5 Star Frog Splash #4 – Showing Off an Awesome Essence of Excellence

A soli tre giorni da Hell in a Cell leggo la card del PPV, che come l'anno scorso decisamente non convince, e mi ritrovo a riflettere sulla gestione di alcune delle Superstar che prenderanno parte allo show domenica. Quante volte ci ritroviamo a parlare di gestione, a lamentarci di come in WWE ci siano pochi main eventer, di come Tizio, Caio o Sempronio non siano “credibili” (termine inadatto, ma tant'è) per i ruoli che vengono chiamati a svolgere. Le ultime settimane di show della WWE hanno spostato la mia attenzione su tre talenti in particolare e su come, nonostante passi del tempo (a volte perfino troppo), la loro situazione sembri rimanere sempre la stessa.
Il primo è senza dubbio Dolph Ziggler. Penso che lo Show Off sia sempre stato un predestinato sin dall'inizio, sin da quel match contro Batista che sancì l'inizio del suo terzo stint. Non lo credevo però all'inizio, quando l'ho visto esordire. Ziggler mi sembrava fin troppo monocorde, con un character molto limitato e con pochi margini di miglioramento. Inutile dire che sono stato smentito totalmente. Ziggler si è dimostrato più volte un attento studente della disciplina e, come ha detto più volte nelle sue interviste, il suo obiettivo conclamato è uno solo: essere il migliore, essere ogni volta colui di cui la gente si ricordi una volta uscita dall'arena, essere colui che ruba lo show ogni sera. E i passi da gigante compiuti da Dolph in ogni campo del wrestling sono sotto gli occhi di tutti.
Peccato che la sua gestione non migliori allo stesso modo. A mio modo di vedere le cose è troppo discontinua, troppo frammentata e spesse volte ho avuto la netta impressione che la WWE navighi a vista con il biondo wrestler di Hollywood. Impressione confermata dal fatto che Ziggler è l'attuale Mr. Money in the Bank per quanto riguarda il World Heavyweight Championship, quindi, conoscendo l'innata propensione della WWE a cambiare tutti i piani all'ultimo secondo, lo staranno anche facendo apposta a non impiegarlo in qualche programma a lunga durata così da averlo disponibile in caso di bisogno. Il problema è che così non si aiuta lo Show Off, che si trova spesso a tappare buchi scoperti. Quante volte in queste settimane ha lottato in coppia con avversari random contro il Team Hell No senza che tra di loro ci sia alcuna rivalità ?
Ziggler continua a raggranellare vittorie e sconfitte che danno l'impressione di essere piuttosto casuali, come la vittoria contro Daniel Bryan a Raw (in un ottimo match che ha mostrato tutti gli enormi progressi di Ziggler sul ring) e la sconfitta contro Ryback a Main Event o le varie riportate contro il Team Hell No in queste settimane. A me Ziggler dà l'idea di essere chiuso in un limbo alle porte del main event, senza riuscire a raggiungerlo: i feud con Edge per il World Heavyweight Championship a gennaio 2011 e con CM Punk per il WWE Championship a gennaio 2012 mi fecero esattamente quest'impressione. Mi hanno fatto riflettere anche le parole di Booker T, secondo il quale Ziggler non arriverà mai nel main event finché non inizia a pensare più a sé stesso e meno ai suoi avversari sul ring. Affermazione condivisibile o meno, ma ciò non toglie che rispecchi abbastanza precisamente la situazione attuale dello Show Off.
Con la nomina di Vickie Guerrero a Managing Supervisor di Raw, però, Dolph ha finalmente una possibilità . La possibilità di splittare dalla Guerrero, che ormai è quasi superflua intorno a Ziggler e che per me andrebbe senz'altro affidata a qualcuno più bisognoso di lui del suo aiuto. Una cosa è certa: Ziggler deve iniziare a camminare sulle proprie gambe. Lo fa già egregiamente in alcuni ambiti del wrestling, eccellendo anche in alcuni di essi. Il suo punto debole è la mic skill, o meglio adattare il suo stile di promo alle dinamiche e agli show della WWE. L'unico modo per farlo maturare sotto questo punto di vista, secondo me, è sottoporlo alla prova del fuoco, metterlo alla prova contro gente via via sempre più capace al microfono così che il biondo wrestler possa migliorarsi volta per volta. Una rivalità con Vickie Guerrero porterebbe ad un turn face? Non lo escludo, anche se non credo che sia il momento adatto per turnare Dolph, le priorità sono altre.
