Impact Planet #133

Ladies and gentlemen, bentornati nelle pagine di Tuttowrestling.com con un nuovo appuntamento con il TNA Planet. Come ve la passate questa settimana? Siete in trepidante attesa di rivedere la ECW in azione ad HardCORE Justice? Oppure pensate sia la solita minestra riscaldata e vi aspettate di più dalla puntata di iMPACT! della settimana successiva? O siete troppo arrabbiati per la discussa sospensione di Samoa Joe per poter pensare a queste cose?


Fate un bel respiro, e buona lettura

Championship Legacy
TNA Lege.. ehm, Glob.. argh, Television Title!

Oramai sapete meglio di me come funziona. Si sale sul ring e si combatte. Si combatte per essere migliore dell'avversario (o degli avversari) sul quadrato assieme a te. E si combatte per essere il migliore di tutti. E cosa c'è di meglio di un “titolo”, rappresentato fisicamente da una cintura, per potersi definire migliore degli altri?

Man mano che il tempo passa, il titolo può acquistare prestigio. In diversi modi. Grazie al tempo, per l'appunto (da più tempo è attivo il titolo, più importanza storica acquista), da chi lo ha detenuto (esempio: il WWE Intercontinental Title è molto prestigioso perché detenuto da gente che oggi è – spesso a ragione – ritenuta “leggenda” del wrestling) , ma anche dall'interesse che si scatena attorno.

Ovvero, se c'è un campione, e un gruppo di cinque (o sei, otto, dieci) wrestlers che vogliono quel titolo, e sarebbero disposti a tutto per poterlo conquistare, ecco che l'interesse per quel titolo sale vertiginosamente. E di riflesso, ne aumenta il prestigio.

Ecco, parliamo del TNA Television Title. Introdotto nell'Ottobre del 2008, circa 21 mesi fa. Ovvero quasi due anni. Un titolo che ha cambiato padrone cinque volte, e che ha cambiato nome due volte. Eppure, l'interesse verso questo titolo è veramente scarso.

Sarà perché il booking da troppa importanza al Heavyweight Title, oppure perché si sviluppano abbastanza facilmente (e questo è un bene) rivalità più o meno interessanti senza dover avere obbligatoriamente il titolo in mezzo. Eppure il TV Title fatica ad ottenere importanza, ad ottenere la ribalta.

Se ci pensiamo bene, non c'è mai stato un feud vero che vedesse protagonista questo titolo. Booker T si è auto-proclamato campione: niente torneo d'assegnazione o cose del genere. Poi è passato ad AJ Styles, e successivamente a Kevin Nash nel mezzo della storyline dei Main Event Mafia (e più del titolo, eravamo interessati alla rivalità giovani nomi vs. veterani del ring). Pure quando passa di mano da Eric Young a Rob Terry, e da Rob Terry a AJ Styles: grazie a match sanciti al momento.

Ma niente rivalità dedicate al titolo. Niente ressa per ottenere una title shot. Per esempio, al momento non mi viene in mente un “#1 Contender's Match” per questa cintura. Portando così a far divenire tale titolo un po' di oro in più in vita a qualcuno a caso, quasi come a significare che avere un titolo in più nella federazione è bello, fa figo. Peccato invece che il titolo non ha alcuna utilità diretta (Legends significava che potevano detenerlo solo le leggende? E Global cosa voleva significare?), e tutt'ora fatichi a trovare interesse nel fan, tutt'ora non sia protagonista di lotte spettacolari, e la reazione di chi ne sente parlare è “uh!”, anziché “wow!” (o qualsiasi altra esclamazione vi venga in mente).

Adesso tutto ciò potrebbe cambiare. Non tanto perché il campione è uno come AJ Styles (tra l'altro: è già stato Legends Champion), ma perché il titolo si ritrova all'interno della neonata stable Fortune, e il titolo può essere anche associato ai Beer Money, a Kazarian e anche al Nature Boy Ric Flair. Roba non da poco.

E' bene che i bookers cerchino di dare luce a questo titolo, di renderlo importante agli occhi dei wrestlers e dei fans. Oppure è meglio ritirarlo, così potremo dire che “uno dei più importanti feud per questa cintura è stato Rob Terry vs. Orlando Jordan”.

E non sarebbe comunque bello.

The Champ Report
”The Freak” Rob Terry – TNA Global Champion
January 27th, 2010 – July 13th, 2010

Stavo perfino dimenticando di scrivere il Champ Report di questo regno, e questo fatto è già abbastanza esplicativo. Solo che siccome su queste pagine devo fare il serio, non potevo proprio non parlare di Rob Terry e del suo regno da Global Champion.

Indubbiamente partivamo da un lottatore, Rob, che all'inizio non ha convinto nessuno. Dava l'impressione di essere in TNA solamente perché un lottatore alto, grosso e muscoloso potrebbe essere interessante ai fans. E un modo per far crescere il suo personaggio era sicuramente quello di assegnargli un titolo secondario, e iniziare un percorso (insieme, wrestler e titolo) per migliorarsi agli occhi dei fans.

