5 Star Frog Splash #109 – Helluvakick! XII – Much Ado About Nothing

5 Star Frog Splash #109 - Helluvakick! XII - Much Ado About Nothing

Mancano solo due giorni a NXT Takeover: Toronto, l'ultimo speciale di NXT del 2016, e puntuale arriva un nuovo Helluvakick per fare il punto della situazione sulle ultime vicissitudini dello show giallo. Ma c'è davvero bisogno di fare un punto della situazione? No perché leggendo il mio ultimo Helluvakick, che risale ormai a più di due mesi fa, mi sembra che la situazione non si sia schiodata poi molto rispetto a quella che era a settembre. Nelle tre divisioni di NXT regna una calma piatta forse inedita nella storia recente dello show giallo, che non è più noioso e scontato come nei primi mesi del 2016 ma che certamente non può contare su chissà quale rinnovamento all'interno del proprio roster e delle proprie storyline. La mia impressione netta è che ci sia una precisa volontà di guadagnare tempo, un po' come se in questi ultimi mesi l'obiettivo fosse stato di mettere tutto in standby fino al nuovo anno. Non è certo una novità che la WWE esaurisca ogni spunto creativo nel periodo di Summerslam e che immediatamente dopo entri in un letargo più o meno conclamato, iniziando a trascinarsi stancamente fino alla Royal Rumble successiva. Nel 2016 questa sorte è toccata anche a NXT, dove tutte le novità degli ultimi mesi hanno avuto un impatto piuttosto fiacco, tanto che anche le tre scene titolate sono praticamente identiche a come le avevamo lasciate. Ma andiamo con ordine.


A rappresentare maggiormente l'effetto novità negli ultimi mesi sono stati abbastanza facilmente i tag team. Il motivo è quantomeno evidente: il Dusty Rhodes Tag Team Classic. A partecipare al torneo sono stati ben sedici team e bisogna dire che il lavoro fatto dal creative team di NXT per metterli insieme è stato più che buono considerando che la maggior parte di essi sono dei tag team legittimi e non wrestler singoli messi insieme più o meno a caso. Fanno eccezione Bobby Roode e Tye Dillinger e Cedric Alexander e Andrade Cien Almas, che sono stati affiancati per motivi di storyline, Kota Ibushi e TJ Perkins, un tag team abbastanza improvvisato che ha dovuto far fronte all'infortunio di Hideo Itami, No Way Jose e Rich Swann, che stanno insieme “perché ballano”, e un paio di team di Cruiserweight che sono andati a riempire il tabellone. Fatto sta che tra questi sedici team abbiamo potuto notare alcuni talenti interessanti come gli Heavy Machinery, Tucker Knight e Otis Dozovic che già mi sembrano molto meglio degli Authors of Pain (non che ci voglia così tanto, anzi). Discorso a parte per i SAnitY, che hanno certamente avuto un buon impatto con il loro debutto, ma che nella migliore tradizione della WWE sono ancora lì dopo un mese e nessuno sa chi siano o cosa vogliano. C'è Eric Young che è il leader folle ma intelligente, c'è Nikki Cross che è completamente pazza, ci sono Alexander Wolfe e Sawyer Fulton che sono i due uomini d'azione della stable. La caratterizzazione dei SAnitY si ferma qui. E c'è già chi dice di essere stufo di loro, a nemmeno un mese dal loro debutto. Certo è che a NXT devono muoversi a dare loro un'identità perché continuare a farli vegetare in questo modo non può far loro bene.

Ma nonostante il Dusty Classic non si può fare a meno di notare che i team in cima alla divisione tag team sono sempre quelli: The Revival, #DIY, TM61 e Authors of Pain, tanto che i primi due gravitano intorno agli NXT Tag Team Titles e gli ultimi due sono in finale del torneo. L'ho detto a settembre e ripeto anche adesso il mio parere impopolare: i Revival mi hanno stancato. Nessuno nega le loro capacità, sono un ottimo team heel che è stato capace di affermarsi a NXT e di costruirsi un nome a suon di buone prestazioni dentro e fuori dal ring. Ciò non toglie che, almeno ultimamente, facciano sempre lo stesso match che dopo pochi minuti diventa la sagra della scorrettezza e prosegue nell'ormai consueto leitmotiv di ogni match degli attuali NXT Tag Team Champions. Sembra abbastanza ovvio che gli sconfitti di questo match si dirigano poi nel main roster; mi auguro siano proprio The Revival, che hanno bisogno di una ventata di aria fresca. Lasciando perdere per un attimo che Ciampa e Gargano sono di un altro pianeta rispetto a Dash e Dawson, a me sembra molto più logico che siano i primi a rimanere a NXT come nuovi campioni. Anche perché cosa potrebbero fare nel main roster, andare a rimpinguare il ghetto della Cruiserweight Division? No grazie, preferisco averli a NXT dove sono molto più interessanti. Dash e Dawson prendeteli e spediteli nel main roster, magari potrebbero essere loro i predestinati a interrompere il regno del New Day. TM61 vs Authors of Pain, invece, spiace dirlo ma non interessa a nessuno. Gli Authors of Pain sono due gorilla ammaestrati (male), i TM61 per quanto bravi sul ring sono due tizi in mutande rosse e blu. Il Dusty Classic avrebbe potuto essere una scusa perfetta per costruire la loro cavalcata verso il titolo considerando che poi gli avversari da loro battuti, Aries e Strong e SAnitY, hanno un certo peso: non è stato fatto e i TM61 hanno lo stesso status che avevano a inizio torneo. Chi vincerà? Il torneo memoriale per l'American Dream e la stipulazione che vedrà Paul Ellering chiuso in una gabbia sopra al ring sembrano indicare a una vittoria di Miller e Thorne, ma non mi sorprenderei se fossero gli altri due a vincere. Non che cambi qualcosa, onestamente.

