5 Star Frog Splash #75 – KILLING TNA SOFTLY

Approfittando del fatto che le ultime due settimane di WWE siano state piuttosto prive di novità importanti visto che Battleground è ancora lontano, volevo approfittare di questo periodo di calma apparente per parlare dell'argomento del momento, ovvero la particolarissima situazione attuale della TNA. Detto ciò, visto che quando si parla di TNA mi rendo sempre più conto che è molto difficile trovare qualcuno che sia in grado di giudicare oggettivamente… direi che è il momento del disclaimer! Anzi, di due.
• DISCLAIMER #1 PER I BLINDMARK DELLA TNA: Se credete che la TNA ancora oggi sia tutta rose e fiori, siete pregati di non proseguire oltre con la lettura. Parlerò di problemi oggettivi che stanno rendendo sempre peggiore e grave la situazione della compagnia e ne parlerò senza alcuna pietà viste le ovvie responsabilità che si celano dietro questo evidente tracollo. Siete avvisati.
• DISCLAIMER #2 PER I BLINDHATER DELLA TNA: Se credete che questo editoriale sarà un'accozzaglia di accuse contro la compagnia al grido di “Chiudiamo la TNA!” avete sbagliato indirizzo. Parlare oggettivamente della TNA e dei suoi problemi, adducendo colpe dove necessario, non vuol dire necessariamente voler male alla compagnia o volerla veder chiudere. Esistono vie di mezzo, percorretele o lasciate ogni speranza voi che entrate. Siete avvisati anche voi.
Possiamo proseguire. Innanzitutto devo dire che in questo momento la TNA mi mette una profonda tristezza. Una tristezza vera, dettata dalla consapevolezza di stare assistendo al momento probabilmente più basso della storia della compagnia. Stiamo parlando di una compagnia di wrestling che dopo aver passato tre anni a fare una vita da nababbi seguendo ogni fesseria uscita dalla bocca di quelli che hanno rappresentato il vero cancro della TNA, Hulk Hogan ed Eric Bischoff, adesso si ritrova in braghe di tela, costretta a risparmiare su qualsiasi cosa e a doversi ridimensionare sempre di più. Stiamo parlando di una compagnia che con il passaggio da SpikeTV a Destination America si è vista più che dimezzare i propri spettatori, che quindi ora non può più avere la stessa esposizione, lo stesso seguito e la stessa fanbase che aveva ancora prima del 2010, anno dell'arrivo del cancro H&B. Stiamo parlando di una compagnia che sta perdendo, pezzo dopo pezzo, tutta la sua storia: James Storm, l'ultimo vero Original, che va via dalla TNA è solo la pietra tombale di tutto questo, un po' come se Gesù Cristo desse le dimissioni da figlio di Dio.
Io credo che, come gran parte delle volte nella sua storia, il vero problema sia rappresentato dall'organizzazione della compagnia che è di livello infimo. Vuoi ridimensionare la compagnia perché sei in profonda crisi e hai bisogno di ridurre i costi? Benissimo, ci sta. Ma va fatto in modo intelligente, non tagliando ciò che ti fa vendere i biglietti. Perché di questo stiamo parlando dato che la TNA è riuscita a perdere nel giro di poco più di un anno tutti o quasi i pezzi pregiati che aveva nel roster. AJ Styles, Samoa Joe, Christopher Daniels, Kazarian, gli ultimi sono Low Ki, Magnus, Austin Aries e James Storm. Danni collaterali, dirà qualcuno. Peccato che non sia assolutamente così. Alcuni di questi nomi, insieme a pochi altri ancora presenti a Impact Wrestling, erano l'anima della TNA. Erano coloro che l'avevano costruita negli anni, che l'avevano vista crescere e che l'avevano supportata più di chiunque altro. Basti pensare che il miglior match della storia della federazione è universalmente riconosciuto nel 3-Way match tra AJ Styles, Samoa Joe e Christopher Daniels a Unbreakable 2005. Quei tre oggi non ci sono più. Sono diventati vecchi e scarsi? Come no, infatti il primo è il top player della NJPW, il secondo è stato preso in un nanosecondo dalla WWE e ha già debuttato a NXT e il terzo insieme a Kazarian è ROH World Tag Team Champion ed è sulla cresta dell'onda fin da quando la TNA l'ha licenziato. Risultato di tutto questo? Che la TNA continua a perdere pedine preziose che non può permettersi di perdere. E le perde a causa della propria disorganizzazione che non le consente di dare loro gli stipendi che meritano, che li costringe a chiedere il rilascio perché ormai non riescono più a sostenere le loro famiglie con i pochi soldi ottenuti dalle sessioni di tapings, sempre più rare e concentrate.
