5 Star Frog Splash #129 – Helluvakick! XVI – Back To Basics

È ormai da tempo che ripeto che NXT sembra stare tornando ai fasti di una volta. Gli ultimi mesi dello show giallo confermano questa mia affermazione, con show televisivi sempre interessanti e godibili e con una scrittura semplice ma efficace, la stessa che aveva contraddistinto il periodo d'oro del roster giallo e che allo stesso tempo ne aveva fatto la fortuna. Una storia per tutti, così che tutti possano avere qualcosa da dire, guadagnarsi la loro opportunità e dimostrare se e quanto valgono. È sempre stata la filosofia di NXT, fin dall'inizio. E, come detto, questa scelta ha sempre pagato. Ha iniziato un Seth Rollins completamente acerbo da questo punto di vista allo stile WWE, consentendogli di maturare e di riuscire addirittura ad affermarsi come promoman capace. Ha dato al grande pubblico gli NXT Five e le Four Horsewomen, coprendo i loro limiti e mettendo in luce le cose straordinarie che tutti e tutte loro sanno fare, permettendo loro di crescere con calma prima di darli in pasto al calderone del main roster (con la solitaria eccezione del povero Hideo Itami). È riuscita a mettere più di una pezza sulle lacune di performer tipo Bo Dallas, che è addirittura diventato campione e che non era poi così tanto fuori posto. Ha dato un senso di esistere a gente come i Vaudevillains, Tyler Breeze, Tyson Kidd, Tye Dillinger e ci metterei anche un Cesaro, visto che solo nello show giallo siamo riusciti ad avere la reale percezione della macchina da guerra che potrebbe essere lo svizzero, se usato bene e con un criterio.
Adesso NXT è lontano dai fasti di una volta in cui tutto quello che toccava sembrava oro, eppure direi che si sta riprendendo più che bene da mesi di pessima gestione (iniziata con la fine del regno di Kevin Owens, direi) che ne avevano limitato le risorse, privandolo sempre di più di talenti senza costruirne di nuovi in maniera significativa. Basti guardare i match annunciati per ora per NXT Takeover: Brooklyn III che è tra poco più di tre settimane, il 19 agosto. Possiamo cominciare da quello che sarà il main event di quello show, ovvero il match per l'NXT Championship tra il campione Bobby Roode e lo sfidante Drew GallÂ… McIntyre. Scusate, l'abitudine. Parto con il dire che il regno di Bobby Roode non mi sta esaltando granché. Non è un brutto regno eh, per carità , ma mi sembra che le faide in cui è coinvolto Roode si fermino sempre al compitino, andando difficilmente verso qualcosa di più. Forse perché finora, escluso Shinsuke Nakamura a cui ha sottratto il titolo, le sue faide sono state tutte contro avversari da “vorrei ma non posso”, gente capace ma alla quale manca (ancora?) qualcosa per poter essere all'altezza di essere NXT Champion. Parlo dei vari Ohno, Itami e Strong, di cui parleremo tra poco. Diversa sembra, invece, la faida con McIntyre, che è stato gestito molto bene in questi suoi primi mesi a NXT. Mi è piaciuto l'averlo messo contro l'altro imbattuto Killian Dain e averglielo fatto battere. Mi piace molto l'aura di imbattibilità che si sta guadagnando, aura che lo fa sembrare il primo avversario veramente serio di Roode dall'inizio del suo regno. Per quel che abbiamo visto finora io mi sbilancerei e direi che Drew sarebbe una buona scelta per spodestare Roode e dare un po' d'aria fresca al titolo. Anche perché Roode è il solito maestro del ring, ma il suo personaggio – entrata e urli “Glorious” a ogni piè sospinto a parte – non è nulla di che.
Uno dei punti forti di NXT degli ultimi tempi, però, è essere riuscito a creare un uppercarding di altri wrestler, che si trovano un passo sotto al main event ma che danno l'idea di poter ambire ad arrivarci. Sto parlando dei vari Kassius Ohno, Hideo Itami e Roderick Strong, che ho menzionato prima. Ma anche Aleister Black, un altro dalla gestione particolare ma, secondo me, efficace. E poi c'è quel Johnny Gargano, privo di quella che avrebbe dovuto essere la sua nemesi prossima futura – quel Tommaso Ciampa che purtroppo si è infortunato e che rivedremo solo tra un bel po' – che per il momento non fa parte del giro titolato, ma in futuro chissà . Per quanto riguarda Ohno, Itami e Strong, che sembrano quelli più pronti, la mia impressione è che la WWE attraverso i feud con Roode abbia voluto dare loro una dimensione. Per staccarli tutti dalla loro reputazione precedente e provare a ricostruirli in un altro modo. Come sta accadendo con Itami, che abbiamo menzionato all'inizio essere l'unico degli NXT Five a non essere andato nel main roster (e a non aver vinto il titolo di NXT) e la cosa ha trovato un suo sbocco in storyline, portando a un turn di Hideo che potrebbe giovargli, scrollandogli di dosso l'aura dell'uomo “di vetro” che l'ex KENTA si porta dietro. Anche per Ohno il discorso è simile, anche lui è un “underachiever” che ha ottenuto poco a NXT per le sue capacità . E il feud con Itami può servire a rilanciarlo. Anche se dubito che abbiano trovato la chiave per usarlo nel modo corretto, è un performer troppo atipico per essere usato correttamente dalla WWE. E poi c'è Roderick Strong, il face tifato dal pubblico ma che quando prende il microfono in mano zittisce chiunque perché i promo non sono il suo forte. Eppure a NXT si è trovato un modo di usarlo, tirando in ballo la sua famiglia e dando al pubblico un pretesto per tifare per lui.
