5 Star Frog Splash #36 – The Animal, The Saint and The Dragon

Una delle prerogative del Royal Rumble match negli ultimi anni è stato, a mio avviso, il suo basso tasso di incertezza. Nonostante la costruzione di chi poi avrebbe effettivamente vinto la Rissa Reale non sia stata sempre portata avanti nel migliore dei modi (quella di Sheamus nel 2012, per dirne una), il loro momentum ha lasciato indovinare, molto spesso con esattezza, a chi sarebbe andata la vittoria finale. Per quanto mi riguarda questa è una pecca notevole per una contesa come il Rumble match, di cui l'effetto sorpresa è parte integrante e fondamentale per una costruzione complessa come questa. Il Royal Rumble match di quest'anno, tuttavia, non lo ritengo affatto scontato come quelli degli ultimi anni, anzi, ritengo che la WWE stia portando avanti un buon lavoro per vendere il match al meglio e per far ben figurare i protagonisti principali che vi prenderanno parte.
Negli ultimi mesi del 2013 ci siamo lamentati della qualità dei PPV made in WWE, non all'altezza di quelli precedenti, che in alcuni casi ci hanno fornito veri e propri scempi come il main event di Survivor Series tra Randy Orton e Big Show. Tutto questo mentre quelli che noi avremmo voluto vedere protagonisti incontrastati, CM Punk e Daniel Bryan, erano alle prese con feud di ripiego e che li tenevano indubbiamente lontani dal vero fulcro degli show, ovvero la storyline dell'Authority e di conseguenza il titolo massimo. Tuttavia, con tutti i suoi difetti, questa “non-costruzione” una sua qualità meno negativa ce l'ha: ha indubbiamente provveduto a rimescolare delle carte che altrimenti avrebbero potuto rivelarsi fin troppo palesemente evidenti, creando un po' di confusione e non lasciando immaginare facilmente il prosieguo delle storyline. Non fraintendetemi: non sto lodando, seppur in senso lato, i mesi e mesi di show pessimi ai quali abbiamo assistito. La destinazione è importante tanto quanto il percorso che si segue per arrivarci, quindi anche se arriveremo ad una Wrestlemania XXX incredibile e irripetibile i mesi di oblio che ha trascorso la WWE rimarranno lì, indelebili. E la poca prevedibilità dei piani della WWE era indubbiamente un “Chissà quale altra fesseria si inventeranno”, non certo un motivo di vanto per il creative team di Stamford. Nonostante la doverosa puntualizzazione, personalmente credo che il Royal Rumble match a cui assisteremo domenica abbia tre possibili vincitori, tre Superstar che non mi stupirei affatto di vedere trionfanti alla fine della serata.
The Animal – Il primo è Batista, tornato in pompa magna in quel dello scorso Raw. Beh, non proprio in pompa magna forse, considerata l'accoglienza buona ma non certo eccezionale ricevuta da The Animal dopo quattro anni di lontananza dagli schermi della WWE. Devo essere onesto, il ritorno di Batista è stato un po' una delusione per i miei gusti. Non che mi aspettassi molto da lui, a dire la verità , d'altronde Batista non è mai stato un fenomeno. È stato indubbiamente uno dei simboli dell'ultima decade, ma è riuscito a diventare tale non certo per le sue doti sul ring o al microfono, bensì per il suo carisma e soprattutto per essere riuscito a sfruttare al massimo le occasioni al top che gli sono state concesse, riuscendo a sviluppare un certo seguito tra i fan. Tuttavia, il Batista di ritorno a Raw mi è sembrato una copia sbiaditissima di quello che eravamo abituati a vedere, non suscitando l'attrazione sperata. Tralasciando l'aspetto inquietante (ma si può sapere che ha fatto alla faccia?) nonché tamarro con il quale si è presentato lunedì, in tutta franchezza Batista mi è sembrato spento. Ingresso con molta meno energia di quanto mi aspettassi, col fiatone dopo la sola entrata, impacciato al microfono, non sembrava nemmeno molto sicuro di sé. Appunto, una delusione. Ciò nonostante, gran parte dei rumor e delle voci riportano di piani che vedrebbero Batista vincitore della RumbleÂ… ma io non ci credo. Onestamente credo che queste voci siano state messe in giro ad arte dalla WWE per mischiare le carte in tavola, perché io Batista che vince la Rumble non ce lo vedo proprio. Innanzitutto perché non credo che la WWE faccia tornare un part-timer e gli faccia vincere una Rumble così, sminuendo praticamente tutto il roster, tanto che io a Wrestlemania per Batista vedo due possibilità : un match contro Orton o un match contro Lesnar, tassativamente senza WWE World Heavyweight Title in palio. E poi perché ci sono altri due elementi del roster molto più lanciati di lui.
