5 Star Frog Splash #47 – Believe in the Shield… Never More.

Lunedì 2 giugno, ore 8:00. Triple H riceve una telefonata da Vince McMahon.


V: Ehi Paul!
H: Ciao VinceÂ… dimmi.
V: Ti ho chiamato perché ho qui pronto lo script per Raw di stasera.
H: Ma Vince, lo avevamo già preparato sulla base di quanto accaduto a Payback ieri sera!
V: Lo so, ma i nostri ratings stanno peggiorando sempre di più e io ho avuto un'idea geniale!
H: SentiamoÂ…
V: Facciamo splittare lo Shield!
H: EH?! Ma che dici, dopo la vittoria schiacciante su di noi di ieri sera?!
V: E certo, è proprio questo il momento di dividerli! Anche perché contro chi li mandiamo contro?
H: Ma io veramente un paio di idee le avrei: un nuovo feud con la Wyatt Family, metterli nel Money in the Bank matchÂ…
V: NO! NO! NO! Bisogna splittarli! E sarà Seth Rollins che tradirà i suoi compagni!
H: Mi può stare bene, così Dean Ambrose può restare con Roman Reigns e aiutarlo… Ma come gestiamo il tradimento di Seth? Impostiamo la puntata tutta su di lui?
V: No, Rollins attaccherà semplicemente Ambrose e Reigns nel main event, senza alcuna spiegazione. Sai che bel cliffhanger creiamo poi?
H: Vince ma sei impazzito?! Lo Shield è insieme da un anno e mezzo, come fai a dividerli così?!
V: Così poi Seth Rollins si unirà all'Evolution…
H: Ma se ha contribuito a massacrarci la sera prima!
V: …e la settimana successiva dirà che ha imparato dall'Evolution che ci si può solo adattare o morire…
H: Dovremmo farlo noi, non loro che ci hanno distrutti su tutta la linea!
V: Â…che in quanto Architect lo Shield era una sua creatura e che poteva distruggerla quando volevaÂ…
H: E perché allora solo qualche mese prima ha fatto l'impossibile per salvarlo?!
V: …che ha deciso di allearsi con te perché sa che potrai garantirgli un avanzamento di carriera!
H: E ci pensa adesso, dopo che due mesi fa lui e gli altri hanno turnato proprio contro l'Authority? Era già alleato con me!
V: Insomma è tutto deciso! Pensa che ratings, pensa cosa ci aspetta a Money in the Bank!
H: Perché, che vuoi fare a Money in the Bank?! L'unica cosa sensata da fare a questo punto sarebbe un Tag Team match con Orton e Rollins contro Ambrose e Reigns…
V: Ma che dici, tra due settimane Ambrose e Reigns splitteranno!
H: MA COME SPLITTERANNO?! E perché?!?
V: Perché… boh, non l'ho ancora deciso. Al massimo diamo una giacca di pelle figa a Ambrose e lo mandiamo contro Rollins, mentre Reigns lo spediamo nel Money in the Bank e fingiamo che siano due estranei.
H: Così, senza alcuna spiegazione?!? Come puoi pensare che ai fan questo stia bene?!
V: Ma scherzi? Tre nuovi personaggi fighi, tutti con theme e attire diversi… il WWE Universe penserà che questa sia la migliore soluzione possibile! Mi raccomando le nuove theme, per quelle di Ambrose e Rollins vanno bene un po' di suoni mischiati a caso, mentre Reigns può avere la theme dello Shield riadattata.
H: Sì vabbè, ciao Vince…

Non mi stupirei se lo split dello Shield fosse stato architettato proprio così dalle abili menti superiori che decidono come gestire la WWE. Se due settimane fa mi ero già espresso in termini negativi nei confronti di questa decisione, quanto visto nelle puntate di Raw e SmackDown fino ad ora non ha potuto fare altro che convincermi della bontà della mia tesi. La realtà è che poco più di due settimane fa, il 2 giugno, lo Shield era una stable unita, forte, coesa, dominante, con uno status incredibile in WWE. Tuttavia, sono bastate due puntate di Raw per farlo sfaldare completamente, lasciandone le uniche reminiscenze nell'attire e nella theme di Roman Reigns. Tutto il resto è svanito nel nulla, come se non fosse mai esistito e forse, se non ci fosse una guerra fratricida in atto tra Dean Ambrose e Seth Rollins, potremmo anche pensare che lo Shield non sia mai esistito davvero.

