5 Star Frog Splash #13 – The Yin and the Yang

L'ottima puntata di Raw di lunedì ha visto la WWE dare un'accelerata decisa nella Road to Wrestlemania 29. Diversi gli spunti interessanti di cui poter parlare: il ritorno di Triple H e la ripresa della faida con Brock Lesnar, Sheamus e Randy Orton che prendono di mira lo Shield e ottengono un punto non appena agiscono da squadra, l'evoluzione della vicenda per il World Heavyweight Championship con il primo confronto diretto tra Alberto Del Rio & Ricardo Rodriguez e Jack Swagger & Zeb Colter… ma in questo numero del mio editoriale vorrei occuparmi di due personaggi in particolare e di un match che li ha visti protagonisti indiscussi nell'ennesimo atto di una faida che ormai dura da più di un anno e mezzo, benché ora le strade dei due molto probabilmente si separeranno nuovamente in vista di Wrestlemania. Sto parlando, ovviamente, di John Cena e CM Punk e del loro incredibile match disputato nel main event che ha mostrato ancora una volta che grandi performer siano le due stelle di spicco della WWE (attenendoci ovviamente al roster abituale).
Se non avete ancora visto il match integrale senza stacchi pubblicitari pubblicato dalla WWE sul suo profilo YouTube, vi consiglio di farlo. Da quanto tempo non si vedeva un match così bello e così intenso in uno show settimanale? Penso si possa tranquillamente dire che per trovare un match più bello di questo bisogna risalire fino all'incredibile match di Londra del 23 aprile 2007 tra lo stesso Cena e Shawn Michaels che durò quasi un'ora. Il match di questa settimana non arriva alla grandezza di quel match stellare, ma si difende benissimo. Ventiquattro minuti di match senza un attimo di respiro, con Cena e Punk ad esprimersi entrambi su livelli altissimi, con uno storytelling d'eccezione. L'alchimia sul ring tra questi due non cesserà mai di sorprendermi: ogni volta sono in grado di tirare fuori dal cappello qualcosa di meglio della volta precedente. E farlo non è sicuramente facile. Ma loro ci riescono, aiutati dalla psicologia in-ring e dalle loro doti incredibili, ci riescono.
Il match è facilmente divisibile in tre parti. La prima consiste nel più classico mat wrestling, con prese e controprese continue che mirano a non dare punti di riferimento all'avversario. Benché nella stragrande maggioranza dei match, anche quelli epici, questa fase è un'inezia, in questo match ho gradito particolarmente anche questa. Mai banale come il più tipico dei clinch, mai una manovra fuori posto… anzi, i due sembrano quasi provocarsi con continue reversal che si legano perfettamente alla mossa precedente dell'avversario. La seconda parte del match vede CM Punk prendere il controllo e non lasciarlo più, dominando per larghi tratti Cena. Il wrestler di West Newbury cerca di imporre il suo gioco più classico, con la sua offensiva tipica, ma questo non funziona. I precedenti tra i due si fanno sentire ed entrambi i contendenti conoscono a menadito l'avversario: CM Punk approfitta di questo punto di vantaggio e mette seriamente in difficoltà l'avversario, evitando tutte le sue mosse più pericolose.
Ma è con la terza e ultima parte che il match decolla davvero. Cena capisce che deve metterci tutto sé stesso per avere la meglio su un avversario della risma di Punk ed inizia a lottare al massimo delle sue capacità , iniziando a mettere in difficoltà il Best in the World. Da lì in poi comincia una sequenza di attacco e contrattacco quasi senza intervalli, con Cena che cerca di difendere la sua vittoria alla Royal Rumble con le unghie e con i denti mentre CM Punk prova a strappargliela. Alla fine vince Cena, che sorprende Punk con un Hurricanrana e poi lo annichilisce con la seconda Attitude Adjustment del match, chiudendo la partita. John Cena conquista il meritato main event di Wrestlemania e la possibilità di redimersi dopo l'anno scorso, mentre CM Punk si ritrova con un pugno di mosche. Ancora una volta, dopo i due infruttuosi confronti con The Rock che lo hanno privato del WWE Championship ormai suo da 434 giorni.
La cosa più paradossale del match, forse, è stata vedere un tale spettacolo mentre in sottofondo, come al solito, fioccavano i cori “Let's go Cena!” “Cena SUCKS!”. Cena fa schifo. Durante un match di quella portata. Dimostrazione, ancora una volta, come se ce ne fosse ancora bisogno, di come quei cori non siano altro che parte integrante della gimmick di Cena. Un Cena che finalmente abbatte l'ostacolo CM Punk, contro il quale non aveva mai vinto nell'ultimo anno e mezzo se non in un match casuale disputato a Raw in cui riuscì a schienarlo, ed abbatte il primo dei suoi “demoni”, come li ha chiamati Michael Cole a Raw, procedendo di gran carriera verso Wrestlemania dove proverà a battere l'altro suo demone, The Rock.
