5 Star Frog Splash #8 – (Not) Backing It Up to the Royal Rumble

Come mi ero augurato nei miei pronostici del PPV nel Planet (e colgo l'occasione per ringraziare Adriano Paduano per avermi ospitato), TLC ha costituito una piccola gemma. Seppur con soli due match veramente belli – parlo ovviamente dei due TLC della serata, dato che anche il main event è stato un TLC a tutti gli effetti – l'ultimo evento in pay per view dell'anno della WWE è stato molto solido dall'inizio alla fine, risultando piuttosto piacevole da seguire, oltre che nei due match già citati, anche nel Tables match che ha aperto la serata e nel Chairs match per il World Heavyweight Championship (il quale mi ha un po' deluso, ma è un altro discorso). Si avvertiva nell'aria un'atmosfera particolare, da grandi occasioni, che faceva davvero sentire coinvolti nell'evento, probabilmente perché il PPV costituiva un bel banco di prova per diverse Superstar.


Uno dei più attesi per questo evento era certamente Dolph Ziggler. Lo Show Off era chiamato ad una prestazione importante, ad una prova di maturità notevole che costituiva un punto importante del suo percorso in WWE. Ziggler, per quanto mi riguarda, ne è uscito alla grandissima. Ha disputato un signor match, che personalmente mi ha preso anche di più del 6-man Tag Team match precedente, già molto difficile da superare. E soprattutto ne è uscito vincitore, raccogliendo una vittoria, seppur sporca, su John Cena, cosa non da tutti, ed emergendo dal PPV notevolmente rafforzato. Nonostante gli indubbi vantaggi di tutto questo, però, mi ritrovo ad essere piuttosto perplesso sul come Ziggler sia riuscito a chiudere da vincitore, ovvero grazie all'aiuto di AJ Lee, che ha steso Cena e ha permesso a Ziggler di arrivare alla sua valigetta.

Era ormai da tempo che mi auguravo che Dolph lasciasse il fianco di Vickie Guerrero e cominciasse a camminare solo sulle sue gambe. L'apporto dato dall'attuale Managing Supervisor di Raw a Ziggler nel corso del tempo è innegabile – la Guerrero ha contribuito in maniera notevole a fargli guadagnare heat e a parlare per lui quando necessario – ma era ormai venuto il momento per quest'ultimo di spiccare il volo da solo. Ormai affermato come character e con uno status enormemente incrementato, infatti, Ziggler nel tempo si è lentamente avvicinato sempre di più alle zone alte della card, fino a risultare una delle Superstar capaci di suscitare sempre e comunque la reazione del pubblico, fossero questi fischi o ovazioni (come accaduto con il pubblico di Brooklyn durante il PPV). L'unica cosa che ritenevo gli mancasse era la capacità di imporsi ad alti livelli e poter competere alla pari con i main eventer: il suo feud con CM Punk a gennaio, infatti, non aveva aiutato per niente il biondo wrestler di Hollywood, che costituiva solo una pedina nelle mani di John Laurinaitis, non uno sfidante all'altezza del WWE Champion. Dolph Ziggler doveva invece affermarsi piuttosto autorevolmente, in modo da fare il passo successivo verso il main event.

Ed è proprio questo che temo non accada, affiancando a Ziggler AJ Lee. La nuova Diva of the Year, infatti, ha una personalità troppo ingombrante per lo Show Off: gli occhi di tutti, per forza di cose, sono sempre puntati su di lei. Ed andare in giro con una ragazza che catalizza attenzione qualsiasi cosa faccia è proprio ciò di cui Dolph non ha bisogno, dato che lui necessita della stessa cosa: la prova di tutto questo la si è già avuta durante Raw, in cui i commentatori hanno rimarcato più volte l'incredibile tradimento di AJ ai danni di John Cena togliendo attenzione dalla vittoria importante di Ziggler, che è passata quasi inosservata. Tuttavia, speravo che nonostante tutto la liaison di Ziggler ed AJ fosse breve, in fin dei conti: AJ è ufficialmente pazza, tanto è bastato alla WWE per giustificare l'attacco della ragazza nei confronti di qualcuno che la difendeva e la supportava… aiutando uno che tre settimane prima le aveva rivolto una sequela di insulti impressionante. Ma le cose sono cambiate ancora proprio a Raw.

