Impact Planet #101

Ladies and gentleman, bentrovati tra le pagine del TNA Planet, l'editoriale dedicato alla federazione di Orlando e scritto per voi da un uomo veramente felice. Felice per due motivi. Il primo è che ha visto in diretta un bellissimo PPV quale Turning Point, e di questo ne parleremo sotto. Il secondo motivo è perchè quest'uomo, il 30 gennaio prossimo, sarà alla Wembley Arena di Londra a vedere un house show TNA, in quarta fila, a pochi metri dal ring. Se ci sarete, fatemelo sapere con una mail. Se non ci sarete, rosicate: il main event è un Ultimate X Match. Tornando a noi, però, vi propongo un editoriale corposo: pensieri a caso su Turning Point, qualche considerazione in più sul main event, e un elenco dei wrestlers TNA che hanno un account Twitter.
Random Review
Qualche commento sparso su Turning Point
C'è molto da dire su questo Turning Point. Gli spunti alla vigilia non erano tantissimi, in effetti: si aveva a che fare con un pay-per-view che, certo, proponeva sulla carta un bello spettacolo, dal punto di vista della lotta, del wrestling. Ma la card alla vigilia proponeva match scontati, scontatissimi. Ne abbiam parlato anche su queste pagine, sette giorni fa. Ospitando Lino Basso e Claudio Poggi, e proponendo i nostri pronostici, siamo riusciti a indovinare il risultato di cinque match sui sette pronosticati (ed io, addirittura, sei su sette) senza avere grossi dubbi.
E son così partite le prime due ore, sicuramente piacevoli. Ottimo l'opener, che ha sempre il delicato compito di scaldare il pubblico. Proprio per questo, spesso e volentieri è la X Division ad aprire le danze: lo spettacolo è assicurato, e il pubblico apprezza. Amazing Red è ben supportato dal pubblico di Orlando, il ragazzo ci sa davvero fare sul ring, e lo dimostra tutte le volte che può. Personalmente, spero che il suo regno duraturo: più che altro, questo gli servirebbe per caratterizzarsi e diventare un nome importante della X Division. Red è rientrato in TNA con un ruolo da jobber o quasi, ed è esploso tutto di un tratto riuscendo a conquistare il titolo. Farglielo perdere dopo poco tempo (e, soprattutto, ai primi match one-on-one di una certa importanza) significa rispedirlo nel dimenticatoio, in quel limbo di vittorie e sconfitte contro avversari casuali che non gli gioverà affatto.
Passando dal tag team match femminile senza infamia nè lode (ribadendo che le Beautiful People hanno perso tutto il loro fascino, carisma e valore), si passa ai titoli di coppia. Match che, alla fine, è stato trasformato in un Three Way Dance con l'aggiunta dei Beer Money. E dove i Guns hanno avuto il ruolo di comprimari, ahimé, senza potersi mettere in mostra appieno, perchè offuscati dalla rivalità sempre viva tra Roode & Storm e la British Invasion. Match piacevole tutto sommato, nonostante gli interventi finali di Young e Nash, con un epilogo che non ho affatto capito. Scenetta che ricalca molto lo stile del booker Vince Russo: situazioni che, piuttosto che chiederti “perchè?”, ti chiedi “cosa diamine è successo?”. Il fatto positivo è che adesso si crea una certa aspettativa attorno al Leg.. Global Title, nella speranza di saperne di più già dal prossimo iMPACT!.
E si continua: Awesome Kong contro Tara han messo in piedi un match buono, forse durato poco, ma piacevole. In effetti si è creato un certo hype per questo match, tra le due donne che devono rappresentare il meglio in questa categoria (con buona pace di ODB), con l'intensità che la gabbia d'acciaio può dare, e uno spot finale mica da ridere. Tara non mi piace per niente, gusti personali, ma sembra lei la Knock-Out designata a far tornare interesse a questa categoria che, ultimamente, non offre grandissimi momenti. A questo punto, val bene sperare.
Anche il Six-man Tag Team Match offre molti spunti di riflessione. Dal turn del Team 3D (spero di poter parlare meglio del loro turn nel prossimo Planet) che da heel rende magnificamente bene, a un Rhino che ha trovato infine la sua dimensione. Non è possibile ignorare l'intensità che ci mette in ogni promo e in ogni match: questa estate scrissi su queste pagine che un turn heel era necessario, quasi fondamentale per non affossare definitivamente il personaggio. In effetti, oggi Rhino sembra rinato, e a guardarlo sul ring, è facile notare che può ancora dare qualcosa alla TNA.
