5 Star Frog Splash #61 – Dragon: Reborn

E improvvisamente, nell'ultima puntata di Raw del 2014 che dalle premesse si prospettava agghiacciante, tutto cambiò. Dopo un dicembre praticamente ininfluente a livello di storyline (sì, TLC è compreso in tutto questo), il Raw di lunedì ha invece proposto due cambiamenti incredibili che hanno praticamente ribaltato il tavolo della WWE in vista della Royal Rumble, che da PPV (abbastanza) prevedibile e (assolutamente) orrido che era, ora si preannuncia interessante e assolutamente da seguire.


Il primo, ovviamente, è il ritorno di Daniel Bryan. Sette mesi: tanto è durato il calvario dell'ex American Dragon, che è stato costretto a stare lontano dal ring per colpa del suo infortunio al collo e poi al braccio. Ebbene, tutto finirà alla Rumble (o forse anche prima, chissà), poiché l'ex WWE World Heavyweight Champion ha annunciato il suo ingresso ufficiale nella Rissa Reale, unendosi al già annunciato Roman Reigns. E se proprio Reigns pareva essere l'indiziato principale a vincere il classico match a trenta uomini, il ritorno di Bryan ovviamente ha sconvolto ogni pronostico. Si può mai pensare che la WWE non affidi la vittoria della Rumble al mattatore della scorsa Wrestlemania? A questo punto sembra proprio impossibile, anche se l'avergli fatto annunciare il proprio ritorno, piuttosto di farlo tornare a sorpresa durante la Rissa stessa, qualche dubbio lo fa venire. Se Bryan si fosse presentato a sorpresa a Philadelphia il 25 gennaio, come già avevano fatto in modo perfetto John Cena nel 2008 ed Edge nel 2010 prima di lui, avrebbe ricevuto facilmente il pop più grande della storia… quindi perché non perseguire la stessa strada?

La prima motivazione che mi viene in mente è quella di cercare di vendere la Royal Rumble, e di conseguenza un numero maggiore di abbonamenti al WWE Network con questa mossa. Sarebbe una ragione plausibile: mancano ormai poco meno di due mesi al primo compleanno del Network (e al mio 28º, ma vabbè) e la sensazione è che la WWE voglia cercare di arrivare al più alto numero di abbonati possibile in vista di quel traguardo. Un'altra motivazione, di tutt'altro genere, è che la WWE non abbia intenzione di farlo vincere. Ma se solitamente sarei stato possibilista riguardo ad una tale evenienza, stavolta mi sento di escludere che Bryan entri nella Rumble e poi non la vinca. Davvero non hanno imparato niente in WWE? Davvero tutto quello che è successo alla scorsa Royal Rumble con Batista/Bootista non ha lasciato il segno a Stamford? Io non ci credo. Anzi, credo che la WWE sia rimasta decisamente bruciata da quell'avvenimento e che non annunceranno Bryan nella Rissa per poi far vincere quest'ultima a Roman Reigns. Perché si rendono conto che questa mossa vorrebbe dire uccidere letteralmente l'ex membro dello Shield, che ormai da mesi non ha più quelle reazioni che suscitava nei primi mesi in singolo, che avendo la meglio su Bryan firmerebbe in pratica la sua condanna a morte. Questo perché il pubblico non è del tutto stupido come pensa la compagnia: se un wrestler viene imposto e non arriva al top per meriti propri, il pubblico lo avverte e lo fischia. È esattamente il processo verso cui si sta avviando Reigns, che infatti qualche coro di disapprovazione e qualche “Boring” ha iniziato ad attirarlo. Per salvare la situazione la WWE deve smetterla di spingerlo all'inverosimile verso il main event ora che non è ancora pronto e dargli un ruolo consono alle sue capacità. Affrontare (e battere) Rusev a Wrestlemania, ad esempio, sarebbe la dimensione perfetta per il samoano, a mio avviso. Un altro motivo per far annunciare a Bryan il suo ingresso sarebbe, verosimilmente, legato al secondo cambiamento incredibile di lunedì (di cui parleremo più avanti): il ritorno dell'Authority. Con Triple H e Stephanie McMahon in carica come avrebbe potuto Bryan tornare a sorpresa alla Rumble? Sarebbe stato un buco logico notevole… non che in WWE non siamo abituati a cose del genere (ciao Brie Bella).

