5 Star Frog Splash #52 – #LesnarConsequences

Non credevo che ci avrei messo solo cinque giorni a trovare una conferma alle mie tesi sul regno di Brock Lesnar come WWE World Heavyweight Champion. Credevo che gli enormi limiti relativi alla presenza di un campione come “The Beast”, il cui status è ormai alle stelle dopo la fine della Streak di Undertaker e dopo il massacro di John Cena a Summerslam, sarebbero venuti fuori con il tempo. D'altronde Lesnar non si farà vedere spesso nemmeno da campione, quindi mi ero convinto che il suo stato di part-timer lo avrebbe protetto un minimo. E invece sono bastati solo cinque giorni e una puntata di Raw a convincermi del poco intuito della WWE nel decidere di seguire una strada impervia come questa.
Sono molte le tesi a favore e contro quanto visto a Summerslam. Molti, invero, sono entusiasti di quanto andato in scena nel PPV dell'estate. Si sono sprecati discorsi sul carattere di novità dietro ad una scelta del genere, sulla bontà della presenza di un campione così dominante che si staglia ben al di sopra di tutto il resto del roster, sul fatto che non sta scritto da nessuna parte che il campione debba essere sempre presente e che il titolo debba essere difeso ad ogni PPV. Una soluzione del genere, però, porta in dote delle inevitabili conseguenze. Conseguenze di cui, ne sono certo, si sono accorti anche i sostenitori più accaniti di Lesnar.
Il massacro di John Cena ai danni di Bray Wyatt è la prima di queste conseguenze. Molti hanno bollato quanto andato in scena a Raw come incoerente, come non rispecchiante la trama della storia in corso tra Lesnar e Cena. Forse crederete che mi piaccia e che mi diverta da matti fare il bastian contrario della situazione (e non è così), ma in realtà lo squash – perché di squash s'è trattato – di Cena a Wyatt è semplicemente perfetto nell'ottica della storia. Questo perché John Cena, a Raw nell'Hall of Fame Panel, ha parlato chiaro: ha detto chiaramente che a Night of Champions risorgerà e farà a pezzi Lesnar. Perché il suo è stato un errore di approccio, Lesnar a Summerslam lo ha travolto con tutta la sua foga e lui non è stato in grado di replicare. Il 15 volte campione del mondo, però, ha assicurato che non si farà sopraffare ancora allo stesso modo. E ha voluto dimostrarlo proprio contro Wyatt, scatenando contro di lui tutta la foga che aveva in corpo esattamente come aveva fatto il nuovo campione contro di lui, allo scopo di mandare un messaggio. Il messaggio che, quando vuole, John Cena può anche smetterla di rispettare i suoi avversari e può fare di loro quello che vuole, siano anche pericolosi come Wyatt.
Molti hanno criticato quanto accaduto nel main event dello show rosso. La percezione è stata quella di un Wyatt immolato sull'altare di Cena. Una news che ho trovato oggi e che ho pubblicato sulla newsboard parlava addirittura di un Wyatt “sacrificato” a Cena. È andata esattamente così. Ed è andata così perché la WWE si è posta il problema di dover far apparire John Cena come un avversario temibile per Lesnar, dopo il massacro subito a Summerslam. Capite adesso perché parlavo di un roster ridicolizzato dalla presenza ingombrante di Lesnar come campione? Perché Lesnar ha uno status che è TROPPO superiore. E non è tutto: i suoi sfidanti, per poter dimostrare di potersi confrontare con Lesnar, dovranno seguirne la scia di distruzione. Ovviamente questo non varrà per tutti gli sfidanti, se un Daniel Bryan dovesse contrapporsi a Lesnar non sarebbe certamente questa la strada che seguirebbe. Resta, però, che al momento l'avversario con lo status adatto per affrontare Lesnar è solo uno: Cena. Che per dimostrare di poter essere un duro ostacolo per Lesnar non può fare altro che provare a porsi nella sua stessa identica maniera: Raw docet. E a pagarne le conseguenze è inevitabilmente Bray Wyatt, un avversario di livello “consumato” in virtù di John Cena. Che ovviamente non avrebbe potuto distruggere Heath Slater e i RybAxel, se avesse distrutto dei jobber non avrebbe avuto lo stesso effetto. E infatti ha praticamente decimato da solo l'intera Wyatt Family.
E il futuro non sembra riservarci soluzioni molto migliori di questa. Se davvero sarà l'ancora inesperto ed acerbissimo Roman Reigns il prescelto per battere “The Beast” e per prendersi sulle spalle il peso di tale vittoria, quanti avversari dovrà perentoriamente sconfiggere a suon di Superman Punch e Spear dall'inizio della sua costruzione fino a Wrestlemania? Tanti, troppi. Con buona pace di un roster che sembra totalmente inadeguato anche solo per essere vagamente una minaccia per Lesnar. Dopo la sua vittoria del titolo si sono sprecati meme ai danni di Seth Rollins intenzionato a vendere la sua valigetta del Money in the Bank al miglior offerente. Perché voi ce lo vedreste un Seth Rollins che incassa su Brock Lesnar, su QUESTO Brock Lesnar? Io, onestamente, no. E Seth Rollins è un uppercarder eh, non è l'ultimo dei fessi. Eppure Lesnar sembra assolutamente fuori dalla sua portata.
Ecco, era questo che cercavo di dire nel mio editoriale della settimana scorsa, nel quale forse mi sono fatto prendere un po' troppo la mano dal paragone tra Cena vs Lesnar e Superman vs Doomsday per esprimermi chiaramente. Il punto fondamentale è uno solo: il massacro di Lesnar ai danni di Cena a Summerslam è stato figlio della vittoria del WWE World Champ a Wrestlemania contro Undertaker. E questi due trionfi senza precedenti hanno costruito uno status decisamente troppo inarrivabile per chiunque del roster stabile. Il divario tra Lesnar e il resto del roster sembra incolmabile. Certo, alla fine arriverà uno che riuscirà a batterlo e sarà elevato grandemente. Ma il mio quesito rimane lo stesso della settimana scorsa: il gioco vale davvero la candela? Davvero elevarne uno per ridicolizzarne cento è la soluzione adatta, la scelta propedeutica per portare avanti un regno di questo tipo? Ai posteri l'ardua sentenza.
#LesnarConsequences