Cero Miedo (Lucha Planet) #1

Cari lettori, benvenuti al primo numero di un nuovo editoriale del nostro sito, dal titolo “Cero Miedo”, titolo che è un tributo a Pentagon Jr., star di Lucha Underground e della AAA. All'interno di questa rubrica seguiremo la seconda stagione dello show rivelazione del 2015, Lucha Underground, senza fare riferimento a fatti ancora non andati in onda. Oggi parleremo del primo episodio del programma di El Rey Network: le nostre alte aspettative sono state pienamente appagate? Qualcosa è cambiato rispetto alla prima stagione oppure la ricetta del programma è rimasta pressoché invariata? Questo è sostanzialmente ciò che cercheremo di scoprire nel primo numero di “Cero Miedo”. Buona lettura!
Il 29 ottobre 2014, su El Rey Network, andò in onda il primo episodio di Lucha Underground, uno show che nell'arco delle trentanove puntate che hanno composto la prima stagione, è riuscito a stupire e appassionare moltissimi fan di pro wrestling, colpiti dall'originalità del programma soprattutto per quanto riguarda la produzione, la fotografia, ma non soltanto; molto lodevole infatti è stata anche la caratterizzazione pressoché di tutti i personaggi, dal meno importante al campione, tutti (o quasi) avevano un ruolo ben definito all'interno dello show, tutti riuscivano a suscitare interesse negli spettatori, persino chi, come Big Ricky, noto in WWE come Ezekiel Jackson, non aveva mai brillato precedentemente, anzi. Lucha Underground è stato senza dubbio lo show rivelazione del 2015, anzi, è stato il miglior programma di pro wrestling dell'anno appena passato. Perciò, lo scorso 27 gennaio, quando è cominciata la seconda stagione, noi tutti believer avevamo tante, tantissime aspettative. E, a pochissimi giorni dal lieto debutto, con convinzione e gioia possiamo dire che sono state abbondantemente rispettate.
The Age of Death
La prima stagione di Lucha Underground si era conclusa lo scorso agosto con la seconda parte di Ultima Lucha, durante la quale i Disciples of Death, gli scagnozzi di Catrina, si erano impadroniti dei Trios Title, mentre nel main event “The Man of a Thousand Deaths”, Mil Muertes, aveva sconfitto il primo Lucha Underground Champion Prince Puma, ponendo così fine al regno del protetto di Konnan, che durava dal 7 gennaio 2015. Sei mesi dopo i fatti di Ultima Lucha, con l'inizio della seconda stagione, “The Age of Death” continua. Infatti, abbiamo scoperto che il famigerato e senza scrupoli Dario Cueto non è più al comando dello show, bensì ora al vertice c'è Catrina, proprio lei, ed è sua intenzione tenere sotto controllo ogni cosa, inclusi i tre titoli della federazione. Per questo, durante il primo episodio di Lucha Underground, siamo venuti a conoscenza di un patto segreto fra la stessa e King Cuerno, grazie al quale quest'ultimo ha ottenuto un match titolato contro Fenix, vincendo e conquistando il Gift of the Gods Championship. Il match fra i due lottatori mascherati, che si è svolto sotto lo sguardo vigile di Mil Muertes, seduto sul suo spettrale trono situato sul piano superiore del Tempio, è stato l'incontro d'apertura della seconda stagione, un incontro caratterizzato da un ritmo veloce, e non poteva essere altrimenti considerando i lottatori coinvolti, dal discreto storytelling e da alcune manovre d'impatto, fra cui la nuova mossa risolutiva di King Cuerno, una jumping packaged tombstone. Dunque la seconda stagione è cominciata subito con una sorpresa, un cambio di titolo, che in pochissimi si sarebbero aspettati, soprattutto perché era facile supporre che Fenix sarebbe andato contro Mil Muertes, considerando la lunga storia che lega i due.
