5 Star Frog Splash #51 – The Death of Wrestling

È curioso che io abbia scelto questa immagine per aprire questo numero del 5 Star Frog Splash. È curioso perché rappresenta tutto ciò che forse sarebbe dovuto avvenire (ma magari sarebbe più corretto dire “tutto ciò che avrei voluto che avvenisse”) nel main event di Summerslam. Qualcosa che non è avvenuto
L'immagine, che molti di voi avranno sicuramente già identificato, è una parodia della celebre saga di Superman uscita a ottobre/novembre 1992 chiamata The Death of Superman (La morte di Superman), che tanto scalpore suscitò all'epoca della sua uscita. La storia parla dell'arrivo di questa incredibile minaccia di nome Doomsday, che inizia a seminare morte e distruzione e sembra assolutamente inarrestabile. L'intera Justice League International prova a fermarla, venendo però fatta a pezzi. Altri eroi provano ad arrestare la sua avanzata, ma con scarso successo. Arriva dunque Superman ad affrontarla, poiché la creatura minaccia tutto ciò che è importante per l'eroe kriptoniano: Metropolis e i suoi abitanti. Superman prova ad impedire a Doomsday di arrivare a Metropolis in ogni modo, ma non ci riesce. L'eroe apparentemente invincibile e invulnerabile è così costretto ad ingaggiare uno scontro corpo a corpo con la creatura per salvare la sua città. Affrontandosi a viso aperto con una serie di colpi micidiali, alla fine Superman e Doomsday si uccidono a vicenda.
Domenica a Summerslam, invece, Doomsday ha preso Superman, lo ha fatto a pezzi senza colpo ferire e poi ha distrutto Metropolis. Per la gioia di tutti quelli che Superman proprio non lo sopportano.
Perché, per quanto mi riguarda, John Cena vs Brock Lesnar di domenica non è la morte di John Cena, ma è la morte del wrestling, quantomeno del wrestling che ho guardato io negli ultimi dieci anni e al quale mi sono appassionato così tanto. È molto difficile essere imparziale, ma proverò ad analizzare la situazione lucidamente, pur lasciando sfogo ai miei sentimenti personali.
Nel caso in cui qualcuno di voi si stia chiedendo che voto darei al match per il WWE World Heavyweight Title di Summerslam, personalmente gli darei un 4. Ho letto tanti giudizi che hanno esaltato questo match, ma io onestamente non riesco a trovargli un senso.
“Domenica io affronterò una bestia e per affrontare una bestia bisogna diventarne una. Per cui domenica realizzerete il vostro desiderio, vedrete un John Cena di cui non sono fiero, un John Cena che non avete mai visto ma un John Cena che sarà sufficiente per conservare [il WWE World Heavyweight Title] lontano dalle mani di Brock Lesnar.”
Dove è andato a finire tutto ciò? E sono parole dello scorso Raw eh, non di millenni fa. C'era la prospettiva di vedere un John Cena diverso, fuori dai classici schemi che lui stesso nel suo promo aveva individuato, senza il sorrisino di circostanza che lo caratterizza da quasi 10 anni a questa parte. Un John Cena violento, un John Cena che non rispetta l'avversario e che è disposto a fare qualsiasi cosa per proteggere tutto ciò che è importante per l'eroe bostoniano: il WWE World Heavyweight Title e il suo pubblico, i suoi valori. Ma non abbiamo visto niente di tutto questo. Abbiamo visto un John Cena dominato dal suo avversario per poco più di 16 minuti con un'offensiva quasi pari a zero. Un po' come se nella prima pagina del fumetto La morte di Superman Doomsday avesse preso Superman e l'avesse ridotto ad un ammasso di “sangue, urina e vomito”. Una narrazione senza senso.
