5 Star Frog Splash #31 – Kingdom Gone

Forse qualcuno di voi conosce e ha letto Kingdome Come, una delle più belle saghe della DC Comics su cui mi sia mai capitato di posare gli occhi. Senza svelarvi troppo della trama, nel caso in cui vi venisse voglia di leggerla, vi basti sapere che la storia si svolge in un futuro più o meno prossimo in cui gli eroi della vecchia guardia (Superman, Batman, Wonder Woman, ecc.) sono ormai maturi e, ritenuti obsoleti, sono stati sostituiti da eroi di nuova generazione, senza scrupoli e sanguinari. In seguito a questi avvenimenti, Superman decide di ritirarsi e di infischiarsene del mondo da cui era stato tradito. Persa la sua guida, gran parte dei vecchi supereroi segue la sua stessa strada, mentre i nuovi supereroi iniziano a diventare sempre più violenti e a scontrarsi gli uni con gli altri, provocando distruzione e morte tra i comuni esseri umani che hanno la sfortuna di trovarsi sulla loro linea di tiro, finché un'esplosione nucleare in Kansas che uccide un milione di americani e inaridisce il terreno di quattro stati non dà il via ad una concatenazione di eventi.
Uno dei protagonisti di questa saga è un personaggio che mi ha sempre incuriosito molto: Capitan Marvel. In Kingdom Come l'eroe – o per meglio dire la sua controparte umana Billy Batson – viene facilmente plagiato da Lex Luthor, che gli fa il lavaggio del cervello e ne fa il proprio tirapiedi personale. Sono molto affascinanti in questa storia le sfaccettature del personaggio di Capitan Marvel, un ragazzo che si trova sempre più a disagio e sempre più fuori posto con il passare del tempo e che finisce per essere fagocitato dal mondo esterno, rimasto senza direzione dopo l'abbandono di Superman, per poi diventare la versione “Corporate” di se stesso, riducendosi ad essere uno dei più potenti supereroi della Terra con un cervello da ragazzino, dominato dal villain di turno che lo adopera per i suoi loschi scopi.
La versione Corporate di Kane, apparsa per la prima volta sugli schermi della WWE nell'episodio di Raw di dieci giorni fa, al suo esordio al fianco di Triple H mi aveva fatto un'impressione molto simile al vedere Capitan Marvel in giacca e cravatta al servizio di Lex Luthor. Una forza sovrumana, non di questo mondo, al soldo del potere costituito, una sagoma sorridente e senz'anima, una mera ombra di ciò che era prima. E devo dire che mi sono scoperto, con mia sorpresa, piuttosto combattuto tra l'indignarmi per l'abominio apportato al personaggio originale di Kane oppure se apprezzare questa nuova svolta e considerarla una sorta di “capitolo a parte” della lunga vita del Big Red Monster. In effetti, questa ultima opzione era piuttosto affascinante per diversi motivi, primo fra tutti quello di svecchiare il character di Kane che si trascina ormai stancamente da anni. Una svolta del genere sarebbe stata accattivante: vedere un mostro in gabbia, sostituito dalla sua versione umanizzata, ma che allo stesso tempo poteva essere lasciato libero di colpire e perseguire gli scopi dell'Authority.
Senza contare che un'evoluzione del genere per Kane si rivelerebbe azzeccatissima per la storyline attualmente in corso: chi meglio del Big Red Monster per fronteggiare Big Show una volta che questo non sarà riuscito a battere Randy Orton e a conquistare il WWE Title (perché voglio sperare che non gli passi nemmeno per la testa di far vincere Big Show, anche se a questo punto non ne sono più molto sicuro)? Certo, abbiamo visto Big Show vs Kane un'infinità di volte, ma se questo dovesse rivelarsi una via d'uscita per la pessima situazione che abbiamo nel main event (a proposito: sarà davvero il main event dato che a Raw hanno dato spazio a tutt'altro?) ci metterei la firma immediatamente. Altro pregio interessante della situazione sarebbe costituito dagli infiniti modi di sviluppare la situazione e portare avanti la storia: la ribellione, la presa di coscienza del mostro è l'idea più scontata e inflazionata che mi sia venuta in mente, ma per un personaggio dalla storia e dai risvolti psicologici come quello di Kane si sarebbero potute trovare innumerevoli soluzioni.
Tuttavia, l'ultima puntata di Raw ha fatto crollare con un alito di vento tutto questo mio fantastico castello di carte. Ed è tornata a far capolino la netta impressione che con questa grande idea la WWE abbia fatto scadere nel ridicolo un personaggio che ha fatto la storia del business come Kane. L'episodio di Raw ha restuituito l'idea di un Kane umanizzato, di cui l'ultimo brandello di sovrumanità è costituito dal suo occhio “bruciato”, che non è l'altro che l'ennesima pedina dei vari giochi di potere che girano intorno all'Authority. Ed una pedina nemmeno troppo minacciosa, visto l'inutilissimo segmento iniziale che non è servito praticamente a nulla. Che senso ha mettere insieme un segmento del genere e poi farne uscire vincitrice Vickie Guerrero?!? Doveva essere proprio l'opposto, con Brad Maddox e Vickie Guerrero a litigare per la direzione di Raw ed il neo-Director of Operations ad intervenire e a sistemare la situazione a modo suo, prendendone il controllo. Invece tutto ciò che ne è risultato è la netta impressione che nemmeno la WWE sappia cosa fare con Kane, gettandolo nella mischia tanto per far qualcosa ma senza un'idea ben precisa di cosa fargli fare.
Francamente, questa è la sensazione che ho riguardo a qualsiasi storyline attualmente in corso a Raw. WWE Title, World Heavyweight Title, Punk/Bryan vs Wyatt Family, lo Shield, i Tag Team Titles, l'Authority stessa Tutte queste storie a me sembrano non avere una direzione, sembrano portarsi stancamente avanti settimana dopo settimana all'insegna della sorpresa e della presunta trovata geniale, ma che in fin dei conti rimangono sempre allo stesso punto. E sto scrivendo queste parole a dieci giorni da Survivor Series, che in linea teorica dovrebbe essere uno dei Big Four, uno dei PPV più importanti dell'anno per la WWE. Sarà che ora siamo abituati male, vista la precedente direzione della storyline principale (e io ancora non mi capacito di quanto accaduto a Hell in a Cell), ma il tutto sembra essere fin troppo raffazzonato e superficiale per interessare, tanto da far passare in sordina persino un evento epocale come il cambiamento a cui il character di Kane è andato incontro. Shazam.
P.S.: Sono passati ormai otto anni dalla morte di Eddie Guerrero, eppure io credo che lui su quel ring continui a mancarmi tanto, ad ogni show. Ciao Eddie!
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