5 Star Frog Splash #44 – A Wind of Change on the Irish Curse: Paige Turner?

In questo periodo trascorso dopo Wrestlemania, dire che la WWE non si è distinta per la qualità delle storie portate in scena nei suoi show sarebbe un eufemismo. Le storie principali sulle quali la WWE ha concentrato la propria attenzione sono fondamentalmente tre – Daniel Bryan vs Kane, Shield vs Evolution e John Cena vs Bray Wyatt – e ad eccezione della faida tra le due stable anche queste hanno vissuto e vivono momenti di alti e bassi, passando da idee sensate e godibili a periodi in cui i booker non sembrano sapere esattamente dove portare le storyline. Figuriamoci dunque le storyline affidate al resto del roster. Dopo la conquista del WWE World Heavyweight Title da parte di Bryan a Wrestlemania, in questo periodo tutti gli altri titoli singoli sono passati di mano: prima Paige ha battuto AJ Lee al Raw post-Wrestlemania vincendo il Divas Title, poi Bad News Barrett ha conquistato l'Intercontinental Title battendo Big E dopo aver vinto il torneo per il #1 contender, infine Sheamus si è laureato United States Champion vincendo la 20-man Battle Royal dello scorso Raw e spodestando Dean Ambrose. Credo sia interessante analizzare un attimo la situazione dei tre nuovi campioni per sottolineare lo stato di salute attuale di questa WWE.


Cominciamo da Paige e dal suo booking, per il quale sono semplicemente furioso. Voglio dire, come si fa? Come si fa a pensare di proporre Paige in questo modo? La Diva vista nelle ultime settimane a Raw sembra la brutta copia di quella ammirata a NXT gli scorsi anni. Sembra una ragazzina spaurita sempre sul punto di scoppiare a piangere, che subisce continuamente sul ring e che poi tira fuori dal cilindro una finisher a caso e vince. Chi l'ha vista nello show del giovedì sera sa di cosa parlo. Il character dell'Anti-Diva è sparito, la sua attitudine sfrontata e aggressiva pure. A NXT Paige era una wrestler che ogni volta metteva in mostra il suo repertorio e che sul ring faceva sempre bella figura, facendola fare anche alla sua avversaria. Ne sa qualcosa Tamina Snuka, con la quale l'attuale Divas Champion ha costruito un discreto match a Extreme Rules, guarda caso l'unica volta in cui Paige è stata proposta in maniera più combattiva. A NXT Paige aveva un character originale che non era quello della solita Diva face, che non subiva per tutto il match con il solito cliché del comeback finale. Ora non ce l'ha più e io non riesco veramente a capire cosa passi per il cervello dei writer della WWE per pensare di proporla così. Capisco che sia una ragazza giovane di 21 anni e che vada proposta in un certo modo, ma Paige è la migliore Diva che hanno al momento, senza contare che ha più esperienza di tutte le altre Divas del roster con l'eccezione di Natalya e AJ Lee. La WWE ha in mano un patrimonio, ergo non sono in grado di comprendere perché lo butti dalla finestra ogni settimana.

Passiamo a Bad News Barrett, che sta ricevendo un nuovo push che lo ha portato ad essere Intercontinental Champion. Peccato che, “bad news” a parte, Bad News Barrett sia comunque il solito Wade, che come wrestler non è esattamente un portento, anzi, è un wrestler decisamente mediocre. E il push che sta avendo e che lo ha portato al QUARTO titolo Intercontinentale non è diverso da tutti gli altri che ha ricevuto: prima una serie di match in cui ottiene la vittoria con avversari di livello medio-basso, per poi passare ad avversari di caratura maggiore che però sono sempre gli stessi, quelli in grado di fargli fare bella figura sul ring (quindi i vari Sheamus, Kofi Kingston, Dolph Ziggler, anche Rob Van Dam stavolta), arrivando infine alla vittoria dell'ambito titolo. E poi? L'oblio. Una volta che Barrett vince il titolo questo precipita nell'oblio immediato (e infatti, guarda caso, a Raw manco è apparso). Questo perché, tanto per cambiare, la WWE è convinta che basti portare un gingillo dorato alla vita per risultare immediatamente interessante e per essere seguito dal pubblico. Barrett in questo momento è abbastanza over e probabilmente per questo la WWE ha deciso di affidargli il titolo, che tanto con Big E non stava facendo fine migliore. Ora che il titolo lo ha vinto, però, inizia la parte più difficile perché dovrà essere il nuovo campione a dare valore al titolo e a trascinare coloro che lo affronteranno. Barrett in questo ha sempre fallito. Lieto di sbagliarmi, ma non prevedo qualcosa di diverso nemmeno stavolta.

