5 Star Frog Splash #100 – Charlie Echo November Tango Oscar

5 Star Frog Splash #100 - Charlie Echo November Tango Oscar

Money in the Bank è ormai alle spalle e penso di poter dire con relativa certezza che sia stato finora il miglior PPV WWE del 2016. La costruzione dell'evento in sé non è stata niente di che, tuttavia la buona riuscita di quelli che erano senz'altro i tre match più attesi dello show, nonché alcune buone scelte operate in sede creativa (una volta tanto lo si può dire), hanno fatto sì che Money in the Bank riuscisse decisamente bene. Nelle settimane precedenti al PPV mi si era affacciata alla mente l'idea che Dean Ambrose potesse effettivamente vincere il Money in the Bank e incassarlo nella sera stessa; tuttavia, bruciato da occasioni su occasioni (su occasioni su occasioni su occasioni.) che la WWE ha dilapidato negli anni scorsi, avevo deciso di non riporre troppe speranze nell'effettiva possibilità che ciò avvenisse. Sembrava tutto perfetto però: Ambrose che risaltava come contendente principale del Money in the Bank Ladder match, il feud sottotono tra un Reigns vagamente più interessante del solito (non per meriti suoi) e un Rollins che al ritorno avrebbe dovuto spaccare il mondo, salvo poi scoppiare un po' come una bolla di sapone, e poi l'occasione propizia per fare finalmente il tanto agognato Triple Threat dello Shield su cui si fantastica da due anni. E questa volta lo scenario perfetto si è verificato, con Rollins che batte Reigns e Ambrose che incassa istantaneamente su Rollins chiudendo il cerchio con la sua eterna nemesi, facendo sì che tutti e tre i componenti dello Shield siano stati campioni nel corso della stessa sera. Tutto perfetto insomma. anche se forse per tutte le ragioni più sbagliate.


Perché quando martedì scorso si è scatenato il caso Roman Reigns tutto avrei potuto pensare tranne che la WWE fosse al corrente della sua violazione del Wellness Program già da prima di Money in the Bank e che quanto accaduto al PPV fosse stato figlio solo dell'errore di Reigns. Ero infatti convinto che la WWE fosse venuta a conoscenza dei risultati solo martedì, in seguito all'episodio di Raw che ha visto ancora la partecipazione di Reigns e che è servito a sancire in quattro e quattr'otto il Triple Threat dello Shield in quel di Battleground. Tuttavia, con il senno di poi, è evidente come le mie convinzioni fossero piuttosto ingenue. Se la WWE avesse scoperto il tutto solo martedì non avrebbe avuto altra scelta che escludere Reigns da Battleground e mettere a tacere la sua assenza. Invece il Triple Threat è ancora sancito per il prossimo PPV, cosa che rende palese che la WWE sapesse tutto da prima e che quanto accaduto a MITB e al Raw successivo sia stato tutto orchestrato affinché Reigns potesse scontarsi il suo mese di sospensione per poi tornare operativo a quattro giorni dal PPV e prendervi parte come se nulla fosse successo. La WWE si sta dunque esponendo platealmente in favore di Reigns, nonostante la sua sospensione, e credo che sia evidente che questo potrebbe portare non solo a dei rischi notevoli per l'immagine pubblica della compagnia, ma anche a malumori che in questo momento sarebbero assolutamente fisiologici nello spogliatoio WWE.

Mi viene in mente una sola ragione possibile per questa condotta altamente rischiosa: necessità creative. Magari, con il Draft che ormai incombe, la WWE ha intenzione di dividere Ambrose, Rollins e Reigns e di non metterli nello stesso roster. Oppure ha già dei piani ben precisi per Summerslam per uno (o più) di loro, quindi il Triple Threat si deve tenere per forza a Battleground. Ma davvero “problemi” del genere potrebbero aver portato la WWE a una condotta così accomodante nei confronti di Reigns? Ovviamente sono solo supposizioni, la vera ragione non si saprà mai. Così come non si saprà mai se Reigns dovesse effettivamente perdere il titolo a Money in the Bank oppure no. Per tagliare la testa al toro, io credo che qualsiasi sia la ragione il gioco della WWE non valga la candela. Nei loro piani Reigns doveva essere il prossimo volto della WWE, il prossimo John Cena. Tuttavia, John Cena non è mai stato la spina nel fianco della WWE che è stato Reigns fin da quando la WWE ha deciso di voler puntare su di lui. E con questo non voglio dire che John Cena sia un angelo che non abbia mai preso niente e che i suoi test antidoping siano sempre stati perfetti eh, chissà se davvero Cena è sempre stato pulito o se la WWE abbia sempre insabbiato i test da lui falliti in quanto volto della WWE. Chi può saperlo? Tuttavia, il 15 volte campione mondiale non ha mai causato grossi problemi alla WWE, almeno apparentemente. Reigns invece sì.

