BET ON HIM #91 – DEMO, OVERALL… OR BOTH?

Ciao a tutti amici e soprattutto amiche di Tuttowrestling.com e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata al futuro del business. Siamo reduci da un nuovo weekend di wrestling con l’ottima performance di IMPACT e del suo Slammiversary e la WWE che ha messo in scena il suo Horror Show at Extreme Rules in quello che è stato certamente un evento non indimenticabile ma con buon wrestling seppur rovinato in molte parti da finali assolutamente discutibili e dall’incredibile (nel senso negativo del termine) Swamp Match tra Bray Wyatt e Braun Strowman che pone nuovamente delle riserve sui match cinematici, croce e delizia di questa “stagione” di wrestling condizionata dal covid-19. Insomma abbiamo avuto ottimi esempi (il Boneyard e lo Stadium Stampede su tutti) ed esempi un po’ meno riusciti (Money In The Bank e questo Swamp Match). Insomma continua la grande disputa fra i pro ed i contro dei match cinematici. C’è però un’altra disputa che sta appassionando e dividendo i fan e addetti ai lavori. La disputa riguardo la guerra dei ratings del mercoledì sera tra NXT ed AEW. Una guerra che, per adesso, vede ampiamente in vantaggio la AEW ma con i fan del brand giallonero che sono ben lungi alla resa, cercando il minimo appiglio per attaccare i rivali ed i loro supporter. Con la disputa del contano di più gli ascolti globali o l’ampiamente nota e dibattuta Demo 18-49? 


In ottica puramente commerciale e anche per quel che riguarda una visione futura del business, i numeri della AEW sono certamente più rilevanti di quelli di NXT, non vi è alcun dubbio al riguardo. Qualsiasi rete televisiva farebbe carte false per avere i migliori numeri in quella fascia di utenza quella che va dai 18 ai 49 anni, quelli insomma che spendono maggiormente il denaro e che quindi attrae le varie aziende che acquistano gli spazi pubblicitari che poi è ciò che conta per le reti televisive. Gli show non si fanno per la gloria, tutti dobbiamo ricordarci che alla fine della fiera le televisioni hanno bisogno di guadagnare, non sono società no-profit. Se il prodotto è di qualità, ben venga ci mancherebbe altro, ma alla fine abbiamo visto show qualitativamente importanti come cadere per colpa di ascolti non all’altezza delle aspettative delle varie reti televisive. Lo si vede in Italia, in USA il fenomeno è moltiplicato per un milione di volte, forse anche di più. Dunque il risultato della AEW è davvero straordinario e la conferma è stato il rapidissimo rinnovo che TNT ha proposto alla federazione di Tony Khan. Insomma il prodotto AEW sta riscuotendo un successo ben oltre le aspettative a dispetto del fatto di essere un prodotto tutto sommato nuovo e sconosciuto al grande pubblico, con personaggi di fatto poco noti al grande pubblico (ad eccezione degli ex WWE Jericho e Mox). Questo certamente denota uno dei grandi punti riguardo alla AEW: i fan di wrestling vogliono un’alternativa al prodotto della WWE. La AEW, per buona parte, sta rispondendo al requisito.

Peccato che il contraltare della AEW sia un prodotto che di suo era un’alternativa interna ai classici prodotti della WWE ovvero NXT. Il brand si sviluppo (non adesso ovviamente, ma certamente fino allo scorso settembre) è stato per molti anni il fiore all’occhiello della WWE grazie ad una cosa che molto, troppo spesso, è mancata ai main show: il grande wrestling ma anche storyline coerenti seppur tutto sommato semplici e senza troppi giri ed iperbole che molto spesso sono presenti negli show targati Vince McMahon. NXT è sempre stata l’alternativa smart offerta dalla WWE, sotto la guida di un Triple H molto più avanti nei tempi e molto più consapevole del business di quando non lo sia il suocero che mostra, insieme ai suoi “yes men” di essere ben lontano dalla realtà e dai gusti dei fan. NXT è stato per molti anni il porto sicuro dei fan più smaliziati e vogliosi di grande wrestling non dovendosi necessariamente affidare alla NJPW o alle indies. Devo dire che NXT sta facendo comunque un’ottima figura seppur stia mostrando molte più debolezze di quante non ne avesse prima, vittima della guerra del mercoledì sera che, in alcuni frangenti, pare aver condizionato la qualità del prodotto. I numeri sono buoni, per carità, ma NXT ha in parte perso quell’aura magica che aveva solo qualche mese fa. Il brand gallonerà, tuttavia, continua ad essere un’ottima alternativa al classico prodotto della WWE ed il pubblico tutto sommato lo sta premiando con numeri più che dignitosi frutto, a mio avviso, della fidelizzazione creata negli anni passati. Andando spessissimo testa a testa con la AEW, eccezion fatta per la demo 18-49 nel quale Cody, i Bucks e soci stanno vincendo sistematicamente sin dall’inizio della Wednesday Night War. Certo anche il fatto di tenere NXT sul WWE Network il giorno dopo non aiuta, soprattutto quando la card annunciata non sembra un “must see” immediato.

