5 Star Frog Splash #125 – No World Titles Needed

Mancano tre giorni a Extreme Rules e la situazione a Raw è più noiosa che mai. Il roster rosso si trascina stancamente nelle sue storyline da ormai diversi mesi e per una volta i ratings sono lo specchio esatto della situazione, in costante calo e su numeri pessimi da ormai più di un mese. Lo Universal Title non c'è, ce l'ha Brock Lesnar di cui la WWE è ormai ostaggio da cinque anni lunghi anni. Arriva, combatte quando e come vuole lui e se ne va, spesso portando via con sé titoli che forse, e dico forse, starebbero meglio a Raw che su un divano in Canada. Tanto più che mi pare quantomeno ironico che lo Universal Title, “il titolo del WWE Universe”, stazioni ormai da due mesi fisso in casa Lesnar. Io sinceramente ne ho abbastanza di Lesnar e di questa situazione di ostaggio creativo in cui versa Raw al momento. Infatti nemmeno la WWE sa più su cosa concentrarsi, tanto che la ricerca spasmodica di una qualsiasi storia che possa dare un senso a Raw è quantomai evidente. Prima ci hanno provato con l'Intercontinental Title di Dean Ambrose, improvvisamente nelle mire di gente come Finn Bálor e Seth Rollins, improvvisamente convinti dal Lunatic Fringe che il suo fosse il vero titolo principale di Raw (salvo poi tornare a interessarsi allo Universal Title dopo la fine dell'episodio). Adesso, invece, l'attenzione sta tutta in questo improvvisato ménage a cinq che porterà a individuare la prossima vittima sacrificale di Brock Lesnar, altresì nota come #1 contender allo Universal Title.
Ma analizziamolo questo controverso rapporto tra Finn Bálor, Seth Rollins, Roman Reigns, Samoa Joe e Bray Wyatt. Iniziamo col dire che già l'idea di questo match non è stata la più fulgida che il writing team di Raw abbia mai avuto (anche perché in questo periodo penso che di idee fulgide a Raw siano una specie di oasi nel deserto). Extreme Rules è a due settimane da Money in the Bank, dove per forza di cose si sapeva che avremmo assistito a un match a più uomini, ora diventati addirittura due con l'annuncio del first time ever Women's Money in the Bank Ladder match. Quindi piazzarcene un terzo abbastanza inutile in quel di Extreme Rules già di per sé mi sembra una cosa ripetitiva e decisamente evitabile dato che poi siamo costretti ad assistere sempre allo stesso tipo di costruzione: faccia a faccia tutti insieme, match incrociati a settimane alterne, risse e chi più ne ha più ne metta. A SmackDown quantomeno ci provano a partorire qualcosa di originale, mentre a Raw si limitano a incrociare i vari partecipanti sperando di ottenere qualche risultato degno di nota. E a far vantare Kurt Angle di queste idee che lo rendono il General Manager migliore sulla faccia del pianeta. Boh, contento lui. Fatto sta che oltre a questo problema fondamentale mi pare che ce ne sia un altro quantomeno evidente, ovvero che nessuno dei cinque contendenti che potrebbero diventare #1 contender ci stia guadagnando particolarmente da questo match né dalla gestione che si è fatta di loro in queste settimane pre-PPV.
Seth Rollins, come ormai da mesi a questa parte, continua a sembrare solo l'ombra del wrestler che aveva trascinato la compagnia per mesi con il WWE Title alla vita. Questo per il grande problema della WWE di non avere idea di come si faccia a costruire un babyface che possa avere il benché minimo successo; o i face ci pensano da soli a costruirsi oppure è la fine. Fatto sta che Rollins, che pure negli anni tra NXT e il main roster è andato incontro a un'evoluzione incredibile, non può fare ancora i miracoli: se lo si mette in scena come un personaggio sostanzialmente fesso non saranno le sue sole abilità a scollarlo da questa visione. Lo segue a ruota Finn Bálor, che per mesi era stato gestito benissimo ma che negli ultimi tempi sembra un po' appannato. Lo stesso vale per Samoa Joe, passato da “The Destroyer” a colui che vince i match rubando i pin a Finn Bálor. Evoluzione chiara e fisiologica, insomma. Bray Wyatt… beh, è il solito Bray Wyatt. Promo in cui minaccia di distruggere il mondo, conquistare Raw, diventare il nuovo Dio, battere Brock Lesnar… ma una sola cosa è sempre certa, i pin se li prende sempre lui. E infine Roman Reigns, di cui mi sono ripromesso di parlare il meno possibile dato che non merita l'attenzione di nessuno. Fatto sta che fargli abbattere in due settimane consecutive gli altri due top face di Raw in modo pulitissimo e senza appello non mi pare proprio una mossa ispiratissima per portarlo avanti, né a livello di storyline né nel suo complesso rapporto con il pubblico.