Anche la divisione femminile è cambiata poco o nulla rispetto a due mesi fa, dietro Asuka c'è ancora il deserto che c'era dopo l'ultimo Takeover e l'addio di Bayley. Tanto che per far competere Asuka si è dovuti ricorrere all'avversaria di rilievo: Mickie James, di ritorno in WWE dopo qualche anno trascorso tra TNA e indies varie. Ovvio che questo sarà un innocuo +1 per la campionessa, che inserirà anche il nome di Mickie nel suo carniere e continuerà il suo dominio incontrastato sulla Women's Division. Ma la vera domanda è: se vogliono davvero che sia Ember Moon alla fine a battere la giapponese, perché non stanno facendo nulla per portare avanti questo programma? No perché la situazione di Ember Moon è praticamente identica a quella post-esordio eh. Squash su qualche jobber, approfondimento del personaggio nullo, presenza evanescente… perché non capiscono che se non costruiscono nessuno questa situazione di Asuka à la Brock Lesnar continuerà all'infinito? Le varie Billie Kay, Peyton Royce, Liv Morgan, Aliyah non sono avversarie minimamente all'altezza ed è giusto che competano tra di loro. Ma cosa farà Asuka dopo aver battuto Mickie James? A NXT devono pensare al futuro alla svelta… e già così questa frase fa ridere abbastanza considerato che NXT dovrebbe essere il settore di sviluppo della WWE.

La situazione titolo massimo, ovviamente, è la più stagnante. Samoa Joe e Shinsuke Nakamura, Shinsuke Nakamura e Samoa Joe. Dapprima il samoano è stato fuori in seguito alla batosta di Takeover, poi è tornato e ha fatto fuori il giapponese, dando vita a una delle storyline più interessanti a NXT nell'ultimo periodo che può essere superficialmente riassunta con la frase “Joe picchia tutti”, poi ha subito il ritorno di quest'ultimo… Sì ok, la storyline è interessante, ma siamo sempre allo stesso punto. Abbiamo potuto vedere un'evoluzione del character di Nakamura, che dopo essere tornato dall'infortunio sta mostrando un lato molto più aggressivo, serio e battagliero del solito, ma poi siamo davvero sempre nella stessa situazione. E questo feud non ha stancato per un motivo e un motivo solo: perché Joe e Nakamura sono due dei migliori wrestler di questo secolo e perché basta la loro presenza a rendere epico un feud altrimenti noioso e privo di pathos. Qui siamo nella stessa situazione degli NXT Tag Team Championship: chi perde saluta e va nel main roster. E qui per me Nakamura conserva il titolo e sarà Joe a fare le valigie, preparandosi a traslocare a Raw o a SmackDown… quanto sarebbe bello vedere un confronto AJ Styles vs Samoa Joe sul ring di SmackDown? Lo sarebbe davvero molto.

Il punto che colpisce di questo Takeover è che negli ultimi mesi NXT ha fallito nel fare ciò in cui una volta si dimostrava maestro: la costruzione dei character. Dei problemi dei TM61 ne abbiamo già parlato, gli Authors of Pain imperversano al mercoledì sera già da diversi mesi e ancora non sappiamo cosa vogliano da noi, SAnitY ha esordito bene ma ora si sta già perdendo per strada perché non c'è una storia dietro né tantomeno una spiegazione alla loro presenza, l'intera divisione femminile a parte Asuka galleggia nel nulla… ok che non c'è più Ryan Ward, direttosi a fare le fortune di SmackDown Live, ma qui si sta esagerando. NXT continua a racimolare interesse per via dei grandi nomi che ha e perché comunque la costruzione delle storyline in un modo o nell'altro risulta sempre interessante. Ma il settore di sviluppo della WWE necessita urgentemente di un rinnovamento che possa portare un po' d'aria fresca lì dove la situazione si fa sempre più ferma e stantia.

Scritto da Lorenzo Pierleoni
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