Impact Planet #111

Ladies and gentlemen, benvenuti all'edizione più rapida che abbiate mai letto del TNA Planet. Non perchè sarà particolarmente breve ma perchè è stata scritta in 42 minuti, roba da fare impallidire perfino Travaglio. Edizione veloce per via dei miei impegni personali, e una piccola vacanza tra Birmingham e Londra, città quest'ultima dove mi aspetta una sedia in quarta fila a bordo ring: è finalmente per me arrivato il momento di godermi la TNA dal vivo, e ne sono davvero emozionato. Direi che è ora di finirla qui, torniamo a parlare di quanto visto negli ultimi giorni. A tutti voi, una buona lettura.


This (r)evolution
Netti cambiamenti in TNA

Si era già detto che l'arrivo di Hogan avrebbe provocato delle grandi novità. Novità anche dietro le quinte, perché non si parla infatti solamente del ruolo on-air di Hogan e Bischoff, non solo del ring esagonale o quadrato, né si parla solo dei nuovi acquisti in casa TNA. Da qualche settimana iniziamo a notare i cambiamenti netti dell'evoluzione dei personaggi protagonisti del nostro giovedì sera. Alcuni wrestler in rampa di lancio, altri già affermati. Il loro destino è già mutato, in maniera netta, e il cambiamento è iniziato con l'arrivo di Hogan.

E quindi abbiamo visto scomparire la World Elite. Sparire in maniera totalmente netta, senza un perché. Con Bashir che aveva già chiesto il licenziamento, la British Invasion che perde le cinture senza un feud dietro, dopo un lavoro nel 2009 che li ha portati a conquistare cinture e rispetto nel roster. Kiyoshi e Homicide latitanti. Ed Eric Young dimenticato, dopo un ruolo splendido nel fare crescere questa stable e rivoluzionare il suo personaggio. Dimenticato il paggio del Team Canada, abbandonato il personaggio paranoico e pauroso, e dismessi i panni del supereroe, Eric stava riuscendo a trovare la sua dimensione con un personaggio cinico nel suo essere antiamericano. Poi lo rivedi sette giorni fa, dover subire il pin dai Nasty Boys, con una giubbotto di pelle anziché il vestito elegante, e senza la sua theme music.

E cosa dire di Daniels, totalmente ridimensionato. Dal main event contro AJ Styles, quindi al vertice, a venire sconfitto in PPV da Sean Morley e tenere pochissimo spazio in televisione. Sembra che a Hogan non piaccia e l'ex Fallen Angel, un personaggio che poteva (e forse doveva) essere utilizzato con maggiore considerazione dal suo rientro, ha sempre meno da dire in TNA.

Con Daniels ottiene sempre meno spazio la X Division. Complice il roster troppo pieno, Red viene usato con il contagocce a iMPACT!, mentre il six man tag match annunciato per la puntata di giovedì scorso (Red & Generation Me vs. Machine Guns & Brian Kendrick) è stato annullato senza alcuna motivazione plausibile.

E poi, c'è il radicale cambiamento del personaggio di AJ Styles. Non voglio criticare questa nuova partnership (non ora, quantomeno) perché siamo solo agli inizi. AJ è tornato a comportarsi come un ragazzo borioso e sbruffone (tipico del suo comportarsi da heel, ma è un comportamento accettabile e comprensibile) meno voglioso di combattere e fare sfoggio della sua abilità. E questa sua attitudine meno propensa alla lotta che mi fa pensare, in quanto fino a poche settimane fa (basta pensare anche a Genesis e allo show del 4 gennaio) impersonava il “fighting champion”, orgoglioso e sempre pronto a mettersi in gioco.

A questo bisogna aggiungere la mole di nuovi arrivi: non solo Morley, Scott Hall e Syxx Pac (che comunque sono sempre presenti in segmenti backstage, prendendosi così spazio televisivo). Parliamo invece di Orlando Jordan, Brian Kendrick, Mr. Anderson e i Nasty Boys. Tutti questi nomi mi lasciano perplesso, in quanto non vedo cosa possano dare a questa federazione che gli altri bistrattati (Joe, Abyss e Lethal, per fare qualche esempio). Ad esser buoni, apprezziamo anche Mr. Anderson al microfono (ho apprezzato davvero tanto il suo promo sul ring con Abyss), seppure non sia una cima sul ring. Ma non vedo il perchè di dover dare spazio a Scott Hall (ubriaco spesso e volentieri), Syxx Pac (poco professionale) o OJ (che non ha mai la sufficiente credibilità in WWE, un wrestler sempre fallimentare). Togliendone così a gente come i sopracitati.