Ma anche il resto di Raw non mi sembra affatto questo capolavoro di narrazione. Stiamo per assistere a un match tra Dean Ambrose e The Miz a Extreme Rules in cui se Ambrose si farà squalificare perderà il titolo. E Kurt Angle, General Manager face, ha pure garantito questo match a The Miz, per ragioni oscure. Nella divisione tag team, intanto, Cesaro & Sheamus sono tipo al quinto match consecutivo perso, in singolo o in tag, contro gli Hardy Boyz. Il turn heel ha fatto loro bene, non c'è che dire. Ora affronteranno questo Tag Team Steel Cage match a Extreme Rules che se terminerà con la loro sconfitta sarà un disastro su tutta la linea, se terminerà con la loro vittoria ci darà dei campioni con uno status ormai nullo. Ottimo lavoro. D'altronde, quando le uniche cose interessanti di Raw sono i continui attacchi di Enzo Amore che sembra stiano spingendo Big Cass dalla parte degli heel, nonché dei segmenti tra un quarantottenne che ha tradito un quarantacinquenne per ragioni, anche qui, completamente ignote, mi sa che ci sono ben poche domande da porsi. Ah già , dimenticavo uno dei pochi feud degni di questo nome in WWE, ovvero Neville va Austin Aries, nonché Sasha Banks impegnata in un feud di quarto livello con Rich Swann contro Noam Dar e Alicia Fox (che forse è valso la pena fare solo per aver visto Sasha ballare con Swann).
Ma passiamo a SmackDown, che non se la passa molto meglio ma dove almeno si fa un tentativo di fare le cose con criterio. Innanzitutto, anche SmackDown ha deciso di rinunciare ad avere un campione mondiale. No, non sto facendo finta che Jinder Mahal non sia mai esistito, che forse sarebbe la cosa più intelligente da fare. Il punto è che non è la cintura che fa il campione: il campione fa la cintura. Se il campione è un jobber (perché Jinder Mahal è un jobber, non basta qualche settimana di vittorie ottenute a caso grazie ai Singh Brothers (chi?) per fare un main eventer) state sicuri che la cintura del titolo mondiale diventa automaticamente senza alcuna importanza. Il titolo sembra tornato ai “fasti” del 2004, con JBL campione e i Basham Brothers e Orlando Jordan a difenderlo e a vincere match per lui ogni settimana. Attendo con ansia l'arrivo del Velveteen Dream da NXT che insieme ai Singh Brothers andrà a completare il Gabinet… ops, il Cabinet. Se poi aggiungiamo a tutto questo che l'avversario di Mahal al momento è Randy Orton Svogliato (perché in WWE esistono due Randy Orton diversi, quello Coinvolto e quello Svogliato, che sono proprio due persone diverse) allora il quadro può dirsi davvero completo. Infatti sono due settimane che il WWE Title non vede il main event di SmackDown nemmeno con il binocolo.
Quantomeno il Money in the Bank Ladder match sarà uno spettacolo assicurato con quei cinque fenomeni… e con Baron Corbin. Che chissà perché al momento mi sembra anche quello con più probabilità di portare a casa la valigetta, corrisponde perfettamente allo stereotipo del perfetto Mr. Money in the Bank: mid-uppercarder heel con pretese di main event, nonché l'unico che dall'utilizzo della valigetta ne beneficerebbe realmente. Owens, nonostante il suo personaggio del Prizefighter (esiste ancora?) sia praticamente perfetto per la valigetta, è US Champion ed è impegnato sia con AJ Styles sia a lungo termine con Chris Jericho. Ziggler non la vincerà mai dato che non puntano su di lui, così come non la vincerà mai nemmeno Sami Zayn. In molti reputano Shinsuke Nakamura il favorito ma la vedo difficile, mi sembrerebbe strano vedere uno come Nakamura arrivare al titolo incassando il Money in the Bank. Resta AJ Styles che presumo sia scoppiato in una risata quando dal writing team gli hanno fatto sapere che avrebbe lottato in un Money in the Bank Ladder match, considerando la durata e la qualità del suo regno titolato e soprattutto il fatto che uno come lui dovrebbe avere una shot praticamente assicurata. Poi hanno deciso di farlo perdere pulitissimo senza motivo alcuno con Kevin Owens e Dolph Ziggler (!!!) e allora tutto si è improvvisamente riequilibrato. D'altronde è turnato face, deve pur sembrare un fesso che perde come un fesso e il suo status deve essere per forza automaticamente ridimensionato.