Ma passiamo al discorso tag team, che è molto più breve. Breve un po' come la lista di team al momento nello show giallo, una lista che al momento conta solo tre nomi: gli Authors of Pain, che sono ancora i campioni della categoria, gli Heavy Machinery e SAnitY (che in realtà non è nemmeno un tag team ma lasciamo stare). Gli Heavy Machinery sono già passati per le grinfie degli NXT Tag Team Champions, hanno perso malamente e ora sono a spasso. I prossimi paiono proprio essere quelli di SAnitY, che hanno fatto intendere chiaramente di avere come obiettivo i titoli. Sarà interessante vedere quello che accadrà , soprattutto se i SAnitY rimarranno nella formazione in tag delle ultime settimane, cioè Alexander Wolfe e Killian Dain. Quel che è certo è che da questo punto di vista NXT si deve dare una mossa: troppi pochi team, tanti giovani di belle speranze che appaiono ogni tanto ma che si capisce che non andranno lontano… Non possono bastare i TM61 fermi ai box per infortunio. Fermo restando che gli Authors of Pain a Takeover Brooklyn III per me resteranno campioni, un po' per allungare il brodo e un po' perché effettivamente non sanno chi altro mandare contro ai campioni, occorre rimpolpare la categoria. E forse una volta finito il Mae Young Classic ci si potrebbe dedicare all'ideazione di un torneo dedicato ai tag team, tanto per riscaldare un po' la scena.
Manca all'appello la divisione femminile, che negli ultimi tempi è stata senza ombra di dubbio il fiore all'occhiello del roster giallo. Un po' perché il personaggio di Asuka, che pure è campione da un anno inoltrato, negli ultimi tempi si è evoluto e ha preso una direzione chiara, un po' per il proliferare di brave wrestler intorno a lei. Perché tre buone performer come Nikki Cross, Ember Moon e Ruby Riot era un po' che non le si vedeva tutte insieme. Nikki Cross è un fenomeno, veramente quel personaggio che porta avanti nei SAnitY è qualcosa di incredibile. Ed è anche brava sul ring. Ruby Riot è un altro ottimo innesto, è riuscita a innestarsi a NXT direttamente nel giro che conta. Sono state le sue prestazioni convincenti a parlare per lei e a permetterli di misurarsi ad armi (quasi) pari anche con Asuka. A Takeover Brooklyn III, però, vedremo finalmente la resa dei conti tra Asuka ed Ember Moon dopo l'infortunio di ques'ultima causato proprio dalla giapponese. Devo dire che questo è il match che attendo di più in assoluto perché sono curioso di vedere come si comporterà la WWE in merito. Da una parte una wrestler come Asuka, con un'imbattibilità senza eguali negli anni recenti in WWE ma che sembra leggermente spaventata dalla sua prossima avversaria. Dall'altra parte c'è lei, Ember Moon, che come detto ha finalmente l'occasione di vendicarsi e di appropriarsi del titolo che sarebbe un evento storico. Fino all'infortunio Ember aveva faticato un po' a emergere e a dimostrarsi un'avversaria meritevole di Asuka. Ma l'infortunio è stato una svolta: le ha dato un motivo, una storia che vada oltre il semplice “me, you, titlematch”. E sarà divertente vedere come la WWE gestirà la situazione.
Mancano ancora dei match, ancora dei tasselli in vista di NXT Takeover: Brooklyn III. Ma tanto di cappello alla WWE che si trovava in una situazione scomoda con NXT ed è riuscita a risollevarlo, tornando a gestirlo in maniera più che soddisfacente. E permettendoci di assistere di nuovo a degli ottimi show e, soprattutto, a dei Takeover assolutamente godibili.
P.S. Visto com'è bello e facile parlare della WWE che funziona, quella che ha un senso, quella che opera scelte condivisibili? Io mi sono divertito infatti e l'editoriale l'ho scritto in mezz'ora. Quindi per questa settimana, e mi rivolgo ai commentatori accaniti a cui non piace il wrestling ma che sono fanboy di una federazione perché guai a parlar male della WWE, parlatene voi del main roster. Parlatene voi di Battleground, delle logiche senza alcun senso, dei face che perdono ancora come dei fessi (Tye Dillinger, pulitissimo tra l'altro e da AIDEN ENGLISH, Charlotte e AJ Styles), dello stesso AJ Styles che perde (con una spalla alzata) e riconquista il titolo nel giro di 48 ore senza alcun senso, di Summerslam dove il match titolato sarà Naomi vs Carmella in un roster che conta Charlotte e Becky Lynch, di un main event che diventa una megapartita ad acchiapparello quattro contro uno dove il quarto è The Great Khali. Io per questa settimana, e forse anche per quelle successive, direi che passo, sto molto meglio così.