Impact Planet #119

Ladies and gentlemen, bentornati a un nuovo appuntamento con il TNA Planet. Nessun pesce d'Aprile in questo editoriale, non da parte mia quantomeno dato che non ho avuto il tempo per organizzarvene uno. In ogni caso, ci sono tanti argomenti di cui parlare, dal crollo di spettatori al debutto di un nuovo Orlando Jordan. noi però ci focalizzeremo solo su alcuni aspetti, quelli su cui mi viene più spontaneo parlare, o su cui ho delle idee ben chiare. Ovviamente, se voi preferite approfondire un altro aspetto di quanto sta accadendo in TNA negli ultimi tempi.. mandate pure una mail. Sarò più che contento di potermi fare quattro chiacchere con voi (fra qualche giorno dovrei riuscire ad avere un pò di tempo libero in più, fortunatamente). Buona lettura.
Hey, man! Got some good news..
Mi piace, mi piace!
Prendete la puntata di iMPACT andata in onda l'otto marzo. O quella appena successiva, o la puntata precedente. Oppure prendete pure in considerazione le puntate di iMPACT! di novembre-dicembre del 2009. Poi, paragonatele alle due puntate andate in onda il 22 e il 29 marzo, ovvero le ultime due puntate.
Il primo punto di paragone che vi viene in mente è la totale assenza di frenesia e velocità delle ultime due puntate. Puntate gestite meglio con la partecipazione di meno wrestlers, ma sicuramente dal ritmo meno serrato nel passare dal ring al backstage e viceversa. Match anche di una discreta lunghezza (citando ovviamente AJ vs. Jarrett, e il main event) di una qualità degna di un PPV, ed in grado quindi di soddisfare anche quei palati che ricercano buon wrestling innanzitutto (me compreso). Oltre a questo, la puntata del 22 marzo, andata in diretta televisiva negli States, è stata condotta molto bene, senza i soliti errori della regia. Al contrario, la puntata dell'8 marzo è stata così piena di errori che gli è stata dedicata un'intero video da quasi otto minuti di Botchamania. Invece le ultime due puntate sono state rese più piacevoli da vedere. E la puntata di iMPACT! del 29 marzo, per il mio giudizio, è stata ottima, due delle migliori ore di wrestling da mesi a questa parte.
Piccolo punto a favore della TNA, nel corso degli ultimi mesi, è quella di puntare sempre più su volti nuovi, o su volti “fatti in casa”. Fra poche settimane si terrà Lockdown, dove AJ Styles (in TNA sin dal primo giorno) difenderà il titolo dagli attacchi di D'Angelo Dinero (un personaggio totalmente diverso dal “Elijah Burke” visto in WWE). Dove Abyss (altro simbolo TNA) è a capo di un team del Lethal Lockdown, e dove a giocarsi il titolo della X Division con ogni probabilità saranno Doug Williams e Kaz (sicuramente non degli “scarti” WWE). Se aggiungiamo anche lo spazio che stanno sempre ricevendo gente come i Beer Money, Inc. e Desmond Wolfe, è facile iniziare a pensare che la TNA sta lanciando sempre con più facilità i “suoi” nomi al main event della federazione.
E mi sento abbastanza sicuro del mio pensiero illustrato sopra, forte anche della prestazione di Eric Young che sembra rilanciarsi alla grande, grazie anche a un grande spot come l'Elbow Drop dall'altro della gabbia, proprio lunedì scorso.
A rendere inoltre più piacevole lo show sono anche alcuni ex-WWE, ma che sono ancora in grado di poter dare tanto al business, e allo spettacolo in generale. Nomi come Kurt Angle, Mr Anderson, Rob Van Dam e Jeff Hardy. Angle è da anni una garanzia e sforna ancora oggi (a quasi quattro anni dal rilascio dalla WWE) delle prestazioni sul ring eccellenti. Mr. Anderson ha il grosso difetto di non essere una cima sul ring, ma al microfono è il meglio che si può trovare in circolazione. RVD e Hardy sono veramente amati dai fans, over come pochi, e la loro accoppiata diverte gli spettatori e funziona, in attesa di trovare delle valide collocazioni per entrambi nel main event.
…and bad news
Non è tutto rose e fiori. Anzi.
Se dal punto di vista qualitativo il periodo sembra positivo, non possiamo dire altrettanto dagli altri punti di vista. E parliam di fattori che non possono essere ignorati.
