5 Star Frog Splash #66 – FastlaMe

Spesso la risposta più semplice e scontata è anche quella giusta. Avrei dovuto saperlo anche due settimane fa, quando mi ero chiesto se la WWE a FastlaMe (no, non è un errore di battitura) avrebbe commesso l'ennesima fesseria della sua Road to Wrestlemania 31 oppure se avrebbe tirato fuori dal cappello un inaspettato colpo di genio. E fesseria fu, ma mai mi sarei aspettato che questa raggiungesse tali proporzioni, tali livelli di orrido che hanno caratterizzato praticamente tutto il PPV. FastlaMe è stato un PPV in gran parte disastroso, con un solo match più che sufficiente, forse perché in realtà è stato registrato trenta anni fa a nostra insaputa. Sto parlando di John Cena vs Rusev, una rivalità che sembra uscita direttamente dagli anni '80 per quanto sia totalmente anacronistica, fuori tempo e decisamente insensata. Nonostante questo il match è stato piuttosto godibile; Cena come al solito riesce a tirare su sempre un'ottima prova quando si trova coinvolto contro il “monster of the week” di turno (a patto che questo abbia qualche buona qualità, come Rusev indubbiamente ha), inoltre i due protagonisti hanno dimostrato una notevole alchimia che ha migliorato l'azione in ring. Devo dire che mi aspettavo (tanto che il verdetto di questo match è stato uno dei pochi da me azzeccati al TWGame) una vittoria di Rusev per KO, era abbastanza facile prevedere che sarebbe andata a finire così perché era la strada più semplice e immediata per arrivare al rematch di Wrestlemania. Inoltre Cena esce intatto da questo match, dato che ci sono volute un'interferenza, un Low Blow e una Accolade per batterlo, mentre Rusev ha sicuramente beneficiato di una vittoria prestigiosa per sottomissione contro il volto della WWE. Lasciamo stare che tutto questo sarà rimesso in discussione a Wrestlemania dato che difficilmente Cena perderà una seconda volta ma vabbè, accontentiamoci per il momento.


Molto bello è stato anche il confronto faccia a faccia tra Triple H e Sting, che è stato il vero Moment of the Night di FastlaMe. Qui la WWE ha fatto le cose per bene: la rivalità è stata proposta come uno scontro tra le due icone di WCW e WWE, quindi Sting ha nuovamente adottato la sua “persona” dello storico feud contro l'nWo, mentre Triple H per una volta ha smesso i panni del COO ed è tornato al suo giubbotto di pelle. Molti si chiedono perché Sting non proferisca parola o perché si limiti a indicare con la sua mazza da baseball: semplicemente, è ciò che faceva nel feud che lo ha visto vero protagonista e che ha consegnato al mondo la versione “corvo” di Sting. The Icon è stato più di un anno in WCW senza aprire bocca, limitandosi a rovinare costantemente i piani dell'nWo e a spaventarlo con i suoi mindgames; nessuna sorpresa che stia adottando suppergiù la stessa tattica anche nel feud contro Triple H. I due si affronteranno a Wrestlemania nel match del secolo. Nel senso che Sting (55 anni) + Triple H (45 anni) = 100. A parte gli scherzi, per come si preannuncia attualmente 'Mania Triple H vs Sting è senz'altro l'incontro più interessante. Peccato che per essere vissuto al massimo potenziale avrebbe dovuto andare in scena giusto quella decina/quindicina di anni fa.

E diciamo che le cose positive terminano qui, si salva Usos vs Tyson Kidd & Cesaro che raggiunge una sufficienza striminzita giusto per la qualità dei performer, visto che la contesa è stata impostata in modo totalmente deficiente. Giustamente hai gli Usos che danno il meglio in una contesa ad alto ritmo, hai Tyson Kidd che con gli Usos potrebbe integrarsi alla perfezione oltre ad alzare di livello la contesa date le sue enormi abilità sul ring, hai Cesaro che ha più potenza nel mignolo di quanta Roman Reigns ne abbia in tutto il corpo (ci arriveremo) e cosa fai? Fai il booking del match su un infortunio alla gamba di Jey Uso rallentando tutta la contesa. E infatti i quattro hanno messo su una contesa decisamente superiore anche solo la notte dopo a Raw, nonostante il finale sporco. Ma andiamo oltre, vogliamo parlare del miliardesimo match singolo in PPV di Dean Ambrose che termina con un finale ridicolo? Stavolta Ambrose ha perso per squalifica contro Bad News Barrett. Perché giustamente aveva solo dovuto faticare sette camicie per ottenere il match al PPV, per quale motivo non dissipare tutto perdendo per squalifica? Mi sembra logico. Senza infamia e senza lode il match per il Divas Title, Paige ci prova con tutte le sue forze (e a dire la verità stavolta anche Nikki Bella mi è piaciucchiata) ma finché concedono 5 minuti e 10 ai match delle Divas non vedo cosa possano inventarsi queste ragazze per tirare fuori un bel match.

