Cero Miedo (Lucha Planet) #33

Cero Miedo

Amici ed amiche di Tuttowrestling.com, un saluto dal vostro Dario “TW 4 Life” Rondanini. Se siete degli assidui frequentatori del nostro sito, saprete bene che con ogni nuova stagione di Lucha Underground, torna anche una nuova stagione dello Cero Miedo, dove analizziamo tutti gli elementi di interesse delle ultime settimane all'interno del Tempio dei Cueto.


Ho scritto “analizziamo”, ma la prima novità di questo nuovo Cero Miedo è che sarò da solo, quindi innanzitutto vorrei prendere giusto un attimino per ringraziare il mio stimato collega Mattia Borsani, per il suo supporto nelle ultime tre stagioni.

Ora passiamo ad analizzare le prime due puntate della nuova serie: una serie che è iniziata con numerose incognite, viste anche le notizie trapelate nei precedenti mesi e gli illustri addii (su tutti Prince Puma, aka Ricochet, e Rey Mysterio, nel cui caso però non si può mai veramente sapere).

Prima di tutto, l'universo narrativo di LU ha perso Darione Cueto, morto nel finale della scorsa stagione per i troppi errori commessi nella “missione segreta” del Guanto magico. (Non ci credo che ho davvero scritto questa frase)

Al suo posto, suo padre, Antonio. Qui c'è il primo punto “meh” della nuova stagione. Sarà per i tagli di budget, sarà perchè era stato pianificato così fin dall'inizio, ma un po' di magia si inizia inevitabilmente a perdere quando ci si accorge che per sostituire un personaggio si utilizza lo stesso attore, seppur con un trucco diverso. Si potrebbe tranquillamente dire “sono padre e figlio, può starci”, ma LO STESSO IDENTICO ATTORE? Pure Stevie Wonder si accorgerebbe che è la stessa persona!
Ciò comunque non toglie che il personaggio in quanto tale è interpretato molto bene, e di per sé rappresenta una bella trovata a livello di trama globale, ma così è un po' troppo. La sua missione, ovviamente, è recuperare il Guanto da King Cuerno, che lo ha sottratto in maniera brutale a Mil Muertes (di cui parleremo). Da quanto si è potuto intuire dal dialogo tra Antonio e l'omicida del figlio, papà Cueto è a conoscenza dell'Ordine e della sua volontà di far ritornare gli antichi dei nel mondo, e addirittura potrebbe essere stato lui stesso a ordinare la morte del figlio (ma di ciò non sono completamente sicuro).

Passando alle puntate in sé, si riparte dal nuovo campione Pentagon Dark, subito chiamato all'impresa: difendere il titolo nel match in cui nemmeno Matanza Cueto ci è riuscito: l'Aztec Warfare. Ovviamente, il match altro non era che una sorta di vetrina per mostrare tutti i luchadores con cui familiarizzeremo nel corso della stagione, più anche qualche sorpresa, alcune gradite (vedi Tommy Dreamer), altre molto sgradite (qualcuno ha detto Hernandez?). Piccola nota personale: semmai dovessi diventare uno “stereotipo caricaturale su gambe” come Vinnie Massaro, uccidetemi. Pizza, tipico gesto italiano ed eliminazione lampo…

Passando a considerazioni più serie, abbiamo anche visto che Dante Fox (uno dei Trios Champions della passata stagione) è stato dichiarato “sparito” da Antonio Cueto, ed è stato sostituito da Son of Havoc, che è andato ad affiancare quindi Mack e Killshot come detentore della cintura. All'interno del match è riapparso finalmente Daga, sempre accompagnato da Kobra Moon e sempre parte della sua Triade, eliminato da Johnny Mundo, e poi successivamente vendicato da Vibora, che seppur non ufficialmente parte dell'incontro ha interferito contribuito ad eliminare il leader del WorldWide Underground. Parlando della sua stable, è interessantissima a mio parere anche la figura di Ricky Mandel, ora noto come Ricky Mundo, che si accompagna ad una bambola decisamente inquietante e con la quale sembra addirittura parlare. Sicuramente un personaggio che bisognerà tenere d'occhio, e che probabilmente ci farà vedere qualcosa di molto interessante anche a livello di effetti speciali (tagli di budget permettendo). Parlando di effetti visivi, trovo decisamente fuori luogo le inquadrature dall'alto utilizzate, a mio parere impiegate anche quando non necessarie (ad esempio durante il conteggio dei pin). Ciò detto, chi esce bene dal match è ovviamente Pentagon, che è riuscito nell'impresa di vincere l'incontro e conservare il titolo. Chi invece ne esce malissimo e con le ossa rotte (più o meno come gli avversari di Pentagon) è Mil Muertes, che è stato eliminato in pochissimo tempo da Fenix, facendo la figura dell'ebete e venendo addirittura abbandonato da Catrina che lo ha lasciato sul posto, quasi schifata. Sicuramente sarà tutto collegato all'interno delle storyline, come LU ci ha bene abituati, ma Mil è un personaggio cardine dell'universo di Lucha Underground e non può subire certi trattamenti. Ad ogni modo, puntata incentrata soltanto sull'Aztec Warfare che come già detto ha fatto più da vetrina per i talenti che per altro. A fine match, Antonio Cueto ha informato Pentagon che nella puntata seguente avrebbe difeso il suo titolo contro il suo “unico figlio” (ouch!) Matanza Cueto.

