5 Star Frog Splash #58 – Cancer

Io non so più che dire. Davvero. Mi sembra una scena già vista talmente tante di quelle volte che mi sento stupido, non riesco a credere di doverne parlare ancora. Purtroppo invece è assolutamente così, ancora una volta la WWE ha illuso tutti noi proponendoci una storia apparentemente (e incredibilmente, almeno nelle fasi iniziali) appetibile, per poi deluderci rovinando tutto nel modo più becero e confusionario possibile. E dire che erano partiti bene, lo avevo ammesso anche io due settimane fa. Due puntate di Raw (con sprazzi anche a SmackDown) decisamente godibili, poi la caduta verticale. Perché io una tale sfilza di cose senza senso come nelle ultime due settimane a Raw credo di non averla mai vista. In realtà l'episodio della settimana scorsa non è stato poi così tragico semplicemente, tutto ciò che vi è successo non importava a nessuno. “I buoni sono buoni, i cattivi sono cattivi” quindi Mark Henry e Rusev entrano nel Team Authority, Big Show e Sheamus per contrastarli entrano nel Team Cena. Che potenza di storyline, incredibile. Ciò nonostante, fino alla settimana scorsa la costruzione del match poteva dirsi ancora quasi discreta anche se dedicare una puntata intera a Ryback dovrebbe essere un reato punibile in almeno 73 stati. Peccato che questa settimana si sia toccato il fondo del fondo.
Cominciamo col dire che niente di ciò che è accaduto questa settimana a Raw ha il minimo senso. Alcune cose non lo avevano nemmeno prima in realtà, ad esempio il comportamento dell'Authority: Triple H e Stephanie McMahon hanno tutto da perdere dal match di Survivor Series, però fino a lunedì si sono comportati come se il match fosse poco più che una partita a scopone scientifico con Cena e la sua nonna ottantasettenne. Triple H in particolare ritiene più produttivo affidarsi a Mark Henry piuttosto che scendere in campo lui stesso per cercare di salvarsi il posto. Vabbè. Lunedì invece l'Authority si è resa conto che la situazione avrebbe potuto rivelarsi pessima per loro e quindi hanno annunciato che durante la serata avrebbero distrutto il Team Cena. E lo hanno effettivamente fatto. Senza che il Team Cena opponesse alcuna resistenza. Dolph Ziggler viene messo in un match contro Luke Harper, assaltato alle spalle da Seth Rollins, Jamie Noble e Joey Mercury, privato dell'Intercontinental Title e colpito dopo il match da Seth Rollins. Il Team Cena non fa una piega: né John Cena, né Sheamus, né Big Show ritengono di dover intervenire a favore del loro compagno di squadra. Poi Big Show e Sheamus devono addirittura affrontarsi l'un l'altro e lo fanno, invece di rendersi conto che è una trappola e inventarsi qualcosa per salvarsi la pelle. Dopodiché Sheamus viene infortunato gravemente da Mark Henry con una World's Strongest Slam sul tavolo dei commentatori, manco fosse stato investito da un tir. Intanto, John Cena è ancora nel backstage a osservare compiaciuto la decimazione del suo team senza fare nulla.
Ok, ditemi che senso ha tutto questo. L'unica risposta è ovviamente “nessuno”, visto che non ha alcun senso il fatto che il Team Cena non si premunisca contro gli assalti dell'Authority e li subisca così senza fare una piega. Dolph Ziggler poi Due settimane fa avevo scritto che su di lui aleggiava l'ombra di un push. Ora non posso più affermare lo stesso perché non ne sono affatto sicuro. Ditemi che senso ha incentrare tre settimane di costruzione prevalentemente su Ziggler facendogli difendere il titolo giusto quelle millemila volte (anche venerdì a SmackDown nell'ottimo Triple Threat Elimination match contro Cesaro e Tyson Kidd, se non lo avete visto fatelo che ne vale ASSOLUTAMENTE la pena) e poi farlo cedere a sei giorni dal PPV? Nessuno, appunto. Per dare il titolo a chi poi? A Luke Harper. A LUKE HARPER. Sparito per mesi, tornato la settimana scorsa dopo un paio di promo inquietanti e privi di senso (non sia mai), vince il titolo Intercontinentale come abbiamo visto a Raw. Nel momento esatto in cui Harper ha vinto il titolo i mesi di costruzione di Ziggler E dell'Intercontinental Title sono svaniti nel nulla. Quel titolo è tornato ad avere valore zero in questo momento. Perché è finito alla vita di uno che in questo momento è esattamente quello, uno zero. E il fatto che in WWE non abbiano ancora capito che mettere l'oggettino luccicante alla vita del nuovo venuto (salvo rare, rarissime eccezioni) non serve proprio a nulla. Su Sheamus vorrei glissare, davvero, ma non posso. Mi ero augurato che questa storia potesse essere un nuovo inizio per lui. Non lo è stato affatto, anzi, il “tough irishman” è stato messo KO come l'ultimo dei fessi. In ospedale per un colpo su un tavolo. Bel trattamento.