Dunque, ricapitoliamo. L'improbabile turn di Rollins di due settimane fa ha portato a delle motivazioni quantomeno fallaci fornite la settimana scorsa, che possono essere riassunte in tre grandi argomentazioni: 1) “Ho imparato dall'Evolution che bisogna adattarsi o perire.” È un controsenso su tutta la linea imparare qualcosa da degli avversari che hai massacrato su tutta la linea e il cui credo si è rivelato fallimentare. Che senso ha fare a pezzi l'Evolution senza appello e poi unirti al loro credo il giorno dopo? Nessuno, appunto; 2) “Lo Shield era una mia creatura, io ne ero l'Architect e potevo distruggerlo quando mi pareva. Dean Ambrose e Roman Reigns non sono miei fratelli ma dei partner d'affari di cui ho disposto come volevo. Gridavo tutto il tempo 'Believe in the Shield' ma avrei voluto urlare 'Believe in Seth Rollins'”. Bene, motivazione condivisibile. Se non fosse che lo stesso Seth Rollins non più tardi di qualche mese prima aveva fatto di tutto per tenere lo Shield unito mentre Ambrose e Reigns perdevano la testa l'uno contro l'altro. Era stato lui a riforgiare lo Shield, lì si era guadagnato il soprannome di Architect. Solo qualche mese dopo ci ripensa? Anche qui, non si vede alcun senso in tutto ciò; 3) “Mi unisco a Triple H perché può portare avanti la mia carriera, cosa che Ambrose e Reigns non possono fare”. Anche in questo caso abbiamo una motivazione condivisibile totalmente fatta a pezzi dalla storia pregressa, visto che lo Shield ERA GIÀ alleato di Triple H e anzi ha turnato proprio contro l'Authority. Ed è stata proprio tutta quella storia a far rinascere poi l'Evolution. Perché mai due mesi dopo Seth Rollins dovrebbe fare marcia indietro e tornare sui suoi passi alleandosi nuovamente con Triple H, tradendo la sua stable? No, nessun senso nemmeno qui.

Come avevo detto due settimane fa, il turn di Seth Rollins è servito solo a mettere un punto alla storia dello Shield e a ripartire da lì, con una nuova storia e delle nuove dinamiche. Una sorpresa operata unicamente in nome dei ratings, uno “SWERVE!” messo in piedi probabilmente perché il team creativo non aveva più nulla per lo Shield. Lungi da me, però, pensare che tutto questo avrebbe portato alle conseguenze di lunedì a Raw. Dean Ambrose e Roman Reigns ancora accomunati dall'odio che l'Authority ha per loroÂ… ma senza più nulla in comune l'uno con l'altro. Sembravano due estranei, due wrestler singoli del roster che ogni tanto fanno squadra insieme nei classici Tag Team Ammucchiata che la WWE mette insieme. Invece no. Quei due fino a due settimane fa erano “fratelli”, facevano parte di una stable che ha dominato la WWE dell'ultimo anno e mezzo. Che ora però, per cause totalmente ignote dato che in WWE hanno creduto che non fosse necessario fornirne, lo Shield ufficialmente non esiste più. Dean Ambrose, Seth Rollins e Roman Reigns sono tre wrestler singoli, nemmeno più accomunati dalla stessa rivalità. Perché se quella tra Dean Ambrose e Seth Rollins va avanti senza colpo ferire, Roman Reigns se ne è tirato fuori completamente inserendosi prepotentemente nella faida per il WWE World Heavyweight Championship, qualificandosi al 7-man Ladder match che andrà in scena a Money in the Bank.

E sapete qual è la cosa che fa più rabbia? Che la situazione attuale è assolutamente interessante. Così com'è stata interessante la puntata di Raw di lunedì (anche se in alcuni frangenti mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo di 15/20 anni per i siparietti con Vickie Guerrero e il caffè, per Stardust e per altre cose ancora). A Money in the Bank nel Ladder match per il WWE World Heavyweight Title si affronteranno Alberto Del Rio, Randy Orton, Sheamus, Cesaro, Bray Wyatt, Roman Reigns e John Cena. Tolto Del Rio che non ha manco la minima speranza di conquistare il titolo, tutti sono pretendenti più o meno leciti alla cintura. Difficile che Sheamus possa conquistarla, essendo già United States Champion, così come è difficile che possa conquistarla Cesaro, a mio parere non ancora pronto a un tale peso e a una tale responsabilità. Nemmeno Randy Orton conquisterà la cintura visto che è reduce da un regno abbastanza lungo come campione e la gente credo sia definitivamente stufa di lui. Ma gli ultimi tre qualificati? Per quanto mi riguarda Wyatt, Cena e Reigns hanno tutti delle possibilità di diventare campioni. Bisogna vedere come imposteranno il match per capire chi avrà reali possibilità di uscire vincitori da Money in the Bank, anche considerano che Reigns e Wyatt sono nomi nuovi e che bisognerebbe pensarci due volte se dare a loro la cintura. Seth Rollins e probabilmente anche Dean Ambrose finiranno invece nel classico Money in the Bank Ladder match annunciato dallo stesso Rollins a Main Event. Improbabile che Ambrose non sia della partita, vista la faida in corso tra i due.

La situazione è dunque interessante e anche piuttosto incertaÂ… ma come potrebbe essere se la WWE si mettesse in testa che senza storie non si va da nessuna parte? È davvero uno spreco abissale quello che la WWE continua a fare delle poche storie che incredibilmente si ritrova sotto mano e che puntualmente butta nel cassonetto dei rifiuti. Storie già scritte, con il potenziale per sviluppare faide e rivalità lunghe dei mesi, con la possibilità di far andare over dei character e portarli nel main event o quantomeno nell'uppercarding. E invece no, tutto questo viene sacrificato in nome del “sorpresone”, dell'evento scioccante che punta a far rialzare i ratings e che dunque ti serve per una, massimo due puntate. Quando invece una bella storia che si porti dietro tre wrestler capaci (fenomenali nel caso di Ambrose e Rollins) e interessanti come gli ex componenti dello Shield potrebbe essere usata per mesi e, alla lunga, forse potrebbe garantire addirittura un rialzo stabile di questi tanto temuti ratings. Ma invece no, meglio fare a pezzi una stable con un potenziale del genere in due settimane senza alcuna spiegazione. Con buona pace dello Shield.

Believe in the ShieldÂ… Never More.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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