushare ancora di più Jeff Hardy, siamo d'accordo, e magari ad incrementare le vendite di merchandising. Ok, ma non vedo chi abbia voglia di comprare una cintura viola con una mascherina del carnevale di Venezia al centro; anche il WWE Divas Championship è più appetibile. Almeno la spinning belt WWE oltre a pushare Cena, pushava anche il logo WWE, messo ben in vista e grande al centro della stessa. Motivo per la quale a distanza di qualche anno ancora resiste. L'unico motivo di sollievo è che le news ci dicono che la nuova cintura di campione TNA (disegnata tra l'altro proprio dal suo detentore) si limiterà a rappresentare questo regno di Jeff Hardy, per poi venire rimpiazzata nuovamente dalla precedente, che non è sicuramente storica, ma quantomeno significativa per la compagnia di Orlando.

Archiviata la questione cintura, passiamo ad analizzare quello che Hogan e soci ci hanno fatto vedere durante iMPACT e ci hanno spiegato meglio durante Reaction. “It's all about ratings” diceva qualche settimana fa Eric Bischoff, ed è sempre stato così, almeno negli ultimi vent'anni di pro-wrestling. Ai tempi della Monday Night War, quella originale, i ratings erano al centro della lotta tra le due compagnie: chi guarda Raw e chi guarda Nitro? Questa era la domanda che in America si faceva il lunedì sera. Easy E ha cercato di riproporci una rivisitazione della faida tra federazioni spostando iMPACT al lunedì, ma i risultati, non proprio incoraggianti, erano sotto gli occhi di tutti. Facendo un discorso a livello assoluto, la verità è che iMPACT, salvo rare eccezioni, totalizza costantemente un rating più basso di Smackdown, e quindi la TNA non può considerarsi, a livello di divulgazione e di importanza mediatica, un vero rivale della WWE e dei suoi show, con buona pace di tutti noi grandi fan della federazione di Orlando.

Ma dobbiamo anche ammettere che la TNA alla data attuale ha un roster che fa venire l'acquolina in bocca: tralasciando momentaneamente i TNA Originals (ci ritorneremo dopo) Hulk Hogan, Ric Flair, Jeff Hardy, Rob Van Dam e Kurt Angle sono Superstars di livello mondiale, Eric Bischoff è sicuramente uno dei nomi più pesanti del business, e la schiera di ex WWE ed ECW è veramente di primo livello. Indubbiamente la TNA punta in alto. E la storyline degli Immortal è il mezzo che, nei piani della federazione, dovrebbe innalzare iMPACT ad un livello assoluto più elevato. L'idea attuale quindi qual è? Rendere ciò che è il loro scopo principale, l'obiettivo del loro lavoro, una storyline. Vogliamo fare più soldi? Vogliamo innalzare i ratings? Vogliamo far sedere più persone il giovedì sera davanti alla TV e sintonizzarsi su iMPACT? Questo è il piano della TNA, ed è logico che sia così, ma sono anche le parole di Hogan, di Bischoff, di AJ Styles a Reaction. La verità quindi si mischia con la storyline, rende il reale scopo del business anche il dictat numero uno che ha portato in vita gli Immortal. Ed in tutto ciò ci sono di sicuro, come sempre, dei pro e dei contro.

Per spezzare una lancia a favore di questa scelta, devo ammettere che le puntate di iMPACT da Bound for Glory in poi sono diventate più godibili, più intriganti, più accattivanti. Dopo il periodo di stallo in cui ci trovavamo fino al suddetto PPV, quello che ne sta uscendo sono show che hanno mantenuto in parte la qualità lottata dei tempi d'oro, aggiungendo però personaggi dalla maggiore visibilità e con scopi ben precisi. Ed anche i TNA Originals, vedi AJ Styles e tutti i Fortune, Abyss e Samoa Joe, trovano il giusto spazio e non mi sembrano davvero trascurati in questo turbinio di situazioni. Pure Reaction, che all'inizio mi dava l'idea di un riempitivo fatto per colmare lo spazio a disposizione, sta diventando interessante, perché al suo interno i wrestler dicono finalmente qualcosa di interessante.

Ciò che vedo meno bene è che la TNA ci ha abituato ultimamente a fare tutto perfettamente fino all'area di rigore, e poi non segnare mai il gol definitivo. Lo spreco avverrebbe nel caso in cui tutta questa storyline si risolvesse in una celebrazione di Hulk Hogan e Ric Flair che, prima o poi, litigano e si sfidano. Magari con il TNA Title in palio. Questo non porterebbe a nulla, come non sta portando a nulla la ricreazione degli EV 2.0. Per lanciare nell'olimpo le nuove generazioni di wrestler, a mio modo di vedere, bisogna dare loro spazio e fiducia, inserirli nelle faide che contano e far si che questi si mettano in mostra adeguatamente. AJ Styles e Joe, ad esempio, non hanno ancora di sicuro dato tutto quello che una loro faida può dare, così come molti altri della schiera degli originali di Orlando. Solo così, cioè dando loro tempo e spazio, si potrà creare una generazione di star che dia vita ad un nuovo polo. E magari contestualmente crescere anche in termini di consenso e visibilità assoluta. Altrimenti Flair e Hogan nelle loro attuali vesti, possono essere “sfruttati” per qualche anno, poi? Stiamo alla finestra e vediamo che succede..

In conclusione non posso non aprire una parentesi su quanto accaduto al Team 3D. Le previsioni da me fatte in vista di Turning Point non erano poi così errate: Brother Ray e Devon non erano per nulla intenzionati a ritirarsi e quanto successo ad iMPACT ci ha mostrato quali sono i piani futuri della TNA per loro. Lo split è avvenuto, con Ray che colpisce Devon alle spalle proprio mentre i due fanno il loro commiato nella iMPACT Zone. Il motivo, ci spiega Ray a Reaction, è che Devon è sempre stato la causa delle sconfitte del loro Team, mentre gli allori vanno attribuiti solamente a lui. Sarà, ma a me sembra il solito split: due “fratelli” che litigano e la mettono sul personale e combattono per dimostrare chi ha ragione. La solita solfa quindi, la solita faida con il solito finale: prima o poi i due si riabbracceranno e capiranno che è stato tutto uno sbaglio, per poi tornare a combattere in coppia come ai vecchi tempi. Sinceramente ripeto che, visto che i due non si ritirano, avrei preferito di gran lunga vedere un loro heel turn come coppia a Turning Point, cosa che avrebbe potuto prolungare la rivalità con i Machine Guns, dalla quale qualcosina di più si poteva tirar fuori. Ma tant'è, godiamoci la rivalità tra Ray e Devon, qualche bel match, magari anche molto crudo, ne verrà fuori.

Per questa edizione è tutto, buona settimana e soprattutto..

..Buona TNA a tutti!

Scritto da Luca Soligo
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