5 Star Frog Splash #139 – Riott Absquadution

Alla fine ci avevo preso. Due settimane fa, nel numero dell'Helluvakick! postato subito NXT Takeover: War Games, avevo parlato dell'Absolution e della Riott Squad, dicendo che sarebbe stato completamente ridicolo non rivelare un collegamento appropriato tra le due stable, nate a distanza di un giorno e dalla composizione pressoché identica. Due settimane dopo mi ritrovo a fare una nuova analisi di questa situazione e non solo è stato confermato che le due stable non abbiano niente a che fare l'una con l'altra, ma il bello è che la storia di entrambe sta procedendo nella stessa identica direzione. L'Absolution fa a pezzi Raw, SmackDown è preso in ostaggio dalla Riott Squad. Tutto questo per un paio di settimane in cui i due gruppi regnano indisturbati, prima che il resto dei due roster insorga e faccia capire alle nuove arrivate che aria tira. Absolution attaccata da tutto il roster a Raw, Riott Squad che trova pane per i suoi denti a SmackDown. Voglio dire… ma saranno dei rincoglioniti totali in WWE? Come fanno a non rendersi conto che riproponendo la stessa identica storia il lunedì e il martedì non solo si rischia di stancarsi presto di entrambi i gruppi, ma che in più la situazione è talmente ridicola che nessuna delle due fazioni sarà veramente legittimata? Più che altro questa gestione allucinante mi fa venire voglia di chiedermi come funzionino queste cose in WWE. La situazione iniziale era chiara: Paige stava tornando in WWE, NXT aveva bisogno di una svecchiata, quindi pensano bene di prendere cinque ragazze da NXT e distribuirle nei roster insieme a Paige. Ma poi? Come gli è venuto in mente di proporre due volte lo stesso identico act? Possibile mai che non ci sia comunicazione alcuna tra i writing team dei due roster e che non ci si possa organizzare? Boh, certe volte sarei curioso di sapere che gli passa per la testa.


Per quanto riguarda i due gruppi, nonostante l'idea praticamente nata già vecchia, devo dire che la composizione dei due gruppi non mi dispiace. Inutile parlare di Paige: è una garanzia, nonché una delle wrestler migliori dal punto di vista tecnico che ci siano in WWE. È un talento ancora tutto sommato inespresso perché le sue avversarie sono praticamente tutte nuove ora. E passata, si spera, la fase critica che ha vissuto ci si aspetta che torni a esibirsi come sa sicuramente ancora fare. Le altre cinque invece mi incuriosiscono, sono curioso di vedere cosa sapranno fare nel main roster. Più che altro è un'idea giusta (facendo finta per un attimo che non siano due act identici) proporle in stable con una caratterizzazione forte, le si fa conoscere dal pubblico e si mascherano i loro limiti. Questo discorso vale prevalentemente per Liv Morgan e per Sonya Deville, che a NXT hanno già lottato… non propriamente lasciando il segno. Erik Ganzerli in una puntata del Wrestling Cafè di qualche tempo fa disse che la Morgan è stata una delle poche a non crescere esponenzialmente a NXT ed è una tragica verità. La Deville invece ha ancora tutto da dimostrare ma è un bene che l'abbiano tolta da NXT visto che nel roster giallo sta arrivando Shayna Baszler e lei al paragone sarebbe semplicemente sparita come neve al sole. Ruby Riott mi sembra un ottimo “jack of all trades”, capace in tutto ma che non eccelle in niente. Ha un suo stile piuttosto definito e una sua caratterizzazione, sarà quella che più facilmente potrà puntare a qualche titolo. Mi incuriosisce Mandy Rose, di cui pare che si parli un gran bene. Mandy è una gran bella ragazza, cosa che in WWE, si sa, è già un ottimo lasciapassare. Se dimostrerà di saper dire la sua nel main roster attuale, strapieno di talento com'è, potrebbe arrivare a traguardi al momento inimmaginabili. Sarah Logan è la vera incognita al momento, non l'ho mai vista lottare quindi evito di esprimermi.

Ah già, ma domenica c'è Clash of Champions… e chi se lo ricordava. Non che la WWE abbia fatto qualcosa per ricordarcelo visto che… aspettate un attimo che cerco… ecco… che dei sette match che al momento compongono la card del PPV, kickoff compreso, di quattro… anzi no, di cinque me ne frega meno di zero. Il Kickoff tra Zack Ryder e Mojo Rawley potrebbe essere pure interessante dato che Ryder mi è sempre piaciuto come wrestler, peccato che come al solito la WWE lo distruggerà per pushare quell'essere immondo di Mojo Rawley, come se non avesse già avuto abbastanza opportunità buttate al vento. Bludgeon Brothers vs Breezango… vabbè. Bellissimo poi che, nonostante il successo dei Breezango con il WWE Universe, questi siano trattati come due jobber totali e così sarà anche a Clash of Champions. Baron Corbin vs Bobby Roode vs Dolph Ziggler, sottotitolo “Abbiamo messo anche Ziggler nel match per farlo schienare da Corbin e far proseguire la rivalità con Roode per un altro mese”. Ennesimo Lumberjack match (ma che poi una volta non si chiamava Lumberjill match se c'erano delle donne a bordoring? Boh) dell'ultimo mese in WWE, stipulazione che non so a cosa porterà. Dubito fortemente che vogliano togliere il titolo a Charlotte per ridarlo a Natalya, anche perché con la Riott Squad in giro ha decisamente più senso che la campionessa sia face. A meno che Natalya non assuma la Riott Squad per farle da tirapiedi… rabbrividisco al solo pensiero.