Poi, arriva la sorpresa della serata: Scott Steiner sconfigge Bobby Lashley. No DQ match bello, niente di sensazionale (forse è mancato qualche spot spettacolare, magari Steiner non voleva rischiare troppo data l'età e la forma, Lashley deve allenarsi per la MMA quindi niente rischi neanche per lui), che si conclude con un Bobby che forse torna più umano. Ultimamente sono uscite dichiarazioni dove Lashley afferma che, qualora riuscisse ad avere un contratto in UFC, abbandonerebbe il pro-wrestling. Qualche giorno dopo, si viene a scoprire che Lashley è vicino alla StrikeForce, che gli permetterebbe di continuare a combattere nel pro-wrestling. Non so se Lashley avrà un futuro a Orlando, oppure no. Ben venga però questa sconfitta che gli toglie lo status da supereroe imbattibile che, effettivamente, è uno status duro da gestire. Specie per uno nella sua situazione.
E qui finisce Turning Point.
Un PPV bello, divertente.Ma finisce qui.
E ne inizia un altro.
Un altro ancora migliore. E di molto.
La resa dei conti tra Desmond Wolfe e Kurt Angle è stato qualcosa di sublime, di magnifico. Un incontro dove l'azione sul ring e la storia raccontata vanno a braccetto. Un azione incredibile, con l'intensità di Angle, e la determinazione di Wolfe, con la loro tecnica e un'alchimia difficile da ipotizzare alla vigilia. I due si sono trovati a meraviglia, mostrando ottimi scambi, colpi potenti, un mat wrestling pulito, un incontro senza sbavature e senza mai strafare. Wolfe che lascia da parte il collo per poter lavorare meglio sul braccio, e lo fa dall'inizio alla fine, talvolta variando anche con mosse di potenza, ma senza mai dimenticare che l'obiettivo è quel braccio da colpire, martoriare, per poi tentare di far cedere l'avversario alla sua London Dungeon. Wolfe che ha sempre detto di conoscere perfettamente Angle, e lo dimostra, riuscendo a trovare sempre una soluzione ad ogni attacco dell'eroe olimpico. E poi c'è Angle. Angle che non vuole farsi fregare di nuovo dalla foga, che è più cauto, ma ben più determinato nel voler distruggere l'avversario. Angle che usa tutto il suo repertorio, Angle che capisce che le “armi convenzionali” non bastano, e allora le tenta tutte: le Angle Slam, i Moonsault, le Frog Splash. Fino alla sottomissione finale che sorprende Wolfe, alla quale cede velocemente. E' stato uno spettacolo, un match dove lo spettatore segue segno per segno i ragionamenti e le tattiche dei lottatori. Un incontro che va visto da chiunque vuole capire cos'è il wrestling. Al momento, mio personale match dell'anno, e credo anche che sia il miglior match “normale” (uno contro uno, e senza stipulazioni speciali) che ho mai visto in TNA (forse la sto sparando grossa, ma forse no).
E infine il Main Event. Four years in the making. Ma son cambiate molte cose rispetto a quattro anni fa. Quattro anni fa non c'era la Nation of Violence, e non si aveva idea di chi potesse vincere l'incontro. Oggi, invece, AJ è strafavorito alla vigilia, mentre Daniels e Joe vengono da pesanti sconfitte. Eppure ne esce fuori un match favoloso. Non me la sento di dire se supera o meno il famoso match del 2005, ma sicuramente si attesta a quei livelli. Non è un semplice spotfest, non sono quei soliti 20 minuti dove si vedono mosse a ripetizione. AJ, Joe e Daniels ci ricordano che loro riescono a interagire perfettamente tra loro, creando delle combinazioni veramente spettacolari. Un match senza pause che ha lo stile X Division e tutto quello visto quattro anni fa, ma senza un solo déjà -vu: niente mosse già viste ma alcune inedite e altre che i protagonisti hanno imparato a usare più spesso negli ultimi mesi (ad esempio le combinazioni di Daniels o la stessa Springboard 450° di AJ). Una goduria per gli occhi e per chi aspettava questo main event.