Ma la disorganizzazione della compagnia non ha influito solo sul roster (o sul team della produzione, che non è pagato da mesi), basti vedere quanto si sia snaturata la compagnia nel corso degli anni. Il suddetto match di Unbreakable 2005 non era per il titolo massimo benché fosse il main event del PPV. Era per l'X-Division Title. Un titolo che negli anni ha rappresentato il fiore all'occhiello della compagnia perché era ciò che la differenziava da tutto il resto: la X-Division era una specie di mito, competervi era un privilegio, tanto che vi hanno lottato tantissimi nomi prestigiosi. Oggi l'X-Division Title non conta più niente. È diventato lo “Svolazzi Random” Title, messo in palio in modo casuale in match casuali contro avversari casuali. Torna ad acquisire un minimo di significato solo in precedenza di Destination X, quando il campione improvvisamente acquista importanza perché può incassarlo per ottenere una shot al World Title. Peccato che il titolo sia sempre stato incassato e dunque reso vacante, facendo sì che riprecipitasse costantemente nel nulla dal quale era appena emerso. Fatto sta che l'X-Division Title non ha più alcun valore. Ma questo discorso potrebbe valere per tante altre caratteristiche della TNA che si sono perse nel tempo come il ring a sei lati, sostituito durante il triennio del cancro e fortunatamente rimesso in mezzo l'anno scorso a furor di popolo.
Tutti questi fattori – e ho menzionato solo quelli più importanti – hanno portato alla crisi senza precedenti di oggi, la quale disegna perfettamente la situazione di una compagnia che non sembra più padrona di se stessa. Persino stare su Destination America che, con tutto il rispetto, è una collocazione di serie Z rispetto a SpikeTV, è problematico per la compagnia, che si è vista spostare il proprio slot settimanale dal venerdì al mercoledì. Il risultato è stato che il PPV Slammiversary, già fissato, è andato completamente a donne di facili costumi perché i wrestler erano stati convocati per una puntata live che si sarebbe dovuta tenere il venerdì prima del PPV e che invece è stata anticipata al mercoledì. In questo modo i tapings degli episodi successivi al PPV si sono dovuti tenere PRIMA del PPV e non dopo, come originariamente programmato. Il risultato è che il PPV è stato inutile o quasi e che la vera puntata importante sarà quella di stanotte, registrata in precedenza e della quale si conoscono già i risultati. Senza contare che ora, sempre su Destination America, c'è anche la Ring of Honor, cosa di cui la TNA non sapeva niente. La compagnia pensava di poter spadroneggiare sul canale e invece viene trattata sempre peggio, considerando che DA potrebbe anche decidere di smettere di trasmettere Impact a settembre. Che dire, meraviglioso. E dire che la TNA non sta proponendo affatto un pessimo prodotto on screen. Anzi, gli episodi risultano spesso interessanti nell'ultimo periodo, contrariamente a 3-4 mesi fa in cui facevo veramente fatica a vedere una puntata intera senza addormentarmi. Peccato che tutto questo non possa bastare per una compagnia che potrebbe benissimo essere prossima al canto del cigno, per quanto ne sappiamo. E questo, responsabilità lampanti della compagnia a parte, fa venire solo un'immensa tristezza.
P.S. Vorrei ringraziare di cuore per tutti i messaggi e gli attestati di stima ricevuti in seguito al primo numero del Best Promos Ever della settimana scorsa. Era un'idea che avevo da tanto e che spero possa servire per creare una sorta di “archivio” dei promo che hanno fatto la storia del wrestling. Cominciare da Dusty Rhodes era una scelta obbligata per rendergli il giusto tributo dopo la sua morte che ha sconvolto un po' tutto il mondo del wrestling, me compreso, e mi fa un immenso piacere che in molti lo abbiate apprezzato. Per il resto, il BPE non avrà cadenza fissa come il 5 Star Frog Splash, anche se la settimana prossima uscirà già il secondo numero. Al momento ho già in mente una decina di promo storici da trattare, però mi farebbe piacere se partecipaste anche voi che mi leggete. Se volete suggerirmi un promo storico da trattare nel BPE potete scrivermi alla mia mail lorenzo_pierleoni@hotmail.com così da darmi ulteriori idee.