Deludente Stardust vs Goldust, che si regge su una storia piuttosto solida ma che non raggiunge il suo obiettivo nel match dato che la storia viene sovvertita. Prima del match Goldust dice che ha intenzione di picchiare Stardust così forte da impedirgli di calarsi di nuovo nei panni del suo alter ego. Il che ci sta e mi era anche piaciuto, mi aveva ricordato il modo in cui Spiderman si ritrova a lottare contro Venom, con il simbionte/Stardust che assume così il ruolo di “forza corruttrice” che annienta Cody dall'interno. Peccato che poi il match sia andato su tutt'altri binari, con Goldust che si trattiene dal fare male al fratello su consiglio del padre… e poi vince. Che senso ha far vincere Goldust se la faida deve continuare, soprattutto se si stava trattenendo? Ci hanno messo una pezza nel promo post-match, ma la contesa in sé è priva di senso. E poi c'è quella genialata dell'opener, dove Dolph Ziggler, Ryback ed Erick Rowan si ritrovano a perdere contro Seth Rollins e un paio di paracarri che dovrebbero essersi ritirati giusto quella decina d'anni fa. E giustamente chi schiena chi? Kane schiena Ziggler. E certo, non sia mai che Ziggler possa preservare una qualche sorta di momentum prima o poi. Ha concluso il quadro il promo più banale e meno inaspettato della storia, quello di Bray Wyatt che ha sfidato Undertaker a Wrestlemania. Purtroppo non posso commentarlo perché ormai il mio cervello è tarato su un riflesso condizionato che lo porta a spegnersi per un paio di minuti non appena Wyatt apre bocca. Ma vabbè, non credo di essermi perso niente di rilevante a parte le farneticazioni di Wyatt sull'anima di Undertaker perché lui è il nuovo volto della paura. Forse dovrebbe rivedere com'è stato eliminato alla Rumble modello sacco di patate, altro che nuovo volto della paura.

Ho dimenticato qualcosa? Ah già, il main event. C'era anche Daniel Bryan vs Roman Reigns in questo FastlaMe ridicolo e paradossale. Così come ridicolo e paradossale è stato anche il suo main event, non a livello di workrate in sé ma di contenuti che si sono visti sul ring. Cioè nessuno. Il match è stato un elettroencefalogramma piatto: nessun sussulto, nessuna emozione, nessun momento topico, solo una sequela di mosse terminate con la temutissima Spear e l'1, 2, 3. L'incontro si è svolto grossomodo in questa maniera: Daniel Bryan si è trascinato in giro per venti minuti un sacco di patate, riuscendo nel miracolo di far uscire fuori un match sufficiente. E questa è un'aggravante, perché un match di Bryan da 6 è un'eccezione, non la norma. Ma come si può fare altrimenti se un performer deve lavorare per due mentre l'altro dopo cinque minuti ansima, dopo dieci boccheggia e il suo contributo al match è nullo? Bryan ha dovuto fare da solo anche quelle che avrebbero dovuto essere le power moves di Reigns. Basta guardare quella serie di tre Suplex che Reigns, per lo sforzo che ci ha messo, sembrava stesse sollevando Big Show, non Daniel Bryan. E poi la Powerbomb dall'angolo in cui Bryan si deve tirare su da solo con uno sforzo d'addominali perché Reigns non fa nulla se non restare lì impalato. In pratica Bryan ha vinto il match per Reigns. E questo è solo l'ultimo scempio prodotto dalla WWE nel tentativo di far sembrare decente quello che sarà il prossimo main eventer di Wrestlemania.

Chi altro in WWE è protetto tanto quanto è protetto Reigns? La risposta è semplice, nessuno. Prima inserito in una stable, lo Shield, in cui la vicinanza con due veri e propri fenomeni del ring lo mette al riparo da errori grossolani, poi dallo split una scrittura accortissima per evitare che Reigns metta in mostra tutti i suoi limiti. Quello di FastlaMe è stato appena il secondo match in singolo di Reigns in PPV. L'altro è stato allo scorso Summerslam contro Randy Orton, il quale in quella circostanza aveva dovuto impegnarsi con tutto se stesso per far fare una figura decente a Reigns. In pratica quello che ha fatto Bryan quattro giorni fa, con le dovute differenze. E ci avviamo dunque a grandi passi verso Wrestlemania 31, dove il main event sembra un remake riuscito male del match tra lo stesso Brock Lesnar e Goldberg di Wrestlemania XX. Questo perché, nonostante tutti gli sforzi della WWE, nessuno si calcola minimamente Reigns, che entra nelle arene accolto da un'esplosione di ragazzine festanti e poi per il resto dello show naviga nell'indifferenza o addirittura viene fischiato. Io mi chiedo cosa stia cercando di ottenere la WWE. Un nuovo controversial champion? Spero per loro di no, perché Reigns non ha minimamente le spalle grandi come Cena per sopportare dieci anni di situazioni paradossali. La verità è che, tanto per cambiare, la WWE sta provando a ficcare Reigns in gola al pubblico con tutte le sue forze. Con scarsi risultati. E perché questa fretta? Non ci è dato saperlo. D'altronde mandare Reigns a 'Mania contro Rusev, facendoglielo battere e facendogli guadagnare un push non indifferente recuperando allo stesso tempo consensi, visto che chiunque sia contro Rusev (tranne John Cena) è sempre superacclamato, era una cosa troppo intelligente. Meglio prendere Reigns e spararlo nel main event di Wrestlemania senza un perché, senza una reale dimostrazione di cosa abbia questo tizio che lo renda degno del main event di Wrestlemania a parte la sua chioma fluente. Perché non si capisce per quale motivo una federazione che conta nel proprio roster gente come Daniel Bryan, Cesaro, Dolph Ziggler, Dean Ambrose, Seth Rollins (senza contare i vari Sami Zayn, Kevin Owens, Finn Bálor, Hideo Itami e Adrian Neville che aspettano pazientemente a NXT il loro momento) debba ridursi a mandare nel main event di Wrestlemania, contro colui che ha battuto Undertaker un anno fa e che ne ha dunque raccolto l'eredità, uno come Roman Reigns.


Un ringraziamento particolare all'utente del forum KTW per il neologismo FastlaMe, considerato che “lame” in inglese significa “ridicolo, debole, che non si regge sulle sue gambe”.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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