5 Star Frog Splash #98 – Good Comeback, Bad Comeback

La puntata di Raw che la WWE ci ha propinato nel giorno del Memorial Day è stata decisamente bruttina. Un giorno di festa, la concomitanza con una partita importante dei playoff della NBA… comprensibile che la compagnia abbia tirato un po' il freno a meno e abbia conservato le proprie idee migliori per gli episodi a venire (?), limitandosi in questa occasione a portare avanti per inerzia le proprie storyline. Due segmenti hanno però esulato da questa logica, risultando rispettivamente il più bello e il più brutto dello show. Due segmenti che hanno visto entrambi la partecipazione di una Superstar rientrata di recente nel roster attivo dopo una lunga assenza per infortunio e che in qualche modo sono ambedue “storici” visto che il primo è l'incontro/scontro tra due delle maggiori Superstar della nostra epoca, il quale probabilmente porterà a un dream match che fino a qualche anno fa avremmo appunto potuto solo sognare, e il secondo non è altro che l'ennesimo capitolo della faida nata dallo split dello Shield, una faida che andrà avanti ancora per molto tempo e che inevitabilmente ne segnerà per sempre i due (o tre) protagonisti. Sto parlando ovviamente del ritorno di John Cena, con annesso turn di AJ Styles, e del segmento tragicomico tra Roman Reigns e l'altro rientrante Seth Rollins.


Come sapete bene la mia filosofia è “via il dente, via il dolore”, quindi cominciamo a parlare per l'ennesima volta di quanto l'ossessione della WWE di voler proteggere Roman Reigns a tutti i costi non possa portare a niente di costruttivo. Soprattutto parliamo di come spesso questa tendenza danneggi notevolmente coloro che gravitano intorno al pupillo di casa Stamford, cosa che inizia davvero a starmi pesantemente sulle scatole se poi dei wrestler sopra la media sono costretti a trasformarsi in dei buffoni per scendere al livello di Roman Reigns. Perché è stato questo il mio primo pensiero quando ho visto quell'insulso segmento tra “The Guy” e Seth Rollins andato in onda lunedì, un segmento pressoché inutile che niente ha aggiunto alla faida e ai due protagonisti. La storia parla, ancora una volta, di un Rollins codardo che si rifiuta di affrontare a viso aperto il WWE World Heavyweight Champion. Di un Rollins che fugge, di un Rollins che torna 6 mesi dopo un grave infortunio al ginocchio e il cui hype viene quasi immediatamente ridimensionato proprio per inserirlo nella faida con Reigns. Di un Rollins che è costretto a dedicare la prima settimana del suo rientro a fare promo da heel per (cercare di) farsi fischiare dal pubblico, nel tentativo di ristabilire i ruoli in una faida che invece normalmente vedrebbe Rollins acclamato e tifato e Reigns inevitabilmente fischiato.

Il segmento in sé, che in apparenza sembra una grande partita di 1, 2, 3, stella, un suo senso ce l'ha pure: ciò che vuole far intuire è che Rollins crede di avere in pugno Reigns, di poterlo attaccare e di poter disporre di lui come e quando vuole. Peccato che tutto cozzi con la reale rappresentazione della realtà. A cominciare dal promo di “The Guy”, un promo insipido e senza filo logico in cui Reigns ripete le sue solite quattro cose che lo hanno reso, se possibile, ancora più insopportabile di prima e alle quali Rollins non risponde neanche. E poi c'è lui, Seth Rollins, che dal suo ritorno non fa altro che tenersi a debita distanza da Reigns nonostante prima dell'infortunio avesse cementato il suo status come main eventer della compagnia. Con Rollins al ritorno avrebbero potuto fare qualsiasi cosa, anche proporlo heel come effettivamente hanno fatto. Ma con un senso, non in questo modo stupido che non porta niente e che ha già fatto scemare l'entusiasmo di rivederlo. Avrebbero potuto proporlo come un heel viscido e calcolatore, cosa che sarebbe stata molto appropriata nello schema che vede Rollins seguire i passi del suo mentore Triple H in vista di un loro futuro scontro. Ma no, Rollins è sempre l'heel codardo. Cosa che non si addice affatto al wrestler che ha dovuto lasciare il titolo per infortunio senza mai averlo perso, un titolo che spera di riconquistare. Fatto sta che finora la rivalità è da meh. Ciò vuol dire che il ritorno di Rollins è andato sprecato.

