5 Star Frog Splash #76 – [R]Evolution

5 Star Frog Splash #76 - [R]Evolution

Quattro settimane fa ci eravamo lasciati nel post Money in the Bank con un sospiro di sollievo per le cinque settimane di costruzione di cui avrebbe potuto disporre Battleground, a differenza dei tre PPV precedenti in casa WWE che ne avevano avute solo due. I risultati, tuttavia, erano stati anche allora più che positivi: Payback, Elimination Chamber e Money in the Bank non saranno stati show imperdibili, tuttavia sicuramente solidi e da guardare: si era avvertita una decisa svolta rispetto al discutibile svolgimento di Wrestlemania XXXI e a un Extreme Rules per l'ennesima volta fallimentare. Si può dire che questa svolta sia continuata in vista di Battleground, che ci attende domenica? La risposta è un sì convinto. Anzi, direi che con più tempo a disposizione la WWE è riuscita a migliorarsi e a gestire meglio il percorso delle proprie faide, riuscendo così a tirare fuori un PPV di tutto rispetto che si prospetta decisamente bello. Certo, avrà anche i suoi nei (faide per i titoli Intercontinentale e Tag Team su tutti, il Kickoff non lo considero nemmeno), tuttavia io credo che sia impossibile negare che la WWE si trovi decisamente in un bel periodo.


Questo bel periodo, per quanto mi riguarda, può essere riassunto in due parole: Seth Rollins. Che dire della costruzione dell'attuale WWE World Heavyweight Champion? È semplicemente perfetta. È una costruzione che va avanti da più di un anno in maniera impeccabile e che, salvo qualche passaggio a vuoto di poco conto, si può dire che non abbia mai fallito nel continuare a far crescere Rollins durante tutto il percorso, anche e soprattutto adesso che è impegnato contro Brock Lesnar. Molti avevano storto il naso per come era iniziata la costruzione del main event di Battleground, con The Architect che sembrava quasi aver sconfessato il suo stesso credo di poter fare tutto da solo per tornare dall'Authority con la coda tra le gambe. Tra l'altro proprio dopo un match incredibile a Money in the Bank in cui aveva dimostrato tutto il suo valore come wrestler misurandosi a viso aperto contro Dean Ambrose e prevalendo. E invece no, il tutto non era altro che l'ennesima evoluzione della storyline, con Rollins che sapeva che Lesnar non è un avversario qualsiasi, sapeva di dover mettere da parte il suo ego e di dover farsi aiutare almeno contro di lui. E infatti il piano è riuscito con il pestaggio ai danni di The Beast di qualche settimana fa ma si è ritorto contro il campione che si è visto privato in due settimane prima della J&J Security e poi di Kane. Ma negli istanti finali di Raw abbiamo rivisto lo stesso Rollins di un mese fa, quello che diceva di non aver bisogno dell'Authority. Una versione quasi schizzata e incontrollata di Rollins, che è arrivato ad attaccare Kane al quale Lesnar aveva appena rotto la caviglia. Il risultato di tutto questo è un match con un'altra costruzione formidabile che si prospetta assolutamente incerto, impossibile da decifrare. Tutto sembra portare alla distruzione totale causata da Lesnar, ma chi dice che The Architect non tiri fuori un asso nella manica che gli consenta di tenere il titolo? Tutto è possibile, niente è scritto. Ed è tutto merito della costruzione di questo match.

Costruzione ottima che si può allargare anche alla bella tra John Cena e Kevin Owens, che si affronteranno per la terza volta a Battleground ma nonostante tutto sembrano sempre al primo scontro vista la freschezza, la novità, l'adrenalina portata da questo scontro. Basta guardare un Kevin Owens al quale perdere l'NXT Title contro Finn BÔlor non ha arrecato alcun danno. Oppure basta guardare al modo magnifico in cui la storyline è stata portata avanti nel corso dell'ultimo Raw con l'inserimento di Cesaro e Rusev. Che dire di quel Triple Threat match? È stato un piccolo capolavoro, messo su da tre wrestler tutti molto abili sul quadrato e che è riuscito benissimo anche e soprattutto perché è riuscito a fondere insieme le storie dei tre, portandole avanti in modo coerente e nonostante tutto mettendoli tutti over. Kevin Owens non ha fatto altro che confermarsi il prize fighter freddo e calcolatore che è sempre stato fin dal suo arrivo a NXT, lasciando la contesa dopo un po' perché resosi conto del fatto che continuare a lottare sarebbe stato inutile: chiunque fosse uscito vincitore da quella contesa sarebbe stato poi troppo stanco per avere la meglio su John Cena e conquistare il titolo. Per questo è andato via, salvo poi tornare per interrompere il titlematch tra Cena e Rusev perché se qualcuno sottrarrà il titolo a John Cena quello sarà lui.