Durante l'episodio dello show rosso di lunedì, infatti, c'è stato il debutto di Big E Langston, che, su ordine di AJ Lee, ha asfaltato Cena, impedendogli di finire un Dolph Ziggler in netta difficoltà. Il rapporto apparentemente idilliaco tra Ziggler ed AJ ed ora anche la presenza di Langston lasciano intendere che la situazione rimarrà stabile per qualche tempo: già al Super SmackDown live di ieri sera il terzetto era inseparabile. Pare dunque certo che Ziggler si dirigerà verso la Royal Rumble al fianco di AJ e di Langston. E, mi ripeto, questo non è assolutamente ciò che serve a Dolph per affermarsi. Il percorso che doveva progressivamente portare Ziggler ad allontanarsi da Vickie Guerrero e a proseguire da solo era perfetto, perché avrebbe visto lo Show Off prendere sempre di più la parola al microfono e risultare il protagonista dei suoi feud anche in quel campo oltre che sul ring. Mesi fa, quando Ziggler iniziò a zittire Vickie Guerrero al microfono qualche volta, sembrava proprio ci si stesse muovendo in quella direzione. In questo modo Vickie sarebbe risultata inutile e ci sarebbe voluto molto poco ad innescare uno split tra i due, complice la brama di potere che ha sempre contraddistinto la Guerrero. Invece, in questo modo, si è ottenuto l'effetto inverso.

AJ Lee è una compagna decisamente peggiore di Vickie Guerrero per il percorso di Ziggler, semplicemente perché non è un personaggio fatto e finito che serve ad aiutarne altri, bensì anche lei è in un periodo di formazione mirato a farla essere sempre più over con il pubblico, sia da face (come è stato fatto fino a TLC), sia da heel (come presumibilmente la WWE vuole fare adesso). E proprio il suo personaggio, il suo character, è l'ostacolo più ingombrante, data la sua capacità di attirare l'attenzione di tutti. AJ è una splendida ragazza ed il suo character, i suoi atteggiamenti, manco a farlo apposta, si muovono volutamente sul cercare continuamente di essere al centro dell'attenzione. Per questo motivo non vedo assolutamente come Dolph Ziggler possa essere aiutato dalla vicinanza della Lee, che a mio parere gli sottrae tutto ciò di cui ha bisogno… senza contare che anche la nuova vicinanza di Big E Langston è dannosa. Vittorie acquisite grazie a Langston (o anche le interferenze di Langston per non farlo perdere) eliminano anche il fattore “back it up” di Ziggler, ovvero quel dimostrare con i fatti, con l'abilità sul ring, di essere al livello dei più grandi. Non mi soffermerò su Langston, che a NXT finora non ha dimostrato niente di niente, se non di avere una finisher d'impatto. Se non seguite NXT, sappiate che vi siete persi davvero molto poco di lui.

Cosa fare dunque per Ziggler per “salvarlo” da questa situazione scomoda? A mio parere, vincere il World Heavyweight Championship in questo momento servirebbe poco o nulla a Dolph, che continuerebbe ad avere tutto da dimostrare comunque. C'è poco da fare: un wrestler non si impone al top solo con delle vittorie fini a sé stesse, siano pure delle vittorie titolate. Un wrestler si impone al top vincendo e convincendo, dimostrando di avere delle qualità indubbie e sulle quali può contare. Ma soprattutto un wrestler si impone al top seguendo una storia, che possa ampliare il suo character e svilupparlo, in modo da creare interesse. Perché è l'interesse che attira le reazioni del pubblico, ed è indubbiamente il pubblico che decreta il successo o meno di qualcuno. Basti vedere dove si trova ora Ryback, impiegato al top (benché, attenzione, non sia ASSOLUTAMENTE un wrestler al top né men che meno un wrestler da top) grazie allo smisurato appoggio del pubblico e alla mania del “Feed me more”. Ben venga, dunque, questo periodo un po' “diverso” per Dolph Ziggler, ma che non si prolunghi molto e, soprattutto, che Dolph si tenga stretta il più possibile la sua valigetta del Money in the Bank. Una certezza però ce l'ho: sarà interessante osservare il percorso di Ziggler da ora alla Royal Rumble. La WWE punta e anche molto su Ziggler, basta vedere la vittoria appena ottenuta su John Cena. Tutto starà a come proporranno Ziggler durante questa marcia di avvicinamento alla Royal Rumble. E, ancora più importante, come si svolgerà la sua Road to Wrestlemania 29.

Termina qui l'edizione #8 del 5-Star Frog Splash, l'ultima dell'anno, pubblicata eccezionalmente di sabato. Ringraziandovi per il vostro appoggio, per i vostri commenti e anche per le vostre critiche, vi saluto e vi do appuntamento al 2013, che avrò l'onore di inaugurare con la nuova edizione del mio editoriale. Scrivere su Tuttowrestling.com è un'esperienza fantastica e spero che con i miei editoriali, scritti con la stessa passione con la quale voi li leggete, io possa continuare ad aprire dibattiti e a rendere piacevoli cinque minuti del vostro tempo ogni due giovedì. Vi auguro dunque un buon Natale ed un buon anno, arrivederci sulle pagine di Tuttowrestling.com!

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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