5 Star Frog Splash #69 – “SUPLEX CITY, BITCH!”

Ecco, sono questi i momenti in cui la WWE mi fa più perdere la pazienza. Mesi di scelte folli, gente inadeguata nel main event di Wrestlemania mentre i fan favourite (che, giusto per ricordarlo, sono anche i migliori wrestler del roster) sono a scornarsi tra loro in un Ladder match per il titolo Intercontinentale, show inguardabili dove per tre ore non accade nulla e poi basta un'accorta scelta di booking nel match più importante dell'anno, unita alle sconfinate capacità individuali di alcuni dei performer della compagnia, per rimettere immediatamente tutto in carreggiata e trasformare una Caporetto dichiarata in un bel match che capovolge la situazione, spariglia le carte e arricchisce di spunti il futuro. Questa è stata Wrestlemania, questo è stato il suo main event tra Brock Lesnar e Roman Reigns che ha visto trionfare come nuovo campione Seth Rollins, il quale non solo ha celebrato l'impresa di incassare per la prima volta la valigetta del Money in the Bank a Wrestlemania, ma anche di essere il primo campione di NXT ad arrivare nel main roster e vincere il titolo massimo (cosa che sarebbe potuta succedere anche con l'inadeguatissimo ma che, per fortuna, non è successa).
Il match ĆØ stato migliore di EONI rispetto allo sfacelo che si prospettava per un unico motivo: la WWE l'ha costruito nel modo migliore possibile. E in questo caso per “modo migliore possibile” intendo “ciò che i fan volevano vedere ma che non si aspettavano assolutamente”. PerchĆ© il protettissimo e impostissimo Roman Reigns ĆØ stato fatto a pezzi da Brock Lesnar. Era l'unica stesura accettabile: Lesnar ha preso Reigns e ha iniziato a malmenarlo per tutto il ring nella maniera più brutale possibile, portandolo a quella “Suplex City, bitch!” che ha giĆ fatto la storia (e che non poteva non essere il titolo del mio editoriale, cosa che avevo annunciato giĆ durante il match per la disperazione di GP, il quale ha ospitato me, Michele Ippolito, Dario Rondanini e Giuseppe Cuozzo la notte di Wrestlemania). Non che Reigns non abbia fatto la sua parte; solo che non si capisce ancora effettivamente cosa abbia fatto. Non c'ĆØ dubbio che Reigns abbia stiffato notevolmente ogni colpo domenica, affrontando Lesnar facendo sul serio. E non si capisce se fosse fatto di proposito, se fosse concordato (e se cosƬ fosse non mi stupirei) oppure se Reigns abbia iniziato a stiffare nell'emozione e nella concitazione del momento. Certo ĆØ che le “armi convenzionali” di Reigns poco o nulla avrebbero potuto contro questo Lesnar inarrestabile. Fatto sta che Reigns il suo momento di gloria l'ha avuto e davanti ai fan si ĆØ paventato l'incubo di vedere Reigns uscire campione da 'Mania. E invece no, invece arriva Rollins, accolto come un eroe, che con tempistiche e modalitĆ semplicemente perfette spezza la narrazione, mostra qualcosa di innovativo incassando la valigetta in un match, quindi inserendovisi di fatto, e conquistando poi il titolo.
Sapete bene quanto io sia intransigente a volte nei confronti della WWE e potrete capirlo ancora meglio stavolta: lo sono perchĆ© hanno tutti i mezzi per fare cose fantastiche e invece, se va bene, si limitano al compitino; altrimenti propongono direttamente disastri incommensurabili. Stavolta, invece, stavolta no: l'incasso di Rollins ha semplicemente salvato capra e cavoli. Peccato che in questo caso capra e cavoli siano la stessa persona: Roman Reigns. PerchĆ© l'incasso da un lato ha salvato il match, trasformandolo in qualcosa di storico a suo modo e privandolo di quell'atmosfera surreale che ha circondato la rivalitĆ tra Reigns e Lesnar fin dal termine della Royal Rumble, dall'altro ha salvato il push di Reigns. PerchĆ© sƬ, ĆØ vero, Reigns ĆØ stato schienato ed ĆØ indubbiamente quello che ĆØ uscito peggio da questo match. Ma Reigns ha subito quattro F-5. Reigns ha inflitto dei danni a Lesnar, facendolo sanguinare. Reigns lo ha messo in difficoltĆ , rendendo la sua sconfitta tutt'altro che impronosticabile (anche se ogni volta ĆØ stato fatto in modo che Reigns prendesse il controllo per caso o per fortuna, come nel caso del paletto che ha aperto la testa di Lesnar). Quella di Reigns non ĆØ una bocciatura totale, ĆØ un “Ok, facciamo un passo indietro e proviamo a ricominciare” che ha salvato anche Reigns stesso. Paradossalmente se l'incasso che gli ha impedito di vincere non fosse mai avvenuto e Reigns avesse conquistato il titolo, avrebbe finito per bruciarsi irrimediabilmente. Invece con questo espediente avranno il tempo di riprovarci e di riproporre Reigns in maniera diversa in modo che possa incontrare il gusto del pubblico.