The Saint – CM Punk, ad esempio. Lo Straight-Edge si è ritrovato improvvisamente al centro della storyline dell'Authority e ha dovuto vedersela da solo con Kane, i New Age Outlaws e lo Shield allo stesso tempo, mentre Triple H presumibilmente monitora la situazione da dietro le quinte. Inoltre, dovrà partire con il numero 1 nel Rumble match, stuzzicando la curiosità di chi già si aspetta l'impresa. La verità è una sola: fin dal suo ritorno in quel di Payback, CM Punk è stato tagliato fuori dalle dinamiche che contano in WWE. Prima contro Jericho, poi contro la Wyatt Family, infine contro lo Shield. Sempre lontano da quel titolo tanto agognato, un titolo che il Second City Saint ha perso esattamente un anno fa, alla Royal Rumble 2013 contro The Rock. E Punk sa. Sa che è stato tenuto lontano da lì per una volontà ben precisa dell'Authority, sa che quest'ultima sta provando ad ostacolarlo in tutti i modi, sa che è solo contro tutti. E l'unico modo per arrivare al suo obiettivo massimo, prendersi quel maledetto main event di Wrestlemania, consiste nel ribaltare ogni pronostico e vincere il Royal Rumble match contro tutto e tutti, partendo con il numero 1. Nonostante nell'aria ci sia la sensazione che l'impresa potrebbe avvenire, non credo che Punk farà suo il match domenica. Punk è il migliore, è il Best in the World, ma nemmeno lui può farcela da solo contro le trame dell'Authority. E allora soccomberà , con onore, magari venendo eliminato per ultimo, ma credo proprio che Punk soccomberà . E si renderà conto che per realizzare il suo sogno dovrà liberarsi dell'ostacolo che glielo impedisce, colui che più di tutti sta rendendo la vita impossibile a Punk: Triple H, che è già riuscito a rendere la vita un inferno ad un'altra persona.
The Dragon – Già , Daniel Bryan. Colui che più di tutti ha sofferto le macchinazioni dell'Authority, colui che voleva “solo” un regno da WWE Champion per una volta e non lo ha ottenuto, esclusivamente per colpa di Triple H e compagnia. Parliamoci chiaro: se Daniel Bryan entrerà nel Royal Rumble match la vittoria sarà sua, non c'è proprio possibilità che vada diversamente. In caso contrario tutto perderebbe di significato: i mesi con Bryan al top, la costruzione lenta e graduale portata avanti fino a Summerslam, il WWE Title rincorso fino a Hell in a CellÂ… e poi c'è stata la parentesi con la Wyatt Family. Onestamente, quando Bryan vi è entrato, ho davvero pensato che in WWE si fossero bevuti il cervello. Tuttavia, il momento in cui Bryan si è liberato di loro lunedì scorso è stato fantastico. E la spiegazione che Bryan ne ha dato, il motivo per il quale aveva deciso di entrare nella Family, mi ha convinto. Mi ha convinto perché era l'unico plausibile, era l'unico che potesse avere una parvenza di senso. Bryan ha deciso di sopportare le angherie dei Wyatt per sfruttare il momento propizio e cogliere Bray Wyatt impreparato. E ci è riuscito, all'interno dello Steel Cage. E ora alla Rumble affronterà proprio Wyatt 1 on 1, mentre non è ancora annunciato per il Rumble matchÂ… perché? A mio avviso per due ragioni: la prima ci farebbe assistere ad una vera e propria evoluzione per Bryan. Bryan non è riuscito a battere l'Authority, Bryan, in un primo momento, non è riuscito a battere la Family. Ciò nonostante, si è ingegnato e ha trovato un modo per avere la meglio sulla Family. E ora farà lo stesso con l'Authority, fingendo di essere concentrato solo su Bray Wyatt e non menzionando nemmeno il Royal Rumble match per non attirarsi le attenzioni indesiderate dell'Authority, che potrebbe ostacolarlo ancora. In questo modo Bryan si muove in silenzio e fa in modo che l'Authority non si accorga del suo ritornoÂ… e ciò permette alla WWE di giocare sull'effetto sorpresa, che è la seconda ragione per cui mi sento di escludere che Bryan non entri nel Rumble match. Che poi, per quale motivo dovrebbe decidere di non entrarci? Non ce n'è uno valido. Bryan entrerà in quel match. E quando vi entrerà staccherà un biglietto diretto per New Orleans, a Wrestlemania XXX. Non può andare diversamente. Almeno spero.
P.S.: Siamo proprio sicuri che ad uscire col titolo dalla Rumble sarà uno tra Orton e Cena? Perché io no, non lo sono per niente. The Beast is awaiting.