BET ON HIM #119 – BET ON… NXT 2.0?

Ciao a tutti amici e soprattutto amiche di Tuttowrestling.com e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata al futuro del business. Torna questa rubrica dopo un paio di settimane di assenza, causa problemi tecnici. Nel frattempo è iniziata la nuova era di NXT, chiamata per 2.0. Una nuova versione che certamente è divisiva e che merita un approfondimento. Cercherò di non invadere troppo o ripetere i concetti già espressi dai miei colleghi nelle varie rubriche e podcast. Tuttavia se si parla di Bet On Him non posso esimermi dall’esprimere un giudizio su questo nuovo prodotto e, soprattutto, capire se si possa scommettere al riguardo.


A NEW ATMOSPHERE

Ci avevano preannunciato un grande cambio di prodotto e di tipologia di wrestler proposti, il nuovo NXT 2.0 certamente non ha disatteso in tutto questo. La presentazione è certamente più accattivante e coinvolgente e, finalmente, con una cornice di pubblico più dignitosa. A livello di produzione il nuovo NXT è di sicuro molto più “bello da vedere” rispetto alle tonalità scure ed al clima da pochi intimi della versione precedente. Una delle grandi differenze tra NXT e la AEW, sempre si è detto, è l’atmosfera che traspariva dagli schermi. Durante lo show durante ed immediatamente dopo la pandemia. La WWE ha finalmente deciso di modificare il CWC, dare più luci e spazio a più gente. Rendere l’atmosfera più coinvolgente.

Domanda: non si poteva fare prima? Non si poteva creare un’atmosfera differente anche prima? D’altronde era evidente che uno dei fattori chiave di differenza tra AEW ed NXT era il colpo d’occhio. Perché non pensarlo prima o, por lo meno, dare un Thunderdome anche ad NXT?

NEW FACES

Il più grande cambio che abbiamo notato è certamente riguardo al quantitativo spropositato di wrestler presentati. In queste poche settimane di messa in onda di NXT 2.0. Nick Khan in un’intervista qualche mese fa annunciava un ridimensionamento del numero di wrestler prelevati dalle Indies, per favorire atleti “costruiti” in casa e che possano diventare delle future star anche nel main roster. Così abbiamo avuto i debutti di gente (dai nomi rivedibili) come Bron Breakker (figlio di Rick Steiner) ma anche Von Vagner, Trick Wiliams, Tony D’Angelo (con la sua gimmick per niente stereotipata), i fratelli Brutus e Julius Creed (del quale si parla un gran bene) ma anche più spazio a big men come Joe Gacy, Josh Briggs oltre a moltissimi innesti nel roster femminile. Insomma una lista enorme che fa “capire le intenzioni”. In meglio o peggio lo scopriremo solo con il tempo.

THE CONSTANT

Per il momento quello che abbiamo visto, in questi debutti, è tanta inesperienza e tantissimo lavoro da fare in molti casi. C’è gente con potenziale questo è senza dubbio, ma il lavoro da fare sarà lungo su alcuni. Ed è qui che entra in gioco la “costante” di NXT ovvero proprio quegli “Indy Darlings” additati, senza ragione, di non aver retto il confronto con la concorrenza. Verissimo che ci sono tutti i nuovi talenti ad emergere, ma la presenza di gente con talento ed esperienza è, in questo momento, fondamentale per la crescita degli stessi. Basti pensare al fatto che, con Samoa Joe nuovamente costretto ad abdicare il suo regno di campione NXT via infortunio, la WWE abbia deciso di affidare la cintura nel nuovo corso ad una “garanzia” come Tommaso Ciampa. Stesso discorso col titolo Cruiser e con Roderick Strong. 

Una delle cose che mi convince meno di questo progetto è l’inserimento “a bomba” di tutti questi nuovi elementi. Il cambio, a mio avviso, deve essere graduale anche perché, come già detto, alcuni dei nuovi talenti non sono pronti. É cruciale nella riuscita del progetto, che si faccia un uso importante di gente come Tommaso Ciampa, Pete Dunne, Cameron Grimes, Kyle O’Reilly e Johnny Gargano (contratto in scadenza permettendo), come leader e trascinatori di questi nuovi talenti. Bron Breakker, Von Vagner e Julius Creed sono certamente prospetti di grande potenziale, ma rimangono tali: prospetti. Vero che c’è il Performance Centre ad allenare questi ragazzi, ma è importante che durante gli show, quando sei in diretta nazionale, sul ring ci siano con loro gli “esperti” perché altrimenti il rischio di esporre l’inesperienza ad un pubblico sempre più attento, è molto alto. Da lì alla disaffezione, il percorso è breve.