E poi, improvvisamente, lo scontro epocale che non ti aspetti. Alzi la mano chi il 1º giugno 2015 avrebbe scommesso che nel giro di un anno avremmo visto compiersi uno dei più grandi dream match rimasti da realizzare nel wrestling attuale: John Cena vs AJ Styles, face of WWE vs face of TNA. Ovviamente la rivalità non sarà impostata così dalla WWE, tuttavia fa effetto lo stesso pensare che questi due si affronteranno in un ring WWE. Questa rivalità, contrariamente alla precedente, la WWE l'ha costruita in maniera praticamente perfetta, innanzitutto con il promo con cui Cena si è ripresentato sugli schermi WWE. Un promo di pochi minuti che però dimostra ancora una volta perché Cena e Reigns appartengono a mondi completamente diversi. Per quanto riguarda il match in sé, onestamente a Cena vs AJ avevo fatto più di un pensierino la settimana scorsa, leggendo i rumor secondo cui pareva che Cena non sarebbe né entrato nel Money in the Bank Ladder match né avrebbe affrontato Rusev per lo United States Title. Pensavo fosse la mossa più appropriata considerato che AJ è reduce dal feud con Roman Reigns che lo ha visto sconfitto e che gli ha lasciato davvero poche opzioni sul tavolo. Non immaginavo, però, che per farlo avrebbero turnato heel il Phenomenal One, soprattutto dopo le ultime settimane in cui sembrava che il suo rapporto col Club fosse agli sgoccioli. Quando è entrato il Club già mi immaginavo un AJ & Cena vs The Club… e invece. Una delle poche volte in cui la WWE riesce a costruire una sorpresa in maniera (abbastanza) logica e coerente.

Dopo aver visto Raw ho passato diverso tempo a pensare quali conseguenze possa avere questo turn per Styles e credo di non avere ancora adesso una risposta ben precisa nella mia mente. Quel che è certo è che dopo Extreme Rules AJ mi sembrava abbastanza diretto verso un vicolo cieco, senza alcuna possibilità di migliorare il proprio status. AJ, per indiretta ammissione della WWE, era il rookie inesperto che non riesce a vincere nei palcoscenici importanti, come dimostrato dall'insensata sconfitta rimediata contro Chris Jericho a Wrestlemania, cui erano seguite quelle contro Reigns a Payback e, appunto, a Extreme Rules. Una striscia negativa notevole per uno arrivato in WWE quattro mesi fa. Forse questo turn era davvero la cosa migliore che potesse capitargli. Ciò che mi preoccupa è la sua gestione contro Cena. Ve lo dico subito: in barba a tutti quelli che pensano che la WWE stia mandando Styles a jobbare a Cena senza ombra di dubbio, per me AJ a Money in the Bank vincerà. Così come aveva vinto Kevin Owens un anno fa contro lo stesso Cena. Il problema è cosa accadrà dopo. Perché poi Owens aveva perso due volte da Cena e l'incredibile momentum da lui conquistato era poi lentamente scemato facendolo finire a lottare con Ryback. Il vero punto interrogativo è dunque cosa accadrà dopo… ma a due settimane da Money in the Bank non è ancora il momento di pensarci. Quel che è certo è che tra due settimane assisteremo a qualcosa che non avremmo sperato di vedere nemmeno nei nostri sogni più remoti, dunque godiamocelo e vediamo la WWE come deciderà di gestirlo. Le analisi le faremo dopo… ma se tutto andrà bene da questo feud uscirà un AJ Styles con una quadratura diverso e forse addirittura un John Cena con un ruolo ben preciso da occupare nei prossimi anni.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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