5 Star Frog Splash #67 – “The Wasteland” by V. K. McMahon

5 Star Frog Splash #67 - "The Wasteland" by V. K. McMahon

Che belli questi show WWE della Road to Wrestlemania 31 (aka Wrestlemania Play aka Wrestlemania RePlay). Dico davvero. Sono show bellissimi, fantastici, straordinari. Perché deve volerci veramente molto molto talento da parte dei writer WWE per riuscire a scrivere ogni settimana, prima del PPV più importante dell'anno, tre ore di NULLA. Nulla. Vuoto cosmico allo stato assoluto, poco o niente che meriti di essere guardato. Ormai Raw è come SmackDown, guardarlo o meno non cambia granché… o forse è anche peggio, almeno SmackDown dura un'ora in meno. Non sono ironico, penso davvero che ci vogliano delle qualità sconfinate per riuscire a non costruire assolutamente NULLA per quello che dovrebbe essere lo show più rappresentativo della compagnia, l'ideale chiusura della “stagione” WWE, che dunque dovrebbe suscitare nello spettatore un minimo di curiosità, almeno un po' d'interesse. Anche perché Wrestlemania è un po' come il Superbowl, non la guardano certo solo fan di wrestling bensì anche spettatori occasionali. Che saranno certamente contenti di sapere che quest'anno a Wrestlemania non ci sarà niente da raccontare.


Lo Showcase of the Immortals dovrebbe essere il luogo dove tutti i nodi vengono al pettine, dove le rivalità più importanti si chiudono, le cui conseguenze non potranno fare altro che riflettersi sul futuro della WWE. Quest'anno, invece, guardando alla card di 'Mania si avverte solo una grande desolazione, visto che le uniche storie costruite decentemente e che giungeranno al loro naturale epilogo sono solo due: Triple H vs Sting e Seth Rollins vs Randy Orton. Il resto dei match annunciati e da annunciare sono solo dei riempitivi organizzati solo perché c'è Wrestlemania, che non hanno nessuna ragione o motivazione alle spalle. Prendiamo il Ladder match per l'Intercontinental Title, che ha ricevuto una tiepida reazione di approvazione quando è stato annunciato. La storia che ha portato a tutto questo è la seguente: Dean Ambrose decide un bel giorno di voler vedere la sua faccia sulle pareti del quartier generale WWE e quindi di voler scrivere il suo nome nell'albo d'oro di un titolo. Tralasciando il fatto che il Lunatic Fringe sia lo United States Champion con il regno più lungo da quando il titolo è sotto l'egida della WWE e dunque ci sia già su quel dannato muro, vediamo come Ambrose riesca ad ottenere con l'inganno un match titolato a FastlaMe da Bad News Barrett. Prima di perdere per squalifica, ovviamente, cosa più sensata del mondo dopo tutto il delirio combinato per ottenere il match. Da lì Ambrose decide che Barrett non è un campione degno e gli ruba la cintura. Un tizio di passaggio capitato lì per caso (credo si chiami R-Truth) decide che la cosa è molto divertente e inizia a fare lo stesso. Intanto, il miglior wrestler a tutto tondo della WWE attuale che dovrebbe essere impegnato in ben altri contesti guarda con interesse la IC Belt. Luke Harper decide di non essere stato abbastanza fuori di testa ultimamente e decide di giocare anche lui ad Acchiappa la Cintura ma Dolph Ziggler, il cui scopo nella vita è evidentemente NON avere mai e poi mai un match singolo a Wrestlemania, decide di gettarsi felicemente in questo mer… in questo meraviglioso intrigo. Intanto viene annunciato assolutamente dal nulla sulla WWE App che Barrett difenderà il titolo a Wrestlemania in un Ladder match contro più avversari. Motivo? Boh. Intanto Ziggler decide che ormai la frittata è fatta e che quindi è meglio farla bene, dunque decide di coinvolgere Daniel Bryan nella cosa sfidandolo apertamente. Perché giustamente farlo prima e sfidarlo a un match singolo era troppo overrated. Ed ecco che Bryan finisce SmackDown con la cintura in mano! Ah no, Stardust, che deve aver evidentemente ucciso il fratello Goldust nel sonno, visto che fino al giorno prima era in faida con lui, attacca Bryan. E ruba la cintura, ovviamente. E così via, fino ad un epilogo che arriverà (forse) nel prossimo SmackDown.

