5 Star Frog Splash #11 – Predictable predictability

Scontato
‹scon·tà·to›
Agg.


• (fig.) Conforme alle previsioni, sicuro, certo:
Esempio: una vittoria s. in partenza

• Ovvio, banale:
Esempio: un film dal finale s.
Locuzione: Dare per s., considerare qcs. come assolutamente certo anche se ancora deve avvenire.

No, non sono improvvisamente impazzito e no, il 5-Star Frog Splash non è diventato un editoriale di grammatica italiana. Ci tenevo semplicemente a farvi sapere qual è stata la parola che ho sentito più volte negli ultimi giorni, spesso usata completamente a sproposito, fuori contesto e senza alcuna cognizione di causa. Dopo il PPV più che solido gentilmente offertoci dalla WWE le lamentele sono state innumerevoli: la Royal Rumble è stata scontata, che si arrivi a The Rock vs John Cena II a Wrestlemania è scontato, l'esito di quel match sarà scontato. “E quindi?”, mi verrebbe da chiedere. Ma andiamo con ordine.

Per quanto mi riguarda, la Rumble non è stata assolutamente scontata, contrariamente a quanto molti pensano. Le mie previsioni, ad esempio, si sono rivelate errate in due casi, dato che avevo pronosticato vincitori i Rhodes Scholars e CM Punk, contrariamente a quanto poi accaduto in PPV. E molti altri, come me, avevano predetto la vittoria di CM Punk nello “scontatissimo” main event del PPV andato in onda domenica notte. Molti hanno obiettato che si sapeva che The Rock avrebbe vinto il WWE Title fin da Raw 1000, da quel 23 luglio che tanto ha influito sull'avvenire del campione dal regno più lungo degli ultimi 25 anni in WWE. Ma CM Punk non era un avversario comune per The Rock, proprio in virtù di quei 434 giorni da campione e della storyline che vede protagonista la Straight-Edge Superstar da ormai più di un anno e mezzo. Perché nonostante il fatto che tutte le strade sembravano portare ad un'ultima conquista del WWE Title da parte di The Rock durante questo suo stint, CM Punk avrebbe potuto conservare il titolo ancora una volta in maniera ambigua, esattamente come ha fatto negli ultimi mesi, e perderlo successivamente, ad Elimination Chamber o addirittura a Wrestlemania. Le strade erano pressoché infinite, anche perché non era assolutamente certo che, da Raw 1000, CM Punk sarebbe arrivato con il titolo fino alla Rumble. Anche perché aveva da superare uno scoglio di non poco conto: John Cena.

Già, proprio quel John Cena che ha vinto lo “scontatissimo” Royal Rumble match e si è guadagnato un biglietto di sola andata per Wrestlemania 29. Cena sarà nel main event, questo sì che è scontato. Che vi si trovi però contro il solo The Rock, invece, è solo probabile al momento. Rimane infatti aperta anche la via del Triple Threat match con dentro anche lo stesso CM Punk che, forte del suo regno e della sua storia con entrambi i componenti dello “Once in a lifetime”, potrebbe inserirsi prepotentemente sulla scena. Personalmente, questa sarebbe una soluzione che non gradirei granché: CM Punk e John Cena sono entrambi alle prese con una storia personale da mandare avanti e, contando anche la presenza di The Rock nel match, sarebbe difficile portare avanti entrambe rispettando la coerenza narrativa. Tuttavia, non mi sento ancora di escludere questa via, fondamentalmente perché mancano poco più di due mesi a Wrestlemania e all'orizzonte non si vede ancora un potenziale avversario per il Best in the World. Si vocifera ormai da tempo un match contro Undertaker, ma la verità è che allo stato attuale delle cose nulla fa pensare ad uno scontro diretto tra Punk ed il Phenom, nemmeno andando per esclusione.

Ma arriviamo al piatto forte. Poniamo il caso che lo scenario che prevede lo “scontatissimo” The Rock vs John Cena II, al momento attuale più che probabile, si verifichi sul serio e che il match si disputi a Wrestlemania 29. Ho sentito molte critiche nei confronti di questo match, ma la più costante è sempre la stessa: l'esito sarebbe scontato. Vincerebbe John Cena, tornando WWE Champion e riparando un anno dopo al suo errore dell'anno scorso, quando perse da The Rock per l'abbandono temporaneo dei suoi valori. Ma guarda caso, la critica maggiore del main event di Wrestlemania 28, il famoso “Once in a lifetime” tra gli stessi due contendenti, visse praticamente la stessa situazione e le stesse identiche critiche. “Vincerà il solito Cena”, si diceva. Solo che lì la famosa scontatezza è andata bellamente a farsi friggere, dato che assolutamente a sorpresa ha vinto The Rock.

