BET ON HIM #147 – NEW CHAMPS, NEW FACES, NEW FAILS

Ciao a tutti amici e soprattutto amiche di Tuttowrestling.com e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ad NXT. Halloween Havoc passa agli archivi come un evento non certamente esaltante. Non negativo, per carità. Abbiamo avuto alcuni ottimi match (il Ladder Match, il Main Event e la sfida tra Julius Creed e Damon Kemp) ma certamente con molti punti deboli sia come match che come segmenti.


THE RISE OF WES LEE

Abbiamo un nuovo campione North American che risponde al nome di Wes Lee. Il Ladder Match per il titolo secondario di NXT, ha regalato certamente un grande spettacolo. Match intenso con svariare manovre di impatto che conferma l’ottima tradizione a livello qualitativo per quel che riguarda il titolo North American. Wes Lee ne esce vincitore. Non era la mia prima scelta, come ricorderete, ma non c’è dubbio che la costruzione dell’MSK da underdog è stata molto positiva da parte del booking team di NXT. Anche se credevo che alla fine Lee sarebbe rimasto dirottato nella categoria tag.

Lee, sin dalla dipartita (forzata) di Nash Carter, si è ritrovato in una posizione non facile. Un wrestler prevalentemente tag che deve farsi strada da solo pur non avendo, sulla carta, caratteristiche ideali per emergere in singolo. Invece con una buona costruzione, la faida con Carmelo Hayes ed altri piccoli dettagli be curati dal booking team, Lee si è rivelato un babyface molto interessante e capace di attirare l’attenzione su di sé. Il talento sul ring ha fatto il resto. Non so se questo sarà un regno a lungo termine ma certamente Wes Lee ha dimostrato che anche in singolo può dire la sua. Segnale decisamente importante e confortante per la sua carriera e non solo.

AN IMPROVED DAMON

Lasciatemi spendere un paio di parole verso Damon Kemp. Arrivato come “il fratello sfigato di Gable Steveson”, il buon Damon sta lentamente e clamorosamente smentendo tutti (curioso che, al contrario, Steveson pare non abbia gran futuro nel pro wrestling da quel che si dice). Dal momento del suo passaggio ad heel, le sue prestazioni sul ring ed il suo personaggio sono migliorati sensibilmente. Non ci avrei scommesso un euro su questo e, anche in questo caso, molto bene il booking team della WWE a scovare il talento e coltivarlo nella giusta maniera (inclusa la mossa di mandarlo a migliorare qualche settimana in UK). 

Non so se parliamo di un fenomeno o di un futuro main eventer (cosa che invece si potrebbe già dire per quel che riguarda la categoria tag sui fratelli Creed), ma è certamente un talento che può ancora migliorare sotto molti profili e potrebbe, perché no, anche togliersi qualche soddisfazione titolata in quel di NXT. Il campione North American, come detto sopra, è un babyface il che potrebbe rendere Kemp un solido sfidante, al netto della sconfitta (a mo avviso giusta) nello special live event dello scorso weekend. Damon Kemp ha i numeri per far bene e lo sta dimostrando.

WOMEN’S DISAPPOINTMENT

Dicevamo di molti punti deboli nello show. I due match femminili hanno, a mio avviso deluso. Il match per il titolo difeso da Mandy Rose ha nuovamente gettato un’ombra sulla legittimità del suo regno. Ok, non si voleva penalizzare più del dovuto Alba Fare, ma davvero non si poteva trovare una soluzione migliore al finale sporco anche in questo caso? Mandy Rose la settimana prossima festeggia un anno da campionessa, eppure ancora una volta la sensazione di campionessa forte e dominante a me non la comunica. Certo, ha avuto anche le sue vittorie pulite, ma in generale non sono molto convinto dal suo regno seppur all’apparenza dominante e senza discussioni. In definitiva: qualcuno mi spiegasse l’utilità dell’angle registrato prima del match.

