5 Star Frog Splash #136 – Alternate Dimension

“Survivor Series, l'unico PPV dell'anno dove le Superstar di Raw e SmackDown competono tra loro!”


Traduzione dal linguaggio WWE all'italiano:
“Survivor Series, l'ennesimo stratagemma della WWE per non mettere sul piatto nemmeno un'idea nuova, riciclandone una dell'anno scorso che faceva schifo già allora.”

Giuro che se mai c'è stato un momento in questi quindici anni che guardo la WWE in cui più ho desiderato spegnere il computer e dedicarmi ad altro è stato l'episodio di Raw dell'Undersiege della settimana scorsa. Un segmento stupido, senza alcun senso, senza alcun significato e che non serve a nulla. E quindi, signore e signori, venite tutti a vedere Raw e SmackDown che si scannano senza nessun motivo per il secondo anno consecutivo! Raw va contro SmackDown perché sì, perché è il tema del PPV e perché la WWE non ha nessuna voglia di sfornare un processo creativo decente a novembre, quando si inizia a intravedere da lontano la Road to Wrestlemania. Non che nel resto dell'anno ci riescano, tranne rare eccezioni. Ma occupiamoci di questa cosa dell'Undersiege, questa cosa ridicola che può essere stata partorita solo da una scimmia svogliata. Quindi, in pratica, voi mi state raccontando che Shane McMahon, dopo essersi sfracellato per la seconda volta dentro un tavolo a Hell in a Cell, tradito da Sami Zayn e conseguentemente battuto da Kevin Owens, un giorno si sveglia e senza alcun motivo decide di invadere Raw e di fare a pezzi indistintamente chiunque si trovi sulla sua strada. Shane doveva effettuare il suo ritorno e far partire una rivalità con Zayn e Owens o con entrambi, invece se ne sbatte altamente (anzi, dà loro la possibilità di far parte del team di SmackDown!) e invece di rientrare da face assoluto sembra quasi un heel incallito. Un Triple H, se vogliamo. Tutto chiaro. Talmente chiaro che poi deve pensarci Zayn a ridare un minimo di senso alla cosa, con il suo tweet “Io combatto per ciò che è giusto, non per i tiranni” che ci ha fatto seriamente dubitare su chi fosse il face e chi l'heel della faida.

Era un tweet che avrebbe potuto avere un seguito interessante… ma manco a dirlo la sera dopo a SmackDown tutto è stato come se non fosse mai accaduto nulla e Shane era di nuovo il solito buontempone che balla e saluta il pubblico. Risultato? Sami Zayn e Kevin Owens che perdono entrambi contro Randy Orton e Shinsuke Nakamura e sono fuori entrambi dal 5-on-5 maschile a Survivor Series, cosa che sembra già un enorme passo indietro considerando che questi due avevano concluso Hell in a Cell da vincitori. Se non sono nel match a squadre… dove sono? Al momento non mi so dare una risposta. Fatto sta che Survivor Series, che una volta era considerato uno dei Big Four della WWE, oggi sembra uno show fuori cronologia e fuori dal canone. Avete presente quei fumetti “What if…?” che la Marvel fa ogni tanto in cui si ipotizza cosa succederebbe se gli eroi fossero villains e viceversa, oppure se sulla Terra si diffondesse improvvisamente un'epidemia di zombie? Ecco, Survivor Series sembra esattamente questo. Match stupidi, che non hanno senso né motivo di esistere, dove l'unico match sensato e “in canone” è quello per il Cruiserweight Title e credo con questa affermazione di aver detto veramente tutto.

Perché un PPV non si crea annunciando quattro match titolati tra i campioni “paralleli” dei due roster per poi lavarsi le mani alla Ponzio Pilato. Ma analizziamoli questi match, che sono uno più una chicca dell'altro. I match tra le campionesse femminili e i campioni minori sono praticamente speculari: match tra avversari che non hanno nulla in comune tra loro, che prima dell'annuncio dei loro match un altro po' non avevano neanche mai interagito, che dal nulla si ritrovano a competere l'uno contro l'altro. Pensavo di aver letto bene i piani della WWE all'annuncio del match femminile, dato che i recenti discorsi di Alexa Bliss riguardanti Charlotte mi avevano convinto che la figlia di Ric Flair avrebbe conquistato lo SmackDown Women's Champion prima delle Series e che sarebbe poi stata lei ad andare contro Little Miss Bliss. Ovviamente niente di tutto questo è avvenuto e il match fissato è ancora Natalya vs Alexa Bliss. Bello, bello davvero. I campioni minori, invece, tra di loro non hanno davvero nulla in comune. Lasciamo perdere per un attimo la caratura in sé dei due wrestler (tanto che The Miz paragonato a Baron Corbin sembri improvvisamente Ric Flair è un fatto abbastanza oggettivo e conclamato), ma paragoniamo i due titoli: l'Intercontinental Title è un titolo, lo United States Title no. The Miz è un campione, Baron Corbin no. Il titolo Intercontinentale non è un accessorio alla vita di un tizio che ha disperatamente bisogno di emergere e di farsi notare, bensì parte integrante della persona The Miz, che è uno dei personaggi più convincenti (e convinti) dell'intera WWE. Il motivo di contrapporre questi due, oltre far fare a Baron Corbin una evidente figuraccia, per me rimane un mistero.