Se avete visto la newsboard (oppure, in ogni caso, vi siete fatti un giro nei migliori siti web americani) vi sarete accorti che i ratings di iMPACT! sono in discesa libera. Quasi in picchiata. Partendo dal 0.98 della prima settimana, si è scesi a 0.86 per due settimane di fila, e l'ultimo risultato (0.6) è davvero tutt'altro che gratificante.
Risultati non positivi che sicuramente porteranno discussioni nel backstage: di chi è la colpa? Di Vince Russo e il suo booking? Di Hogan e le sue imposizioni? Dei wrestlers che non si impegnano a sufficienza? Spike TV che non pubblicizza abbastanza? Wrestlemania? Il wrestling che non attira più? Shawn Michaels che si ritira? Il biondino con l'accento del Texas che vende le magliette della TNA nella Impact Zone?
Un punto alla volta. Ok, è assodato che non siamo nel 1997. Non tutti hanno voglia di abbandonare WWE RAW per guardare uno show di wrestling diverso. E' chiaro anche che la WWE ha avuto come protagonista per una notte Stone Cold Steve Austin, e proprio lunedì scorso il mondo del wrestling è rimasto catalizzato dalla notizia del ritiro di Shawn Michaels. Chiaro che gli appassionati di wrestling preferiscano le sue ultime parole di addio, piuttosto che iMPACT!. Plausibile. Considera anche che “ho internet: accendi la televisione che inizia la WWE, poi domattina ci scarichiamo iMPACT! da internet, o lo cerchiamo su Youtube”. Troppo semplice così.
Tante motivazioni che fanno sì che la TNA non riesca a decollare. Ma non ne ho ancora elencata una.
Tutti si chiedono perchè la TNA di marzo non riesca a fare grandi ascolti al lunedì sera, mentre il famoso speciale del quattro gennaio ottenne il risultato più alto della storia della trasmissione. La risposta è difficile, perchè piena di variabili. Ma c'è una differenza che è fin troppo semplice da notare: lo show di iMPACT! del quattro gennaio partiva con un forte traino, dato che l'orario di inizio fu le 20. Un ora prima rispetto all'inizio di RAW. E' facile quindi aspettarsi che iniziare un'oretta prima permette allo spettatore casuale di notare lo show della TNA, continuare a guardarlo, e non cambiare canale.
Adesso, marzo 2010, non è così. La TNA va in totale contemporanea con la WWE. Finora soccombendo. Per questo si fa necessaria l'idea della TNA di smuovere le acque facendo cominciare il suo show settimanale un'ora prima rispetto a RAW. iMPACT! andrà così in onda dalle 20 alle 22, mentre RAW dalle 21 alle 23. E' una idea, e teoricamente potrebbe riuscire a portare risultati positivi, uno su tutti quell'effetto traino di cui ho parlato poco fa (l'iMPACT! del 4 gennaio ottenne un rating di 1.9 nella sola prima ora, valore mai visto in quel di Orlando).
Non solo: io spettatore non ho più la necessità di dover scegliere se guardare solo la WWE o solo la TNA. Posso iniziare con la TNA (dalle 20 alle 21), per poi decidere se rimanere a seguire lo show oppure passare a RAW che sta per cominciare (dalle 21 alle 22). Qualora io abbia voglia di non cambiare canale e continuare a godermi la TNA, so sempre che posso godermi l'ultima ora di RAW con il suo main event e tutti i lottatori di punta della WWE (dalle 21 alle 22).
E' una mia idea. Che magari, lunedì prossimo, verrà smentita. Ma è anche una idea del management TNA, che spera in un risollevamento dei ratings, e spera che avvenga il prima possibile. Sennò ci sarebbe da dichiarare fallito l'esperimento “Monday Night”, e forse sarà meglio tornare al giovedì sera, prima di perderci troppi soldi (indipendentemente da quanto dice Dave Meltzer – se fosse vero tutto quel che dice, la TNA sarebbe fallita nel 2005).
TNA Trivia #12
Pochi si son avventurati su questa domanda. E quasi tutti han risposto Bobby Lashley. Capisco perfettamente che viene semplice immaginare ciò, ma non era la risposta a cui pensavo io. Onestamente, non ricordo neppure in quale momento Nash avrebbe accusato Lashley di fare uso di steroidi. (quindi, se lo sapete, fatemi sapere presto).