Piccolissima nota a margine: è ritornato anche Chavo Guerrero!

Ed ora ci occuperemo proprio della puntata di ieri, già la seconda della quarta serie di LU. L'inizio è nel “quartier generale” di King Cuerno, in cui vediamo Catrina materializzarsi per prendere il Guanto, che però a detta dello stesso Cuerno è custodito da qualcuno che lo tiene al sicuro, ma non sa dove e quando lo abbia nascosto. Catrina, ricorderete, deve recuperarlo per tornare finalmente viva e non stare più “nel mezzo” tra il mondo dei vivi e il mondo soprannaturale (consiglio vivamente di recuperare le puntate precedenti per avere un ragguaglio sulla trama, a un certo punto molto intricata, ma che cercherò di riassumere in poche frasi: ricordate il capo della polizia che indagava su Dario Cueto con Joey Ryan e Cortez Castro? Bene, possiede un medaglione diviso in due parti, e la seconda è di Catrina, vittima di un sortilegio fattole proprio dal capo della polizia per salvarle la vita, cosa che è riuscita ma a patto che la ragazza diventasse quello che è ora, ossia un essere in bilico tra i due mondi, e che deve recuperare il Guanto per impedire l'arrivo degli antichi dei nel mondo e poter così tornare in pieno possesso della sua vita, proprio ad opera del capo della polizia che lei stessa ha definito “sua madre”).

Siamo passati poi al primo match della serata, valido per i Trios Titles, ma anch'esso rivelatosi poi null'altro che una vetrina per i nuovi wrestler, che sono tutti appartenenti all'agenzia di Famous B (proprio lui…) e Brenda (odiosa più che mai con la gimmick da oca….): Big Bad Steve, una sorta di meccanico arrabbiato col mondo, Sammy Guevara, e udite udite, l'ex WWE Jack Swagger, ora noto con il ring name più banale della storia, Jake Strong. Come preventivato, l'incontro si è risolto con la riconferma dei campioni, un incontro peraltro mai veramente decollato. Al termine dello stesso, abbiamo visto Strong accanirsi contro i suoi compagni e Famous B, imprigionato nella Ankle Lock, con tanto di rumore fortissimo a segnalare la rottura della caviglia (era davvero necessario un rumore così forte?). Ad ogni modo, ciò servirà sicuramente come trampolino di lancio per l'ex WWE che diventerà probabilmente il protagonista di una delle storyline di punta della stagione. Abbiamo poi visto il ritorno dei sette medaglioni che compongono il Gift of the Gods Championship, una sorta di Money in the Bank versione Lucha Underground. Il primo di questi medaglioni è andato a Dragon Azteca Jr., che ha sconfitto Drago (e chi segue questo editoriale sa dell'opinione particolare che nutro per quest'ultimo), in un match secondo me, “da compitino” anch'esso. Al termine dello stesso, abbiamo assistito alla vendetta di Johnny Mundo e Taya verso Kobra Moon, che accompagnava Drago, per i fatti della puntata precedente.

Infine, il main event: Pentagon Dark vs Matanza. Chi conosce Jeff Cobb (Matanza in LU) sa che performer di livello sia, ed effettivamente il match mi è piaciuto, con i due che hanno effettivamente messo in mostra ciò che li ha contraddistinti, ossia colpi violenti, tanto atletismo e carisma in quantità industriale (impressionante la Canadian Destroyer eseguita da Pentagon, forse una delle migliori che abbia mai visto). Ad ogni modo, Pentagon è riuscito anche in questa impresa, infliggendo a Matanza la sua prima sconfitta in un match uno contro uno. Ancor più di questa statistica, il dato interessante è l'interazione tra lo sconfitto e suo padre. Antonio ha infatti mostrato al figlio la chiave della cella in cui è rinchiuso, fermando così il tentativo del campione di rompergli il braccio, per poi schiaffeggiarlo davanti al pubblico e dirgli “Dario ti ha viziato, sei completamente inutile!” con Matanza che incredibilmente ha incassato il colpo e si è addirittura impaurito davanti al padre. Tutto ciò mi ha fatto pensare che Matanza risorgerà più forte e temibile che mai, pungolato dal padre Antonio. Chi vivrà vedrà, ma per ora, i miei due cents ce li metto.

Intanto, per la prossima puntata, abbiamo già annunciato il primo Triple Threat Casket Match di LU, tra Mil Muertes, Fenix e Jeremiah Crane (Sami Callihan). Costruzione? Semplicissima: Crane ama Catrina, probabilmente da prima dell'incantesimo, la quale ha poi sviluppato il suo rapporto con Mil Muertes, ed ora vuole riprendersela. Fenix, che ha eliminato Mil nel match della prima puntata, è nell'incontro in quanto la sua sconfitta per mano di Mil Muertes, oltre che il suo essere una sorta di fenice umanizzata, dovrebbe poter permettere a Catrina di assorbire la sua energia vitale e tornare così alla vita. Costruzione tipica di Lucha Underground, che ha la possibilità di regalarci il primo, vero, OMG moment della stagione.

Questo è tutto per il primo numero del nuovo “Cero Miedo”! Un grazie a tutti voi per averci letto ed un saluto dal vostro Dario “TW 4 Life” Rondanini, che vi dà appuntamento alla prossima!

Scritto da Dario Rondanini
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