E così ci dobbiamo aspettare nel futuro prossimo degli show dove i nostri pensieri vanno a Caio o Tizio che non si fa vedere in televisione da settimane, storylines cancellate senza un perché, finchè non arriverà la presumibile ondata di licenziamenti che dovrebbe riassestare la situazione. Portando a uno show che andrà avanti a pieno regime, secondo le idee di Hogan e della Carter.

Screwjob
Again?

Andando invece sullo specifico di quanto accaduto la settimana scorsa, merita attenzione il finale di puntata dove è avvenuto un déjà-vu impressionante. Questo “screwjob” messo in pratica contro Angle mi ha lasciato davvero di sasso, e soprattutto senza la minima possibilità di capire cosa è successo.

Partono le domande di rito: è davvero stato Hogan? E perché Hogan ha voluto fregare Angle, se a inizio puntata sembravano dalla stessa parte, quando Hogan ha concesso una nuova title shot ad Angle? Ma poi, perché Hogan deve favorire AJ Styles, il nuovo protetto di Ric Flair (nemico di Hogan, stando alle dichiarazioni di inizio puntata)?

Se le domande fossero solo queste, nulla di male. Anzi, tante domande per la giusta curiosità per la prossima puntata. Peccato solo che ciò che mi ha lasciato allibito è stato come il tutto è accaduto. Perché ripetere esattamente lo screwjob di Montreal? Perché Hogan si deve trovare nella stessa posizione di McMahon, ricevere lo sputo da Angle (uno sputo, proprio come Bret Hart), e rimanere di sasso, allibito?

Il caso di WWE Survivor Series 1997 è stato clamoroso, plateale, ed unico. Ovviamente nel futuro potranno avvenire casi e situazioni del genere, ma mai avremo un caso identico a Montreal. Personalmente, non capisco perché doverlo tirare in ballo, rimettere questo spettacolo in scena, di nuovo, sapendo che non è un segmento shoot. L'idea sembra quasi una buffonata, a voler esagerare con i termini. Per quel che mi riguarda, non vedo l'utilità, a conti fatti, di farci rivivere un momento del genere.

Se Angle doveva venire fregato, bastava un intervento classico, come il wrestling ci ha abituato nel corso degli anni. Arbitro distratto (oppure KO, fate voi), Hogan che entra e colpisce Angle. Oppure lo faccia squalificare. Se proprio Hogan vogliamo uno screw-job in piena regola, che non si ripetano gli stessi identici gesti e di 12 anni fa. Perché non c'è motivo di scomodare il passato, non serve.

Il momento topico di una puntata (Angle fregato da Hogan, o chi al posto suo) porta invece perplessità ad uno spettatore che non sa cosa pensare. Non sa se chiedersi il perché o chiedersi chi è stato. Qualcun altro invece si è chiesto chi ha preparato tale scenetta. Nell'attesa di (provare a) capire qualcosa giovedì prossimo.

TNA Trivia #4

La domanda era semplice semplice. La risposta la ricopio dalla mail di Andrea Perlini: il Team Canada (in quel momento formato da A1, Bobby Roode, Petey Williams e Eric Young, più Scott d'Amore come coach) venne praticamente “sciolto” tramite un annuncio di Jim Cornette, il quale però diede una possibilità ai 5 di rimanere uniti: avrebbero dovuto vincere un match 4vs4 contro Team 3d, Rhyno e Jay Lethal. Il match viene disputato il 13 Luglio 2006 in un'edizione di Impact e venne vinto da Jay Lethal, che schiena A1 dopo un Flying Headbutt a seguito di una Gore di Rhyno.

Ringraziamo lui, ma anche Marco Stacchiotti, Lorenzo Calamante, Roberto Sgarbi, Danilo Corvietto e Emanuele Violante.

E passiamo alla nuova domanda. Una domanda che mi fu rivolta molto tempo fa, e che vi giro. Una piccola curiosità. Domanda secca, o la sapete, o non la sapete. Parliamo di Alex Shelley e Chris Sabin: quando i Motor City Machine Guns salutano il pubblico sul ring, eseguono un gesto particolare. Ovvero indicano, con un dito, un punto del palmo della loro mano sinistra completamente aperta. Questo gesto ha un significato particolare: quale?

Come al solito, la mail è [email protected] , indirizzo che potete utilizzare per rispondere alla domanda e per ogni altro motivo che vi passa per la testa. Detto questo, vi saluto e vi do appuntamento su queste pagine fra sette giorni, per un nuovo planet.

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