Una scelta forse discutibile: un po' di perplessità ce l'ho, lo ammetto, però può essere ampiamente giustificata se teniamo conto della misteriosa alleanza stipulata fra Cuerno e Catrina, alleanza funzionale alla storyline principale, quella che vede la nuova proprietaria affetta da bulimia di potere, decisa ad avere tutto e tutti sotto il proprio controllo. Inoltre King Cuerno, che nell'ultima parte della prima stagione era stato messo in secondo piano, ci ha guadagnato molto da questa vittoria, mentre l'ex campione non è stato danneggiato, anche grazie all'andamento dell'incontro, incontro molto equilibrato, dove entrambi si sono messi in mostra. Mi auguro comunque che Fenix, in qualche modo, riprenda la sua rivalità con Mil Muertes, del resto è una rivalità che si scrive da sola e, vista la qualità dei match disputati dai due durante la passata stagione (fra cui il bellissimo Graves No Consequences Match del 18 marzo 2015, probabilmente il migliore incontro disputato a Lucha Underground), sarebbe bello rivederli sul ring uno contro l'altro ancora una volta. E a proposito di Mil Muertes, nell'ultima parte della puntata è sceso dal trono per affrontare Ivelisse, che nel secondo incontro della serata, un veloce e carino triple threat match organizzato dalla stessa Catrina, aveva sconfitto i suoi due compagni di team, lo spericolato Angelico (che dopo gli spot folli offerti lo scorso anno, ha ormai tutti i riflettori puntati su di lui) e l'atletico Son of Havoc, ottenendo un'immediata opportunità per il Lucha Underground Championship.
Il main event non è stato un vero e proprio incontro, bensì un ottimo segmento, dove ogni cosa è stata gestita molto bene: ovviamente Mil Muertes ha vinto dopo aver dominato la contesa, anche se Ivelisse ha avuto un minimo di offensiva. Il post match è stato un po' confusionario: infatti prima abbiamo assistito al salvataggio di Ivelisse da parte dell'ex campione Prince Puma, che ha sottratto la ragazza dalle grinfie del campione, questi poi ha subito l'attacco di Pentagon Jr., che è riuscito a connettere la sua terribile mossa finale, rompendogli il braccio. Questo finale caotico lascia aperti tanti scenari: tanti sono le strade percorribili, tanti sono gli incroci a cui potremo assistere e che potrebbero determinare il futuro prossimo e meno prossimo di questa stagione. E questo non puo' che essere un bene, se si ha la volontà e la capacità di sfruttare il materiale che si ha a disposizione.
Uno dei protagonisti di Ultima Lucha, Vampiro, è tornato e si trova ora al centro di un'interessante e originale storyline. La rivalità fra Vampiro e il suo apprendista, Pentagon Jr., è stata una delle cose migliori viste nel 2015, caratterizzata da segmenti d'impatto (indimenticabile la scena in cui il lottatore mascherato ricopre di benzina il maestro) e culminata con quel violento match di Ultima Lucha, al termine del quale, con sorpresa, abbiamo scoperto la relazione che legava i due, di cui era inconsapevole persino lo stesso Pentagon Jr. Una volta finita prima stagione mi aspettavo che il loro duo sarebbe stato riproposto immediatamente e insieme avrebbero cominciato la scalata verso il vertice. Invece tutto è tornato come prima, apparentemente. Infatti dubito fortemente che la storia fra i due sia finita, anzi penso che il meglio debba ancora venire, staremo a vedere. Poi non si puo' tacere sul video che ha aperto la puntata: in quel segmento si è forse vista l'essenza di Lucha Underground, la sua grandezza e, soprattutto, il suo essere moderno. Lo stesso vale anche per i segmenti riguardanti la storyline che coinvolge Dario Cuerto (che rimane uno dei migliori personaggi extra ring in assoluto, dotato di una carisma comune a pochi, una figura di potere originale e diversa dagli ormai antiquati stereotipi che vengono spesso proposti nel mondo del pro wrestling), suo fratello Matanza e Black Lotus (il cui rapporto con Cueto mi auguro che venga adeguatamente approfondito durante le prossime puntate, cosa che penso avverrà ), storyline che, a mio parere, non è stata gestita bene durante la prima stagione, soprattutto dal punto di vista delle tempistiche. Vedremo ora come decideranno di andare avanti, di sicuro l'inizio è molto promettente e allettante, in futuro ne riparleremo sicuramente, per il momento sono più che sufficienti quei due ottimi segmenti visti.
