5 Star Frog Splash #133 – No Mercy For The Midcarders

5 Star Frog Splash #133 - No Mercy For The Midcarders

Siamo a pochi giorni da No Mercy, prossimo PPV del roster di Raw e la situazione del roster rosso al momento è… meh? Senza infamia e senza lode, direi. Anzi no, con infamia e con lode. Lode perché le (poche) cose importanti in vista del PPV sono state costruite molto bene: i due big match in programma hanno una storia alle spalle, sono molto incerti e potrebbero finire in ogni modo. Infamia perché tutto il resto, seppur meno importante, è decisamente meno entusiasmante. Match titolati costruiti a casaccio, #1 contender che arrivano ai match in questione quasi per caso, scene titolate incasinatissime, match che si basano sul facepaint… insomma, c'è molto di rivedibile. Anzi, che andrebbe proprio preso, cancellato e riscritto da capo. Certo, siamo sempre a tutt'altri livelli rispetto a quello sfacelo che è stata la WWE nella prima metà (e oltre) dell'anno. Tuttavia mi sembra assurdo, come al solito, pensare che questi potrebbero facilmente creare dei PPV interessanti, nonostante ne abbiano 18, con match unici e irripetibili… e invece gettano tutto alle ortiche. Volontariamente, oserei dire. O per pigrizia, per mancanza di accortezza o per incostanza, cosa che sarebbe ancora più grave.


Prendiamo Bray Wyatt vs Finn Bálor, per esempio. Qualcuno mi spiega come hanno fatto a far diventare questo feud una baracconata basata sul facepaint di Finn Bálor? E non sul Demone eh, attenzione, la questione non è “Finn Bálor non può battermi senza Demone”. La questione è “Finn Bálor non può battermi senza pittura in faccia”. Lo hanno dimostrato con la parentesi Goldust, umiliato da Wyatt che gli ha tolto il facepaint dimostrando così, a suo dire, che Goldust sia solo un uomo. Ora, per caso in WWE si sono dimenticati che Wyatt in teoria ha una gimmick soprannaturale? No perché se c'è qualcuno nella compagnia che è (o sarebbe stato) in grado di mettere su un feud con l'Eater of Worlds quello è proprio Bálor. Avrebbero potuto usare questa rivalità per fare tante cose: mettere in scena una rivalità un po' più “fantasy” che in questo caso non sarebbe parsa fuori luogo, far muovere Bray Wyatt in un territorio un po' più familiare e cercare di riportarlo quantomeno a un livello di rilevanza accettabile, approfondire finalmente un po' questo Demone di Bálor: chi è, cosa fa, quando e perché viene fuori. Wyatt in teoria sarebbe l'unico in grado di comprendere e accettare un Demone, invece vi si oppone e cerca di dimostrare che Bálor sia solo un uomo. Il senso di tutto ciò? Chissà. Peccato però che stiano facendo finire nell'oblio – e presto anche nel dimenticatoio – una rivalità che potenzialmente avrebbe potuto essere fondamentale per entrambi i contendenti. E in più sarebbe stata qualcosa di diverso, nonché un'occasione per la WWE di sperimentare e giocare un po' con le gimmick dei protagonisti. Invece alla WWE piace perdere facile.

Passiamo oltre e veniamo al match per il titolo Intercontinentale tra The Miz e Jason Jordan. Il problema di questo match è uno: Jason Jordan. E chiariamoci, a me Jason Jordan piace. Ma se pensavano che bastasse dire “È il figlio di Kurt Angle!” per dargli una caratterizzazione sbagliavano di grosso. Non dimentichiamoci che Jordan ha passato anni in FCW/NXT prima di riuscire finalmente a emergere negli American Alpha. E gli American Alpha sono nati grazie al carisma innato di Chad Gable (che la WWE sta riuscendo ad appannare, ma questo è un altro discorso che faremo poi). Ora tu vuoi provare a puntare su Jordan facendolo passare per il figlio di Angle, cosa che potrebbe essere anche apprezzabile. Fatica a imporsi, gli dai un personaggio forte per farsi notare. Solo che tutto il resto è andato allegramente a farsi benedire. Del Jason Jordan che esisteva negli American Alpha non è rimasta traccia a livello di storia, né si è mai pensato di approfondire la sua storia dal fantomatico “annuncio” di Kurt Angle. E questa è una fesseria perché il pubblico non può empatizzare con lui solo perché è il figlio di Angle, occorre dargli qualche tratto caratteriale in più. E infatti Jordan per un paio di settimane è stato pure fischiato, si è ripreso in parte solo nelle ultime settimane perché sono riusciti a metterci una pezza. Ma io continuo a condannare questa incapacità cronica della WWE di riuscire a proporre un character face di successo.

Poco da dire sulle donne, il Fatal 4-way era già nonsense di per sé e ora lo è ancora di più con l'aggiunta di Bayley, che è stata aggiunta al match titolato senza un perché. Bene il ritorno, che è filato tutto liscio perché è avvenuto nella città natale della Hugger. Ma cosa succederà domenica a No Mercy, a Los Angeles? E nei Raw futuri? I fischi a Bayley sono ancora un problema o sono ormai parte del passato? Io propendo decisamente per la prima opzione, motivo per il quale non l'avrei fatta tornare così. Occorre farla tornare nelle grazie del pubblico (vedi tu cosa mi tocca scrivere… riguardo a Bayley poi!) e non lo fai di certo ficcandola senza un senso in un match titolato. Rematch abbastanza inutile e scontato anche per i Raw Tag Team Champions Seth Rollins & Dean Ambrose, che dopo aver fatto parlare di sé per la loro improbabile riunione, adesso sono già nella routine. Il fatto è che non vedo sbocchi interessanti per loro a breve termine, una volta tolti da mezzo Sheamus & Cesaro: Gallows & Anderson sono già iperabusati e hanno già stancato, gli Hardy Boyz pure vivono un momento di stanca e sembrano già indirizzati verso la competizione singola… perderanno il loro tempo, dunque, fino al ritorno di The Revival. Sperando che stavolta Dawson e Wilder riescano a rimanere in salute per qualche mese almeno.