Durante tutta la Road to Wrestlemania ho letto spesso commenti di utenti che parlando di Reigns dicevano “Ma basta prendersela con questo povero ragazzo, chissĆ cosa vi avrĆ mai fatto! Non ĆØ colpa sua, smettetela di fischiarlo e di odiarlo!”. Non ĆØ colpa sua, certo. E infatti nessuno fischia la persona Roman Reigns, dubito che qualcuno di quelli che fischia ce l'abbia proprio con il performer e voglia vederlo sparire. Ciò che si fischia ĆØ l'orripilante (mancata) gestione di Roman Reigns, che ĆØ da mani nei capelli e che non ha fatto altro che smantellare ogni protezione eretta intorno all'ex membro dello Shield. Semplicemente, Reigns non ĆØ adatto per occupare quel ruolo al momento. Reigns ĆØ inadeguato: ci sono almeno una dozzina di performer che avrebbero meritato il main event di Wrestlemania più di lui. Ć la direzione del suo personaggio ad essere criticata, ĆØ il suo essere imposto e protetto ai limiti del ridicolo, nonchĆ© raccomandato nemmeno troppo velatamente. Ć questo ciò che non piace di Reigns, non certo lui come persona. Io stesso faccio parte di quelli che avrebbero fischiato sonoramente Reigns a Wrestlemania, ma non perchĆ© lo voglio morto bensƬ perchĆ© i palcoscenici adatti per lui in questa Wrestlemania erano altri. Lo dico da mesi: Reigns avrebbe dovuto trovarsi al posto di Cena e interrompere l'imbattibilitĆ di Rusev. Sarebbe stato quello il suo posto ideale. Sarebbe stato probabilmente acclamato, avrebbe vinto lo US Title e avrebbe avuto il tempo di crescere e migliorare con quella cintura alla vita, un po' lontano dalla luce dei riflettori principali e con meno responsabilitĆ addosso. Non dandogli il titolo massimo la WWE gli ha solo fatto del bene, ma ora bisogna vedere se riusciranno davvero a salvarlo.
Wrestlemania in generale, tuttavia, rimane un evento mediocre. Non può essere altrimenti quando hai un solo match valutabile sopra il 6,5 (il main event, appunto, e prevalentemente per questioni di booking) e niente da ricordare in tutto il PPV. Perché è questa la desolante realtà di Wrestlemania 31: che non sarà ricordata per nulla. Non un match, non un segmento, niente di niente. E non poteva essere altrimenti con la costruzione orripilante che ha avuto. Perché di tutti i match di Wrestlemania solo due avevano avuto una costruzione degna di arrivare allo Showcase of the Immortals: Seth Rollins vs Randy Orton e Triple H vs Sting. E Orton vs Rollins, infatti, è stato probabilmente l'highlight del resto del PPV. Un buon match, ben combattuto da entrambi i lottatori ma al quale non si può dare una valutazione eccessiva perché era evidente che i due si trattenessero. Orton e Rollins a mio avviso possono tirare su un matchone se vogliono, ma domenica si sono limitati a fare poco più del compitino, con l'ottimo e sorprendente spot finale a suggellare l'incontro. Sting vs Triple H, invece, è una roba indegna. Un match orribile, che cancella quattro mesi di storia tra i due eliminando ogni elemento della narrazione e riproponendolo del tutto modificato. Sting dice che non è arrivato in WWE per lottare come uomo della WCW? Ovviamente viene proposto da tale. Sting paragona Triple H all'nWo come esempio di autorità corrotta? Ecco l'nWo al fianco di Sting nel match. Per non parlare poi della stretta di mano finale che sublima il tutto: semplicemente anticlimatica e totalmente estemporanea rispetto alla storia costruita fino a quel momento. Dov'è finito quello Sting che era arrivato in WWE con l'unico obiettivo di abbattere Triple H? Boh, chissà .
Anticlimatica ĆØ stata anche la sconfitta di Rusev contro John Cena. Si sapeva che Cena avrebbe vinto e terminato l'imbattibilitĆ del bulgaro, ma ciò non vuol dire farlo in mezzo al disinteresse generale, con quel finale che non aiuta nessuno. Delusione il match per il titolo Intercontinentale, mi aspettavo che almeno i “fantastici 3” riuscissero a mettersi in mostra e a organizzare qualcosa di decente, ma cosƬ non ĆØ stato. Undertaker vs Bray WyattĀ beh, ĆØ un match che arriva alla sufficienza, ma niente di più. Taker era in ottime condizioni di salute, Wyatt faceva decisamente fatica per la distorsione alla caviglia rimediata prima del match. Ma, anche in questo caso, tra qualche mese nulla ci resterĆ di tutto questo, l'unico momento particolarmente rilevante ĆØ stato quando Wyatt stava facendo la sua solita camminata rovesciata e Taker si ĆØ messo seduto spaventando Wyatt. Ha chiuso il PPV la vittoria del Team Pai-J contro le Bella Twins, in un altro match discreto ma che avrebbe potuto essere decisamente migliore con qualche minuto in più e un booking meno pesante.
Se il PPV che abbiamo visto domenica fosse stato qualsiasi altro probabilmente gli avrei dato una sufficienza piena. Peccato che domenica tutti noi abbiamo assistito a Wrestlemania e lo spettacolo che ci siamo trovati di fronte non è degno dello show che dovrebbe essere il migliore, il più importante e il più emozionante dell'anno. Una buona scelta di booking non può salvare l'intera baracca: Wrestlemania 31 è stato comunque un PPV insufficiente recuperato in parte dal main event ma che non può avere una valutazione positiva perché ci si aspettava uno sfacelo invece che lo show mediocre che in effetti è stato.