WHAT WE NEED

Insomma, siamo tornati all’epoca del territorio di sviluppo. NXT non è più il terzo brand (anche se, di fatto, non lo è mai stato). L’epoca dei grandi match a cinque stelle, degli attesissimi Takeover è ormai finito. Però, qualcosa di interessante può certamente venir fuori alla distanza anche se, i progetti a lungo termine non sembrano essere il pane per i denti della WWE in questo particolare momento storico. Sicuramente verrò smentito ed anche in questa circostanza riusciranno a creare il nuovo The Rock o John Cena. Ma torniamo sempre lì. Il problema non è il talento, il problema era, è e rimane la mancanza di idee e di freschezza del prodotto. Quella freschezza di prodotto che stanno dimostrando alla concorrenza. Anche nell’introdurre e promuovere gente navigata come Bryan Danielson e CM Punk.

Cambiare il “principio” di NXT e l’aspetto estetico è solo parte del processo. Se non fai seguire a questo un modo di fare appassionare la gente al prodotto e a questi nuovi personaggi che si stanno introducendo, sarà difficile ottenere risultati diversi da quelli della vecchia edizione di NXT. Intendiamoci, però, risultati per lo meno agli occhi di chi di dovere ma anche dei fan casuali e quelli che la WWE sta disperatamente cercando di far tornare. Perché agli occhi di quelli che il wrestling, come disciplina nella sua essenza, non considereranno mai il vecchio NXT come “un fallimento”. NXT è stato un fallimento perché chi di dovere lo ha visto come tale, chi di dovere lo ha trattato non con l’importanza che meritava e chi di dovere non ha esitato a mandare il prodotto al macello. Forse perché un prodotto non suo.

BET ON IT?

Bisogna scommettere su questo NXT 2.0? Al momento è difficile da dire. Certamente bisogna dargli un’opportunità e certamente bisogna dargli il tempo che merita per esprimersi al meglio. I primi episodi hanno mostrato potenziale ma anche talenti che sono molto lontani dall’essere pronti a show televisivi in diretta nazionale. Quelli pronti sono gli stessi che sono stati colpevolizzati di non aver battuto la AEW (e vedere Raw battuto dalla AEW nella key demo 18-49 per due settimane mi ha fatto per lo meno sorridere in questo senso). Insomma, è un cantiere più che aperto e noi non possiamo che fare come quegli anziani che osservano il cantiere, commentando quello che vediamo e cercando di capire come il costruttori possano fare meglio o velocizzare il processo di costruzione. Ci vorrà pazienza. 

Sarà importante non avere a che fare con un altro Raw e Smackdown. Quello che la AEW ha insegnato è che, non solo il fan vogliono vedere grande wrestling ma che, se proprio il wrestling lottato non è la tua priorità, per lo meno offri un prodotto e storyline coinvolgenti. Qualcosa di diverso. Quale strumento per sperimentare e provare a fare cose nuove (che non sia il ritorno a gimmick come quella di Tony D’Angelo), che non usare uno show nuovo e “di sviluppo”. Solo il tempo ci dirà, ma io, per scommettere aspetterei. A meno che non sia amanti dell’azzardo. 

Torneremo a parlare di NXT 2.0 ed entreremo nello specifico dei nuovi talenti presentati nel prossimo numero. Al sottoscritto, nel frattempo, non resta che salutarvi e darvi appuntamento tra due settimane.

Adriano Paduano
Adriano Paduano
Appassionato di wrestling dagli inizi del 2000, negli ultimi anni ho vissuto a Londra dove ho coltivato la passione per il wrestling indipendente e la scena UK. Collaboro con Tuttowrestling da oltre dieci anni dove ho ricoperto il ruolo di Raw Reporter (occasionalmente anche ppv), redattore del WWE Planet ed attualmente scrivo il bi-settimanale Bet On Him con qualche comparsata nei vari podcast del sito.
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