L'ultima ora è stato uno show nello show. Qualcosa di splendido, davvero di rado si vedono due main event di fila così belli. Turning Point diventa così il mio PPV dell'anno, e se devo pensare al match dell'anno, ovviamente penso a uno di questi ultimi due. Wolfe vs. Angle parte in netto vantaggio, ma ho volute rivedere entrambi gli incontri, per godermeli nuovamente (e stavolta senza report da dover scrivere nel frattempo) e per capire quale scegliere.
E mentre rivedevo il Main Event, mi è venuto un lampo.
Better than our best
Non era una semplice chance al titolo
AJ Styles vs. Samoa Joe vs. Daniels. Ci troviamo più o meno a metà match, con Daniels a terra dolorante e AJ appena caduto fuori ring. Joe è a centro ring, in piedi. AJ si rialza a fatica, Joe capisce che è il momento di prendere la rincorsa e tentare un Suicide Dive. Joe aspetta che AJ si rialzi, e inizia a battere le mani, incitando così il pubblico a batterle con lui per creare una certa suspence durante la corsa.
Joe inizia a battere le mani.
Joe, il cattivo della situazione, incita il pubblico.
E lì mi vengono in mente i calci stiff di Joe sugli avversari all'angolo, AJ e Daniels che tentano di scambiarsi le finisher, Daniels che applica una Boston Crab e Camel Clutch nello stesso momento, il volo di AJ fuori ring, Joe che lancia AJ addosso a Daniels con una Powerbomb. E, nello stesso momento, mi viene in mente quando Dixie Carter ha parlato, a telecamere accese, a tutto il roster TNA. Mi vengono in mente i rumors che parlavano di una dura discussione tra AJ Styles a il Booking Team, reo di non valorizzarlo a sufficienza, mi viene in mente un Daniels che si dichiarava poco soddisfatto, e di Joe che pacatamente affermava che pensa solo a fare del suo meglio, e il successo verrà da sè.
All'occhio balza tutto questo. Se è stato deciso questo main event, il motivo è forse diverso. E se è come la penso io, è un motivo ben distante dai risultati e i push che i tre han ottenuto negli ultimi mesi (altrimenti Joe e Daniels non vedrebbero il World Title neanche con il binocolo), e perfino il loro breve feud, dalla voglia di turnare Daniels.
La dirigenza TNA sembra abbia deciso di mettere i tre nel main event quasi per dargli una occasione di mostrare (oggi, alla fine del 2009) cosa sono ancora capaci di poter mostrare al pubblico. Se il loro wrestling funziona ancora, se piace alla gente, se attira l'attenzione, se davvero è il caso di puntare sugli Originals, sui Young Lions, o chiamateli come vi pare. Oppure ha sancito questo match per “dargli un contentino” e tenerseli buoni facendo loro pensare che la TNA punta ancora su di loro.
Eppure AJ, Joe e Daniels han mostrato sul ring una carica e una determinazione inaspettata. Pensando bene a quanto accaduto negli ultimi mesi, sembra che i tre non stessero lottando tra di loro per il titolo, ma fossero lì per combattere i loro detrattori, uniti, per tentare di fargli capire cosa sono in grado di fare.
E' innegabile che la TNA negli ultimi anni è cambiata. I contratti con SpikeTV, il timeslot che è passato da una a due ore, la prima serata, l'innesto di nomi famosissimi per gli appassionati di wrestling nel tentativo di rosicchiare pubblico alla concorrenza: gli arrivi di Angle, Booker T, Foley, adesso Hogan. La continua presenza di veterani del ring come Raven, Sting e Nash. Più spazio per i veterani e le donne, meno spazio per i giovani e la X Division. E così escono le parole di insoddisfazione (dall'ex-TNA Shane/Bentley a Petey Williams o Kazarian), e la voglia di chiarezza portano a discorsi come quello di Dixie Carter.
La TNA sta cercando in tutti i modi di catturare pubblico televisivo, rosicchiandolo a chi si sintonizza nelle televisioni il giovedì sera. E lo fà cercando di produrre un wrestling migliore, cercando di assicurarsi sempre grandi star del wrestling e non (un esempio su tutti è Adam “Pacman” Jones). Ma si trova in un mercato che è da un lato saturo, e dell'altro stufo. Con la WWE che produce 6 ore di wrestling a settimana, e un'ora prodotta dalla Ring of Honor, più l'avvento di internet che allontana la persona dalla televisione per avvicinarla allo schermo di un computer. Oltre a questo, negli ultimi anni il wrestling non riesce a fare proseliti e ascolti come 10-15 anni fa. Forse era l'effetto di avere due grandi federazioni allo stesso livello, come erano WWF e WCW, o forse lo spettatore si è proprio stufato del wrestling (magari preferendo il mondo della MMA).