Tra i match poco interessanti c'è indubbiamente anche il match per il WWE Championship tra AJ Styles e Jinder Mahal, match che spero vivamente voglia significare la fine di Mahal intorno al WWE Title, roba che se non è il campione più indegno che abbia mai avuto la cintura poco ci manca. Fortunatamente si avvicina la Road to Wrestlemania e nemmeno la WWE può essere così pazza nel voler togliere il titolo a quello che probabilmente è l'attuale miglior wrestler del pianeta per darlo a un aborto finto indiano che è stato campione per sei mesi senza che questo abbia significato nulla. Non ha significato nulla a livello di show, spesso appesantito dalla presenza di Mahal, dei suoi promo sempre uguali a loro stessi e dei Singh Brothers per i quali ho iniziato a provare un vero X-Pac Heat. Credo che non perdonerò mai alla WWE di avermi costretto ad assistere al feud contro Nakamura, con conseguente degradazione e job pulito del giapponese nei confronti di uno che non potrebbe nemmeno allacciargli le scarpe. E poi ci si chiede pure perché Nakamura non stia rendendo ai suoi livelli se la WWE lo costringe a partecipare a dei feud così ridicoli ottenendo risultati altrettanto ridicoli. Eppure la WWE sa chi è Nakamura, sa del buzz ottenuto in tutto il mondo quando lui e AJ Styles si affrontarono a Wrestle Kingdom 10, quasi due anni fa. Qualunque compagnia con un cervello vorrebbe riproporre una cosa del genere, no? Eppure…

Gli unici match che mi interessano in vista di Clash of Champions sono il Fatal 4-way per gli SmackDown Tag Team Titles e il main event. Il tag match ha avuto una costruzione adeguata e i team impegnati valgono tutti, per un motivo o per un altro. New Day e Usos sono una garanzia, anche se averli in ogni match titolato da eoni a questa parte sta iniziando un po' a stancare. Gable e Benjamin… beh, si salvano giusto perché entrambi sanno lottare molto bene, altrimenti fondamentalmente starebbero nel disinteresse più totale. Erano face, poi sono diventati heel per chissà quale motivo e in chissà quale modo e ora si comportano da tali, senza che la cosa freghi granché a nessuno. A Rusev e Aiden English non avrei dato neppure un centesimo. Eppure i due stranamente hanno convinto, riuscendo a fare in modo che al pubblico importasse di loro e risultando interessanti. Il merito, devo dirlo, è di Rusev, che al suo esordio nel main roster sembrava il classico big man stereotipato e invece ha dimostrato di essere poliedrico, di sapersela cavare bene in più contesti e di non essere mai o quasi mai inadeguato. E Rusev è uno che dalla WWE in generale ha ottenuto meno di quello che avrebbe meritato, pur essendo un big man. Quindi devo dire che non mi dispiace affatto questo successo che sta avendo… anche perché ho una mezza idea che saranno lui e English a uscire dal PPV con i titoli. Boh, vedremo.

E siamo al main event. Di cui non so davvero che cosa pensare. Non lo so, è dal post Hell in a Cell che questa saga tra Shane McMahon e OwenZayn va avanti e più avanti e meno mi convince. Lasciamo perdere per un attimo il fatto che il turn di Sami Zayn continui a non avere alcun senso e soprattutto non gli ha portato il minimo beneficio visto che ora è diventato semplicemente una macchietta, ennesimo finto migliore amico di Kevin Owens. Concentriamoci su Shane, anche perché è esattamente quello che sta facendo la WWE. Perché nel caso in cui ve lo foste perso il vero punto focale della faida non sono Owens e Zayn, nono, loro sono solo coprotagonisti. Il vero punto focale è Shane McMahon in primi, Daniel Bryan in secundis. Perché è chiarissimo che ora il vero conflitto in atto in quel di SmackDown Live sia proprio il loro, cosa che porterà inevitabilmente a un confronto tra loro. Ne sentivamo il bisogno? No, direi di no. O meglio, se Daniel Bryan avesse il permesso di tornare sul ring la cosa sarebbe pure interessante, ma dato che la WWE difficilmente glielo darà mai la cosa mi sembra completamente inutile. Sarà l'ennesimo feud “Bryan vs McMahons”, il segmento dello Yep Movement dell'ultimo SmackDown era abbastanza indicativo in tal senso. Però, come detto, la cosa ha una qualche parvenza di senso se Daniel Bryan può tornare sul ring e farsi valere con le sue forze. Non se deve nominare un qualsivoglia emissario che dovrà rappresentarlo o altre fesserie del genere. E il verdetto sul PPV quindi? Un evento fiacco, che la WWE ha imbastito controvoglia. Che potrà avere anche qualche risvolto interessante, ma che difficilmente sarà voluto piuttosto che nato per caso. Siamo a dicembre, d'altronde. Per rivedere qualcosa che valga veramente la pena bisognerà aspettare come al solito il momento in cui la compagnia deciderà di accendere i motori e di ripartire: la Royal Rumble.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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