Alberto Del Rio è un altro nome che rientra appieno nella categoria. L'Essence of Excellence è perfetto sul ring… e basta. Nel senso che purtroppo il suo character è immobile da mesi se non da anni, fermo a quel feud con Edge che doveva portarlo al World Heavyweight Championship a Wrestlemania XXVII, ma sappiamo tutti com'è andata a finire. Da quel momento in poi Del Rio si è arenato su standard pericolosi: durante gli show settimanali non perde quasi mai… perché è impegnato costantemente contro midcarder o jobber, i quali cedono in cinque minuti alla sua Cross Armbreaker ed il match finisce lì. Ma cosa porta a Del Rio una vittoria di quel tipo? Assolutamente nulla. A maggior ragione se poi il messicano fallisce ogni appuntamento importante o quasi, perdendo ogni contesa che conti qualcosa. È stato WWE Champion due volte: chi se lo ricorda? Cosa hanno aggiunto quei due regni al suo carniere? Nulla, anzi, veniva trattato da terzo incomodo da CM Punk e John Cena che erano i due sfidanti! Non risulta difficile, infatti, credere che Del Rio possa essersi davvero alterato con Vince McMahon riguardo al trattamento subito e alle scelte operate da lui e dai booker.
La domanda è: come fa la WWE a credere che un character come quello di Del Rio possa andare over con il pubblico? Non fa altro che urlare “Destiny!” e ripetere ciclicamente sempre le stesse cose insieme a Ricardo Rodriguez. Quest'ultimo risulta a volte addirittura più interessante del suo “patron”, riscuotendo reazioni sincere per l'abilità con cui interpreta la sua gimmick. Personalmente, io cambierei tutto di Alberto Del Rio. Giusto l'altro giorno ho notato una sua somiglianza notevole con l'Al Capone interpretato da Robert De Niro ne “Gli Intoccabili”… perché non dargli una gimmick di quel tipo? Una sorta di gangster che si sente al di sopra di tutto, una sorta di capo mafioso che cerca di fare il bello e il cattivo tempo. Ha già un suo braccio destro: Ricardo Rodriguez sarebbe perfetto nel ruolo di spalla viscida e melliflua. Volendo, si potrebbe anche costituire una stable con l'aggiunta di altri due o tre wrestler. Non so cosa la WWE abbia in mente di fare con Jack Swagger, ad esempio, ma il suo inserimento in un contesto del genere potrebbe risultare interessante.
Il terzo nome, sul quale sono sicuro non pochi storceranno il naso, è quello di The Miz. Per quanto mi riguarda, l'Awesome One è una delle Superstar della WWE più sottovalutate. È stato in grado di migliorarsi continuamente da quando ha debuttato nella compagnia ed era un perfetto signor nessuno, risultando particolarmente interessante con un microfono in mano, tanto da riuscire ad interagire con John Cena e addirittura con The Rock senza sfigurare assolutamente. Un altro passo importante lo ha fatto quando è tornato dalle riprese del suo film: più convincente fisicamente senza più quella orrida pettinatura, più efficace e preciso anche nel ring tanto da aver dato vita ad un paio di match decisamente belli in questi ultimi mesi. Ricordo che quando tornò a Money in the Bank mi fece davvero una buonissima impressione: sembrava diverso, più maturo.
A The Miz va dato atto, prima di tutto, di aver smentito tutti, me compreso. Io inizialmente non lo tolleravo, ma sicuramente non perché fosse un heel. E poiché si dà il caso che al sottoscritto piaccia particolarmente John Morrison, quando la WWE mise loro due in tag team fui decisamente contrariato. Sembrava evidente che in quel team The Miz fosse l'anello debole, debolissimo: ed invece, a distanza di anni, si è dimostrato di gran lunga più completo dell'ex tag team partner. E nell'ultima settimana è stato utilizzato per ridare rilevanza a Kofi Kingston, che a quanto pare non può stare senza una cintura alla vita, tanto da farlo partecipare ad uno dei suoi pochi, pochissimi segmenti extraring decenti. Per fare questo gli è stata tolta una cintura che lui meritava molto, molto di più del ghanese.
Non ho apprezzato la volontà della WWE di prenderlo e mandarlo al massacro contro Ryback. D'accordo, è stato scelto dal pubblico, ma io non lo avrei proprio messo tra le scelte papabili. L'Awesome One merita molto di meglio di questo. Ad esempio a mio avviso, se Sheamus uscirà indenne dal match di Hell in a Cell contro Big Show, The Miz sarebbe un avversario quantomai appropriato per l'irlandese: uno dei segmenti più belli della storia recente del Great White è stato scritto durante la puntata di MizTV in cui era ospite, quindi un feud con il buon Mizanin non potrebbe far altro che giovare all'attuale World Heavyweight Champion. È di poche ore fa la news che la WWE starebbe pensando di ridare spazio e importanza a The Miz, riportandolo nel main event: niente di più appropriato. Si spera che la WWE trovi un modo per portarlo stabilmente ai piani alti delle gerarchie, stavolta per lasciarcelo. E chissà che questo non comporti un suo turn a face, dato che praticamente tutto di The Miz, dal background alle catchphrase, è assolutamente perfetto per un babyface…