Proprio un bel trattamento, visto e considerato che i due wrestler che si sono uniti al Team Cena dopo la dipartita del rosso irlandese messi insieme non arrivano alla metà delle capacità di Sheamus. Perché gli ultimi due membri del Team Cena sono Erick Rowan e Ryback. Really? L'ingresso di Erick Rowan è stato tragicomico. È risuonata la stessa theme song di Luke Harper (cambiarla a uno dei due era troppo mainstream), è arrivato Rowan che dal suo ritorno non aveva fatto altro che fare il feticista con i capelli di Renee Young e gironzolare senza meta a bordoring e si è messo al fianco di Cena come se dovesse essere una forza inamovibile e un aiuto enorme per il Team Cena. Tutto bellissimo. Perché si è unito al Team Cena? Perché ce l'ha con Luke Harper dato che fino a poco tempo fa erano inseparabili? Ma soprattutto, perché John Cena dovrebbe fidarsi minimamente di lui in un match del genere? Boh, non ci è dato saperlo. D'altronde Rowan è passato prontamente in secondo piano dall'ingresso nel Team Cena di Cesaro. Ah no scusate, quello era solo un tentativo di trolling dello svizzero ai danni del Team Cena. D'altronde il Team Authority non lo ha usato come la peggior pezza da piedi nelle ultime settimane escludendolo anche dal Team, no no. Aveva tutte le ragioni di prendere in giro Cena. Dicevo, altro che Cesaro, l'ultimo ingresso nel Team Cena è stato quello di Ryback. Che evidentemente, da buona macchina di distruzione che è, nelle ultime settimane deve essere andata in pesante cortocircuito per entrare nel Team Authority, uscirne in malo modo per un motivo non meglio specificato, entrare nel “Team Ryback” per poi farsi convincere da quattro fesserie arrangiate in qualche modo da John Cena per entrare nel suo Team nonostante fosse irremovibile fino a qualche minuto prima. Tutto bellissimo.
Chi mi legge spesso lo sa, io non sono mai tenero nei confronti del creative team della WWE. Personalmente li ritengo un branco di scimmie ammaestrate, dei presunti professionisti che dovrebbero essere esperti nel costruire storyline per la WWE ma che probabilmente prima di entrarvi non avevano visto un solo match, altrimenti non si spiega un tale fallimento in storie semplici semplici, nelle quali si crea tutto il necessario per delle storie di successo e poi le si lascia morire ad un passo dalla meta. Però guardando la pietosa puntata di Raw di lunedì mi sono reso conto di una cosa. Il vero cancro della WWE in questo momento non è il creative team. È John Cena. Non intendo la persona John Cena, non intendo nemmeno il wrestler John Cena. Intendo il personaggio John Cena. Perché non è possibile guardare un Raw come quello di lunedì, costruito tutto in funzione del segmento finale, e non rabbrividire dallo schifo. Il segmento finale è stato patetico. Dall'entrata di John Cena in poi io l'ho guardato con le mani nei capelli e non scherzo. Perché dopo dieci anni che John Cena è in WWE ancora qualcuno crede di doverlo costruire come un underdog, come quello sfavorito dalle probabilità, come quello che deve andare contro tutto e tutti per vincere. E non importa chi abbia al suo fianco, tutto può essere mandato in malora pur di far emergere Cena come il salvatore della patria, come l'eroe, come la vera icona. E chi se ne frega di una storyline, chi se ne frega di raccontare al pubblico qualcosa di coerente, chi se ne frega se affianco a lui c'è gente di valore come Dolph Ziggler, Sheamus, Cesaro, che da mesi (o anni) naviga nell'oblio e che attende un'occasione per essere rilanciata. No, l'importante è vedere sempre quel “Cena against the world” che piace solo a Vince McMahon e a qualche praticante estremo del sadomasochismo. Oltre a collocare sempre in posizioni privilegiate gente inadeguata (Ryback, Rowan, Henry), gente completamente insipida e fuori posto (Rusev), gente che ha fatto il suo tempo giusto da quella decina d'anni (Big Show, Kane, ancora Henry). Benvenuti in WWE signori, dove chi ha delle qualità le paga a caro prezzo perché più sei capace più vieni rispedito in fondo alla fila. Fila che, ormai lo sappiamo, avrà sempre lo stesso dannato boy scout in testa finché quest'ultimo non si ritirerà.
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