https://www.youtube.com/v/qS14FkMVapc

Basterebbe quest'intervista per commentare l'incredibile ascesa di Cesaro, che nel giro di tre settimane ĆØ passato da oggetto ignoto nella tappezzeria della WWE a wrestler dallo status elevatissimo capace di portare al limite John Cena per due volte e poi anche Rusev. Ā“When the King of Swing gets in the ring, I always deliverĀ”. ƈ questa l'essenza del nuovo character dello svizzero, un character che lo porta a dare tutto ciò che ha sul ring per se stesso e per il pubblico, un character fiero di essere un wrestler e di poterlo essere in WWE, un character che fa delle proprie abilitĆ  la sua arma vincente. Un'arma che vincente lo ĆØ sempre stata, fin dal pre-Wrestlemania XXX quando il pubblico stava cominciando a intuire le qualitĆ  di Cesaro e a sostenerlo, prima che il tutto fosse vanificato dall'incosciente gestione dello svizzero da Paul Heyman in poi. Il tutto sta nuovamente pagando adesso, con Cesaro che improvvisamente ĆØ un contendente credibile per chiunqueĀ… dopo tre sconfitte. Ed ĆØ per questo che le storie saranno sempre più belle e importanti di ciò che accade sul ring. Intanto, a beneficiare della vittoria contro Cesaro ĆØ stato stavolta Rusev, liberatosi momentaneamente di Dolph Ziggler e Lana e affermatosi nuovamente con una vittoria importante. Ottima anche la gestione del russĀ… bulgaro in quel di Raw, con una vittoria nel Triple Threat match che ha dimostrato quanto Rusev sia un superatleta temibile e con una prestazione nel titlematch contro Cena che ha dimostrato la voglia di rivalsa dell'ex assistito di Lana e la sua voglia di supremazia, oltre a mostrare ancora una volta la potenza della Accolade.

E che vogliamo dire del segmento più importante delle Divas da anni, forse decenni a questa parte? I nodi sono venuti al pettine, la rivoluzione paventata e richiesta da Paige si è presentata: il Team Bella si trova ora a fare i conti con le Divas di NXT, con Charlotte e Becky Lynch ad appoggiare Paige e Sasha Banks a spalleggiare Naomi e Tamina. Quanto è stata bella e significativa la scena in cui Charlotte, Sasha e Becky hanno chiuso le loro submission sul Team Bella allo stesso tempo? La verità è una: la rivoluzione c'è davvero e su più livelli. C'è innanzitutto nel mondo sportivo femminile, soprattutto a livello americano: la UFC Fighter Ronda Rousey, la driver della NASCAR Danica Patrick, Serena Williams, la nazionale americana di calcio sono tutti esempi di come le donne stiano attirando sempre più attenzione a più seguito, principalmente a livello americano ma anche a livello globale. Ma la rivoluzione è anche quella di NXT, la [R]Evolution: basta vedere quanto quelle tre NXT Divas abbiano fatto la storia dello show giallo e di come siano pronte a ripetersi nel main roster. È tutto da scoprire e da vedere ancora, ma non c'è dubbio che la Divas Division WWE è al centro di un netto cambiamento del quale NXT è un grosso, grossissimo fattore.

La prossima tappa, dunque, è Battleground: uno show che dovrebbe essere di “transizione” ma che fin da ora si prospetta molto bello, carico di novità e che promette di essere solo il passo successivo verso quella [R]Evolution che la WWE sembra aver innescato da Payback in poi. Sembra passato un secolo dal 2014.

Scritto da Lorenzo Pierleoni
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