La TNA potrebbe provare a creare qualcosa di innovativo, ma cosa rimane per poter interessare lo spettatore casuale (quello che, se il match dura più di 10 minuti, ti cambia canale) senza snaturare il prodotto stesso? Io non sono un esperto di marketing, non so come si vende un prodotto. Mi viene in mente la possibilità di non registrare gli show televisivi sempre nella Impact Zone, ma girare tra States, Canada e Messico, tentando così di far appassionare il pubblico proponendogli uno show live, visto che la TNA gira poco nell'ovest americano e in canada, se non mi sbaglio. E' una mia idea (e sicuramente non me la sono inventata io), ma probabilmente non è la soluzione.
A men che non riesca proprio Hogan a provocare una vera impennata agli ascolti..
TNA is tweeting
Ai wrestlers piace Twitter
Nel mondo di internet e, nella fattispecie, dei social network, Twitter sta acquistando sempre più popolarità . E' un sito web che ti permette di creare una tua pagina personale dove poter scrivere uno tuo status (dire cosa stai facendo, scrivere un pensiero, dire qualcosa a qualcuno) in 140 caratteri. La sua semplicità sta conquistando letteralmente le star d'oltre oceano, wrestlers compresi. E così si scopre che Dr. Stevie è malato di gadget ipertecnologici, Daniels si allena con suo figlio di 4 anni prendendolo a calci (e non si capacita del perchè il pargolo scappa piangendo), Joe pubblica le foto di Velvet Sky in minigonna, Lacey Von Erich ha sofferto di meningite, Raven pubblica foto di gattini con un bavaglino con sù scritto “snack for zombies”, Alissa Flash si arrabbia con il servizio TNAOnline (che scrive Alyssa, anzichè Alissa).
Detto questo, se volete curiosare anche voi (o tentare di entrare in contatto con i vostri beniamini), questi sono i wrestler nel roster TNA che hanno un account su Twitter:
Kevin Nash: http://twitter.com/RealKevinNash
Samoa Joe: http://twitter.com/SamoaJoe
Daniels: http://twitter.com/facdaniels
Matt Morgan: http://twitter.com/Tnamattmorgan
Taylor Wilde: http://twitter.com/TaylorWilde
Daffney: http://twitter.com/screamqueendaff
So Cal Val: http://twitter.com/SoCalValerie
Alissa Flash: http://twitter.com/AlissaFlashTNA
Consequences Creed: http://twitter.com/AustinCreed
Awesome Kong: http://twitter.com/awesomekong
D'Angelo Dinero: http://twitter.com/DaBlackPope
Lacey Von Erich: http://twitter.com/LaceyVonErich
Dr. Stevie: http://twitter.com/MichaelManna
Madison Rayne: http://twitter.com/RayneLane
Jay Lethal: http://twitter.com/JayLethal471
Abyss: http://twitter.com/TherealAbyss
Bobby Lashley: http://twitter.com/fightbobby
Raven: http://twitter.com/theraveneffect
Tara: http://twitter.com/tnalisamarie
Desmond Wolfe: http://twitter.com/desmondwolfetna
E poi abbiamo anche le pagine di chi wrestler non è. A voi:
Jeremy Borash: http://twitter.com/JeremyBorash
Lauren Thompson: http://twitter.com/OfficialLBT (protetto)
Taz: http://twitter.com/OfficialTAZ
Hermie Sadler: http://twitter.com/HermieSadler
Dixie Carter: http://twitter.com/TNADixie
Eric Bischoff: http://twitter.com/EBischoff
Oltre all'account ufficiale TNA al seguente indirizzo:
http://twitter.com/TNAonline
Questi sono tutti i nomi che ho raccolto, penso di non aver proprio dimenticato nessuno. Potete seguirli anche senza un account twitter (aggiungete la pagina ai vostri preferiti ed è fatta). Ovviamente ci sono anche molti altri profili di personalità del wrestling: molti atleti della WWE, della ROH e delle altre federazioni indipendenti e gente come Rob Van Dam, Paul Heyman, Jenna Morasca e Gabe Sapolsky.
Have fun, punks!
Demetrio Marino