E non ha senso nemmeno nei termini della storia recente tra i due, quell'Extreme Rules 2012 che aveva visto una narrazione molto più convincente. E un John Cena profondamente diverso, segnato dalla sconfitta subita da The Rock e quasi rassegnato all'essere massacrato da Lesnar. Eppure lì Cena non solo contrastò Lesnar, venendo comunque dominato da quest'ultimo, ma riuscì addirittura a vincere in quel modo tanto detestato da molti (non da me). Ecco, quella era una narrazione molto più affine a La morte di Superman. Lì Cena non era morto, ma aveva dovuto dare qualsiasi cosa per fermare Lesnar e se l'avessero fatto sparire dagli schermi come sembrava sarebbe stato semplicemente perfetto. Invece è tornato il giorno dopo ma vabbè, quella è un'altra storia.
Forse domenica sarebbe dovuta andare come nel fumetto. Forse Lesnar e Cena avrebbero dovuto mettersi KO a vicenda, senza che ci fosse un chiaro vincitore. Perché per quanto mi riguarda gli scenari che si aprono adesso con Lesnar campione sono tutt'altro che entusiasmanti.
Triple H. CM Punk. Undertaker. John Cena. Sono tutti i nomi dei main eventer battuti, anzi massacrati da Lesnar in questi due anni e mezzo di permanenza a Stamford. La vittoria di Lesnar contro Cena non può fare altro che proseguire sulla via della narrazione riguardante la fine della Streak, rendendo Lesnar ancora più imbattibile di prima dopo aver stuprato l'orgoglio e la dignità di John Cena.
Ma Brock Lesnar non è un membro del roster WWE. Brock Lesnar è un wrestler part-time, che ora nonostante sia campione riprenderà ad apparire con il contagocce. La prossima presenza annunciata di Lesnar è per la puntata pre-Night of Champions, ovvero tra quasi un mese. Fa davvero bene alla WWE un campione del genere? L'ho già detto anche qualche settimana fa: finché Lesnar era un meccanismo avulso nei confronti del resto del roster la sua presenza non era dannosa. Ora che è addirittura il WWE World Heavyweight Champion, però, il resto del roster non ci fa una gran figura. E la cosa peggiore è che, a parte lo stesso Cena, nessuno sembra avere le capacità e lo status per potersi confrontare con lui. E questo, ancora una volta, significa sminuire gente che dà l'anima 365 giorni all'anno per elevare un tizio che lotta 5 o 6 volte, tra l'altro anche con risultati discutibili. E che non durerà per sempre. Perché tra qualche anno (forse anche meno) Lesnar sarà anche andato, ma i membri del roster attuale ci saranno ancora.
È notizia di oggi che a Night of Champions ci sarà il rematch titolato tra Lesnar e Cena. Arriverà l'ennesima redenzione di John Cena? La morte di Superman termina (*spoiler alert*) con la resurrezione di Superman. Un Superman indebolito, diverso da prima, ma di nuovo con i riflettori su di sé. Chissà se uno scenario così sia auspicabile anche nel nostro caso oppure se davvero dovremo andare avanti con Doomsday che arriverà a devastare Metropolis ogni volta che ne avrà voglia. E cosa accadrà in tal caso?
In un'altra notizia di qualche giorno fa si parlava di presunti contrasti creativi tra Vince McMahon e Triple H, improntati principalmente sulla questione dell'avversario di Brock Lesnar a Wrestlemania. Vince vorrebbe The Rock, Triple H propone Roman Reigns. Onestamente (sempre parlando per ipotesi, dato che stiamo disquisendo del nulla), entrambi gli scenari mi fanno schifo. Al di là di John Cena c'è un solo nome sul quale punterei tutto per battere Brock Lesnar a Wrestlemania, uno dei pochi che potrebbe reggerne il peso: Daniel Bryan. A mio avviso l'unico che per capacità potrebbe arrivare ad affrontare Lesnar ad armi pari e a reggere lo scenario di una sua vittoria contro di lui.
P.S. Non vedo l'ora di farmi due risate con tutti i commenti che diranno che Bryan non ha la stazza necessaria per battere Lesnar 😀