Dunque Bryan vincerà al 100% la Rumble? Mh, nì. Certo, il modo in cui è tornato e ha annunciato la propria partecipazione al match lo proiettano istantaneamente in cima a tutti i pronostici. Però io non sono del tutto sicuro che la WWE voglia davvero far vincere la Rissa al leader dello Yes! Movement. Il motivo è che ci sono altri nomi che potrebbero vincere la Rumble e che così facendo si consacrerebbero su livelli che non hanno mai raggiunto prima, mentre per Bryan questa vittoria non sarebbe poi così sconvolgente dato lo status di main eventer al quale Bryan è già asceso a Wrestlemania XXX. Nomi che, in caso di vittoria, allo stesso tempo non farebbero scattare la sollevazione popolare. Sto parlando di Dolph Ziggler e, in maniera minore, di Dean Ambrose. Devo dire la verità, il ritorno di Bryan personalmente ha avuto un sapore un po' agrodolce. Non fraintendetemi, sono felicissimo che Bryan sia tornato, che non debba alcun modo ritirarsi. E sarò contentissimo se il 25 gennaio a Philadelphia Bryan trionferà nel Royal Rumble match. Ciò non toglie che il suo ritorno abbia praticamente azzerato le speranze di vittoria di Dolph Ziggler, che nell'ultimo periodo era in ascesa come mai prima d'ora. Survivor Series, TLC, tutti gli show settimanali dell'ultimo periodo portano indiscutibilmente la sua firma. Io ultimamente avevo iniziato a crederci. Ci credevo sul serio che lo Show Off potesse smentire ogni pronostico e conquistare il Rumble match, andando a Wrestlemania come primo sfidante al WWE World Title. Questo perché Ziggler è l'underdog perfetto. Ziggler che batte Lesnar e conquista il titolo sarebbe una storia fantastica. E premierebbe un performer che fa di tutto da dieci anni per arrivare ai massimi livelli e non ci è ancora riuscito. Ma se proprio non si volesse lanciare Ziggler contro Lesnar… perché non Ziggler contro Cena con quest'ultimo campione? È un pensiero che mi frulla in testa dalla costruzione di Survivor Series, da quel segmento in cui Triple H cercava di convincere Ziggler a passare dalla sua parte poiché a Cena di lui non importava niente. Ecco, ammetto onestamente che Ziggler contro Cena sarebbe una faida che vorrei vedere. I due poi hanno dei trascorsi da cui sarebbe facilissimo ricavare una storia… e vedere Ziggler che batte Cena e si pone come suo pari sarebbe bellissimo.

Ma non divaghiamo. Chi vincerà la Royal Rumble, dunque? Al momento, ancora a caldo dopo gli avvenimenti di Raw, io direi che tutte le strade portano a Daniel Bryan. Semplicemente non c'è un candidato migliore di lui a vincere la Rissa Reale e poi andare a Wrestlemania a battere Brock Lesnar. Tuttavia, Roman Reigns incombe ancora come una spada di Damocle sul capo di tutti noi, mentre a Dolph Ziggler e a Dean Ambrose (a patto che lo si separi IMMEDIATAMENTE da quel buco nero che è Bray Wyatt) do ancora qualche chance. Ecco, però se mi si chiedesse io chi vorrei vedere vincere la Rumble andrei con Ziggler. Un po' perché il suo percorso negli ultimi mesi mi è piaciuto moltissimo, un po' perché ho come la sensazione che se Ziggler non sfrutti il momento e si consacri ORA, questa chance non si ripresenterà. Ciò che conta, comunque, è che con il ritorno di Bryan la Road to Royal Rumble, e di conseguenza la Road to Wrestlemania, è trecento volte più interessante di prima. Inoltre, con il ritorno dell'Authority, alla WWE si prospetta un'opportunità unica: costruire una Wrestlemania totalmente in funzione di un feud tra l'Authority e il resto del roster: da una parte Triple H, Seth Rollins, Big Show, anche Rusev volendo; dall'altra John Cena, Dolph Ziggler, Daniel Bryan, Dean Ambrose, Randy Orton… Sting. Starà alla WWE abbinare questi nomi e creare una Wrestlemania che, al contrario della scorsa, sia veramente uno show degno della sua reputazione.

Che sia un 2015 di buon wrestling per tutti noi, buon anno!

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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