Lucha Underground, un programma che sa ancora stupire
All'inizio di questo primo numero di “Cero Miedo” ci eravamo domandati se le tante aspettative che avevamo verso il debutto della seconda stagione di Lucha Underground, sarebbero state rispettate oppure no. Beh, credo che senza timore possiamo rispondere positivamente. Infatti, dopo sei mesi da quella spettacolare e malinconica conclusione della prima stagione, la formula vincente di Lucha Underground è rimasta fortunatamente intatta, a cominciare dalla durata, a mio parere uno dei motivi del successo di questo programma e anche di altri show come, per esempio, NXT: fra Raw e Smackdown, escludendo gli inutili Main Event e Superstars, ogni settimana la WWE propone al proprio pubblico cinque ore di programmazione, decisamente troppo, cinque ore nemmeno tanto ricche di momenti imperdibili e quindi poco appetibili, cosa che è anche inevitabile. Coi suoi appena quarantacinque minuti, ogni episodio di Lucha Underground, invece, risulta essere denso di avvenimenti e, anche quando la qualità dello show è minore, riesce a non annoiare mai. Di notevole qualità i segmenti extra ring, la regia, la fotografia, la scenografia, che fanno di Lucha Underground forse l'unico show di pro wrestling moderno e al passo coi tempi. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, altro importante fattore del successo del programma di El Rey Network, la strada intrapresa è buona e molto promettente, del resto quando persino i commentatori, in particolare uno, Vampiro, hanno una loro storia e un ruolo ben definito all'interno dello show, cos'altro si può aggiungere? Su tutti questa volta si eleva Mil Muertes, vero mattatore del primo episodio: originale e utile la scelta di farlo apparire durante l'intera puntata seduto sul suo trono, cosa che lo ha reso agli occhi degli spettatori e, soprattutto, dei lottatori come una vera minaccia, oserei dire un dio, pronto a scatenare la propria furia contro gli inermi mortali, un'aura che pochi lottatori al mondo possono vantare in questo momento; poi, come detto precedentemente, il campione è stato gestito molto bene anche durante il main event contro Ivelisse. Stanno dunque continuando l'ottimo lavoro cominciato durante la prima stagione, anzi, direi che hanno ingranato la marcia per quanto riguarda Mil Muertes e non solo. Per l'ex campione Prince Puma, invece, questo sarà un periodo molto importante: infatti sarà fondamentale vedere come lo proporranno senza cintura e se riuscirà a rimanere al top dopo essere stato il protagonista assoluto della prima stagione, seppur non necessariamente il personaggio maggiormente interessante.
Insomma, quell'atmosfera che è stata la chiave del successo di Lucha Underground, per la gioia di noi believer, è rimasta intatta, in più è sorprendente che, nonostante l'ottimo risultato di questo primo episodio, non abbiano ancora rivelato tutte le proprie carte; infatti dobbiamo ancora assistere al ritorno di gente come Johnny Mundo, uno dei protagonisti della scorsa stagione, e al debutto di Rey Mysterio Jr., che avverrà prossimamente e per il quale le aspettative, inutile dirlo, sono alte, molto alte: forse anche il maestro della 619, il “Peace Keeper”, così come è stato ribattezzato nel primo numero del fumetto dedicato a Lucha Underground, di cui ne consiglio la lettura, potrà rinascere a Lucha Underground dopo gli ultimi deludenti stint in WWE, staremo a vedere. Inoltre lo scorso 27 gennaio non è mancata nemmeno la qualità in ring, che, a mio parere, non è la cosa migliore che offre questo programma, ma che comunque sicuramente non ci procura fastidio, anzi: infatti abbiamo avuto un bel match, quello d'apertura fra Cuerno e Fenix, un piacevole e rapido incontro a tre e, infine, un buon main event, un segmento ottimo dal punto di vista dello storytelling.
E non sono mancate nemmeno le sorprese, staremo a vedere se si tratterà di colpi di scena fini a se stessi o se avranno un loro senso nel panorama completo della prima parte di questa seconda stagione, dubbi, c'è da dire, ne abbiamo pochi, visto che raramente Lucha Underground ci ha deluso. Rispetto alla prima stagione la novità principale è forse quel tono più cupo, verso cui sembra protendere il prodotto, che rispecchia l'atmosfera che si è creata all'interno e all'esterno del Tempio con il dominio di Catrina e la storia con protagonisti Dario Cueto, Matanza e Black Lotus, una novità che aggiunge ancora più spessore ad un programma che, evidentemente, nonostante gli importanti traguardi raggiunti l'anno scorso, sembra ancora in grado di sorprendere ed emozionare i propri fan. Insomma, la strada intrapresa è quella giusta, le aspettative sono state pienamente rispettate, ora si può solo andare avanti e alzare sempre di più l'asticella per confermarsi ulteriormente come il miglior programma di pro wrestling.
Termina qui il primo numero di “Cero Miedo”, il nuovo editoriale del nostro sito. In questo primo appuntamento abbiamo parlato del debutto della seconda stagione di Lucha Underground, abbiamo cercato di capire se e come le aspettative che avevamo sono state rispettate, guardando al passato e anche un po' verso il prossimo futuro. Come al solito la sezione commenti è a vostra disposizione per ogni tipo di osservazione!