Arriviamo al match tra campioni di coppia, che contrappone probabilmente i due migliori team dei due roster ma che ciò nonostante è vuoto e privo di senso esattamente come tutti gli altri match. Il bello è che entrambi i team sono coinvolti in tutt'altre rivalità, quindi non potendo interagire fino a Survivor Series il feud risulta inevitabilmente limitato e limitante. Qui i titoli non cambieranno di mano prima del PPV: un match come questo è sinonimo di qualità e credo che la WWE in questo scontro stia cercando esattamente quella. E infine… infine c'è la più grande buffonata del secolo. Un campione fantoccio, scarso sia in storyline che per davvero, capace di vincere solo grazie ai due fessi insopportabili che lo accompagnano, contro Brock Lesnar. Sarebbe abbastanza stupido e ridicolo già così, se non fosse che la WWE sta cercando di far passare Mahal come un avversario all'altezza per Brock Lesnar, non uno che verrà annichilito in dieci secondi netti un po' come AJ Styles ha ammazzato nelle ultime due settimane i Singh Brothers. E la situazione, onestamente, è patetica. Non solo per questo, ma anche per un altro fondamentale motivo: Brock Lesnar continua a stare in WWE e continua a sfidare quasi solo gente di cui non ce ne frega nulla. Ok, negli ultimi mesi ha affrontato Samoa Joe e Braun Strowman, ma queste sono più piacevoli eccezioni piuttosto che la norma. E pensare che Brock Lesnar avrebbe così tanti possibili nomi da affrontare prima che si scocci nuovamente e lasci la WWE e invece la compagnia gli assegna come avversario Jinder Mahal è alquanto avvilente.

E passiamo ai due match a squadre, sottotitolo “È Survivor Series e buttiamo dentro due match a eliminazione a caso con dentro tutta gente che in questo momento non dovrebbe perdere così da rovinarli tutti in una botta”. Perché è esattamente questa la storia dei Survivor Series Elimination match in programma. Quello femminile manco lo considero onestamente, è una barzelletta con dentro tutte le donne della WWE e Alicia Fox capitano del Team Raw mentre vengono licenziate Emma e Summer Rae (che sul ring fa schifo esattamente come la Fox ma che quantomeno aveva una gimmick migliore di “SoNo PaZZaaaaaaaa!!!1!!12!”). Quello maschile invece ci propone il team di SmackDown composto da Shane McMahon, Randy Orton, Bobby Roode, Shinsuke Nakamura e AJ Styles (qualcuno pensa che Rusev possa vincere la settimana prossima? Non vedo mani alzate) ovvero, come ho detto, Shane più quattro personaggi (facciamo tre va, Randy Orton non conta) che in questo momento non dovrebbero assolutamente perdere. Il Team Raw al momento vede come membri sicuri solo Kurt Angle e Braun Strowman. C'è poi Samoa Joe che è un terzo membro praticamente già scritto, mentre gli altri due al momento non si conoscono (e probabilmente dipenderanno dalla possibilità che Roman Reigns recuperi o meno per le Series). Ovviamente a vincere sarà il team Raw, dato che altrimenti vedremmo Kurt Angle già senza lavoro a tre mesi dalla sua assunzione come General Manager.

Il discorso è sempre lo stesso: vuoi fare Raw vs SmackDown? Fallo con criterio! Scrivi una storia, fai in modo che questi abbiano qualcosa per cui lottare! Fai ad esempio il 5 vs 5 in apertura di show, con la stipulazione che i campioni appartenenti al roster del team perdente avrebbero poi dovuto mettere in palio i loro titoli. E poi, cavolo, vuoi dare un senso a Zayn e Owens? Inventati di meglio che mandarli al macello in match di qualificazione dal finale già scritto, rendili parte della storyline e svela che i due erano già in combutta da mesi, da prima del loro trasferimento a SmackDown, e che il loro passaggio doveva servire a creare scompiglio nel roster blu. Insomma, dai a questi tipi qualcosa per cui lottare, qualcosa per cui combattere. Invece no, invece no. Storyline azzerate, schieramenti resi completamente vani e piani iniziali che cambiano giusto quelle 300 volte prima di andare in scena. Il risultato? Uno show che se venisse cancellato incontrerebbe più sospiri di sollievo che lamentele. E meno male che doveva essere uno dei Big Four.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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