Questo match dovrebbe essere dedicato a tutti coloro che dicono che Cena non sa lottare. Tutti, nessuno escluso. E non certamente perché di solito “fa solo cinque mosse” mentre stavolta ne ha eseguite molte di più, no. Questo non c'entra niente, le mosse sono solo un mezzo, non un fine. Semplicemente perché si tende SEMPRE a sottovalutare tantissimo questo John Cena. Un John Cena del quale si mettono in dubbio i pregi che lo hanno portato al top, i punti di forza che lo hanno reso un punto fermo del wrestling business, le grandi qualità che gli permettono di essere il top player della WWE fin dal 2005. Siamo nel 2013, eppure John Cena riesce ancora a sorprenderci, ad emozionarci, a coinvolgerci. E questo non è da tutti, proprio per niente. Questo è un pregio che solo i più grandi di questa disciplina hanno, solo i grandi esponenti di questo sport-spettacolo sono capaci di poter mettere su ogni sera. John Cena è un patrimonio di questa WWE e, quando un giorno verrà anche il suo momento e sarà costretto ad appendere gli stivalÂ… le sneakers al chiodo, tutti sentiremo una mancanza immensa di questo grande professionista. Ma queste non sono altro che ovvietà per chi osserva il wrestling con la giusta visione e da un punto di vista oggettivo.
Così come John Cena, anche CM Punk è un patrimonio immenso di questa WWE. D'altronde, abbiamo avuto tutto il 2012 per capirlo. Un professional wrestler di prima grandezza, capace di fare tutto e di tirare fuori un match a cinque stelle da chiunque. D'altronde, il suo particolare rapporto controverso con Cena lo ha ormai fatto assurgere al rango di sua vera e propria nemesi. Un ruolo che forse nemmeno il migliore Edge riuscì mai a raggiungere del tutto, che apparentemente relega Punk all'essere l'eterno secondo ma che in realtà è molto di più. Si tratta di un legame vincolante tra lui e Cena, un legame molto particolare e a doppio senso che consente ai due di potersi confrontare e di lavorare l'uno in funzione dell'altro, così da continuare a “crescere” entrambi ogni volta che interagiscono. D'altronde, basta pensare alle origini degli ultimi due confronti tra Cena e Punk: nel primo, Cena aveva vinto il Money in the Bank per il WWE Championship e finalmente si proclamava “l'uomo da battere” per CM Punk, il cui regno non sarebbe stato completo senza un'affermazione del Best in the World su di lui. Il tutto portò ad una crescita esponenziale di Punk, nonché al suo turn heel (ma questo è un altro discorso). Nel secondo, invece, le carte si sono completamente ribaltate. Adesso era Cena ad essere in difficoltà contro un avversario mai battuto, il quale invece dal canto suo si mostrava sicuro di sé, sicuro di vincere. Ma d'altronde, i record e i pronostici nel wrestling sono fatti per essere battuti.
Greatness vs Redemption. Sarà questa la tagline del “Twice in a Lifetime”, il secondo epico scontro generazionale che vedrà affrontarsi due fuoriclasse come The Rock e John Cena. La grandezza del primo, capace di battere le altre tre grandi Icone del wrestling major statunitense, Hulk Hogan, Stone Cold Steve Austin e John Cena, e di arrivare a Wrestlemania dopo aver riconquistato nuovamente il WWE Title dopo otto lunghi anni, contro la redenzione del secondo, chiamato a rimediare al grave errore commesso nel match dell'anno scorso che gli costò la vittoria. Mi sono già espresso sulle critiche che fioccano intorno a questo match, accusato di essere scontato e di essere qualcosa di già visto. Per quanto mi riguarda, non sono assolutamente d'accordo. Non bisogna dimenticare assolutamente chi siano i wrestler che si affronteranno sul quadrato e cosa significherà questo loro scontro in ottica futura. È un match già visto l'anno scorso, d'accordo. Ma la caratura di Rock e Cena è indiscussa e questo loro secondo scontro un giorno, quando il giudizio del pubblico su Cena sarà più obiettivo, sarà uno di quegli avvenimenti da ricordare per sempre nella storia del wrestling.
Per il resto, la domanda sorge spontanea: cosa farà CM Punk a Wrestlemania dopo le tre sconfitte rimediate contro The Rock e John Cena? Sono mesi che si rincorrono voci su voci di un possibile coinvolgimento della Straight-Edge Superstar in un feud con Undertaker. Un Undertaker di cui, almeno fino a tempi recenti, non si sapeva nulla, soprattutto non si sapeva nulla delle sue condizioni fisiche e se il Phenom sarebbe riuscito a lottare a Wrestlemania. Tuttavia, ci ha pensato l'house show disputato durante il fine settimana scorso a dissipare tutti i dubbi (o quasiÂ…) sul suo imminente ritorno. Perché a questo house show, in coppia con Sheamus contro Wade Barrett e Damien Sandow, Undertaker ha lottato. E da allora la WWE non fa altro che giocare su questa presenza del Phenom, interrogandosi su quando Taker farà il suo ritorno. Al contempo, il “culto della personalità ” di CM Punk appare sempre più smisurato, tanto da portare il fu Best in the World a proclamarsi Icona, ImmortaleÂ… Dio. E chissà chi potrebbe riportarlo efficacemente sulla Terra in quel di Wrestlemania… o forse sotto terra.