Il Cruiserweight Title. Ora, non so voi ma io ho la sventura di (dover) guardare 205 Live, altro show che con un po' di accortezza potrebbe essere godibilissimo e invece è la noia. La noia e soprattutto l'insensatezza, come il confronto tra Neville ed Enzo Amore che ha chiuso l'episodio di questa settimana. Un confronto in cui Neville ha praticamente fatto a pezzi Enzo, dicendogli che non sa lottare e che non ha speranza di sottrargli il titolo perché per vincerlo deve batterlo senza trucchetti o colpi scorretti. Enzo gli dà ragione, poi usa il colpo scorretto “perché non siamo ancora a No Mercy”. Cioè, in pratica ha dato ragione a Neville. Sagace. E andrebbe pure bene, il problema è che io credo vogliano fare la cavolata di dare il titolo a Enzo. E diciamolo pure apertamente: sarebbe una cavolata di quelle grosse. Neville è stato già danneggiato con quella partita a ping pong con Akira Tozawa di cui non c'era bisogno se non c'era l'intenzione di lasciare la cintura al giapponese: darla ora al Certified G significherebbe distruggerla. Ma in effetti anche solo la presenza di Amore nel roster rientra nel nonsense più puro. Fatto sta che c'è un solo match interessante all'orizzonte per lo show viola (?): Neville vs Cedric Alexander, al momento impegnato con Brian Kendrick e Jack Gallagher. E apro e chiudo una parentesi: il turn di Gallagher è una minchiata bella e buona ed è la rappresentazione di ciò che più odio in WWE, ovvero le cose fatte a caso e senza un piano ben stabilito. “Mi sono unito a Kendrick perché mi ha fatto capire che o si è gentili o si è dei vincenti”. Ah beh, allora.

Ma veniamo ai due main event, che come ho già detto sono di gran lunga la parte migliore dello show e il pezzo forte della costruzione. Il primo è John Cena vs Roman Reigns, un match che non ci aspettavamo così presto e che ci è piovuto tra capo e collo. Per me questa rivalità è servita solo a una cosa principalmente: a dimostrare come Reigns al microfono sia uno zero assoluto e che in questo ambito non sarà mai in grado di sostituire Cena. Non ha la stessa prontezza di Cena, né la stessa capacità di improvvisare. È troppo impostato, sta lì a ripetere a pappagallo le cose che ha letto sul copione senza provare a dar loro un senso, senza impegnarsi minimamente per risultare credibile. Sembra un automa impacciato e titubante, assolutamente non pronto a sostituire il 16 volte campione del mondo. La WWE ha anche provato la carta “I'm breaking the fourth wall!” ma senza troppo successo, sempre per colpa di Reigns. Cena diceva cose accettabili e difficilmente non condivisibili; Reigns sembrava un rip-off nemmeno troppo curato di CM Punk, anzi in versione “La sai l'ultima?” quando ha detto a Cena che lui sta vendendo tutti i biglietti che il suo avversario non ha venduto negli ultimi cinque anni. Ceeeeeerto, come no. Fatto sta che non crediate che i piani siano cambiati: Vince McMahon e compagnia cantante hanno ancora intenzione di dare il titolo al Big Dog a Wrestlemania e stanno cercando la strada migliore per arrivarci. La faida con Cena può servire ma non così, mettendo solo in risalto tutti i punti in cui Reigns è carente. Per me il primo atto della faida lo vince Cena, poi vedremo dove andranno a parare (spoiler: Reigns wins lol).

E parlando di titolo massimo finalmente ci siamo, eccoci finalmente a questo Brock Lesnar vs Braun Strowman in preparazione da tempi immemori, forse addirittura dalla Rumble '16 quando l'allora componente della Wyatt Family eliminò The Beast. Ora le cose sono molto cambiate per entrambi, soprattutto per Strowman al quale va fatto un plauso. Arrivato nel main roster acerbissimo e senza una preparazione seria, è stato in grado di mettersi sotto e di migliorare costantemente, smettendo di essere nel mirino dei fan più esigenti e smaliziati e distinguendosi per le sue capacità. Non è un caso se Strowman in fin dei conti ha vinto il feud con Reigns: il Monster Among Men è un po' tutto quello che Vince McMahon ha sempre cercato in un gigante, ovvero stazza, forza, potenza e quella minima capacità di tenere un microfono in mano che non guasta mai. Pare che siamo al canto del cigno per Lesnar in WWE nel 2017: dopo No Mercy l'attuale Universal Champion non dovrebbe più apparire fino al 2018. E allora che si fa con il titolo? Mi sorprendo di me stesso mentre lo scrivo, ma forse io un pensierino a darlo a Strowman lo farei. Al momento sembra ancora più devastante di Lesnar, nonché notevolmente più presente. Si potrebbe fare una prova e dargli il titolo, d'altronde se Lesnar non dovesse davvero più apparire fino all'anno nuovo sarebbe tanto di guadagnato avere lo Universal Title presente a Raw, una volta tanto. Fatto sta che è un match incerto e che secondo me nonostante tutto sarà anche bello da vedere. Tanto di cappello, e stavolta ci vuole davvero, alla WWE per come è stata in grado di costruire Strowman in così poco tempo. Se poi riuscisse a fare lo stesso anche per altri ambiti e non solo per i giganti che popolano lo show rosso magari sarebbe tutto molto più bello.

Scritto da Lorenzo Pierleoni
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