La verità è che entrambi gli show stanno facendo cose egregie seppur andando l’uno contro l’altro. I due prodotti piacciono e meritano ampiamente il posto e la considerazione che stanno ricevendo il tutto offrendo due cose molto semplici: qualità di wrestling (in entrambi i casi) e costruzione sensata dei personaggi (seppur in percentuale più bassa in entrambi i casi). Alla fine la guerra del mercoledì sera sta dimostrando come i fan apprezzino la qualità dei match, delle storyline e degli show. Che i fan apprezzano i nuovi arrivi ed i nuovi volti che entrambi gli show stanno presentando facendo numeri che quasi pareggiano, nel loro complesso, i numeri che ad esempio sta ottenendo Monday Night Raw. Uno show, quest’ultimo, che sta calando vistosamente ed il covid e gli show senza pubblico non credo siano il problema in questo senso. AEW ed NXT stanno facendo più o meno gli stessi numeri pre-covid, Raw no segno di una perdita di ascoltatori per lo show rosso dettato dal fatto che la gente è oramai stanca dello stesso prodotto, degli stessi personaggi, delle storyline senza senso. Smackdown se la passa allo stesso modo, con ascolti leggermente migliori ma solo per il merito di trovarsi in un canale in chiaro. Con FOX che probabilmente si sta pentendo del grosso investimento fatto sulla WWE visti i numeri miseri raccolti specialmente nelle ultime settimane. 

Io credo davvero che guardare agli ascolti del mercoledì sera e concentrarsi sulla rivalità tra NXT ed AEW non è il vero punto della faccenda, per quanto importante. Dal punto di vista dei fan ci dovremmo sempre augurare che entrambi gli show mantengano questi numeri fare meglio perché quello che conta secondo me e la somma. Più la gente dimostra di amare e supportare questi due prodotti a dispetto degli altri, più potremo sperare in un miglioramento della qualità complessiva del mondo del wrestling perché l’attuale situazione di un wrestling non più di moda o popolare è dettata dalla scarsità di qualità che ci è stata proposta nel tempo. Voi direte, l’Attitude Era non era di grande qualità sul ring (con le dovute eccezioni) eppure faceva grandi numeri. Vero, per è anche vero che i fan sono cambiati, c’è internet e ci sono i social media, fattore importantissimo se si considera non solo il wrestling ma anche la televisione attuale. La carenza di qualità, alla fine, viene sempre punita. Il trash oggi piace all’inizio poi stanca e viene abbandonato. La qualità premia e spero che NXT e la AEW continuino sulla strada della qualità guardando ai ratings ovviamente, ma guardandoli sempre a distanza, perché la fidelizzazione della gente passa dalla qualità che porta al passaparola e via di seguito. Io preferisco guardarla da questo punto di vista specie perché entrambi gli show mi riconciliano col wrestling. Insomma guardare solo al proprio orticello o alla propria fazione non serve a nulla solo guardando le cose nel complesso, si può aspirare al miglioramento. Altrimenti rimarremo sempre ancorati negli Swamp Match ed affini…

L’appuntamento con il BOH sarà tra due settimane.

Adriano Paduano
Adriano Paduano
Appassionato di wrestling dagli inizi del 2000, negli ultimi anni ho vissuto a Londra dove ho coltivato la passione per il wrestling indipendente e la scena UK. Collaboro con Tuttowrestling da oltre dieci anni dove ho ricoperto il ruolo di Raw Reporter (occasionalmente anche ppv), redattore del WWE Planet ed attualmente scrivo il bi-settimanale Bet On Him con qualche comparsata nei vari podcast del sito.
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