Ormai è meglio ridere, almeno ridiamo per non piangere. Perché io credo di non aver mai visto una card di Wrestlemania deficitaria, ridicola, priva di contenuti, senza quasi nessuna fonte d'interesse come quella che vedremo tra 17 giorni. E il motivo per cui Wrestlemania è così povera e patetica è uno solo: stanno costruendo il tutto intorno ad una sola persona. È esattamente lo stesso errore commesso in quella che probabilmente è stata la Royal Rumble peggiore di tutti i tempi, meno di due mesi fa. Ma la WWE non è che si rende conto della fesseria commessa e corre ai ripari, no no: decide fantozzianamente di ripercorrere la stessa identica strada. Nel PPV più importante dell'anno. Per un wrestler che finora non ha dimostrato di valere nemmeno l'1% di tutte le attenzioni che gli sta dedicando la WWE. Basta guardare la card di Wrestlemania per rendersi conto che l'errore macroscopico è lo stesso: stanno impedendo ai fan di tifare chiunque al di fuori di Roman Reigns.

Guardiamola questa benedetta card, cosa c'è oltre a Reigns vs Lesnar? C'è Sting vs Triple H, un magnifico scontro generazionale tra icone, WCW vs WWE! Peccato che sia l'icona cattiva a trainare la faida mentre quella buona è a casa sul divano. Il copione per Undertaker vs Bray Wyatt (che è tragicomico anche solo da leggere, ma avremo tempo e modo di parlarne) non è molto diverso: incredibile, due grandi personaggi inclini ai mindgames si sfideranno a 'Mania! Peccato che sia il personaggio cattivo (sia nel senso di allineamento heel che di capacità) a trainare la faida mentre quello buono è a casa sul divano. Avremo John Cena vs Rusev, direttamente dagli anni '80, con Rusev intifabile e John Cena che avrà la sua solita reazione mista/avversa. Ci sarà il Ladder match per l'Intercontinental Title, la cui costruzione consiste praticamente nel prendere ogni fan favourite del pubblico (ne conto quattro) e buttarlo a casaccio in questa massa informe. Avremo la Midcarding Memorial Battle Royal, dove l'unico che conti qualcosa è Ryback (e sto esagerando). E poi avremo Rollins vs Orton, la faida con il turn face più rimandato di sempre. Tutto è costruito in modo che sia solo una persona a risaltare lì in mezzo: Roman Reigns. Io ogni volta che leggo quel nome immagino Vince McMahon che sferra possenti testate contro un muro di cemento sperando che prima o poi si rompa. Peccato che non si romperà mai.

Ma basta anche solo vedere cosa sia successo a Raw per rendersi conto di quanto la situazione sia grave. Il problema è proprio quello: a Raw, come ho detto prima, non è successo niente. Eppure avevi Reigns, avevi Heyman, avevi anche l'assentissimo Lesnar. Cosa ci vorrà mai per costruire un segmento di confronto tra le parti e fare in modo di portare avanti la faida? Credo che la risposta sia che occorra la volontà di farlo. E la WWE al momento questa voglia non ce l'ha perché ha il timore che mettendo Roman Reigns di fronte a Brock Lesnar, il monster heel con lo status più elevato che io ricordi da chissà quanto tempo a questa parte, Reigns sia fatto a pezzi e Lesnar sia osannato. Cosa che è successa lunedì anche senza il confronto, con Heyman che cercava di usare qualsiasi arma a suo vantaggio per suscitare almeno un po' di heat nei confronti dell'immobile Lesnar, persino i rumor relativi ad una sua partenza con destinazione UFC, pur senza riuscirci. Mentre Reigns si prendeva la rivincita telefonatissima contro Seth Rollins senza spiccicare nemmeno una parola. Eh beh sì, tutto giusto, sacrosanto non poter usare quello che stai costruendo come tuo top face perché il tuo top heel riscuote maggiori consensi. Una situazione assurdaÂ… o forse no. Chissà, magari è tutto un brutto sogno, una barzelletta, uno scherzone che ci sta facendo la WWE per metterci paura. “Pensavi davvero che avrei dato il titolo a quel fesso che sarebbe fischiato anche sullo stesso ring con Satana in persona? E per di più facendogli battere Lesnar, che ha raccolto l'eredità della Streak? Sei più fesso di quanto pensassi!”. E invece no, invece tra 17 giorni dovremo assistere ad un ennesimo scempio che non vuole vedere nessuno. Ma la cosa più grave di tutte è che stavolta ad essere celebrato sarà solo il feticismo che la WWE ha nei confronti di se stessa e che ha fatto sì che anche un evento importante come Wrestlemania sia stato ridicolizzato e ridotto ad una messa in scena priva di qualsiasi attrattiva.

Scritto da Lorenzo Pierleoni
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