Dico tutto questo perché qualcuno non ha ancora capito che il wrestling non vive di risultati. Il wrestling vive di storie. Il “Once in a lifetime” è vissuto di una storia, la storia di un match dal quale John Cena aveva molto da vincere e tutto da perdere, un match dal quale John Cena semplicemente non poteva uscire sconfitto, c'era troppo in gioco, come evidenziato dall'atteggiamento di Cena quando The Rock lo ha sorpreso con un roll up a pochi secondi dall'inizio del match e Cena ha chiesto terrorizzato all'arbitro se fosse stato un conto di tre. Per poi uscire fuori ring a prendersi un break. John Cena e lo storytelling, una delle sue migliori armi, una delle più potenti. Ed il match che non poteva perdere John Cena lo ha perso. E lo ha pagato a caro prezzo, vivendo il suo annus horribilis, l'anno più terribile che si potesse immaginare (da un'ottica strettamente mark). Il match di Wrestlemania 29 non sarebbe nient'altro che la prosecuzione di quella storyline. Sarebbe la redenzione di John Cena, un uomo ferito nell'orgoglio che ha visto sfuggirsi ogni cosa dalle mani e che ora può reclamare il suo posto da icona della WWE attuale.

L'icona della WWE attuale. Questo è John Cena, ma a quanto pare qualcuno se ne è convenientemente dimenticato. La WWE propone (o proporrebbe, fate voi) un match tra due dei quattro wrestler avvertiti universalmente come icone della storia della compagnia, ma tutto ciò che si ha da dire su di esso è “No, è scontato” perché si sa già chi sarà a vincere (ammesso e non concesso che sarà così)? Mi dispiace, per me le cose non stanno così. Nonostante sia qualcosa di già visto, The Rock vs John Cena sarà un momento di grande wrestling da consegnare agli annali, una contesa che vedrà probabilmente l'ultimo match di The Rock e allo stesso tempo la vittoria storica di Cena, che batterà così la sua nemesi e riconquisterà il WWE Title dopo più di un anno e mezzo di distacco. Già, perché è molto facile dire “Ancora Cena?” ogni volta che il wrestler di West Newbury conquista una vittoria, ma la verità è che per un motivo o per un altro John Cena non tocca un WWE Title da settembre del 2011.

Semplicemente, è di nuovo il suo momento. Ben venga la scontatezza se questa poi infine ci regala momenti di grande wrestling, momenti di cui si parlerà per gli anni e per i decenni a venire e che resteranno nella storia. A suo tempo ho dedicato un intero editoriale a James Storm, a Bobby Roode e al loro “scontatissimo” feud in TNA che non è mai finito perché è stato privato del suo finale più degno… credo che tutti quanti lì avremmo voluto un po' di sana scontatezza, piuttosto della pessima imprevidibilità che ha contraddistinto la soluzione alternativa escogitata dalla TNA. Fatto sta che lamentarsi di John Cena o del fatto che Cena avrà di nuovo il WWE Title alla vita (perché parliamoci fuori dai denti, è proprio questo il problema della stragrande maggioranza dei critici) è semplicemente folle. John Cena, come ho detto, è l'icona della WWE odierna: sarebbe stato come se nella tanto decantata era Attitude qualcuno avesse detto “Che palle The Rock!” o “Ma come, Stone Cold Steve Austin ha vinto un altro titolo?”, il livello è quello. Spesso ci si dimentica chi sia John Cena e su quali livelli sia capace di esprimersi. Forse ci penserà proprio la seconda parte del feud del bostoniano con The Rock a ricordarcelo nel migliore dei modi.


P.S.: Dopo le numerose critiche che ha attirato il mio pezzo di due settimane fa dedicato alla TNA e a Genesis, nelle quali ero stato accusato di essere troppo di parte e totalmente schierato nei confronti della WWE (in un articolo che non aveva trattato la WWE nemmeno di striscio), volevo fare pubblica ammenda e dire ai miei critici che avevano senz'altro ragione. Avrei dovuto sperticarmi in lodi profonde sulla TNA e sul suo (non) operato di Genesis, sulla magnifica situazione che sta vivendo Impact Wrestling, sulla imperdibile e appassionante storyline degli Aces & 8s e, soprattutto, sull'incredibile e sensazionale regno di Jeff Hardy da TNA World Heavyweight Champion. Una gestione così oculata e così perfetta da permettere che il roster di Impact Wrestling partisse per il suo tour nel Regno Unito privo del suo campione, così da mettere in onda un mese intero di show televisivi senza quello che dovrebbe essere il proprio uomo di punta, il proprio uomo rappresentativo. Quanto sono stato ingiusto, quanto sono stato poco oggettivo e soprattutto quanto rancore ingiustificato ho portato nei confronti della TNA. Quasi quasi tra due settimane per par condicio scrivo un editoriale in cui spiego come la WWE, a parità di condizioni, avrebbe sicuramente fatto nella stessa identica maniera.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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