Rimango fermamente dell’idea che a togliere il titolo a Mandy Rose sarà l’ottima Roxanne Perez che, tuttavia, nel match senza squalifiche contro Cora Jade ha tutt’altro che brillato. Entrambe a mio avviso hanno dato vita ad un match senza infamia e senza lode nonostante la presenza delle armi. Qualcosa non sembra “cliccare” per il meglio tra le due ed anche il pubblico live sembra sentirlo. Entrambe sono capaci ma c’è una sensazione di incompiuto. Probabilmente la rivalità prima interrotta, poi ripresa ed infine estesa per lungo tempo, a mio avviso non ha aiutato specialmente Perez. Il tempo per “riprenderla” c’è. Speriamo che la reazione da parte della WWE e del suo booking team sia pronta in questo senso. Perez è certamente un patrimonio da preservare.

NEW CHALLENGES FOR BRON

Per quel che riguarda il titolo massimo, Buon Breakker ha tirato fuori la miglior prestazione in carriera, aiutato da due worker splendidi come JD McDonagh e Ilja Dragunov, ed ha mantenuto la cintura di campione NXT al termine di un ottimo main event. Iniziato un po’ con il freno a mano ma che ha aumentato di intensità fino alla fine anche con alcuni clamorosi near falls. Non mi aspettavo niente di diverso rispetto a quanto visto considerando i valori in campo. Ora per Breakker si preannunciano un altro paio di mesi al top, possibilmente con un avversario di transizione prima di arrivare a Carmelo Hayes, a questo punto serio candidato a strappare il titolo del figlio di Rick Steiner. Magari a ridossi di Royal Rumble o Wrestlemania.

Nel frattempo probabilmente Breakker se la vedrà con il redivivo Apollo Crews, reduce della vittoria di match e feed contro Grayson Waller. Il match tra questi ultimi due è stata un’altra grande delusione. Waller non è un fenomeno sul ring, lo sappiamo, ma con gente di talento sa fare bene eppure qualcosa nella chimica tra i due non ha funzionato. Ci sta, è legittimo che due atleti non leghino bene. Certo non ha aiutato nemmeno la stipulazione. Perché un Casket Match? Davvero non c’era altro tipo di match da fargli fare? Secondo me sia la contesa in sé che la stipulazione ne sono uscite ridimensionate. Però per lo meno ora abbiamo Crews legittimato come sfidante per Bron Breakker anche se, a mio avviso, la sensazione di più uno è abbastanza evidente.

IF YOU SMELL… WHAT THE SCHISM IS COOKING!

Chiudo il numero con il debutto di Ava Raine, al secolo Simone Johnson (figlia di The Rock) come nuovo membro del Schism guidato da Joe Gacy. Sembra chiara da parte della WWE di far debuttare Ava in un contesto di “primo piano” e non come una Sol Ruca qualsiasi. Mi sembra una buona scelta a livello concettuale. Sulla compatibilità del suo personaggio con quello di Gacy e soci è tutto da verificare. Il beneficio del dubbio non si nega a nessuno ma certamente la scelta è quanto meno curiosa. Tra l’altro Schism si suppone sia una fazione heel, già con lo “smascheramento” sono partiti i cori “Rocky, Rocky” che probabilmente accompagneranno il gruppo di qui in avanti.

Quello è un rischio che si incorreva a prescindere ma certamente un gruppo, già di per sé un po’ dubbio a livello di propositi, ora si ritrova a fronteggiare anche l’associazione al ben più noto “padre di”. Sarà una situazione interessante e certamente molto starà ad Ava Raine  riuscire a distaccarsi il più possibile dell’etichetta e volare da sola ed al fianco di Joe Gacy ed i suoi scagnozzi. Impresa non da poco quando di cognome fai Johnson e tuo padre è uno dei già grandi di sempre e l’attore più popolare di Hollywood. Solo il tempo ci dirà se avremo un figlio d’arte all’altezza o solo una delle tante…

Adriano Paduano
Adriano Paduano
Appassionato di wrestling dagli inizi del 2000, negli ultimi anni ho vissuto a Londra dove ho coltivato la passione per il wrestling indipendente e la scena UK. Collaboro con Tuttowrestling da oltre dieci anni dove ho ricoperto il ruolo di Raw Reporter (occasionalmente anche ppv), redattore del WWE Planet ed attualmente scrivo il bi-settimanale Bet On Him con qualche comparsata nei vari podcast del sito.
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