Dal punto di vista lottato, Rob partiva da zero. L'ho anche visto combattere a Londra, durante l'House Show alla Wembley Arena di Gennaio (se ne volete sapere di più, andate a leggere l'ultimo TW X-Clusive). E agli occhi di chi ha visto migliaia di incontri di wrestling (anche se non tutti dal vivo), da l'impressione di essere scarso. Discreto nel vendere le mosse, e nel colpire, ma non sapeva assolutamente stare sul ring: non corre, non si anima, non cerca lo scambio diverso dal solito, interagisce poco con il pubblico, con l'arbitro e con il suo stesso avversario. Però, sorpresa delle sorprese, con il tempo è migliorato. Non che sia diventato un Dio del wrestling, ma si muove con più fluidità e sicurezza, ha più confidenza con il ring, e la cosa si nota. Ha ancora molto da migliorare, però inizia ad essere un lottatore “accettabile”, e non quell'ammasso di muscoli che girovagava disperso sul ring.

Purtroppo, però, la gestione del suo personaggio e del suo titolo è stata quasi fallimentare. Pochi avversari degni di nota contro di lui, un feud contro Orlando Jordan che potremmo definire “indimenticabile” per quanto sia stato brutto (OJ con i copri-capezzoli con l'immagine di Terry è vomitevole). Il titolo lo ha perso contro AJ senza uno straccio di feud dietro, e lo riporta in un limbo fatto di nulla: non ha rivalità in corso, non è lanciato verso il main event, non è uno di quei personaggi che i fans vogliono vedere a tutti i costi. Ergo, un fallimento.

Vote: 4,5

Showtime!
E' tornato Eric Young (quello sbagliato)

E non voglio prendermela proprio con Eric, per carità, che è ottimo nell'interpretare i cosiddetti “comedy character”, quei personaggi non troppo seri, quei personaggi che non vinceranno mai nulla di importante ma che sono stimati dalla dirigenza perché “completano” il prodotto.

Eric Young debutta nel 2004 nel Team Canada e pian piano evolve il suo personaggio, facendolo diventare ingenuo, un po' pauroso, a volte stupido. Però simpatico, divertente. Si capisce subito che non sarà mai un Main Eventer. Ma in fondo qualcuno dovrà fare il Mid-carder, o no?

Ma preferisco lamentarmi della TNA, e di cosa il corso degli eventi ha fatto diventare Eric. Da amico del pubblico pauroso si è trasformato in un personaggio heel convincente come pochi (per rendere convincente la World Elite, una dei concetti di stable più abusati nel panorama del wrestling mondiale, ce ne vuole).

E poi cancellare tutto, senza spiegazioni.

Molto probabilmente, buona parte di questa colpa va attribuita all'accoppiata Hogan/Bischoff, che non ha visto di buon occhio Eric Young e/o la World Elite. Togliendo la cintura di Global Champ a Eric, ed eliminando la World Elite senza una motivazione che si possa definire tale. E da lì diventare parte della Band, poi lo split con la Band, poi diventare parte della Band (eh? Di nuovo?), i titoli di coppia, perdere i titoli di coppia.

Fino a quando, una idea.
Fallo diventare scemo.
Di nuovo.

Non ricordo chi è stato, ma devo rubare la frase di quell'utente del nostro forum che scrisse: “Eric Young è impazzito a causa della gestione schizofrenica del suo personaggio”. Come si fa a non essere d'accordo?

Alla fine, Eric Young è solamente l'esempio che oggi noi possiamo riportare degli errori che il booking team ha fatto nella gestione di diversi personaggi e rivalità. Vuoi a causa dei continui e repentini cambiamenti nel booking team degli ultimi anni, vuoi a causa delle interferenze dovute a personalità che sono passate dalla TNA (i già citati Hogan e Bischoff sono gli ultimi: con loro sono arrivati nuovi grandi nomi, ma alcuni push e alcune storyline sono state bruscamente interrotte – vedi Joe, Wolfe, il già citato Young e la British Invasion).

Non è difficile. Il pubblico vuole uno spettacolo continuo e lineare con qualche (QUALCHE!) colpo di scena ogni tanto, ma un colpo di scena che rimanga vivo in lui, che lo colpisca. Ma non repentini cambiamenti di posizione o di idee, da un giorno all'altro senza se e senza ma. Altro esempio: da Angle vs. Morgan (con l'eroe olimpico che prima minaccia di rompere il deretano a tutti e riconquistare il TNA Title, definendo AJ inferiore a lui) ad Angle vs.Desmond Wolfe (con l'eroe olimpico che torna face, elogia Morgan e – udite, udite – dice a AJ che è maturato e si merita il titolo). Il feud contro Morgan interrotto perché arriva l'ex ROH Nigel McGuinness, e mi sembra giusto dargli un avversario degno di tal livello (senza curarsi che Angle deve improvvisamente interrompere un potenziale feud dell'anno, e debba turnare face).

E ne avremmo tante altre da raccontare: Main Event Mafia vs. Frontline interrotto senza uno scontro finale, il progetto di Joe come TNA Champion interrotto dall'arrivo di Kurt Angle.. ne avremo tante da raccontare.

Ma la TNA è sempre stata così.

Come le fiabe che ti raccontavano da bambino.
Con la mamma o il papà che te le leggevano.
E ti piacevano.
Ti intrigavano.
Ti divertivano.
Però, ad oggi, non sai ancora come finiscono.

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