E la ciliegina sulla torta è il nuovo United States Champion, Sheamus. Molti penseranno “Ah, ora che Sheamus è US Champion il titolo si è decisamente alzato di livello!”. Errore. Non è il titolo ad essersi innalzato al livello di Sheamus, è il Celtic Warrior ad essersi abbassato al livello del titolo che ora porta alla vita. Questo perché… cosa ha fatto Sheamus dal suo ritorno ad adesso? Nulla. Si è barcamenato negli show tra vittorie e sconfitte abbastanza casuali e che non hanno lasciato traccia su di lui. E anche la vittoria del titolo, cosa dovrebbe portargli? Sheamus ha vinto il titolo in una Battle Royal altrettanto casuale alla quale non si sapeva nemmeno che avrebbe partecipato, senza una costruzione e senza alcun segnale che lo lasciasse presagire. La verità è che la WWE non sa cosa farsene di Sheamus in questo momento, basti solo pensare ai tantissimi rumor che si sentono su un suo possibile turn heel, il quale pareva essere stato accennato subito dopo la vittoria del titolo ma che poi è stato bruscamente rimandato al mittente vista la gestione dell'irlandese nei giorni successivi. Tanto per cambiare, la WWE spreca il suo potenziale e lo infila in situazioni con le quali uno come Sheamus non dovrebbe avere nulla a che fare. Per carità, non sto dicendo che sia sbagliato a priori affidare a Sheamus lo US Title, soprattutto ora che il titolo massimo è uno solo e che i titoli minori avrebbero bisogno di recuperare valore ed essere trattati da tali piuttosto che da accessori che uno si mette alla vita e di cui può dimenticarsi. Ma non è certo questo il modo di farlo.

In conclusione, qual è il tratto comune dietro ai tre nuovi campioni? Esatto, tanto per cambiare è la mancanza di storie. Dare un character a Paige significa anche dover costruire delle storie per lei e per il Divas Title invece di inserirla a caso contro la Alicia Fox di turno che impazzisce e dà i numeri a bordoring (LOL). Mettere Bad News Barrett in una storia nella quale possa costruirsi uno status adeguato è molto più complicato che inserirlo in un torneo e fargli ottenere dal nulla vittorie pulite contro gente molto più qualificata di lui. Costruire una storia per lo US Title può riportare valore al titolo, molto più che farlo vincere a uno che dovrebbe essere quantomeno un uppercarder e che invece è relegato al non far nulla sempre per lo stesso motivo, la mancanza di storie. La verità è che la mancanza di un titolo massimo “secondario” com'era il World Heavyweight Championship ha scombussolato tutte le gerarchie in WWE, che ora si trova con un buco notevole tra midcarding e main event che non sa come sistemare. Unire i due titoli secondari e affidare il titolo conseguente agli uppercarder? Si giocheranno anche quella carta probabilmente, dati i rumor in merito ogni volta che cambiano i campioni. Ma a quel punto sarà il midcarding a vagare nel nulla cosmico. E la WWE continua a non capire che se vuole uscire da questa situazione e cercare di rendere interessante TUTTO il proprio roster, non solo le due o tre storie principali, deve rimboccarsi le maniche e, incredibile a dirsi, iniziare a scrivere delle storie.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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