Sono ormai due anni, dallo split dello Shield, che la WWE gira praticamente intorno a Reigns, unico che per la WWE sembrava davvero importasse (Seth Rollins è più un effetto collaterale che un progetto ben definito, nonostante la buona costruzione da Money in the Bank Winner). Ci sono stati momenti in cui sembrava che Reigns fosse superiore all'intero roster, facendo sembrare il fu SuperCena un supereroe debolissimo al confronto. Ci è voluto un anno e mezzo affinché Reigns riuscisse a conquistare il titolo, dato che non si concretizzavano mai le condizioni in cui la WWE avrebbe voluto far accadere la sua vittoria, ovvero tra gioia e tripudio del pubblico e in un'occasione più epocale possibile: lo ha vinto infine sei mesi fa a Survivor Series, in un match tutt'altro che epocale, fondamentalmente ignorato dal pubblico, salvo poi perderlo immediatamente dopo per mano di Sheamus. Reigns ha riconquistato il titolo, l'ha perso e poi l'ha riconquistato ancora. Ora è un tre volte WWE World Heavyweight Champion, tuttavia è tuttora lontanissimo dal livello a cui la WWE ambiva a farlo arrivare. E nonostante tutti gli sforzi della compagnia, il pubblico continua a rivoltarsi contro di lui sempre di più: basta vedere come si è sviluppato il feud con Rollins, il quale è stato accolto come il face più amato dal pubblico, ma il cui ritorno è stato fondamentalmente sprecato per tenere Reigns sotto la luce dei riflettori. Un'altra occasione persa. Così come, probabilmente, è fallito l'esperimento di Roman Reigns da “The Guy”, come gli piace(va?) definirsi.

Con cosa ci ritroviamo, dunque, dopo il mezzo scandalo Reigns? Ci ritroviamo con quello che probabilmente è un altro effetto collaterale: Dean Ambrose WWE World Heavyweight Champion (o semplicemente WWE Champion stando all'ultimo Raw. Draft incoming). Non è un mistero che quelli che in questi due anni Reignscentrici si siano impegnati di più e abbiano lavorato maggiormente per tirare la carretta in WWE siano stati Ambrose e Rollins. Rollins era stato l'uomo giusto al momento giusto e aveva visto i frutti del suo lavoro, diventando campione e rimanendo imbattuto prima del brutto infortunio che lo ha tolto di mezzo per sei mesi. Ambrose, invece, ancora no. Anzi, la sua ascesa è stata castrata da scelte scellerate fatte dalla WWE, dato che il Lunatic Fringe più volte aveva avuto l'occasione di consacrarsi da main eventer al pari dei suoi ex compagni nello Shield. Ultimo esempio il feud con Brock Lesnar che, anche in caso di sconfitta, avrebbe potuto mostrare un Ambrose diverso, più forte, legittimato agli occhi del pubblico. Si è deciso invece di farlo perdere senza appello e da lì il character di Ambrose era scaduto quasi nella macchietta, salvo poi rilanciarsi in modo efficace in vista di Money in the Bank. Sono curioso di vedere dove arriverà il regno di Ambrose, che è il primo WWE World Heavyweight Champion face ben accettato dal pubblico dai tempi di Daniel Bryan. Non credo che la WWE possa mai decidere di puntare su di lui come suo volto (toccherà probabilmente a Rollins se anche Triple H, probabilmente l'unico rimasto a credere ancora nel progetto Reigns, rinuncerà al feticismo nei confronti del suo protetto); tuttavia, un main eventer in più, soprattutto uno in grado di catalizzare l'attenzione del pubblico come ben riesce al Lunatic Fringe, non fa di certo male. Soprattutto in vista dell'imminente Brand Extension.

https://www.youtube.com/v/ZXzia1fuiuQ
https://www.youtube.com/v/DcKQR8u6J2s

P.S. Come avrete intuito dal titolo un po' troppo autocelebrativo, quello che avete appena finito di leggere è il numero 100 del 5 Star Frog Splash. Sono ormai più di quattro anni che faccio parte dello staff di Tuttowrestling.com, dato che il sito mi aprì i battenti il 24 maggio 2012, mentre il primo numero del mio editoriale (al quale sono molto affezionato, che ci crediate o no) è datato 13 settembre di quello stesso anno. Desidero ringraziare innanzitutto chi mi ha permesso di fare parte di questo fantastico progetto, ovvero il megadirettore supremo ( 😀 ) Carlo Di Bella e ovviamente Giovanni Pantalone, che considero un amico e la vera anima di questo sito. Ringrazio anche tutti i miei compagni del sito, presenti e passati, che ogni giorno si impegnano come me per portare avanti questa avventura. Infine, ovviamente, ringrazio tutti voi che ogni due settimane (a volte anche un po' più spesso) leggete tutte le mie amenità e le commentate appassionati, nel bene o nel male che sia. Spero di essere riuscito a intrattenervi e, perché no, anche ad appassionarvi… e se non ci sono riuscito finora ci riproverò ancora, tra due settimane, con il numero 101.

Scritto da Lorenzo Pierleoni
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