Il momento a cui mi riferivo io, è totalmente diverso. In un segmento extraring, dove Dr. Nash faceva dei test psicologici ad alcune star della X Division prima di proporre il suo “Paparazzi Championship Tournament”, composto da alcuni match ed altri segmenti (molto, molto divertenti) nel backstage. E Dr. Nash accusò (più volte, tra l'altro) il povero Sonjay Dutt di fare uso di steroidi. Il video è pubblicato su youtube, e potete vederlo cliccando qui.
E, udite udite, solamente una persona è riuscita a dare la risposta: i miei complimenti vanno quindi a Alessandro Bernardi.
Ok, nuova domanda allora. Facciamola molto più semplice: Nella storia della TNA, solamente un Ultimate X Match venne fatto ripetere. Sapete dirmi quale, e perchè?
La mail è Demetrio.marino@tuttowrestling.com . Domanda abbastanza semplice, in quanto si tratta di un episodio abbastanza famoso. Se non ricordo male, finì anche in una edizione dell'editoriale Kliq Here (ma non ho voglia di ricontrollare quale, e che voto prese). Ovviamente, una risposta più corposa è particolarmente gradita, e magari la pubblico anche nel prossimo Planet.
Coming out of the closet
Orlando Jordan
Qualcuno obietterà che il titolo non è del tutto esatto. Non è affatto notizia nuova la bisessualità di Orlando Jordan. Solo che portare il suo orientamento sessuale sul ring.. è un pò come se lo fosse. Stupisce un pò di più, probabilmente, come è stato fatto. Una entrata in scena spettacolare, nuova theme music (molto personalizzata), e un divanetto in prima fila per osservare lo show e, nel mentre, dove potersi abbracciare amorevolmente con un ragazzo e una ragazza.
Non male. Benvenuti nel mondo del wrestling: un universo dove, spesso e volentieri, sono le storie a destare l'attenzione del pubblico, anzichè la bravura e la sagacia di quel lottatore o quell'altro. Nel bene o nel male, che se ne parli. E come non parlarne in un segmento del genere? Non abbiamo ancora visto nulla di lui: non ha combattuto, non ha eseguito alcun promo.. ha semplicemente mostrato sè stesso in una nuova veste. Una nuova gimmick, penso inedita nel mondo del wrestling, soprattutto perchè si parla di una gimmick che gli appartiene appieno.
E' troppo presto per giudicare, su questo ne sono certo. Ma è stata una entrata che mi ha colpito non poco, e non parlo proprio di Jordan, nè del suo mostrarsi bisessuale. Parlo invece del modo “stravagante” con cui è stato presentato un bisessuale al pubblico, dato che mi sembra si sia voluta calcare la mano sull'eccentricità dell'essere bisex, del vestirsi e del truccarsi, e il voler calcare la mano sull'idea di sessualità tra tre persone. Non ci trovo nulla di sbagliato su quanto mostrato, ma spero che non vogliano ridurre la bisessualità a questo: non tutti i bisex sono così, tutt'altro. Io conosco più di una persona dichiaratamente bisex, ed è gente davvero normale. E per normale intendo il modo di vestirsi, di parlare, di truccarsi, di interagire con le persone nelle diverse situazioni quotidiane. Con la differenza che si parla di gente in grado di innamorarsi di chiunque, indipendentemente dal sesso. Se qualcuno pensa che essere bisex significa essere come Lady Gaga o come Tila Tequila, è giusto che ci ripensi su.
Banalizzare i bisex come gente dalla filosofia alla “'ndo cojo cojo” non differenzierebbe Orlando Jordan dai suoi predecessori che nel mondo del wrestling han giocato a baciare o palpare l'avversario per avere qualche vantaggio psicologico durante il match: gimmick che non hanno avuto mai successo (e difficilmente riusciranno ad averne in futuro). Invece il booking team, e lo stesso Jordan, hanno la possibilità di poter costruire un personaggio completo e pieno, che può risultare controverso e sempre interessante.
Buona fortuna, quindi, considerando che Jordan è e rimane un wrestler. E come wrestler, Jordan è sempre stato insufficiente. Mai match di buon livello, ma storyline di buon interesse, nessun vero risultato positivo di cui ricordarsi nel corso della sua carriera in WWE e nelle piccole federazioni in tutto il mondo. Questo è il suo vero handicap, cerchiamo di non dimenticarlo.