5 Star Frog Splash #38 – CM Mark, CM Smart, CM Fan

A soli sette giorni dal mio editoriale dedicato all'addio di CM Punk, torno a parlare di… CM Punk. In realtà non è proprio di lui che vorrei parlare, c'è ben poco di nuovo che potrei aggiungere. Vorrei invece parlare della manica di fesserie e di idiozie che ho sentito riguardo al suo addio in queste due settimane. Perché fesserie? Beh, fondamentalmente perché riguardo all'addio di CM Punk ci sono ben poche certezze. La ragione effettiva del suo addio, come avevo accennato anche una settimana fa, non è stata divulgata, quindi la conoscono solo CM Punk, Vince McMahon e pochi altri. E infatti io non sono stato lì ad analizzare freddamente il suo addio, a indagare sulle cause che hanno portato CM Punk alla sua fatidica decisione. Mi sono limitato ad accennare all'opinione che ho in merito, ovvero che per quanto mi riguarda il Best in the World ha deciso di lasciare la compagnia perché infuriato nei confronti della stessa per un insieme di concause che lo hanno indotto all'abbandono.
Sette giorni fa non avevo alcuna voglia di formulare teorie inutili che non avrebbero avuto significato alcuno, né tantomeno di attaccare/difendere Punk per quanto accaduto. Mi sono seduto al pc a scrivere il mio editoriale nel quale ho esternato tutta la mia delusione per quanto accaduto al Second City Saint e ho parlato di quanto mancherà alla WWE. Sì, proprio come un “quindicenne mark di Punk”, titolo con il quale mi ha definito uno dei commentatori al pezzo. Perché? Perché io sono un fan della WWE. Ed in quanto tale vedo quella che ritengo una delle tre punte di diamante della WWE (insieme a John Cena e Daniel Bryan) lasciare la compagnia andandosene per la porta di servizio, proprio come nell'immagine della settimana scorsa, e non posso fare altro che esternare la mia delusione, la mia rabbia, il mio pessimismo. L'addio di CM Punk è un colpo durissimo per la compagnia, ancora più duro considerato che siamo all'interno di una Road to Wrestlemania che sta venendo su tutt'altro che bene, dove ciò che la WWE propone è l'esatto opposto di quanto tutti noi vorremmo vedere. In quanto fan non posso fare altro che esprimere tutto il mio malumore.
In queste ultime due settimane, però, onestamente mi è sembrato di essere stato uno dei pochi a parlare da fan. Leggo il sito, leggo il forum, leggo altre opinioni sui social network e vedo gente che attacca Punk e difende la WWE, altri che invece attaccano la WWE e difendono Punk. Vedo gente che cerca di trovare una motivazione all'addio di Punk trasformandosi in un azionista della WWE e parlando di buyrate, di ratings, di introiti e di cose simili. Vedo gente addirittura convinta di conoscere la motivazione dell'addio della Straight-Edge Superstar, che parla per assoluti come se la situazione fosse lì, chiara, dispiegata davanti agli occhi di tutti. Quando non lo è. Quanti rumor si sono susseguiti in questo periodo riguardo alle presunte ragioni dell'addio di CM Punk? Tantissimi. Innumerevoli. E tutti, incredibilmente, riportavano una ragione diversa. Infortuni, disaccordi economici, problemi con il creative team, risentimento nei confronti della dirigenza, litigi con Vince McMahon, rabbia per la vittoria della Rumble da parte di Batista e conseguente esclusione di Punk dal main event di Wrestlemania per l'ennesima volta… una news che mi sono rifiutato di riportare sul sito parlava addirittura di una presunta gelosia di CM Punk nei confronti di Daniel Bryan. Dopo aver riso per un paio d'ore, ho pensato a quanto siano inutili questi rumor, che dicono tutto e non dicono niente. Perché, a conti fatti, a 17 giorni dal fattaccio non sappiamo ancora cosa sia successo veramente.
Ma sapete una cosa? Anche CM Punk è un fan della WWE. Lo è davvero, come del wrestling in generale. CM Punk geloso di Daniel Bryan è una “notizia” così ridicola perché off screen CM Punk è uno dei più impegnati nel cercare di fare andare over i suoi colleghi. Punk non è un semplice impiegato, non è un tizio che va lì, fa il suo match e se ne torna a casa. Ovviamente non è nemmeno un John Cena che non torna mai a casa per svolgere al meglio il suo ruolo di volto della compagnia, ma la verità è che CM Punk ci tiene. Per caso avete visto l'intervista che CM Punk ha rilasciato al Comic-Con due giorni prima della Royal Rumble? Ve la ripropongo:
https://www.youtube.com/v/9si8cIjAaVo
Più la guardo e più mi sembra che in quell'intervista CM Punk parli come un fan, un fan che vede la compagnia che sostiene fare scelte sbagliate e che per questo ci resta male. Ci resta male per la direzione creativa, che non ha alcuna intenzione di focalizzarsi su Daniel Bryan nonostante questo “sia il suo anno” e “tutti vogliano vederlo nel main event”. Ci resta male perché sa cosa si prova in situazioni del genere, visto che le ha sperimentate sulla sua pelle. Ci resta male perché torna Batista e, nonostante Punk “non abbia niente di personale contro di lui”, gli si fa vincere una Royal Rumble dal nulla. Ci resta male perché settimana dopo settimana vede il team creativo sedersi intorno ad un tavolo e chiedersi “che facciamo stavolta?”. Queste sono esattamente le critiche mosse alla WWE negli ultimi tempi da parte di chiunque. Quando CM Punk dice che “loro stanno pensando ora a Wrestlemania, ma in una mia compagnia io a quest'ora starei pensando a Wrestlemania 31”, lo dice con gli occhi e il cuore di un fan, che vorrebbe vedere la compagnia che sostiene andare in una determinata direzione, non annaspare ogni settimana alla ricerca di un po' di ossigeno in attesa dell'arrivo di un'idea geniale o dell'ennesimo part-timer grazie al quale prendersi un facile boato dal pubblico. Fosse un semplice impiegato, CM Punk adesso sarebbe ancora in WWE in attesa della scadenza del suo contratto a luglio, per poi dedicarsi ad altro. O forse lo avrebbe già rinnovato il contratto, chissà .
E invece se n'è andato. Perché se n'è andato? Chi lo sa. Nessuno lo sa. Allora perché lanciarsi in facili invettive da una parte o dall'altra quando non si ha idea di cosa abbia portato alla situazione attuale? Perché esprimere giudizi certi quando nessuno, se non una decina di persone al massimo, saranno al corrente della verità ? Perché stare lì a parlare da azionisti, da dirigenti, da qualsiasi cosa eccetto che da semplici FAN della WWE? È triste, perché lascia il fianco esposto a delle facili critiche. Dal canto mio, io continuo a pensare all'addio di CM Punk esclusivamente come ad una perdita dei fan. Niente più grandi match, niente più pipebomb, niente Punk a Wrestlemania. Forse niente Punk mai più. Sì, sono indubbiamente i fan ad averci rimesso. Ma a quanto pare ultimamente i fan scarseggiano da queste parti.